L’ira di Piton
Il
calore dei primi raggi del mattino riscaldava il viso pallido della ragazza. Con
lenti e inutili mugolii la giovane si girò verso il freddo muro della torre. I
capelli castani le cascarono scomposti sugli occhi ancora chiusi. Con mano
incerta si tirò le coperte fin sopra le coperte.
Un’altra
ragazza mugolò nel letto vicino al suo.
“Mmm…Hermione…”
la voce impastata dal sonno di una terza costrinse la castana a sollevare
lentamente le palpebre. Il buoi e il caldo della coperta la fecero sospirare di
sollievo.
“Calì…”
sussurrò la stessa voce mentre il rumore di coperte seguito poi da leggeri
passi echeggiò nella stanza. Patil mugolò contrariata da quell’intrusione.
Granger
sbucò con il resto della testa dalle coltri, guardò Lavanda Brown rovistare
nel baule e prendere qualche oggetto per la toilette. Sbuffò ricadendo sul
cuscino, lanciò un occhiata a Calì ora anche lei sveglia con gli occhi fissi
sul soffitto. “Le vacanze durano troppo poco” esclamò sbadigliando e quella
mattina Hermione le dava decisamente ragione.
“Abbiamo
pozioni alle prime ore, e se non volete prendervi una punizione alzatevi!”
Lavanda uscì dal piccolo bagno. Patil scese dal letto con malavoglia per
occupare il bagno.
Dopo
qualche minuto Harmione segui l’esempio.
Ronald
scese di corsa dalle scale per arrivare ai sotterranei, dietro di lui Harry lo
seguiva con fatica. “Dai, non vorrai arrivare tardi, quello ci fa a pezzi!”
esclamò il rosso aumentando l’andatura.
Come
avevano potuto dimenticarsi di Piton? Ron ancora non si poteva capacitare della
loro sbadataggine, per colpa di quel libro inutilizzato che il professore aveva
preteso per ogni anno, loro erano in ritardo!
Hermione
a colazione gli aveva guardati delusa, e con un “Ci vediamo dopo” si
era avviata verso la classe. Primo giorno di scuola e già una punizione! Sua
madre l’avrebbe strozzato! Arrivò davanti all’enorme portone dell’aula.
Guardò
nervoso l’orologio che suo padre gli aveva regalato, uno babbano. Sospirò
sollevato,mancava ancora un minuto. Sospinse la pesante porta ed entrarono.
Piton non c’era ancora.
Granger
indicò i due posti liberi davanti a lei con un cipiglio severo.
Il
vociare delle due classi continuava frenetico e allegro, mentre i due ragazzi
preparavano gli strumenti, Harry alzò lo sguardo sulla cattedra, non sapeva se
aveva voglia di vedere Piton.
“Lui
dov’è?” sussurrò il rosso, gli occhi azzurri fissi su una boccetta vuota,
Hermione sospirò, “Non lo so… è in ritardo di dieci minuti” Ronald alzò
lo sguardo sconvolto, e desolato lanciò un piccolo sguardo sull’ orologio, si
era fermato di nuovo. Sbuffò.
Granger
sbadigliò leggermente, non aveva voglia di fare lezione.
Neville
era nel posto accanto a lei, quell’anno sarebbero stati compagni di pozioni.
La guardava semplicemente assonnato, chissà che baldoria la sera precedente,
conoscendoli…
“Herm,
stavo pensando…” iniziò l’amico osservando il soffitto, “Che forse il
professore è ammalato, nemmeno ieri sera era presente al banchetto.” Hermione
sospirò, sperava sinceramente che Piton fosse nel letto febbricitante.
D’improvviso
la porta si aprì con forza, sbattendo con violenza contro il muro. Il mormorio
si smorzò facendo calare un tremendo silenzio.
Piton
Severus avanzava lento con gli occhi neri pieni d’ira fissi davanti a se. Il
scuro mantello colpiva i banchi con schiaffi di stoffa. Non degnò nessuno di
uno sguardo nemmeno Draco Malfoy. Raggiunse la cattedra e prima di sedersi
appoggiò le scheletriche mani su di essa. Alzò gli occhi per la prima volta
sui visi ammutoliti degli studenti.
Ad
Harry il cuore s’arrestò. Ronald trattenne il respiro come tutti gli altri e
Draco abbassò lo sguardo.
In
quelle scure iridi vi era solo una fredda e calcolata rabbia, come quando vedeva
Sirius…anzi peggio. Sembrava una famelica pantera pronta ad attaccare.
Riportò
lo sguardo sulla scrivania e lentamente si sedette. Il mantello coprì metà
corpo. I capelli unticci gli ricadevano sul viso impedendo ai ragazzi di vederlo
in faccia.
Le
mani si strinsero con forza tra di loro. Respirò a fondo. “Per domani voglio
una relazione di sei pergamene su Drosork. Non alzare quella mano!” esclamò
facendo bloccare il braccio di Hermione nell’azione di alzarsi. Lei deglutì
ed abbassò l’arto. “Ho detto sei pergamene, non di meno e non di più!”
s’azzittì. Gli occhi ancora bassi.
“Oggi
dovrete creare la pozione per le illusioni. Avete esattamente due ore. Troverete
gli ingredienti e come prepararla alla pagine 3025 del vostro libro di testo,
cercate non fare rumore. Appena avete finito portatemene una boccetta e poi
andatevene.”
Draco
iniziò a sfogliare le pagine, non aveva visto Piton così arrabbiato. E
quell’estate non era nemmeno andato a trovarlo…neanche una volta. Era ovvio
che era furioso con suo padre. Lucius Malfoy era un mangiamorte e si era fatto
scoprire, Piton non glielo avrebbe perdonato per quello. E lui? Avrebbe
perdonato lui? Lui che stava per diventare un mangiamorte?
“Malfoy!”
tuonò l’oscuro professore, il biondo alzò lo sguardo inghiottendo
rumorosamente “Non perderti in futili pensieri e inizia a lavorare se non vuoi
una punizione!”
No,
non l’avrebbe perdonato…
Harry
sobbalzò, per un attimo aveva confuso Malfoy in Potter. Respirò
a fondo, non poteva odiarlo solo perché aveva spiato i suoi pensieri più
intimi…vero?
Allargò
gli occhi verdi spaventato, di sicuro non poteva ucciderlo per quello, non lì
almeno, non a scuola…ma odiarlo…Si poteva odiarlo fino alla morte.
“Potter!”
tuonò di nuovo Piton, “Tu e Malfoy vi siete messi d’accordo per farmi
esasperare?!?” la classe si fermò ad osservare l’alta figura del
professore. In piedi, dietro la cattedra, non ci stava l’insegnante
scorbutico, ma un incubo nero e agghiacciante, con due occhi iniettati di puro
odio.
“Se
non iniziate subito la pozione vi darò una punizione che vi ricorderete per
tutta la vita!” la sua voce era diventata un sibilo velenoso…tagliente come
la peggiore delle sciabole.
E
senza aspettare oltre gli studenti continuarono la loro ricetta.
Grazie a Sabry e Viola del pensiero per i commenti, davvero così tanti
complimenti non me li sarei aspettati ^^
Speravo che vi piacesse almeno quel capitolo!
Questo è un po’ strano, almeno così ha detto la mia sorellina.
Spero che sia di vostro gradimento ^__^