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Autore: gothic_ombra    12/10/2014    1 recensioni
Ehi ciao! Non so se qualcuno qui si ricorda ancora di me, data la mia prolungata assenza dal sito!
Una semplice riflessione di Gwen sotto forma di lettera riguardante gli innumerevoli errori che è convinta di aver commesso.
Se noterete qualche ripetizione è voluta, serve a dare di più l'idea del "flusso di pensieri" e della velocità con la quale lei ha scritto. Lo stesso vale per la mancata chiarezza di alcuni dettagli della storia. Lei non scrive per farsi capire e perchè qualcuno che non è coinvolto la legga. Per questo ho volutamente lasciato il tutto un po' confuso.
Ho voluto pubblicare questa storia perché per me è davvero molto sentita.
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gwen, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
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“Continuo a pensare a te, in un modo o nell’altro.
Continuo a pensare a quanto sono stata stupida a voler seguire la parte più oscura di me, le mie insicurezze, invece di fare la cosa più giusta e seguire il mio istinto come invece faccio sempre nelle questioni di poco conto.
Continuo a pensare agli innumerevoli errori che ho fatto con te, sempre guidata dalla mia maledetta insicurezza.
Continuo a pensare a quello sarebbe successo se se io mi fossi comportata in maniera diversa e fossi stata me stessa, la parte più dolce, sensibile ed espansiva di me stessa intendo. Sì, perché sicura di me non lo sono mai stata e probabilmente non possiedo nemmeno i mezzi per diventarlo.
L’unico che avrebbe forse potuto aiutarmi su questo tipo di cose sei tu, Duncan.
Ma purtroppo ti ho perso prima che ne avessi concretamente la possibilità. Purtroppo ci siamo persi prima di avere entrambi la possibilità di aiutarci.
E di chi è la colpa? Ma mia, naturalmente, non è neanche da chiedere!
Continuo a pensare a come sarebbero andate le cose quel giorno, quel primo giorno appena tornati dalla gita, se io invece di ignorarti completamente e poi scriverti dopo lamentandomi dei miei problemi dei quali invece avremmo potuto parlare in modo diverso e con più leggerezza di persona, mi fossi avvicinata a te, fossi venuta a chiederti come stai, ad abbracciarti, a dirti che sei importante.
Avrei voluto fare tutto questo. Lo avrei voluto davvero. Eppure non l’ho fatto.
Ma lo avrei fatto se non fosse stato per la mia fottuta insicurezza e per la mia timidezza. Non so nemmeno dirti bene che cosa temessi. Forse di infastidire il tuo amico DJ o forse di risultare fastidiosa o appiccicosa con te.
Se lo avessi fatto le cose tra noi sarebbero andate molto diversamente, non è vero? Sì, è verissimo. Ma tanto a che vuoi che serva piangere sul latte versato? Ormai è diventato rancido.
Continuo a pensare anche a che cosa sarebbe successo se io ti avessi detto che mi stavo innamorando di te nel momento in cui me ne sono accorta.
Perché l’ho fatto dici? Perché ero convinta che tu avessi ancora nel cuore e nella testa lei, Courtney. Temevo di fare del male ad entrambi dicendotelo o peggio chiedendoti di lei. Sai bene che io e lei siamo state amiche per un certo periodo.
Sono stata però una stupida. Chissà quale sarebbe stata la tua reazione, quale la tua risposta se solo io fossi stata abbastanza coraggiosa da scriverlo.
Non dico dirtelo di persona ma perché diamine sono stata così cogliona da non riuscire a scrivere quelle due semplici parole una qualsiasi delle tante volte che sono stata tentata di farlo? Indipendentemente dalla tua risposta adesso sarebbe tutto diverso.
Continuo a pensare a quanto ho sbagliato quel maledettissimo giorno in cui ho rovinato tutto. No, non sono pentita di aver voluto parlare con lei, Zoey.
Sono tuttora convinta di aver fatto la cosa giusta almeno in quel momento. Io e lei siamo molto simili e per quel poco che ci conoscevamo già da prima che tu entrassi nelle nostre vite siamo sempre andate piuttosto d’accordo.
Infatti non sono certo andata da lei per attaccare briga o per rovinare il vostro rapporto, tutt’altro. Semplicemente volevo capire fino a che punto quella vipera della mia compagna di classe Heather si era spinta con le bugie e le cazzate.
Ma è dopo che ho sbagliato. Quando tu te la sei presa con me per questa storia ti ho dato ragione e ti ho detto che era tutta colpa mia. Quando mi hai detto di non illudermi più ti ho mentito dicendo che non ero illusa e che ti consideravo solo un amico diverso. Ti assicuro che questa è la cazzata più grande che io abbia mai detto in vita mia. Un amico diverso? Ma se non passa un secondo senza che io pensi a te, al tuo sorriso sbilenco, alla tua voce, alle tue idee, alle tue labbra, a te! Come ho potuto mentire così spudoratamente dici? Facile, ho permesso ancora una volta che la parte oscura di me stessa, che è evidentemente la più forte, vincesse.
L’orgoglio mi gridava di non dartela vinta e di farti vedere che sono forte. Io l’ho accontentato ma tu sai meglio di chiunque altro che non è così. Io non sarò mai una persona forte e dopo questa storia le mie possibilità già nulle sono scese sotto lo zero.
Quando tu mi hai detto che quello che noi sappiamo è stato solo un
momento di debolezza mi sono sentita letteralmente mancare l’aria.
Come hai potuto dire una cosa del genere? Sappiamo entrambi che hai mentito, esattamente come sappiamo che ho mentito io quando ti ho detto che per me eri solo un amico diverso.
So per certo che se non fossi stato così arrabbiato, frustrato e preoccupato di perdere entrambe le persone speciali che in quel momento ti erano vicine solo per colpa dell’idiozia di una di queste non avresti mai detto una cosa simile. Perché non lo pensavi davvero. Mi rifiuto di crederlo.
Io so bene che quel bacio è stato qualcosa di estremamente importante e toccante per entrambi.
Non avrò la tua esperienza ma posso assicurarti che quello che ho provato in quel momento non lo avevo mai provato prima. E so per certo di non essere l’unica ad essersi sentita così. So per certo di non essere l’unica ad aver creduto di poter toccare il cielo con un dito.
So per certo di essere stata veramente importante per te come tu lo sei stato per me prima di iniziare a sbagliare e a permettere così che tu conoscessi Zoey e che ti rendessi conto che forse una ragazza così solare e espansiva (almeno all’apparenza) poteva solo farti più bene di una tenebrosa e chiusa. Poi il fatto che lei ed io siamo così tanto simili ha certamente influito.
Inoltre lei è meravigliosa, non ha fatto gli errori che ho fatto io e probabilmente è anche più brava di me a fornirti il conforto e l’affetto di cui hai bisogno quindi è più che giusto che le cose siano andate così.
Ma permettimi di fare una piccola riflessione.
Non sei stato tu a cercarla, almeno all’inizio? Non voglio fare la guastafeste ma almeno per quanto ne so io è proprio così.
Fra noi invece è stato tutto diverso, ricordi?
Ricordi la gita? Ricordi l’intensità degli sguardi che abbiamo iniziato a lanciarci a vicenda? Ricordi i leggeri e timidi tocchi che  cercavamo di non far notare agli altri? Ricordi le carezze? Ricordi la prima volta, davanti a quel supermercato? Ricordi quanto mi sono spaventata? E sai anche perchè, vero? Perchè mi era successa una cosa strana, assurda, inspiegabile, quasi da film.
No, non fingere di stupirti, sai bene di che cosa parlo perchè è successo anche a te. Le hai sentinte anche tu. Le vibrazioni, intendo. Non ridere, ti prego. Sto mettendo tutta la serietà che ho in corpo per scriverti questa lettera.
Siamo rimasti entrambi basiti da quell'assurda sensazione e, non so tu, ma io sono stata tutto il giorno a chiedermi che cosa diavolo potesse significare anche perchè, riprovando a sfiorarti, le cose non sono cambiate e ho continuato a sentirle e a vedere nei tuoi occhi lo stesso stupore che animava i miei.
Ti ricordi? Sì, sono sicura che non te ne sei già dimenticato.
Quella sera ho chiesto a Bridgette, la mia amica e compagna di stanza, cosa potesse significare tutto ciò e lei ha detto semplicemente "magari ti piace".
A me questo sembrava veramente impossibile, per me in quel momento tu eri solo il buon conoscente che forse stava iniziando a diventare un amico, quindi ho cercato tutte le scappatoie possibili e immaginabili, anche le cose più assurde.
Ma poi ho smesso di farmi i filmini e mi sono detta: "Mah... probabilmente Bridgette avrà ragione, lei capisce sempre le mie emozioni anni luce prima di me, stiamo a vedere che succede!"
E a cena? Ti ricordi le tue battute sulle le dark? Ricordi quando Bridgette ha chiesto i vostri numeri e ho detto di volerli anche io? Ricordi come ci siamo guardati in quel momento? Ricordi di avermi detto sottovoce "però poi mi scrivi eh?"
Ricordi il giorno dopo? Ricordi quando la povera Bridgette è stata male? Ricordi come stavo io in quel momento? Ricordi quanto mi sentivo impotente per non poter aiutare la mia migliore amica? Ricordi come sei riuscito incredibilmente a farmi cambiare idea? Ricordi l'aiuto e il conforto immenso che mi hai dato? Ricordi qualcuna di tutte quelle cose meravigliose che mi hai detto? Ricordi il grandissimo affetto che girava nell'aria fra noi? Ricordi le vibrazioni quando ti ho abbracciato per ringraziarti?
E ancora, ricordi quando siete venuti a trovarci in camera quella sera? Ricordi gli sguardi e le parole che ci siamo scambiati in quei pochi minuti nei quali siamo rimasti soli? E in treno? Ricordi quei sorrisi da ebeti? Ricordi quando DJ si è incazzato perchè io continuavo a girarmi verso di te? Ricordi come sono diventata paonazza quando mi hai proposto di sedermi in braccio a te? Ricordi quando, per andare a prendere la valigia, mi hai inavvertitamente spinta e poi mi hai presa al volo prima che cadessi?
Chissà, magari queste saranno soltanto alcune delle tante pippe che affollano la mente deviata di una ragazza come me e che nessuna di loro ha mai neanche lontanamente sfiorato i tuoi pensieri.
Ma per me tutto ciò è importante. Mi sbaglierò ma dal mio punto di vista l'amore, per quanto sincero esso sia, non possa mai essere della stessa intensità se nato da un qualcosa che inizialmente proveniva da una parte sola o da qualcosa è inspiegabilmente successo ad entrambi nello stesso momento.
Ora, tu non ti sei mai innamorato di me, le mie cazzate te lo hanno impedito, ma la mia riflessione si conclude, forse egoisticamente, con questa mia affermazione, giusta o erronea che sia.
Se io non avessi fatto gli errori che ho fatto e tu ti fossi innamorato di me ora staremmo tutti molto meglio e la dolce Zoey non sarebbe divista tra te e il povero Mike che ancora non sa nulla. E' orribile quello che ho appena detto, me ne rendo conto, ma è quello che la mia mente malata ha partorito.
Poi, per carità, le cose sono andate in questa maniera perchè evidentemente era destino che andassero così e per me non c'è assolutamente nessun problema, sto scrivendo tutto questo solo per sfogarmi e liberare la mia testa da tutti questi pensieri contorti.
E' vero, quando siamo tornati a scuola tutta questa nostra complicità è sparita per colpa mia. Ma quello che vorrei davvero sapere è se anche con lei hai avuto uno scambio di emozioni così intenso e forte, se anche tra voi è successo qualcosa di simile, di ugualmente inspiegabile, o se ti sei innamorato solo di quello che scriveva nei suoi messaggi (non che non sia importante, naturalmente!).
Perchè, te lo assicuro, per me non è stato affato così.
E' stato il tutto, il nostro tutto, a farmi capire che il filo che ci univa non andava spezzato per nessuna ragione al mondo.
Ma in quel momento non avevo ancora capito il peso dei miei errori e non sapevo nemmeno ancora che intanto fosse arrivata anche lei nella tua vita, per questo credevo di avere tempo.
Magari mi sbaglio di grosso e lei per te significava già qualcosa da tempo, in fondo che ne posso sapere io?
Tu mi hai ripetuto più volte di provare a guardare negli occhi delle persone e a vedere che cosa hanno dentro.
Magari, visto che dici così, tu sei talmente bravo a farlo che sapevi già com'è lei da prima di iniziare a scriverle.
Ma se è davvero così sicuramente saprai già anche tutto quello che c'è dentro di me, quello che non ho avuto il tempo di dirti intendo.
Saprai già cosa penso di te, come penso a te, cosa provo per te.
Ah già, dimenticavo che ora tu non mi guardi più negli occhi e che eviti accuratamente il mio sguardo.
Meglio così. Non voglio che tu ti accorga che sono crollata.
Almeno così non verrai a sapere anche dell'ultimo errore che ho fatto con te. Almeno non ti accorgerai che io ti ho mentito anche quando ti ho detto di stare bene. E' vero, il mio sogno è fare del bene e effettivamente mentendoti su questo e aprendoti tutte le porte che ancora ti separavano da lei ne ho fatto.
Avrei fatto del male se invece ti avessi sbattuto la verità in faccia, se ti avessi detto quello che provo per te in quel momento. Sarei stata egoista e avrei solo continuato a fare del male a tutti e tre. Invece ti ho mandato quel messaggio chilometrico per farti stare tranquillo e sperare che tu facessi quello che senti indipendentemente da come sto io.
Io tengo moltissimo a voi due e per questo sono contenta di aver fatto questo, ora so che buona parte della mia felicità dipende da quella degli altri. Se voi che per me siete importanti state bene allora sto bene anche io.
Ma proprio qui sta l'intoppo.
Il mio cuore in questo momento è diviso in due parti e non sa proprio a quale dare retta: una delle due scoppia di gioia e soddisfazione perchè finalmente è riuscita a farmi fare qualcosa di bello e di giusto per gli altri, mentre l'altra sta annegando in sentimenti negativi quali l'odio verso me stessa, il senso di colpa, lo sconforto, la paura di non riuscire mai a trovare il mio posto nel mondo, un pizzico di invidia per voi che siete così tanto migliori di me, tanta rabbia, parecchia voglia di prendere ancora in mano una lama (sì, perchè hai ragione, quando tocchiamo il fondo quella può essere l'unica cosa che ci può far stare bene) e tanto, troppo dolore in generale.
Ma visto che tutti mi dicono che i sentimenti positivi danno più energia, alla fine probabilmente sì, posso impegnarmi per provare ad ascoltare quella parte del mio cuore e a dire che sto bene.
A questo punto non posso fare altro che augurarti buona fortuna, sperare che tu possa realizzare tutti i tuoi sogni e che Zoey sia in grado, ma sono sicura che è così, di capire davvero chi sei, di preferire te a quel povero ragazzo (per il quale sono chiaramente e sinceramente dispiaciuta ma è giusto che le cose vadano così) e soprattuto di di darti tutto l'affetto, il conforto, l'aiuto e l'amore che vorrei poterti dare io.
Io voglio un bene dell'anima a lei e amo te quindi non posso proprio fare a meno di essere felice per voi.
So che non dovrei, che questa cosa mi distrugge e che se uno di voi lo venisse a sapere distruggerebbe anche voi, ma ti amo.
Ti amo davvero. Ti amo per tutto quello che è successo e per le scelte che hai fatto, non per quello che sarebbe potuto succedere secondo la mia testa. Adesso lascia perdere quella riflessione perversa e ascoltami: ti amo per quello che ho realmente visto e vissuto, non per quello che ha elaborato la mia testa.
E' chiaro che mi sono fatta milioni di pippe mentali su cosa sarebbe potuto succedere, fa parte del mio essere donna, ma è altrettanto chiaro che io non sono una bambina piagnucolona ma una ragazza bene o male matura, con degli ideali e delle opinioni personali e non influenzabili, che è praticamente sicura di avere appena scoperto il suo punto di vista sull'amore.
Ti amo e so che questa cosa non cambierà. Non per me. Posso avere a che fare con tutti gli uomini del mondo ma nessuno di loro sarà te.
Comunque sia io non mi dimenticherò di te, del poco che c'è stato, di come mi sentivo con te, del tuo sorriso sbilenco, della delicatezza di quel tuo unico e meraviglioso bacio, di tutte le confidenze che ci siamo fatti, del mio costante desiderio di aiutarti e di darti il mio appoggio e il mio sostegno.
Sarò la tua ombra silenziosa e se ti vedrò cadere sarò lì, pronta a rialzarti.
So che l'ho già detto ma sono sinceramente felice per quello che ti e vi sta succedendo.
E' bello saperti di nuovo innamorato, come in fondo io ti ho sempre visto da che ti conosco, anche se non di me.
Per questo non permetterò mai che tu legga questa lettera.

Per sempre tua, 

Gwen Smith"

  
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