Pistolino rosso
Capitolo 0
Intro
C’era
una notte buia e tempestosa… o forse era una volta…ora non ricordo
di preciso…
Va bè torniamo a noi.
Lo
zio Jhonny “braccino” Corto era in città da poco in quella calda cima
tempestosa che non era Duffy Camp nel far west del sud.
Pioveva
di brutto, faceva un freddo cane e per riscaldarci
decidemmo di accendere il tavolo di cucina (fu un’idea dello zio per
risparmiare sul riscaldamento).
Zio
Jhonny si sedette sulla sedia a dondolo…oddio, tento di sedersi, perché dopo
una sbucciatura del malleolo e una frattura multipla al gomito decise di usare una sedia normale.
Iniziò
a raccontare una storia.
Nonostante la dentiera ballasse e
fischiasse ogni due o tre parole io, reduce da un corso di geroglifici e
traduzione orale della lingua maya, riuscii a decifrare il suo linguaggio. Era la storia di un piccolo pistolero
di nome Pistolino, la nonna Matilda “sei mitica” gli aveva fatto, spellando vivo un bue, un bel cinturone per pistole misura extra small
di colore rosso e da allora in città tutti lo chiamarono pistolino rosso.
---- Plin plon ---- si consiglia alla gentile clientela che, se
trovate qualche similitudine con qualche altra fiaba, di cambiare spacciatore,
e inoltre che il pistolino non è ciò che pensate voi----arì-plin plon----
Un
bel giorno la nonnina si ammalò di una rara malattia nota ai più come
arrossamento vacillare della zona pelvica del ventricolo sinistro con derivato
astringimento spongiforme della parete sublinguale & co, che detto in
maniera poco scientifica ma efficace si chiama
raffreddore (la spiegazione è data solo per quei pochi ignoranti che non
conoscono questa diffusissima malattia n.d.a).
Il
dottor Roncisvaldo de Calcolis prescrisse la somministrazione di 2 etti di enterofacise-
sormina e 1 etto e mezzo di dipilllamitite
asburgica via supposta.
Così
il povero pistolino rosso dovette decidere di andare dalla povera nonnina.
-
Occio
alle buche pistolino-disse la mamma.
-
Non
ti preoccupare vado da nonna e torno in meno che tu dica
supercalifragilistichespiralidoso- rispose pistolino che prontamente si mise il
casco integrale, il suo giaccone in pelle con le borchie, i suoi occhiali da
sole, i guanti a mezzo dito in pelle di camoscio e salì sul suo rombante
zippino che lo aspettava ricco di miscela ma con una ruota sgonfia.
(se per caso qualche mio lettore si
riconosce in ciò non si preoccupi e chiami un’ambulanza per se stesso)
***
***
Fine capitolo OO
Se
per caso questa storia verrà pubblicata, vi prego non
chiamate la polizia.
Ringrazio
Big Fut per avermi concesso i suoi pixel e saluto Ronnie e Niki altri due bravi
(molto più di me) scrittori di ff.
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P.S. Se non recensite questo testo si
autodistruggerà tra 5…4…3…2…1……………..