Un pranzo per Kei

Domani è il nostro primo anniversario, e si! Come poterlo dimenticare. Proprio l'anno scorso il 1 Luglio Kei si presente sul mio balcone con un mazzo di rose, rose di carta. Erano bellissime! Erano di tutti i colori ed erano perfette come solo lui le sa fare. Ha bussato alla porta-finestra e inginocchiato mi ha detto queste precise parole:

“Vorresti essere la mia ragazza, numero 2?”. Si, anche quella volta mi chiamò N° 2 ma non ci feci tanto caso, si era dichiarato, Kei Takishima si era dichiarato a me!!! Cominciai a piangere e lui mi chiese: “Scusa, ma ti è entrato qualcosa nell'occhio?”. Sapevo che stava scherzando ma non feci a meno di dargli una ventagliata in testa. Kei allora si avvicinò a me e mi diede un bacio sulla guancia. Noi eravamo già fidanzati dopo l'accaduto di Londra ma anche se sono molto dura nel profondo sono una romanticona e volevo una vera dichiarazione. Mi raccomando non ditelo a Kei se no mi prenderebbe in giro tutto il tempo.

Dovevo fare qualcosa, ma cosa? Avevo pensato a cucirgli qualcosa ma è troppo normale, ho trovato! Gli preparerò un pranzo che lo meraviglierà. Anche se ce ne vorrà di tempo. A-aspetta, ma io ho un amico che fa lo chef. Posso chiedere a lui.

Al Telefono:

H: “Ciao Aki, come stai?”

A: “Bene, perché hai chiamato?”

H: “Ti volevo chiedere se mi aiutassi a preparare un pranzo speciale.”

A: “Per Kei, vero? Lo sai cosa penso di lui.”

H: “Si è per lui. Ti prego, non è una cattiva persona”

A: “Ok va bene, ciao.”

Nemmeno mi diede il tempo di rispondere che aveva attaccato. Lui pensava che Kei era una persona inaffidabile, forse da fuori può sembrare così ma non lo è!

È appena arrivato e ci salutiamo. Mi aiuta n tutto e tutto va secondo i piani, fino a quando arriva il mio Kei. Ci vede molto vicini e si ingelosisce. Comincia a correre, ma io lo raggiungo e comincio a spiegargli: “Kei, aspetta. Io ti amo. Lui mi stava solo aiutando a cucinare per te.”

Kei si gira e mi guarda per un bel po' negli occhi e poi dice: “So che è la verità ma avrei preferito che cucinassimo insieme divertendoci e non tu e quel tizio innamorato di te.”

L'unico metodo per scusarmi era baciarlo ed è questo che feci, ma lui invece di accontentarsi andò a casa mia e spiegò la situazione ad Akito ed insieme preparammo la cena. Inutile dire che gli onigiri che avevo fatto erano schifosi mentre quelli di Kei erano perfetti. Ma il mio principe li mangiò lo stesso e alla fine mi baciò con la scusa di un chicco di riso. È stata la serata più bella della mia adolescenza.  

Note dell'Autrice
Una piccola FlashFic su Special A solo perchè mi era venuta quest'idea soltanto rileggendola mi accorgo che è davvero schifosa.  allora chiederete perché l'ho pubblicata e la risposta è perché mi interessava il vostro parere e perfavore, relazionate.  grazie