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Autore: pensa_e_potrai    15/10/2014    2 recensioni
Questa storia è il seguito di "Come i Babbani".
Hermione Granger e Draco Malfoy si sono sposati.
Loro figlio Scorpius ha appena compiuto undici anni, e frequenterà la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts.
I suoi genitori gli hanno già detto tutto quello che lo aspetta, o quasi.
Perché, si sa, purtroppo la vita del figlio di un ex Mangiamorte da una parte, e di una Nata Babbana dall'altra, di certo non può essere semplice.
E Scorpius, che vorrebbe solo una vita normale, dovrà fare i conti con la vendetta di vecchie conoscenze, che non tarderà a manifestarsi.
Per difendersi avrà la sua famiglia, e i suoi amici, ragazzi molto speciali.
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter, James Sirius Potter, Lily Luna Potter, Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Ginny, Lavanda/Ron, Rose/Scorpius
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
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- Questa storia fa parte della serie 'Lei Grifondoro. lui Serpeverde'
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La luce filtrò attraverso le tende bianche della stanza. Scorpius non ebbe il tempo di realizzare che avrebbe dovuto svegliarsi, perché la voce di sua madre che gli urlava dal piano di sotto lo precedette

"Scorpius! Devi sbrigarti! Non puoi tardare al tuo primo giorno!"

Con pochissima sia convinzione che anche credibilità, le rispose

"Arrivo..."

"Il primo giorno? Primo giorno... Il primo giorno!!"

Si alzò immediatamente, tirò su le lenzuola e corse verso l'armadio di legno, ma poi si ricordò che sua madre gli aveva già preparato i vestiti la sera prima, e li aveva riposti nel cassetto. Sua madre era veramente precisa, non le sfuggiva niente. Aveva programmato tutto fin nei minimi dettagli da mesi, da quando gli era arrivata la lettera. Era entusiasta almeno quanto lui, e a volte gli era capitato di pensare che lo fosse ancora di più.

I suoi genitori gli avevano raccontato tutto di Hogwarts, ogni luogo, ogni materia, insomma tutto. E ogni volta finivano per litigare sulla casata di cui avrebbe fatto parte.

Ma lui non aveva dubbi, sarebbe stato sicuramente Serpeverde, come suo padre, era una cosa ovvia. Assomigliava in tutto a lui, nel carattere e nell'aspetto. Aveva anche lui sia i suoi capelli chiarissimi sia la sua ambizione, sia i suoi occhi di ghiaccio sia la sua astuzia. 

Tirò fuori dal cassetto la camicia bianca, la giacca grigia e i jeans. Si vestì frettolosamente e poi si spostò verso la libreria. Non era particolarmete piena, anzi, aveva solo i libri che gli sarebbero serviti quell'anno. Li aveva sfogliati un po' tutti, chi più chi meno, e per quello che aveva capito sapeva già che si sarebbe sentito male molto spesso a lezione di Erbologia. Li prese uno per uno e li mise nella valigia.

Non fece in tempo a voltarsi per raggiungere la porta che udì qualcuno bussare nervosamente, e sentì una vocetta stridula e infantile

"Draco, ti sbrighi?"

"Eccomi..."

Stava quasi per uscire, ma la persona fu più rapida e spalancò la porta. Vide una massa di capelli ricci corrergli incontro. Era sua sorella Emma. Era più piccola di lui di un anno, ma nonostante quello sapeva più cose di quante ne sapesse lui. Più volte gli aveva chiesto in prestito i suoi libri per Hogwarts, e più volte li aveva letti. Tutte le volte che lui le faceva notere che "non fosse possibile che una bambina di dieci anni possa leggere e finire Storia di Hogwarts senza addormentarsi", e tutte le volte lei gli rispondeva semplicemente che se lo faceva lei voleva dire che invece era possibile.

Ma, sempre secondo lui, il motivo era solamente il fatto che era come sua madre. Due goccie d'acqua. Lei si informava su tutto quello che sentiva, e quando i genitori discuetevano sullo smistamento del figlio, e suo padre la spuntava, lei interveniva e faceva presente ai suoi genitori che lei sarebbe stata una Grifondoro. Ogni tanto prendeva in giro la sorella chiamandola Hermione, proprio per sottolineare la somiglianza impressionante con sua madre, ma lei non si arrabbiava minimamente. Adorava sua madre, e per lei era un complimento. Aprì l'armadio una volta ancora e prese una borsa stretta e lunga con dentro la sua scopa. Quell'anno anche agli studenti del primo sarebbe stato permesso di giocare a Quidditch. Si voltò verso la sorella che lo fissava. Nonostante la diversità dei caratteri erano stati sempre complici in tutto, e a volte Scorpius riusciva a trascinare la più piccola in una delle sue bravate. La guardò che lo fissava impaziente, e le rispose ancora.

"Arrivo Emma!" lei spostò lo sguardo sulla valigia ancora aperta e glòi chiese supplichevole

"Posso dare un'occhiata al libro un'ultima volta?" lui la guardò prima come se non glielo avesse mai detto, poi le sorrise beffardo 

"MI dispiace! Dovrai aspettare un anno!" 

Lei improvvisò un broncio, che però non fu uno dei più riusciti. Infatti dopo pochi secondi i due si misero a ridere, uscirono dalla porta e si gettarono sulle scale.

 

Spazio Autrice

Lo so! Capitolo cortissimo! Ma voglio solo sapere cosa ne pensate. E sì, la storia non è neanche iniziata , quindi se avete qualche preferenza sui personaggi che incontrerà il nostro Scorpius o qualche altra cosa in particolare non esitate a chiedere, aspetto solo voi!!!

   
 
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