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Autore: Fiamma Erin Gaunt    15/10/2014    0 recensioni
“I Malfoy non amano, no?”
Forse nella sua vita non c’era spazio per l’amore.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Astoria Greengrass, Blaise Zabini, Daphne Greengrass, Draco Malfoy | Coppie: Draco/Astoria
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Dopo la II guerra magica/Pace
- Questa storia fa parte della serie 'Slytherin Love Tales'
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In my life there’s no space for love

 

 

 

 

 

 

 

Daphne era bionda, glaciale, implacabile. Sapeva come farsi rispettare, gli teneva testa. L’aveva avuta al suo fianco per sette anni finchè la sua vicinanza non gli era sembrata naturale, nel perfetto ordine delle cose.

Erano stati compagni di Casa, rivali che lentamente avevano scoperto la loro affinità e quell’amicizia profonda tipica dell’adolescenza, per poi passare al condividere ben altro che i pomeriggi di tedioso studio in Sala Comune o in biblioteca.

Aveva perso il conto delle volte in cui i loro occhi si erano incontrati dopo essere riaffiorati dalla nuvola delicata di lenzuola verdi in cui si erano rotolati consumando il loro desiderio. Era stato certo, malgrado non l’avesse mai voluto ammettere con lei, che sarebbe diventata sua moglie.  

Fino a quel momento.

Rigirava nervosamente la lettera tra le dita sottili da pianista.

E lei era lì, accanto a lui, e aveva sbirciato il contenuto della missiva da sopra la sua spalla leggermente spigolosa.

Non parlava.

Daphne, l’altezzosa principessa di ghiaccio che aveva fatto tremare le studentesse di Serpeverde con la sua tempra d’acciaio, non diceva nulla.

- I Malfoy non amano, giusto? –

Quelle poche parole erano state le uniche che aveva pronunciato, con asprezza, per poi allontanarsi a passo svelto.

Avrebbe potuto fermarla, rassicurarla.

Perché prolungare il loro sogno proibito? Daphne aveva ragione e lui stesso l’aveva ripetuto talmente tante volte da sembrargli ormai il suo mantra personale.

“I Malfoy non amano”.

 

 

 

 

 

Astoria era l’opposto di Daphne. Mora, minuta, riservata e abituata a essere perennemente messa in ombra dalla sorella maggiore.

A lui non erano mai piaciute le ragazze sottomesse; erano una distrazione che veniva facilmente a noia e sicuramente non era il tipo di donna che avrebbe desiderato come sposa.

Aveva cominciato a frequentarla, però, perché sentiva di dover conoscere almeno un po’ la sua futura moglie.

Era innocente tanto quanto Daphne sapeva essere spregiudicata. Studiosa, educata, abituata a tenere la testa bassa e a parlare con un tono di voce molto flebile.

Era stata quella la prima cosa che l’aveva colpito.

Era morbida, delicata proprio come lei, e aveva un ché di armonioso che gli ricordava sua madre.

Forse era stata proprio l’immagine di Narcissa che si sovrapponeva alla sua a spingerlo a guardarla sotto una luce diversa. Gli occhi castani possedevano decine di screziature che andavano dal color miele al verde bosco, la carnagione alabastrina la faceva sembrare una perfetta bambola di porcellana. Il labbro inferiore era leggermente sporgente, un’asimmetria che lo affascinava, e creava l’illusione che fosse perennemente imbronciata. Una bambina da difendere, da proteggere.

Non si era mai visto nelle vesti del Paladino, ma Astoria risvegliava quell’istinto protettivo che per lungo tempo solo Narcissa aveva scatenato.

Forse avrebbe potuto accontentarsi della vita accanto ad Astoria. Magari stava sbagliando tutto e se ne sarebbe pentito per il resto della vita.

Forse nella sua vita non c’era spazio per l’amore.

Daphne percorreva la navata della chiesa verso il suo promesso sposo. Blaise le sorrideva completamente ammaliato.

Comunque fossero andate le cose, era troppo tardi per cambiarle.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

[500 parole]

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Spazio autrice:

Eccoci qui con una piccola flash su due dei miei paring preferiti della generazione intermedia (Draco x Daphne e Blaise x Daphne). Per la descrizione di Daphne e Astoria ho pensato di prendere spunto da me e da mia sorella e dalle nostre diversità. In Daphne c’è molto di me, in Astoria di lei. Tutta la storia si basa sullo scorrere dei pensieri di Draco mentre assiste alle nozze di Daphne e Blaise e la parte scritta in corsivo non è che il momento in cui si interrompe per esaminare la scena dell’ingresso della sposa. Spero di averlo reso abbastanza IC, perché non mi piace quando viene dipinto come un ragazzino sdolcinato che corre dietro alla belloccia di turno, così come spero di essere riuscita a rendere in modo credibile la natura del suo rapporto con Astoria. Alla prossima.

Baci baci,

Fiamma Erin Gaunt
  
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