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Autore: Smiry90    12/10/2008    2 recensioni
Ho semplicemente immaginato di calarmi nei panni di una delle tante donne che Shin soddisfa ogni notte... che succederebbe se i miei sentimenti cambiassero verso di lui?
Genere: Triste, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Shinichi Okazaki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Stringimi forte

Stringimi forte

 

 

Quando la porta si chiuse dietro di lui, rimasi immersa nel più totale silenzio; la stanza sembrava essersi svuotata tutta d’un tratto intorno a me, come se tutto fosse uscito insieme a quel ragazzino dai capelli azzurri… Eppure era venuto lì come ogni volta, era arrivato con il suo solito sguardo da porno divo, ed aveva fatto ciò che faceva ogni notte… Eppure oggi mi aveva stupita… non so come mai… ero abituata ormai al fatto che Shin fosse un così bravo amante, non ostante la sua età, infondo per una come me, che per allietare una serata vuota chiamava un ragazzino per farsi scopare, il fatto che Shin avesse solo 15 anni era irrilevante… Eppure… quella sera me ne era importato… per la prima volta, io, mi ero sentita un verme…

Caddi seduta sul letto, come se ogni forza vitale mi fosse scemata via d’improvviso, ed iniziai ad ascoltare quell’assordante silenzio che dominava sovrano nella mia stanza, rotto solo dal leggero ticchettio della sveglia, che ormai segnava le quattro… Mi venne da pensare a dove fosse andato a quell’ora… forse da un'altra donna… infondo era il suo lavoro… ma allora, perché solo ora sentivo di non mandare giù quello che sembrava un rospo troppo amaro da digerire? Iniziai a sentire freddo… Iniziai a tremare… era così terribile pensare a quello che avevo fatto per mesi, ormai, aver abusato così di un ragazzino ingenuo, averlo pagato per fare cose di cui nemmeno dovrebbe conoscere l’esistenza a quell’età… e mi ero anche divertita… Già, divertita, solo quello però… perché il mio era sempre stato mero divertimento, come se Shin fosse stato un giocattolo da tirare fuori quando ne avessi bisogno… Ma perché solo adesso avevo quei pensieri? Non potevo pensarci prima di trasformarmi in un mostro orribile? Forse, erano stati i suoi occhi, a toccarmi…

Erano ormai parecchie notti che sentivo il bramoso desiderio di averlo accanto, ed ogni volta che c’era mi sentivo felice, soddisfatta, al caldo… ma erano anche parecchie notti che, una volta che allungavo la mano per pagarlo, Shin abbassava i suoi meravigliosi occhi puerili, e se andava come un cane bastonato, come se sentisse il peso di tutte quelle notti in cui era stato sfruttato da quelle come me… Sta notte non era stato diverso… ed anche se con infinita non curanza aveva preso quei soldi dalla mia mano e aveva sussurrato un suo solito “ci vediamo”, avevo potuto scorgere i suoi occhi velati dall’amara malinconia di chi capisce di essere stato sfruttato, sfruttato e basta, e quando quella porta mi aveva strappato la vista delle sue spalle che si allontanavano da me, io mi ero sentita vuota…

E lì capii cosa fosse la solitudine… capii di essere sola… non c’entrava il fatto che mi trovassi in una stanza, al buio, senza nessuno accanto, mi sarei sentita così anche se mi fossi trovata ad una festa o comunque in mezzo a molta gente… no, io ero sola perché lui non c’era… ero sola perché Shin non era accanto a me… perché la persona di cui… di cui mi ero innamorata non c’era! Che ironia… mi ero innamorata del ragazzino che pagavo per portar misi a letto, e non ostante sentissi quel sentimento crescente dentro di me avevo continuato a trattarlo come una puttana qualunque! Caddi curva sotto il peso della mia stessa vergogna, e mentre i fari delle auto che distratte passavano sotto la mia finestra curiosavano nella mia stanza, ascoltavo i miei singhiozzi repressi squarciare quel silenzio troppo pesante, troppo vuoto della sua voce puerile che sapeva di gioventù e strappata innocenza; quella sua voce che sapeva impostare in modo così sensuale, quei suoi occhi che avevano il potere di piegarmi ad ogni suo volere, quando ero io a chiedergli cosa fare, quelle sue dita sottili e leggere che mi passavano sulla pelle lasciandomi in balia di milioni di brividi, lasciandomi esplodere in gemiti di piacere, tutto di lui mi mancava atrocemente… ma ciò che più mi faceva stare male era il fatto di averlo trattato come uno straccio, come un qualunque cazzo di giocattolo! Mi facevo schifo, provavo vergogna per me stessa, cercavo di impormi che non l’avrei più chiamato, ma arrivata a quel punto non potevo più fare a meno di vederlo… Piangevo come una bambina, reprimendo, più dei singhiozzi, quelle parole che volevano uscire dalla mia bocca, quelle due uniche parole che non potevo lasciar disperdere nell’aria così, doveva essere solo lui a sentirle… bruciavano nella mia gola, spingevano per uscire fuori, ed esplodevano nei singhiozzi che riempivano quel silenzio che tanto odiavo, ma non facevano altro che aggiungersi alla torre creatasi sopra di me, una torre fatta di vergogna, orrore, solitudine, tristezza…

Allungai una mano per prendermi un fazzoletto, quando sentii il freddo metallo di qualcosa che conoscevo bene: era l’accendino di Shin! Lo aveva dimenticato sul mio comodino, forse per semplice distrazione, o forse, magari così fosse stato, solo per farmi correre a cercarlo… In una qualsiasi delle due ipotesi, io dovevo correre da lui e scusarmi! Presi l’accendino in mano, mi infilai un capotto e corsi giù per le scale, senza sapere nemmeno io dove avrei mai potuto trovarlo… magari era già a casa, a ripensare a come io fossi patetica, o magari era fuori, a vagare senza una meta, per smaltire il peso di quelle umilianti sere passata con me, o con qualunque altra donna…

Quando uscii dalla porta, quello che vidi mi lasciò senza fiato: era lì, in piedi, con una sigaretta spenta in bocca, che mi guardava; Shin sorrise leggermente, senza scomporre minimamente il suo aspetto seducente ed insieme innocente, ed avanzò di un unico passo verso di me, quello che bastò per farmi sobbalzare il cuore…

“pensavo non saresti mai venuta…” mi disse, porgendo verso di me una mano… Mossi anche io un passo verso di lui, mentre il vento passava gelido sulle mie guance ancora bagnate dalle lacrime, e protesi verso di lui l’accendino… ma se lo avesse preso e se ne fosse andato senza nemmeno degnarmi di un ulteriore sguardo? In fondo era bravo nel fare quel genere di cose… Ritrassi l’accendino, ma lui non ne sembrò né sorpreso né scosso; al contrario mi guardò con occhi che sembravano sorridere, felici del mio gesto ed attese che le parole nella mia gola bruciassero talmente tanto da costringermi a parlare…

“Shin… mi dispiace per come ti ho trattato… io… mi sento un totale verme… mi faccio schifo da sola…  è solo che prima non mi importava, per me non eri nulla di più di un ragazzino che allietava le mie notti… ma ora… ora non è più così… e mi dispiace… non ti chiamerò mai più per farmi dei servizi del genere, quindi ti prego di accettare le mie scuse…”

“… non smettere di chiamarmi…” disse solo questo, mentre la sua mano fredda avvolgeva la mia, che stringeva il suo accendino; prima che potessi pensare di rispondere, Shin aggiunse delle semplici parole, che bastarono da sole a far prendere fuoco alle mie gote “ … ma non voglio più soldi da te…”

Nel secondo successivo le sue braccia si avvolsero intorno a me, riscaldandomi come un maglione caldo, ed il suo respiro leggero mi solleticò l’orecchio, mentre sentivo le lacrime tornare a scendermi giù per le gote; intrecciai le mie braccia al suo corpo, stringendolo per la prima volta non come un amante occasionale, ma come l’uomo che amavo! Le parole nella mia gola ormai non potevano più essere represse, così le lasciai uscire come fossero state un fiume in piena

“Shin… ti amo…”

Lui non rispose, ma mi strinse forte, lasciandomi inebriare del suo dolce profumo… volevo solo rimanere così, con lui, senza il bisogno di rovinare ancora quella sua puerile innocenza, senza bisogno di altro… mi lasciai sfuggire solo un “ stringimi forte”, e lui, senza aggiungere altro, rafforzò la stretta, inondandomi di calore…

 

ND: questa fan è dedicata a Shin, un ragazzo fantastico che ho conosciuto da poco! Visto che in Nana c’è un personaggio che si chiama come lui ho voluto dedicargli una fan! Ti adoro Shin! 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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