“Continuo
a pensare a te,
in un modo o nell’altro.
Continuo a pensare a
quanto sono stata stupida a voler seguire la parte più
oscura di me, le mie
insicurezze, invece di fare la cosa più giusta e seguire il
mio istinto come
invece faccio sempre nelle questioni di poco conto.
Continuo a pensare agli
innumerevoli errori che ho fatto con te, sempre guidata dalla mia
maledetta
insicurezza.
Continuo a pensare a
quello sarebbe successo se se io mi fossi comportata in maniera diversa
e fossi
stata me stessa, la parte più dolce, sensibile ed espansiva
di me stessa
intendo. Sì, perché sicura di me non lo sono mai
stata e probabilmente non
possiedo nemmeno i mezzi per diventarlo.
L’unico che avrebbe forse
potuto aiutarmi su questo tipo di cose sei tu, Duncan.
Ma purtroppo ti ho perso
prima che ne avessi concretamente la possibilità. Purtroppo
ci siamo persi
prima di avere entrambi la possibilità di aiutarci.
E di chi è la colpa? Ma
mia, naturalmente, non è neanche da chiedere!
Continuo a pensare a come
sarebbero andate le cose quel giorno, quel primo giorno appena tornati
dalla
gita, se io invece di ignorarti completamente e poi scriverti dopo
lamentandomi
dei miei problemi dei quali invece avremmo potuto parlare in modo
diverso e con
più leggerezza di persona, mi fossi avvicinata a te, fossi
venuta a chiederti
come stai, ad abbracciarti, a dirti che sei importante.
Avrei voluto fare tutto
questo. Lo avrei voluto davvero. Eppure non l’ho fatto.
Ma lo avrei fatto se non
fosse stato per la mia fottuta insicurezza e per la mia timidezza. Non
so nemmeno
dirti bene che cosa temessi. Forse di infastidire il tuo amico DJ o
forse di
risultare fastidiosa o appiccicosa con te.
Se lo avessi fatto le cose
tra noi sarebbero andate molto diversamente, non è vero?
Sì, è verissimo. Ma
tanto a che vuoi che serva piangere sul latte versato? Ormai
è diventato
rancido.
Continuo a pensare anche a
che cosa sarebbe successo se io ti avessi detto che mi stavo
innamorando di te
nel momento in cui me ne sono accorta.
Perché l’ho fatto dici?
Perché ero convinta che tu avessi ancora nel cuore e nella
testa lei, Courtney.
Temevo di fare del male ad entrambi dicendotelo o peggio chiedendoti di
lei.
Sai bene che io e lei siamo state amiche per un certo periodo.
Sono stata però una
stupida. Chissà quale sarebbe stata la tua reazione, quale
la tua risposta se
solo io fossi stata abbastanza coraggiosa da scriverlo.
Non dico dirtelo di
persona ma perché diamine sono stata così
cogliona da non riuscire a scrivere
quelle due semplici parole una qualsiasi delle tante volte che sono
stata
tentata di farlo? Indipendentemente dalla tua risposta adesso sarebbe
tutto
diverso.
Continuo a pensare a
quanto ho sbagliato quel maledettissimo giorno in cui ho rovinato
tutto. No,
non sono pentita di aver voluto parlare con lei, Zoey.
Sono tuttora convinta di
aver fatto la cosa giusta almeno in quel momento. Io e lei siamo molto
simili e
per quel poco che ci conoscevamo già da prima che tu
entrassi nelle nostre vite
siamo sempre andate piuttosto d’accordo.
Infatti non sono certo andata
da lei per attaccare briga o per rovinare il vostro rapporto,
tutt’altro.
Semplicemente volevo capire fino a che punto quella vipera della mia
compagna
di classe Heather si era spinta con le bugie e le cazzate.
Ma è dopo che ho
sbagliato. Quando tu te la sei presa con me per questa storia ti ho
dato
ragione e ti ho detto che era tutta colpa mia. Quando mi hai detto di
non
illudermi più ti ho mentito dicendo che non ero illusa e che
ti consideravo
solo un amico diverso. Ti assicuro che questa è la cazzata
più grande che io
abbia mai detto in vita mia. Un amico diverso? Ma se non passa un
secondo senza
che io pensi a te, al tuo sorriso sbilenco, alla tua voce, alle tue
idee, alle
tue labbra, a te! Come ho potuto mentire così spudoratamente
dici? Facile, ho
permesso ancora una volta che la parte oscura di me stessa, che
è evidentemente
la più forte, vincesse.
L’orgoglio mi gridava di
non dartela vinta e di farti vedere che sono forte. Io l’ho
accontentato ma tu
sai meglio di chiunque altro che non è così. Io
non sarò mai una persona forte
e dopo questa storia le mie possibilità già nulle
sono scese sotto lo zero.
Quando tu mi hai detto che
quello che noi sappiamo è stato solo un momento
di debolezza mi
sono sentita letteralmente mancare l’aria.
Come
hai potuto dire una cosa del genere? Sappiamo entrambi che hai mentito,
esattamente come sappiamo che ho mentito io quando ti ho detto che per
me eri
solo un amico diverso.
So
per certo che se non fossi stato così arrabbiato, frustrato
e preoccupato di
perdere entrambe le persone speciali che in quel momento ti erano
vicine solo
per colpa dell’idiozia di una di queste non avresti mai detto
una cosa simile.
Perché non lo pensavi davvero. Mi rifiuto di crederlo.
Io
so bene che quel bacio è stato qualcosa di estremamente
importante e toccante
per entrambi.
Non
avrò la tua esperienza ma posso assicurarti che quello che
ho provato in quel
momento non lo avevo mai provato prima. E so per certo di non essere
l’unica ad
essersi sentita così. So per certo di non essere
l’unica ad aver creduto di
poter toccare il cielo con un dito.
So
per certo di essere stata veramente importante per te come tu lo sei
stato per
me prima di iniziare a sbagliare e a permettere così che tu
conoscessi Zoey e
che ti rendessi conto che forse una ragazza così solare e
espansiva (almeno
all’apparenza) poteva solo farti più bene di una
tenebrosa e chiusa. Poi il
fatto che lei ed io siamo così tanto simili ha certamente
influito.
Inoltre
lei è meravigliosa, non ha fatto gli errori che ho fatto io
e probabilmente è
anche più brava di me a fornirti il conforto e
l’affetto di cui hai bisogno
quindi è più che giusto che le cose siano andate
così.
Ma
permettimi di fare una piccola riflessione.
Non
sei stato tu a cercarla, almeno all’inizio? Non voglio fare
la guastafeste ma almeno
per quanto ne so io è proprio così.
Fra
noi invece è stato tutto diverso, ricordi?
Ricordi
la gita? Ricordi l’intensità degli sguardi che
abbiamo iniziato a lanciarci a
vicenda? Ricordi i leggeri e timidi tocchi che cercavamo di
non far notare agli altri? Ricordi le carezze? Ricordi la prima volta,
davanti a quel supermercato? Ricordi quanto mi sono spaventata? E sai
anche perchè, vero? Perchè mi era successa una
cosa strana, assurda, inspiegabile, quasi da film.
No, non fingere di stupirti, sai bene di che cosa parlo
perchè è successo anche a te. Le hai sentinte
anche tu. Le vibrazioni, intendo. Non ridere, ti prego. Sto mettendo
tutta la serietà che ho in corpo per scriverti questa
lettera.
Siamo rimasti entrambi basiti da quell'assurda sensazione e, non so tu,
ma io sono stata tutto il giorno a chiedermi che cosa diavolo potesse
significare anche perchè, riprovando a sfiorarti, le cose
non sono cambiate e ho continuato a sentirle e a vedere nei tuoi occhi
lo stesso stupore che animava i miei.
Ti ricordi? Sì, sono sicura che non te ne sei già
dimenticato.
Quella sera ho chiesto a Bridgette, la mia amica e compagna di stanza,
cosa potesse significare tutto ciò e lei ha detto
semplicemente "magari ti piace".
A me questo sembrava veramente impossibile, per me in quel momento tu
eri solo il buon conoscente che forse stava iniziando a diventare un
amico, quindi ho cercato tutte le scappatoie possibili e immaginabili,
anche le cose più assurde.
Ma poi ho smesso di farmi i filmini e mi sono detta: "Mah...
probabilmente Bridgette avrà ragione, lei capisce sempre le
mie emozioni anni luce prima di me, stiamo a vedere che succede!"
E a cena? Ti ricordi le tue battute sulle le dark? Ricordi quando
Bridgette ha chiesto i vostri numeri e ho detto di volerli anche io?
Ricordi come ci siamo guardati in quel momento? Ricordi di avermi detto
sottovoce "però poi mi scrivi eh?"
Ricordi il giorno dopo? Ricordi quando la povera Bridgette è
stata male? Ricordi come stavo io in quel momento? Ricordi quanto mi
sentivo impotente per non poter aiutare la mia migliore amica? Ricordi
come sei riuscito incredibilmente a farmi cambiare idea? Ricordi
l'aiuto e il conforto immenso che mi hai dato? Ricordi qualcuna di
tutte quelle cose meravigliose che mi hai detto? Ricordi il grandissimo
affetto che girava nell'aria fra noi? Ricordi le vibrazioni quando ti
ho abbracciato per ringraziarti?
E ancora, ricordi quando siete venuti a trovarci in camera quella sera?
Ricordi gli sguardi e le parole che ci siamo scambiati in quei pochi
minuti nei quali siamo rimasti soli? E in treno? Ricordi quei sorrisi
da ebeti? Ricordi quando DJ si è incazzato perchè
io continuavo a girarmi verso di te? Ricordi come sono diventata
paonazza quando mi hai proposto di sedermi in braccio a te? Ricordi
quando, per andare a prendere la valigia, mi hai inavvertitamente
spinta e poi mi hai presa al volo prima che cadessi?
Chissà, magari queste saranno soltanto alcune delle tante
pippe che affollano la mente deviata di una ragazza come me e che
nessuna di loro ha mai neanche lontanamente sfiorato i tuoi pensieri.
Ma per me tutto ciò è importante. Mi
sbaglierò ma dal mio punto di vista l'amore, per quanto
sincero esso sia, non possa mai essere della stessa
intensità se nato da un qualcosa che inizialmente proveniva
da una parte sola o da qualcosa è inspiegabilmente successo
ad entrambi nello stesso momento.
Ora, tu non ti sei mai innamorato di me, le mie cazzate te lo hanno
impedito, ma la mia riflessione si conclude, forse egoisticamente, con
questa mia affermazione, giusta o erronea che sia.
Se io non avessi fatto gli errori che ho fatto e tu ti fossi innamorato
di me ora staremmo tutti molto meglio e la dolce Zoey non sarebbe
divista tra te e il povero Mike che ancora non sa nulla. E' orribile
quello che ho appena detto, me ne rendo conto, ma è quello
che la mia mente malata ha partorito.
Poi, per carità, le cose sono andate in questa maniera
perchè evidentemente era destino che andassero
così e per me non c'è assolutamente nessun
problema, sto scrivendo tutto questo solo per sfogarmi e liberare la
mia testa da tutti questi pensieri contorti.
E' vero, quando siamo tornati a scuola tutta questa nostra
complicità è sparita per colpa mia. Ma quello che
vorrei davvero sapere è se anche con lei hai avuto uno
scambio di emozioni così intenso e forte, se anche tra voi
è successo qualcosa di simile, di ugualmente inspiegabile, o
se ti sei innamorato solo di quello che scriveva nei suoi messaggi (non
che non sia importante, naturalmente!).
Perchè, te lo assicuro, per me non è stato affato
così.
E' stato il tutto, il nostro tutto, a farmi capire che il filo che ci
univa non andava spezzato per nessuna ragione al mondo.
Ma in quel momento non avevo ancora capito il peso dei miei errori e
non sapevo nemmeno ancora che intanto fosse arrivata anche lei nella
tua vita, per questo credevo di avere tempo.
Magari mi sbaglio di grosso e lei per te significava già
qualcosa da tempo, in fondo che ne posso sapere io?
Tu mi hai ripetuto più volte di provare a guardare negli
occhi delle persone e a vedere che cosa hanno dentro.
Magari, visto che dici così, tu sei talmente bravo a farlo
che sapevi già com'è lei da prima di iniziare a
scriverle.
Ma se è davvero così sicuramente saprai
già anche tutto quello che c'è dentro di me,
quello che non ho avuto il tempo di dirti intendo.
Saprai già cosa penso di te, come penso a te, cosa provo per
te.
Ah già, dimenticavo che ora tu non mi guardi più
negli occhi e che eviti accuratamente il mio sguardo.
Meglio così. Non voglio che tu ti accorga che sono crollata.
Almeno così non verrai a sapere anche dell'ultimo errore che
ho fatto con te. Almeno non ti accorgerai che io ti ho mentito anche
quando ti ho detto di stare bene. E' vero, il mio sogno è
fare del bene e effettivamente mentendoti su questo e aprendoti tutte
le porte che ancora ti separavano da lei ne ho fatto.
Avrei fatto del male se invece ti avessi sbattuto la verità
in faccia, se ti avessi detto quello che provo per te in quel momento.
Sarei stata egoista e avrei solo continuato a fare del male a tutti e
tre. Invece ti ho mandato quel messaggio chilometrico per farti stare
tranquillo e sperare che tu facessi quello che senti indipendentemente
da come sto io.
Io tengo moltissimo a voi due e per questo sono contenta di aver fatto
questo, ora so che buona parte della mia felicità dipende da
quella degli altri. Se voi che per me siete importanti state bene
allora sto bene anche io.
Ma proprio qui sta l'intoppo.
Il mio cuore in questo momento è diviso in due parti e non
sa proprio a quale dare retta: una delle due scoppia di gioia e
soddisfazione perchè finalmente è riuscita a
farmi fare qualcosa di bello e di giusto per gli altri, mentre l'altra
sta annegando in sentimenti negativi quali l'odio verso me stessa, il
senso di colpa, lo sconforto, la paura di non riuscire mai a trovare il
mio posto nel mondo, un pizzico di invidia per voi che siete
così tanto migliori di me, tanta rabbia, parecchia voglia di
prendere ancora in mano una lama (sì, perchè hai
ragione, quando tocchiamo il fondo quella può essere l'unica
cosa che ci può far stare bene) e tanto, troppo dolore in
generale.
Ma visto che tutti mi dicono che i sentimenti positivi danno
più energia, alla fine probabilmente sì, posso
impegnarmi per provare ad ascoltare quella parte del mio cuore e a dire
che sto bene.
A questo punto non posso fare altro che augurarti buona fortuna,
sperare che tu possa realizzare tutti i tuoi sogni e che Zoey sia in
grado, ma sono sicura che è così, di capire
davvero chi sei, di preferire te a quel povero ragazzo (per il quale
sono chiaramente e sinceramente dispiaciuta ma è giusto che
le cose vadano così) e soprattuto di di darti tutto
l'affetto, il conforto, l'aiuto e l'amore che vorrei poterti dare io.
Io voglio un bene dell'anima a lei e amo te quindi non posso proprio
fare a meno di essere felice per voi.
So che non dovrei, che questa cosa mi distrugge e che se uno di voi lo
venisse a sapere distruggerebbe anche voi, ma ti amo.
Ti amo davvero. Ti amo per tutto quello che è successo e per
le scelte che hai fatto, non per quello che sarebbe potuto succedere
secondo la mia testa. Adesso lascia perdere quella riflessione perversa
e ascoltami: ti amo per quello che ho realmente visto e vissuto, non
per quello che ha elaborato la mia testa.
E' chiaro che mi sono fatta milioni di pippe mentali su cosa sarebbe
potuto succedere, fa parte del mio essere donna, ma è
altrettanto chiaro che io non sono una bambina piagnucolona ma una
ragazza bene o male matura, con degli ideali e delle opinioni personali
e non influenzabili, che è praticamente sicura di avere
appena scoperto il suo punto di vista sull'amore.
Ti amo e so che questa cosa non cambierà. Non per me. Posso
avere a che fare con tutti gli uomini del mondo ma nessuno di loro
sarà te.
Comunque sia io non mi dimenticherò di te, del poco che
c'è stato, di come mi sentivo con te, del tuo sorriso
sbilenco, della delicatezza di quel tuo unico e meraviglioso bacio, di
tutte le confidenze che ci siamo fatti, del mio costante desiderio di
aiutarti e di darti il mio appoggio e il mio sostegno.
Sarò la tua ombra silenziosa e se ti vedrò cadere
sarò lì, pronta a rialzarti.
So che l'ho già detto ma sono sinceramente felice per quello
che ti e vi sta succedendo.
E' bello saperti di nuovo innamorato, come in fondo io ti ho sempre
visto da che ti conosco, anche se non di me.
Per questo non permetterò mai che tu legga questa lettera.
Per sempre tua,
Gwen Smith"