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Autore: Out_Ofocus    14/10/2014    9 recensioni
- Beh si immaginavo. – quella voce, non le era affatto nuova, quella voce la perseguitava da quando sei mesi prima lo aveva visto salire su quell’aereo. Quella voce popolava i suoi sogni e i suoi incubi ogni notte, quella voce che l’aveva sempre calmata in quel momento le fece trattenere il respiro, facendola girare su se stessa, lentamente.
Rimase a guardarlo, chiedendosi se fosse davvero lì, davanti a lei, o se fosse solo frutto della sua immaginazione.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Michael Clifford
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Take me into your loving armsKiss me under the light of a thousand stars
Place your head on my beating heartI'm thinking out loud
That maybe we found love right where we are ..."
Ed Sheeram - Thanking Out Loud

 

Emma odiava avere il turno di chiusura, odiava rimanere fino a tardi a pulire il locale, il silenzio che la circondava lasciava lo spazio ai suoi pensieri di impossessarsi della sua mente, e di farle rivivere ricordi che avrebbe voluto tanto dimenticare.
Aveva tirato su tutte le sedie, e sistemandosi una cuffia sola nelle orecchie fece partire il casuale nella playlist delle sue canzoni preferite. Si guardò intorno, indossava ancora il piccolo grembiule nero sopra i jeans, prese la scopa e iniziò a spazzare distrattamente. Aveva spento quasi tutte le luci e il locale era illuminato dalla luce proveniente dalla strada che filtrava dalla vetrina e dalla piccola luce dietro il bancone.
Le piaceva lavorare al Blue Bay, un piccolo caffè non lontano da dove viveva, era un lavoro part time che le permetteva di arrotondare a fine mese. Viveva ancora con i genitori e si divideva fra il primo anno di università, il lavoro al caffè e il lavoro di baby sitter.
La città era silenziosa quella sera, cosa più unica che rara per una città come Sydney, ed Emma non vedeva l’ora di arrivare a casa, mettersi a letto e leggere. La sua vita era diventata al quanto monotona, si era chiusa in se stessa, ed era una cosa che odiava, ma per quanto ci provasse, era difficile fare finta che non fosse mai successo niente, fare finta di stare bene era stancante.
Stava per andare nel retro a posare la scopa e per recuperare lo straccio da dare a terra, quando sentì la campanella della porta suonare. Non alzò nemmeno lo sguardo, maledicendosi di non aver controllato di aver chiuso la porta d’ingresso.
- Siamo chiusi, mi spiace. – il tono era al quanto scocciato, mentre si chiedeva chi fosse tanto scemo da entrare in un locale praticamente buio credendo che fosse ancora aperto. 
- Beh si immaginavo. – quella voce, non le era affatto nuova, quella voce la perseguitava da quando sei mesi prima lo aveva visto salire su quell’aereo. Quella voce popolava i suoi sogni e i suoi incubi ogni notte, quella voce che l’aveva sempre calmata in quel momento le fece trattenere il respiro, facendola girare su se stessa, lentamente.
Rimase a guardarlo, chiedendosi se fosse davvero lì, davanti a lei, o se fosse solo frutto della sua immaginazione.
- Cosa … Quando …  -
- Sono tornato circa due ore fa … - disse lui capendo cosa stesse cercando di chiedergli.
- E sei venuto qua? Sei a Sydney da due ore e la prima cosa che fai è venire qua? – chiese sorpresa, incrociò le braccia al petto, cercando di proteggersi dal ragazzo, e dal male che avrebbe potuto farle, già trovarselo a pochi metri era doloroso. Tutto ciò che voleva era correre e buttarsi fra le sue braccia, dirgli quando le fosse mancato, quando era felice di vederlo, ma si trattenne in fin dei conti non stavano più insieme da mesi.
- So che non ha molto senso … -
- No non ne ha Michael, ci siamo lasciati o te lo sei dimenticato? – chiese più freddamente di quello che si era immaginata nella sua mente.
- Vorrei poter dire che me ne sono dimenticato. – in quel momento Emma si rese conto di quanto sembrasse stanco, e non solo per il lungo volo che aveva appena affrontato, sembrava stanco tanto quanto lei, stanco di fingere che andasse tutto bene, stanco di sembrare felice, stanco di fingere di non sentire la mancanza della ragazza. Sembrava cresciuto, non lo vedeva da circa sei mesi e sembrava essere diventato un uomo troppo velocemente. I capelli, rossi accessi, erano sparati in tutte le direzioni, un accenno di barba gli incorniciava il viso, il maglione, troppo grande, gli cadeva dalle spalle, le maniche arrotolate lasciavano scoperti i nuovi tatuaggi sul braccio destro, e il piercing al sopracciglio completava il look.
- Senti, dovevo vederti, so che probabilmente tu non vuoi vedermi, che probabilmente sarai andata avanti con la tua vita … ma avevo bisogno di vederti, di sapere che stai bene … - le sembrò sincero, notando di come avesse perso il suo accento australiano, e la cosa la rattristò.
- E’ avanzata della torta di mele, ne vuoi? – chiese indicando il bancone.
Michael si lasciò scappare un sorriso, guardandola. – Volentieri. –
- Tira giù due sedie, due minuti e arrivo. – non sapeva perché lo stesse facendo, si erano lasciati, le aveva fatto del male, ma vederlo di nuovo, le aveva fatto capire di non essere riuscita a dimenticarselo. Si avvicinò al bancone, dove prese due piattini e servì due fette di torta, per poi andare al tavolo dove Michael si era già messo a sedere. Sistemò i due piattini sul tavolo e si sedette apposta al ragazzo. Rimasero in silenzio per qualche minuto, un silenzio per niente imbarazzante, un silenzio carico di parole.
- Sono un idiota … - alzò lo sguardo dal suo piatto e guardò la ragazza, che lo guardava confusa. – Non c’è giorno che non abbia rimpianto di averti lasciata andare … so che non ho nessun diritto di venire qua e piangermi addosso, ma … mi manca la mia migliore amica e … mi manca poterti chiamare mia. – abbassò lo sguardo giocando con un angolo della torta.
- Non so cosa tu voglia sentirti dire Mikey … - era sincera, era confusa, e per quanto averlo davanti le facesse piacere la confondeva, tanto.
- Non lo so nemmeno io, so solo che lasciarti andare è stata la cosa più stupida che potessi mai fare. –
- Eri convinto di fare la cosa migliore per entrambi … e penso che da una parte tu avessi ragione, ma non per questo ha fatto meno male. – sorrise leggermente guardandolo. I ricordi le invasero la mente, l’anno e mezzo passato con Michael, il primo tour che li aveva divisi, le visite che lei gli aveva fatto in giro per il mondo, la distanza, il mancarsi a vicenda. Lo avevano superato ma non era stato lo stesso durante il secondo tour, che lo aveva portato di nuovo lontano, a inseguire il suo sogno, e Emma non aveva potuto raggiungerlo tanto spesso come le sarebbe piaciuto, l’università glielo aveva impedito. La distanza era diventata troppo ingestibile, il mancarsi, il vuoto che entrambi sentivano nel petto, avevano spinto Michael a lasciarla andare, dicendole di non poter continuare che faceva troppo male. Ma lasciarla andare, mettere fine a quello che avevano avuto era stato più doloroso di quello che si era immaginato. E una volta tornato finalmente a Sydney aveva sentito come l’impulso di doverla andare a trovare. Aveva saputo da amici dove lavorava e senza tante spiegazioni aveva salutato i genitori ed era uscito, sperando di trovarla lì, o con l’idea di andare a casa di lei se non l’avesse trovata al locale. E adesso che ce l’aveva davanti, si sentiva ancora più idiota per averla fatta scappare. I capelli castani le erano allungati e le ricadevano sulle spalle, aveva l’aria stanca, ma era ugualmente bella. Indossava un paio di normalissimi jeans e una canottiera a fantasia scozzese, che lasciava vedere i due nuovi tatuaggi sui polsi, una piuma e una piccola ancora, che lo fece sorridere guardandosi lo stesso disegno sul pollice.
- So che le cose non cambieranno, ci fermeremo solo per due settimane prima di ripartire, ma in queste due settimane … Emma io ho bisogno di te … - la vide arrossire. – E ne avrò sempre. -




 
*My Space* 

Ciao bella gente! 
Eccomi qua con una nuova OS. 
L'idea è nata dal fatto che i ragazzi sono tornati in Australia e dopo averla avuta in mente per qualche giorni sono riuscita a metterla per iscritto. 
Spero vi piaccia e come sempre se vi va lasciate una recensione che mi farebbe piacere sapere che ne pensate. 
Non so se seguite anche la mia FF, in caso contrario vi lascio il link (Cliccate QUA)

Alla prossima

Peace&Love El.

Vi lascio anche tutti i link a cui potete trovarmi:

     
   
 
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