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Autore: Fireflies__    14/10/2014    1 recensioni
So a memoria il colore dei tuoi grandi occhi tristi, riconoscerei tra mille le tue mani grandi e delicate, il profumo che fai tra il collo e le spalle e come tieni ordinata la tua libreria musicale sul telefono. So tutte queste cose, ma so chi tu sia?
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                                                                                Stand By Me

                                                                                                                                                      Per Andrea e Luigi, ché siete bellissimi.




Mi hai chiesto chi sei, chi sei veramente, con gli occhi verdi pieni di lacrime e la mano destra che ti batteva sulla coscia nervosamente. Io ho sorriso, intenerito, ma poi ti sei girato e te ne sei andato, lasciandomi da solo a pensare.

Vedi, ti avrei risposto subito. Tu mi hai chiesto chi sei e dirti Andrea sarebbe bastato, perché mi basta ascoltare il tuo nome per sentire una stretta allo stomaco simile a quella di quando sono decollato la prima volta per Los Angeles, ma più malinconica, mischiata al tono della voce di Mecna in “Servirà Una Scala”, che ti piace tanto. Quando conosco un ragazzo che si chiama Andrea mi incazzo, pensa, perché quel nome è solo tuo. Andrea è il nome dei tuoi capelli scuri che hanno sempre le mie mani incastrate, le magliette e i pantaloni tutti uguali ma la mattina non sai ugualmente quale mettere, i tuoi piedi numero 36 e la tua lingua in mezzo ai denti quando vorresti toccarmi e non puoi, maledizione.

Però non ti ho risposto Andrea, e non so neanche perché. Ho passato tutta la notte - da solo- a rigirarmi- senza di te- e a pensare- a te.

Chi sei tu?

Non lo so neanche io, se devo essere sincero. Ci sono dei giorni in cui, veramente, non so chi tu sia. Lo so che ci conosciamo da sempre, lo so che prima di essere il tuo ragazzo sono stato il tuo migliore amico, il tuo fratello “non di sangue ma di anima”, quello con cui andavi in discoteca il sabato sera, quello di tutte le prime volte. Lo so che ci siamo smezzati la prima sigaretta, la prima canna e i vestiti, le risate e i numeri delle ragazze carine. Lo so. Ma ci sono dei giorni, quelli in cui vedo che hai la fronte aggrottata e ti viene in mente che dovrai iscriverti all’università, quelli in cui entro in casa e ti sento piangere in bagno, ma smetti subito, sai che ci sono anche se non ti ho detto nulla, ecco, in quei giorni non so davvero chi tu sia.

Mi fa anche un pochino paura non conoscerti completamente. So a memoria ogni centimetro del tuo corpo, come ti passi la mano nei capelli la mattina e hai la voce rauca e gli occhi gonfi di sonno, come canti le canzoni di Cremonini cercando qualcosa da metterti, come fingi di non avere emozioni e come contrai la fronte quando ti arrabbi. So a memoria il colore dei tuoi grandi occhi tristi, riconoscerei tra mille le tue mani grandi e delicate, il profumo che fai tra il collo e le spalle e come tieni ordinata la tua libreria musicale sul telefono. So tutte queste cose, ma so chi tu sia?

Il giorno dopo ci siamo trovati sotto casa mia e non mi hai baciato, allungandoti sulle punte come fai di solito. Facevi finta che andasse tutto bene ma non era così, io la risposta per te ancora non l’avevo e tu non potevi aspettare.

Ho passato altre due notti insonni, da solo, nella parte del letto che di solito occupi tu, pensando. Avrei voluto scriverti e svegliarti, leggere i tuoi messaggi incazzati e ascoltare un audio in cui imprechi in spagnolo perché sono le tre di notte, ricordarti di quando non stavamo ancora insieme e avevamo passato una notte nel mio vecchio piccolo letto a una piazza, mi sembrava di soffocare, ma stavo bene.

Da allora ho comprato un letto più grande, mi sono innamorato di te ogni giorno di più, ho capito cosa intendevano i rapper quando parlavano d’amore, ma non ho capito chi tu sia.

Quelle due notti mi hanno portato tanta stanchezza, venti minuti spesi a cercare gli occhiali da sole che avevo gli occhi rossi e la consapevolezza che non dormire, senza te, non mi faceva bene. Mi piacciono le notti in cui stiamo sul tuo terrazzo e guardiamo fuori, tiriamo i mozziconi di sigaretta ai passanti e poi tu ti inciampi tornando dentro, io rido e tu mi dici che sono un cretino, mi piaci tu, chiunque tu sia.

Ed è per questo, Andrea- Andrea andrea Andrea, quanto mi piace dirlo e pensare che sei mio- che ho acceso il computer dopo tre settimane, ho cercato il caricatore urlando a mia mamma che non doveva più toccare la mia roba, ho chiuso quattro pop-up di pubblicità, caricato l’ultimo album di Briga e scritto per te queste due pagine di Word. Mi dispiace non saperti dire tutto a voce, mi dispiace, ma non ne sono capace, lo sai. Mi confondo, mi scordo i punti della lista che mi sono fatto a casa e poi finisce che ti fisso le labbra desiderando un tuo bacio. Mi dispiace di farti arrabbiare e di farti arrabbiare ancora di più perché io non mi arrabbio, mi dispiace non saperti rispondere. 

Non so chi tu sia, devi saperlo tu, non ti posso salvare Andrea, però se vuoi ti amo tutte le notti, sul mio letto che aspetta solo te come me, ci sono sempre per confortarti, ci sono. Sono qui a scriverti che non devi avere paura, che se non vuoi alzarti sulle punte per baciarmi mi abbasso io, che andremo insieme a Los Angeles la prossima volta e ti potrai addormentare sulla mia spalla, che se vuoi puoi toccarmi in pubblico, non mi interessa, sono qui per dirti che anche se nessuno sa chi tu sia io sono quello che è più vicino a conoscere la risposta, e che ti starò vicino fino a che non potrò risponderti.

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NOTA AUTRICE:
Buonasera e buonasettimana!
Era parecchio che non postavo qualcosa, ma non ho smesso di scrivere. Ciò che mi ha tenuto più impegnata sono una serie di OS, tra cui due (di cui ve ne posto solo una) su due ragazzi della mia scuola. Premetto che sono bellissimi (seriamente) e molto popolari, premetto che sono la crush di quasi tutta la scuola AHAHAH, e che sono migliori amici, c'è la vaga ipotesi che siano anche una coppia, e mi hanno ispirato molto.
Spero vi piaccia.
Leggete la OS ascoltando Stand By Me, mi raccomando!
Un bacino
Matilde

  
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