Serie TV > Violetta
Segui la storia  |       
Autore: blackswam    13/10/2014    4 recensioni
Un bambino. Una madre single. Un padre di cui non si sa l'identità.
Una storia piena di vicende, avventure, amore e passione senza fine.
LeonxVioletta - MarcoxFrancesca - BrodwayxCamilla- LeonxCamilla- DiegoxLudmilla.
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Leon, Un po' tutti, Violetta
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
L'essere umano è codardo quando si trova difronte ai problemi.


''Rimanere muti, immobili senza respiro perchè non puoi parlare. Non puoi urlare, spintonarla e strillare che sta baciando il tuo uomo, non puoi cacciarla di casa con un bambino in grembo, non si può rompere un'amicizia così forte e indispensabile. Il cuore va in pezzi, la mente si spegne, ma il viso impassibile"


<< Hei piccioncini, ricordate che in questa casa ci sono dei bambini?>>, ridacchia a mezzo sorriso il più falso che abbia mai fatto nella sua vita. << Invidiosa, tesoro?>>, ribatte la rossa stringendosi al moro mentre lui rimaneva immobile, ma il viso addolorato.
<< Non sai quanto!>>, mormora cambiando il tono con fare scherzoso anche se quelle parole le avrebbe facilmente urlate. << Mi sei mancata.>>, rivela la mora allargando le braccia coinvolgendola in uno stretto abbraccio.
<< Anche tu, molto.>>, sospira Violetta sul suo collo. Non poteva mentirle, infondo sentiva un senso di vuoto dentro il suo stomaco. << Hai portato dei regali?>>, cambia argomento Violetta non guardando nemmeno una volta il moro nei occhi.
Perchè? Perchè sapeva che se mai l'avesse fatto sarebbe caduta nel buio più totale, immergendosi in cui occhi verdi il mondo intorno a lei si sarebbe fermato, si sarebbe lanciata a capo fitto al forte sentimento che cresceva dentro quell'esserino che noi comunemente chiamiamo cuore dell'amore. Però perchè adesso sentiva come se una freccia ci si fosse conficcata dentro?
<< Sei troppo vecchia per i regali.>>, l'ammonisce la rossa posando le buste sul tavolo. << Manuel? Ho qualche regalo per lui.>>
<< Dorme.>>, afferma la mora ringraziando che il figlio non abbia assistito alla scena. Lui non deve vivere nel dolore e nella speranza di aver il padre sempre con se. << Brodway?>>
La rossa che un attimo prima sorrideva mostrando i vestiti per il bambino si ferma diventando seria e fermando il suo prossimo movimento.
<< Non è più a questo mondo.>>, la rossa si siede sulla sedia ridacchiando. << E' stato difficile vederlo ridotto così, lui mi stava aspettando e io l'ho ucciso.>>, sussurra la rossa con gli occhi bassi.
<< L'hai ucciso?>>, domanda Violetta confusa. << Nonostante fosse stato proprio lui a lasciarli, in un secondo momento ho lottato per il nostro amore, per il bambino che porto in grembo, ma è venuto a sapere del fidanzamento.>>, la mora stringe i pugni nascosti dalla tovaglia del tavolo.
<< Non sapevo del suo ritorno, mia madre l'aveva cacciato prima che lui arrivasse a me, quelli sarebbero stati i miei ultimi momenti con lui.>>, singhiozza asciugandosi il viso con la manica della camicia. << Non smetterò mai di volergli bene, e anche sapendo questo tu mi vuoi al tuo fianco?>>, domanda la rossa rivolgendosi al ragazzo muto alle sue spalle.
<< Sempre, no?>>, sorride sereno abbracciandola da dietro mentre Violetta sofferente annuiva. Spezzare un qualcosa del genere era da egoisti, loro due si amavano, no? Lei era l'unico sbaglio e pertanto doveva farsi da parte. << Sono stanca.>>, annuncia Violetta dando un ultima occhiata al ragazzo parlandogli negli occhi. Va tutto bene, ecco cosa dicevano.


*



<< Piano fallito, il peperone è nella casa, ripeto il peperone è nella casa.>>, afferma Ludmilla avvicinando il walkie talkie mentre la risposta arrivava immediatamente. << Lo vedo. Sono difronte alla casa.>>
<< E ovvio siete l'uno accanto all'altro.>>, affermano insieme Marco e Diego esasperati. << Oh già.>>, confermano le due donne ridacchiando.
<< E allora? Torniamo a casa?>>, domanda Marco che la domenica vorrebbe starsene nel suo caldo letto riempendo di coccole la sua fidanzata. << Casa? Non capisco che la mia migliore amica ho bisogno del nostro sostegno?>>
<< Domani, tesoro, andiamo a casa!>>, implora il ragazzo, anche se un attimo dopo la prende tra le sue braccia prendendola come un sacco di patate mentre Diego copiava il suo movimento.
<< No, lasciateci andare.>>, strillavano le ragazze battendo i pugni sulle loro schiena e quella notte i due giovani , per due volte, stavano quasi per rischiare la galera.
Mai contraddire una donna!


*



Non volevo arrivare fino a tanto. Avevo giurato a me stessa di non dipendere mai da nessuno, credevo di potercela fare con le mie sole forze, di non procurare fastidi di ogni genere, ma forse non è male chiedere aiuto ogni tanto.
Con le valigie tra le mani, Manuel che dormiva al in piedi e l'orologio che segnava le sei del mattino, la mora lascia un ultima occhiata alla sua casa, dove aveva vissuto i suoi istanti di maturità, sospira lasciando cadere il biglietto sul tavolo.
Il telefono che portava nella tasca del pantalone prese a vibrare. La ragazza risponde conoscendo il mittente dall'altro capo del telefono.
<< Papà sto arrivando non essere preagitato come al solito.>>, mormora stanca la donna. Non aveva dormito per niente la notte precedente. << Ti voglio bene anch'io.>>, termina così la chiamata.
Stava scappando, un altra volta, se ne rendeva conto, ma non voleva ammetterlo. Non le importava più se avrebbe dovuto vivere nella stessa casa di Jade, non le importava se suo padre l'avrebbe riempito di domande, non voleva più sentire quel dolore insopportabile.
Addio, arrivederci mia dolce casa.


*



<< Violetta, tesoro mio, non riesco a credere che tu sia di nuovo in questa casa.>>, la stringe forte Olga e con le mani congiunte annuncia di voler preparare un dolce per festeggiare. << Mi sei mancata, piccola bambina.>>, l'abbraccia tenero Roberto guardando la sua "bambina" crescere.
<< Papà non è venuto a salutarmi?>>, ma la ragazza non termina neanche la frase che si trovava due braccia stringerla intorno al busto facendole mancare il respiro.
<< Papà non respiro.>>, rivela a tratti mentre il padre mollava la presa.
L'uomo sorride accarezzando il viso della sua bambina, ormai diventata donna che teneva stretto fra le sue mani quella piccola creatura. Dopo essersi spuppazzato anche il piccolo Manuel, nonno è nipote vanno a giocare nella nuova stanza di quest'ultimo.
<< Bentornata a casa.>>, sorride serena Jade sopprimendo la voglia di abbracciarla. << Casa? E' vero.>>, annuisce la mora.
<< Vuoi ti aiuti a disfare le valigie, vuoi che ti prepari il bagno oppure vuoi...>>, la mora sorride al nervosismo della donna che pochi anni fa non avrebbe fatto niente del genere. << Frena, frena ho capito. Tu ci sarai sempre per me.>>
La donna annuisce teneramente avanzando verso la ragazza accarezzandole la guancia. Non è poi così male essere tua madre, ecco cosa pensava la donna.
<< Come mai sei ritornata qui?>>, domanda la donna osservando il viso sofferente della ragazza. << Vuoi parlarmene?>>
<< E' una storia abbastanza lunga.>>, risponde la ragazza rivolgendo l'attenzione al pavimento. << Ho tutto il tempo del mondo.>>
Fidarmi o non fidarmi?
<< Okay.>>, ormai ho commesso tanti errori, un altro in più non fa differenza. << Il tutto parte dal motivo per cui io e Leon ci siamo lasciati e il motivo per cui ho lasciato questa casa e tutta la mia vita.>>, incomincia la ragazza mentre la donna annuisce. << Leon mi ha violentata.>>, sbotta la mora mentre Jade allarmata le afferra distinto le mani. << L'ha fatto per gelosia, per disperazione, non so cosa gli passasse nella mente quella notte, ma quella fu l'ultima volta che lo vidi prima di scappare da tutto e da tutti. Mi sono rifugiata nel mio rifugio contando soltanto su me stessa e non provocando fastidio a nessuno. Soltanto pochi conoscevano dove abitavo, gli amici più fidati, ma con il tempo anche loro smisero di venire a trovarmi. Non è stato colpa loro, ma il tempo e il lavoro e il mio carattere scostante li ha allontanati.>>, mormora triste la ragazza. << Ho continuato questa vita per tre lunghi anni, quando nella mia vita mi riappare lui. Non so come, ma con il tempo il risentimento nei suoi confronti scemava sempre di più e la consapevolezza che lui non poteva essere mio, padre di Manuel perchè fidanzato con Camilla, mia migliore amica e incinta di un altro uomo, mi struggeva.>>, stringe la mano della donna che l'ha osservava dispiaciuta.
<< Mentre Camilla era via ci siamo lasciati andare dalla passione, ci sia baciati rivivendo i momenti di un tempo, abbiamo vissuto dei felici momenti insieme a Manuel come una vera famiglia, fin quando il mio mondo non mi è crollato contro. Camilla era tornata.>>, singhiozza la mora lanciandosi tra le braccia della donna. << Non poteva amarlo altrimenti avrei ferito lei, non posso tradirla, Manuel potrà vedere suo padre quando vuole, ma non al mio fianco. Lui diventerà il padre di un altro bambino, lui non farà mai parte di noi.>>, sussurra mentre le lacrime attraversavano il suo viso.
<< Tu non sarai mai sola, ricordalo. Si sistemerà tutto vedrai.>>, sussurra la donna dentro al suo orecchio coccolandola fra le sue calde braccia mentre la mora stanca si lasciava andare ad un lungo sonno.





Angola autrice: Heilà, eh già ho aggiornato.
Violetta non sa cosa far, come ogni volta decide di sacrificare la propria felicità e scappare davanti ai problemi. Manuel, infondo vittime dei tre adulti, si trova catapultato in una nuova casa, per il momento, dai due nonni. In questo capitolo non ritroviamo la riflessione del bambino, ma nel prossimo il bambino chiederà del padre, ma sarà molto difficile da spiegare. Camilla si ritroverà così a vivere da sola, senza sapere il vero perchè della partenza della ragazza, mentre Leon si è dovuto adattare al mondo della ragazza. Ma prima o poi Camilla dovrà sapere la verità, no?
Ah, ho scritto una nuova storia si chiama: Guardian Angeles, spero che passerete a leggerla e mi farete sapere il vostro parere.<3 Alla prossima, un bacio a tutti i miei lettori.
  
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Violetta / Vai alla pagina dell'autore: blackswam