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Autore: whereverwewillgo    15/10/2014    2 recensioni
Dal testo:
"Calum era il suo tutto e la sua metà. [...] Il loro rapporto era perfetto, visto da fuori, e lo sembrava anche all'interno."
Ma poi, cosa è cambiato?
Genere: Malinconico, Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Calum Hood, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Close as Strangers'
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“Close as strangers”

A Giulia, che è la Juliet della mia storia, perchè mi sopporta sempre.
A F., perchè ha ispirato questa storia, senza saperlo, e mi manca.
E a Calum, che è il portagonsita, perchè lo amo ma lo odio.
 

Beanie in testa e cuffie nelle orecchie, Sarah esce di casa, pronta ad affrontare l’ennesima giornata di merda di questo periodo altrettanto di merda.
Cammina verso scuola e vede l’unica persona che ultimamente riesce a tirarle sempre un pochino su il morale, ‘chè okay che non c’è più lui, ma alla fine non è poi così sola. Prende un minimo di rincorsa e si lancia in spalle alla sua migliore amica, Juliet, che ormai è abituata al saluto abbastanza particolare di Sarah e scoppia a ridere –Sei una cogliona, Sa’! Stavamo finendo in terra e mi hai fatto prendere un infarto!- La bionda si sistema il cappellino e togliendo una cuffia sorride all’altra che sta raccogliendo la borsa caduta –Eddai Jul! Mi conosci, potevi aspettartelo!- Juliet sorride, perché la conosce troppo bene e prendendo una cuffia dell’amica si incamminano, come ogni giorno, verso scuola. –Andiamo Sarah, ancora I Miss you dei Blink? Hai proprio intenzione di autodistruggerti!- Il sorriso di Sarah si spegne perché sa che Jul ha ragione e che dovrebbe smettere di pensare a quello che ormai è il suo ex migliore amico. Sa anche che non riesce a non pensarci, soprattutto la mattina, mentre fa la strada che facevano sempre insieme, perché loro erano inseparabili, o meglio cosi pensava. –Sai che non posso, mi manca troppo, e non riesco a capire perché cazzo se ne sia andato cosi!- Sente una lacrima scendere e se ne accorge anche Jul, infatti la ragazza si ferma e abbraccia subito la sua migliore amica perché è consapevole di quanto Sarah stia male e asciuga le lacrime della biondina –Sa’, amore puoi farcela okay? Sai che sei forte, e sappiamo entrambe che Hood è un coglione e si è comportato di merda, ma adesso dobbiamo andare, ne parliamo meglio oggi- Sarah annuisce e ricomincia a camminare tirando su col naso. Lei può farcela a dimenticarlo, anzi deve farcela.

Sono tre mesi che va avanti cosi, tre mesi da quella maledetta festa che ha rovinato tutto. Tre mesi che non parla con Calum e tre mesi che si sente a pezzi. Sta male perché Cal era il suo tutto e la sua metà; Si conoscono da quando erano appena nati e non li avevano mai separati. Le loro madri erano, e sono tuttora migliori amiche e li avevano fatti crescere praticamente insieme. Quando a quattro anni Calum si era spezzato i dentini davanti cadendo in giardino, Sarah c’era e l’aveva aiutato ad alzarsi. E il moro c’era quando a sei anni Sarah era caduta dall’albero dove si arrampicavano sempre, e lui c’era perché anche se lo negherà fino alla morte era stato lui a spingerla ma lei l’aveva perdonato subito, dopo che il bimbo le aveva regalato il suo peluche preferito. Il loro rapporto era perfetto, visto da fuori, e lo sembrava anche all’interno. Si erano sempre aiutati a vicenda, anche crescendo, e l’avevano dimostrato in più occasioni: da chi era andata una Sarah tredicenne dopo la rottura con quello che lei considerava il suo primo amore? Ovviamente da Cal che l’aveva consolata con un film e del gelato ed erano finiti a ridere come dei deficienti sul divano del ragazzo. E da chi era andato Cal dopo aver tradito la sua ragazza? “Ho fatto una cazzata” si era presentato cosi, a casa di Sarah che l’aveva abbracciato subito, come solo lei sapeva fare. “Cal sbagliare è normale a quindici anni e si, hai fatto una cazzata e anche bella grande, ma chissenefotte okay? Le persone vanno e vengono, cosi come le relazioni ma si risolverà tutto” gli aveva detto questo appena si erano staccati e lui con le lacrime agli occhi le aveva risposto con una frase bellissima, che Sarah ricorderà per sempre. “Grazie per tutto quello che fai per me, e ti prego tu non andartene mai” queste semplici parole sono sempre state importanti per Sarah, che ci aveva creduto e aveva sperato che la loro amicizia non sarebbe mai finita. Ma ora a distanza di tre anni da quella frase è Calum ad essersene andato.

Sarah sta pensando a tutto questo seduta su un muretto, fuori da scuola, mentre sta aspettando Juliet. L’unica cosa che vorrebbe fare è accendersi una sigaretta per rilassarsi, ma non può perché come al solito ha dimenticato l’accendino e deve aspettare la sua migliore amica che fortunatamente è meno sbadata di lei. Si gira verso l’ingresso della scuola, sperando di vedere la chioma riccia di Jul, ma vede solo l’ultima persona che vorrebbe vedere in quel momento.
Calum Hood è appoggiato al muro, di fianco al portone, con la sigaretta in bocca e il suo solito snapback grigio (Che gli ha regalato Sarah, e la bionda non può non notarlo) . Sta beatamente chiacchierando con i suoi tre migliori amici e sembra che se la stia spassando alla grande e questo non fa che innervosire maggiormente la ragazza, perché "Vaffanculo mi ha dimenticata in fretta".

-Sa’ scusa, mi hanno trattenuta, andiamo- la bionda si rigira di scatto, in quanto Jul è arrivata dalla parte opposta e sospirando si alza dal muretto –Jul ti prego portami a casa, prima che vada da Hood a bestemmiargli addosso- La riccia sorride appena, perché non riuscirà mai a capire Sarah, che passa dall’essere depressa a incazzata e tutto per la stessa persona. –Noto che stai tirando fuori le palle piccola tigre, forse lo stai davvero dimenticando- Sarah annuisce, ma no, non lo sta per niente dimenticando, è semplicemente furiosa, perché gli manca troppo.

Arrivano a casa presto perché nessuna delle due ha parlato molto durante il tragitto, o meglio Juliet ha parlato per tutto il tempo ma Sarah era troppo persa nei suoi pensieri per ascoltarla. Si fionda in camera sua e dopo aver lanciato lo zaino in qualche angolo della stanza si butta sul letto cercando di dormire un po’. Dopo mezz’ora passata a guardare il soffitto capisce che è tutto inutile e prende il telefono, sblocca il suo iphone e vede un messaggio “Dimmi che non stai facendo nulla (e che sei sveglia, conoscendoti) e riusciamo a vederci al solito posto tra 10 minuti” La bionda sorride e digita velocemente la risposta alla sua migliore amica “Sono sveglia alla faccia tua, quindi metto le scarpe e arrivo” Si alza svogliatamente dal letto e uscendo di casa si avvia al “solito posto” che non è altro che il parchetto che si trova tra casa sua e quella di Jul e più precisamente verso la loro panchina che sembra abbia inciso i loro nomi, dato che sono le uniche a sedersi li.

Mentre si avvicina alla panchina nota però che c’è già seduto qualcuno, che però non sembra una diciottenne alta e riccia. Le bastano tre passi per capire che il ragazzo seduto è proprio lui, perché quei capelli e quegli occhi li riconoscerebbe ovunque.
-Che cazzo ci fai qui?- Cerca di sembrare dura, ma la voce gli esce tremante, perché non riesce a credere che lui sia li. –Ciao Sasa- E Sarah davvero si sente crollare, perché era troppo tempo che non sentiva quel soprannome che Cal le aveva dato a 3 anni quando non riusciva a dire la “r” e aveva paura che non l’avrebbe più sentito. –Come stai?- Okay, è definitivo, Calum Hood è un coglione. –Si può sapere che cazzo hai nel cervello? Non mi parli da tre mesi, non mi hai scritto un solo messaggio in tutta l’estate. Dopo quel cazzo di bacio sei semplicemente sparito e ora pensi di poterti presentare qui e sistemare tutto con un cazzo di “Ciao Sasa, come stai?. Sei proprio un coglione Calum- fa per andarsene e chiamare Jul, perchè sa che c’è di mezzo lei in tutta sta storia, quando sente un braccio che la blocca e la fa girare di nuovo. Si ritrova Calum a trenta centimetri dalla faccia –Ti prego, lasciami spiegare- Si libera con uno strappo dalla presa di Cal –No, non ti voglio ascoltare, pensaci meglio la prossima volta prima di sparire nel nulla- e si allontana di corsa, perché ormai le lacrime stanno scendendo e non vuole farsi vedere da lui, mentre piange per l’ennesima volta per colpa sua.

-Si può sapere che cazzo ti è saltato in mente? Hai organizzato tutto tu?- Juliet ha risposto subito al telefono e Sarah è stata subito diretta –Wait, wait, wait, frena piccola tigre, posso spiegare- Sarah sente una mini risata dall’altro capo del telefono, cosa che la fa incazzare ancora di più –Che cazzo ridi, ti rendi conto di quello che ha fatto? “ciao, Sasa” tre mesi che non mi parla e si presenta così! Io giuro che lo uccido – Juliet sospira e comincia a parlare per frenare quello che sarebbe diventato uno degli interminabili monologhi della bionda –Ora ti spiego, Calum mi ha bloccata oggi in corridoio e mi ha chiesto se potevo chiederti di vederci, cosi al mio posto avresti visto lui e avreste finalmente chiarito, ma evidentemente ha fatto il coglione- Sarah singhiozza perché Calum voleva davvero chiarire ma al momento è troppo incazzata –Juliet cazzo potevi avvertitmi, vaffanculo pure tu!- e riattacca il telefono. Sa che ha sbagliato, ma non le interessa, è troppo sconvolta.

Si butta sul letto e piange, piange perché l’ha rivisto, cazzo, e si è ricordata di quanto fosse bello perché alla fine poteva mentire a tutti e rispondere che no, non stavano insieme, ma lei era, ed è ancora, innamorata di Calum e le fa davvero male ammetterlo. E quel bacio, anche se era uno stupido obbligo dato durante obbligo o verità, è stato il più bel bacio della sua vita. Quando il giorno dopo Cal le aveva detto che era meglio non sentirsi per un po’ le era crollato il mondo addosso perché davvero non se lo aspettava. E ora a distanza di tre mesi lui vuole chiarire e lei non è pronta.

Si era trascinata a forza in cucina e aveva cenato, ignorando le domande di sua madre e i discorsi di suo padre e si era ributtata sul letto. Ma ora continua a pensare e vuole decisamente staccare. Sa benissimo cosa ci vuole, quindi prende il pacchetto di Winston (e stavolta anche l’accendino) che ha nascosto in mezzo ai libri e trova una scusa per uscire, perché cazzo, in casa non può proprio fumare. –Ma’ io esco, Jul ha bisogno di me- la madre si limita ad annuire perché sa che se Jul ha bisogno la figlia corre e sa anche che tanto saranno al solito parchetto, quindi è abbastanza tranquilla. –Stai attenta e non tornare tardissimo- Sarah però non sente nemmeno tutta la frase perché è già in strada, diretta alla panchina.
Quando arriva però vede che per la seconda volta la panchina è occupata e per la seconda volta su quella cazzo di panchina c’è Calum. Sta per correre di nuovo a casa quando Cal le corre incontro e la blocca, come aveva fatto nel pomeriggio. –Ti prego Sarah, lasciami spiegare, per favore.- Sarah annuisce piano e si lascia guidare verso la panchina, dove nota che c’è appoggiata la chitarra de ragazzo e inizia ad intuire qualcosa. –Sai che non sono mai stato bravo con le parole, quindi ascolta e basta- e Sarah annuisce ancora perché non ha la forza di parlare.
Calum prende la chitarra ed è seduto di fronte a lei, inizia a suonare le prime note, ma la bionda non riconosce la canzone, segno che dovrebbe averla scritta lui.

Three months since I've been away
And now you're sayin' everything has changed
And I'm afraid that I might be losing you
Now every night that I spend alone
Kills me thinking of you on your own
And I wish I was back home next to you


Sarah capisce che la canzone l’ha davvero scritta lui, e che questo è il suo modo di scusarsi e torna a concentrarsi sulle parole.

Oh everyday
You feel a little bit further away
And I don't know what to say
Are we wasting time
talking on a broken line
Telling you I haven't seen your face in ages
I feel like we're as close as strangers
I won't give up
even though it hurts so much
Every night I'm losing you in a thousand faces
Now it feels we're as close as strangers


Vicini come sconosciuti, è la definizione perfetta che Sarah darebbe al loro rapporto in questo periodo. Ringrazia Dio per essere seduta perché sente le gambe che tremano ed è sicura che se fosse stata in piedi sarebbe crollata.

Through the tears
I can hear that I shouldn't have gone
Every day, gets harder to stay away from you


No, Calum non se ne sarebbe dovuto andare, e non può nemmeno immaginare tutte le lacrime che la ragazza ha versato per lui.

3 months since I went away
And to know everything has changed
But tomorrow I'll be coming back to you


E Sarah crolla definivamente, perchè alla fine è tornato. Comincia a piangere perché davvero non ce la fa più e non smette neanche quando sente le braccia possenti del moro che la abbracciano, con la mano che scorre sulla sua schiena –Ti prego, Sarah perdonami, sono stato un coglione- e la ragazza continua a piangere perché finalmente Calum si è scusato –Perché? Perché ti sei allontanato cosi? Perché mi hai lasciata da sola?- E Cal sente una lacrima scendere perché non si era mai accorto di tutto il male che ha fatto alla ragazza e sentirla cosi piccola e indifesa a piangere tra le sue braccia lo sta uccidendo. – Ho sbagliato e me ne rendo conto, solo che dopo quel bacio avevo bisogno di tempo okay? Perché dopo averti baciata non potevo continuare a fingere di essere amici e basta, quel bacio mi ha sconvolto Sarah, ho provato cose che non avevo mai provato e mi sono reso conto di quanto sono stato stupido per non essermene accorto prima. Io sono innamorato di te, Sarah e non so da quanto, lo so e basta. Quindi ti prego, dì qualcosa- Sarah cerca di asciugarsi le lacrime e prende un respiro profondo, perché cazzo Calum le ha detto che è innamorato di lei –Cal.. io non so cosa dire.. sono stata di merda in questi tre mesi, continuavo a piangere e vederti felice anche senza di me mi faceva stare ancora peggio, io.. io ho anche aggredito Jul oggi che mi odierà e lei invece mi sopporta sempre e io giuro che- Viene interrotta dalle labbra del moro che si appoggiano dolcemente sulle sue, e lei sente le gambe cedere (e per fortuna che è ancora seduta) e il cuore che batte troppo velocemente perché quel bacio lo aspetta da sempre e oddio sta baciando Calum o meglio, Calum la sta baciando. –Un po’ troppo salato come primo bacio- Cal si stacca, troppo presto secondo la bionda, e lei sorride perché gli era mancato troppo –Aspetta primo bacio?- Lui sorride, perché Dio a volte Sarah è troppo stupida –Non penserai che io consideri come nostro primo bacio uno stupido, ma bellissimo, bacio dato durante obbligo o verità? Sei troppo ingenua a volte- E Sarah ride, come non faceva da tempo, perché ora ha davvero tutto quello che vuole, e finalmente sta bene. Calum ride, perche gli era mancata la risata della biondina, e gli era mancata Sarah in generale. –Comunque, in caso non si fosse capito, anche io sono innamorata di te, e sono sempre stata gelosa delle tue ragazze- Calum la abbraccia –Lo sapevo, si vedeva la tua gelosia da chilometri.- Ridono e si baciano ancora perché entrambi ne hanno bisogno.

Quando da piccola, a Sarah chiedevano com’era il principe azzurro lei non rispondeva come le altre bambine “biondo e con gli occhi azzurri”, lei rispondeva sempre “moro e abbronzato” forse pensando inconsciamente al suo migliore amico e adesso a distanza di anni ha finalmente trovato il suo principe, e questo principe ha la carnagione scura, è moro e ha un nome: Calum Hood.




NdA: Sono tornata! Anche se non interessa a nessuno ahhaha
Anyway, come avrete notato stavolta non è slash, ma è una storia completamente ispirata a me e quindi mi è servita più che altro come sfogo. (Si Sarah sono io, non l'avrei mai detto).Spero che vi sia piaciuta comunque e spero di scrivere ancora.
Un grazie speciale a Eleonora (Verdazzurro, leggete le sue storie, sono bellissime e meritano) che ha betato questa storia e a cui voglio già bene anche se la conosco da pochissimo. E' sempre un piacere parlare con te. xx

Alla prossima!

Sara xx

 
  
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