A dangerous night

La notte di Halloween. La notte dove realtà e fantasia s'incontrano, mescolandosi in un miscuglio di mostri, paura e divertimento. I bambini, accompagnati dai Pokémon, girano per le strade chiedendo dolci per evitare ai proprietari delle case spiacevoli incidenti.
Tutti sembravano felici. Tutti meno una ragazza: Matilda. Ella, avvolta nella mantella nera, camminava con passo deciso in direzione del cimitero. Il cappuccio della mantella lasciava intravedere gli occhi color nocciola della ragazza che rilucevano di una luce sinistra, ma allo stesso tempo determinata. Matilda odiava quell'atmosfera felice: da quando aveva perso il suo Gastly, tutte le cose erano state ricoperte da una coltre nera che ogni giorno la portava sempre più giù, in un vortice di incantevole disperazione.
Si era decisa a consultare una medium, anche se non credeva molto in quelle cose. Il soprannaturale non era mai stato una delle sue passioni. La medium non era riuscita a mettersi in contatto con l'anima del Pokémon, ma era riuscita a recapitare un messaggio alla ragazza: doveva trovarsi la notte di Halloween nella parte più antica del cimitero della città. Lì avrebbe dovuto eseguire un'antica pratica poco conosciuta.
Così la nostra Matilda camminava per le strade illuminate dalla luce della Luna, la quale faceva assumere ad ogni cosa un aspetto inquietante. Matilda era spaventata da quelle strade, si vociferava che la gente che passava di lì non tornava più indietro, ma non era quello il momento giusto per ragionare su favolette raccontate ai bambini dispettosi. Arrivata al cimitero, Matilda aprì il lugubre cancello di ferro ed entrò. Una morbosa curiosità l'attraeva verso il centro del campo santo e, a passi veloci, lo raggiunse.
Davanti alla ragazza c'era la cappella privata di una delle famiglie più antiche della città e della regione. Lo spiazzo attorno alla costruzione era privo di qualsiasi costruzione, fatta eccezione per alcune piante selvatiche che sbucavano impertinenti dalle fessure delle piastrelle del vialetto. Matilda strinse la Ball del suo amico scomparso per farsi coraggio, dopodiché si avviò verso la piccola piazzetta davanti alla costruzione. Appoggiò la borsa a terra e ne estrasse diverse candele e un gessetto. Si chinò e, con mano tremante, iniziò a tracciare un cerco. Una volta completato, iniziò a tracciare altre linee che si intersecavano in un punto.
"Ok... Manca poco" sussurrò Matilda mentre prendeva le candele e le posizionava sul cerchio. Poi prese le radici donatele dalla medium. Le posizionò su un piattino che appoggiò sul punto in cui le linee si incontravano.
"Ti prego, fa' che funzioni" sussurrò la ragazza prima di dare fuoco alle radici.
Aprì le braccia, alzò lo sguardo alla Luna e urlò:" Protettrice di questo mondo, ascolta la mia preghiera! Permetti allo spirito del mio Pokémon di tornare su questa terra un'ultima volta, affinché possa dirgli finalmente addio!"
Un vento sinistro iniziò a soffiare, le fiamme delle candele crebbero d'intensità e diventarono di un color a metà tra il viola e il porpora. Del fumo nero si alzò dalle radici e iniziò a crescere, formando una sfera che cresceva ad ogni secondo che passava. Fino ad assumere le sembianze di Gastly.
 "Gastly!"urlò Matilda.
Dentro di lei un sentimento stava crescendo. Soddisfazione, gioia e felicita. Questi erano i sentimenti che la ragazza provava in quel momento. Si avvicinò a Gastly con l'intenzione di abbracciarlo, ma qualcosa andò storto. Aveva infranto l'unica regola che la medium le aveva dato: non avvicinarsi al braciere delle radici. Il cerchio s'illuminò di una luce rossa che investì Gastly. Gli occhi del Pokémon diventarono rossi come il sangue, dal suo corpo gassoso uscì fuori un'enorme mano.
Matilda era spaventata. Il terrore la paralizzava, la consapevolezza di aver rovinato tutto le stringeva la gola in una morsa. Un urlo risuonò per il cimitero. Un urlo di colpa, un urlo di addio.

***

La mattina dopo, la vita degli abitanti tornò normale. I resti della festa della notte precedente erano sparsi per le strade. Ma qualcosa di strano preoccupava gli abitanti della parte antica della città: il cadavere di una ragazza era stato trovato nel cimitero. Gli occhi erano coperti da una patina nera e presentava segni di soffocamento. Sembrava che l'anima le fosse stata succhiata via.
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+ Angolino dello scribacchino in erba +

Salve a tutti!
Questo è un nuovo progetto che mi è stato ispirato da una chiacchierata con Lila May, la quale mi ha proposto una storia su Gastly. Quindi mi sono detto: perché non iniziare una raccolta ambientata in una città e nei territori circostanti in cui i protagonisti dei saranno suggeriti da voi?
Quindi, eccomi qui! Ogni cinque capitoli vi chiederò di suggerirmi un Pokémon (non necessariamente di tipo Spettro) che avrà un ruolo importante nel racconto. Premetto già che gli aggiornamenti saranno piuttosto irregolari. Un saluto \0/
Rovo