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Autore: GELI93    13/10/2008    0 recensioni
è dedicata ai th inseriti negli anni precedenti alla 2 guerra mondiale. Potrà sembrare in apparenza comica come storia anche se non lo è per niente. Chi la legga la recensisca grazie,per me è molto importante perchè mi sto dedicando veramente molto a questa ff,il suo significato è molto profondo ma per capirlo bisogna leggerla tutta e aspettare che io l'abbia terminata.Fa molto riflettere riguardo a che anno è stato il 900..quindi.. leggete e riflettete su gli avvenimenti storici accaduti che non dovrebbero mai essere dimenticati perchè farlo sarebbe un affronto a tutti gl'innocenti che sono stati sterminati.Grazie.
Genere: Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tokio Hotel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Allora dottore,è grave?" "non molto,ma la febbre è molto alta e potrebbe alzarsi ancora,fate continui impacchi d'acqua e tenete sempre il camino acceso..bisogna che ci sia una continua fonte di calore" "si dottore" rispose Hermann. Emile era in piedi che guardava fuori dalla finestra,la neve ricopriva le strade di Berlino faccendo sembrare la città un'enorme distesa bianca,fuori la gente passeggiava per le strade e si fermava a guardare le vetrine dei negozi,c'erano anche molti bambini che giocavano,alcuni con la neve,con lo slittino o a fare dei pupazzi di neve,il Natale si stava avvicinando. Il dottore richiuse la valigetta con una risatina "da non credere,propio i potenti come voi che si ammalano..date alla gente un'immagine di invulnearibilità ma alla fine siete tra i primi a cedere..Non preoccupatevi,è tutto dovuto alla stagione,scommetto che non riuscirete mai ad indovinare quanta altra gente ho visitato oltre a voi. Herr Goring,per farle passare questo brutto raffreddore prenda questo sciroppo almeno due volte al giorno,non esageri con le quantità o potrebbe fare l'effetto opposto. Herr Maurice,lei che è l'unico sano cerchi di rimanerlo mentre lei Herr Heidrych non si deve preoccupare per la nausea che sente spesso,è solo particolarmente sensibile,prenda comunque questo infuso alle erbe una volta al giorno,è amaro ma la farà sentire subito meglio","grazie di tutto dottore". Il dottore uscì rivolgendo loro un'ultimo cenno di saluto,si trovavano nella stanza di Bill,quest'ultimo era sdraiato a letto sotto le coperte che dormiva,nella fronte aveva,avvolto,della garza su un fazzoletto bagnato che serviva per far scendere la febbre. Hermann e Heidrych erano seduti davanti al camino,il primo continuava a starnutire e a soffiarsi il naso,per cui si formò ben presto una pila di fazzoletti,mentre il secondo reggeva in mano una bacinella ed era di continuo scosso da conati di vomito. "Tutto sommato potrebbe andare peggio" "..stai scherzando vero Emile? Le cose non potrebbero andare più peggio di così.Siamo ammalati,e come fa lo stato senza di noi?" Emile si avvicinò al camino per riavviare il fuoco "Hermann..se per caso un solo dottore si dovesse ammalare ciò non significa che tutta l'intera nazione debba morire perchè non ha medicine.." "taglia corto" "intendo dire che,come in tutta la Germania non esiste un solo medico ma molti anche per noi è la stessa cosa". Hermann lo guardò accigliato "da quando è che sei diventato così saggio?" Emile rise,"non sono saggio Hermann,certe cose le si impara e basta". In quel momento dal corridoio si levò una voce femminile "COME SAREBBE A DIRE CHE NON POSSO ENTRARE,LEI SA CHI SONO? SONO MAGDA QUARTZ,HO IL DIRITTO DI PASSARE QUANTO HO IL DIRITTO DI VEDERE BILL...[..]COME SAREBBE A DIRE CHE LA MIA PRESENZA NON FAREBBE ALTRO CHE PAGGIORARE LE SUE CONDIZIONI? MA COME OSA? LEI è UN MALEDUCATO". Magda fece irruzione nella stanza e si precipitò nel letto in cui c'era Bill,"io..io ho tentato di fermarla..ma" cercò di giustificarsi la guarda,Hermann fece appena un accenno e la guardia se ne andò via richiudendo la porta. "Signorina Magda,la prego,non fate tutte queste storie...[..] ma no,non piangete su..non è morto,ma è solo molto malato,se fate così finirete per svegliarlo" Magda piangeva così forte che sembrava quasi che latrasse come una cagna. Heidrych non appena era entrata Magda aveva iniziato a vomitare,ci mancava solo quella per completare al meglio la giornata. In quel momento la porta si riaprì di nuovo,entrò Eva,indossava un lungo cappotto e un cappellino di pelo molto semplici rispetto al cappotto con la voluminosa pelliccia che indossava Magda. Eva non disse una sola parola,guardò tutti uno a uno,poi si avvicinò al letto,si sedette sul porto ed iniziò ad accarezzare i capelli a Bill, "ha la febbre?" "si" "come è successo?" "il dottore ha detto che è la stagione..". Eva si voltò a guardare Emile " siete fortunati,davvero,ho sentito che in molti quartieri sopratutto in quelli poveri è morta anche della gente,l'inverno quest'anno è giunto molto in anticipo ed è molto più rigido di quello dell'anno precedente" "sentitela un pò la saputella" disse Magda scocciata,adesso non piangeva più guardava invece Eva con occhi fiammeggianti e l'effetto era reso ancora più realistico dalle fiamme del camino che vi si riflettevano. Magda odiava profondamente Eva anche se lei non le aveva fatto nulla,l'unica sua colpa era di essere la prediletta di Bill,da parte sua Eva non odiava Magda,tutt'altro,si sforzava di capirla e non riusciva a capire questa sua ostilità..la riteneva una persona molto chiusa,che non si confidava facilmente,propio come lei. "Io durante la guerra ho lavorato presso un ospedale come infermiera,non amavo particolarmente quel lavoro,ma mi ha messo a conoscienza di alcuni sistemi curativi. Non è molto,ma sono sicura che potrò fare lo stesso qualcosa per voi" "ma sentitela,ma sentitela,non vi fiderete davvero di lei? E se dovesse sbagliare qualcosa? Potrebbe peggiorare le cose..". Emile guardò l'orologio "signorina Magda,non è un pò tardi per lei? Credo che sia giunta l'ora che lei vada a casa,non insisto nemmeno perchè lei rimanga perchè sarebbe da maleducati insistere con una signorina,venga,l'accompagno io a casa". Con una scusa Emile riuscì a portarla fuori dalla stanza,le urla infuriate della donna riecheggiarono ancora per qualche minuto nei corridoi. In quel momento Bill aprì gli occhi "Eva..Eva sei tu?" "ssst..non parlare,non sforzarti.." "la testa..sembra che mi voglia scoppiare.." "non preoccuparti,chiudi gli occhi,hai bisogno di guarire adesso.." ma..domani..ho un discorso.." non riuscì nemmeno a concludere la frase che aveva già richiuso gli occhi," non preoccuparti,mi prenderò io adesso cura di te".
  
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