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Autore: Seazor    15/10/2014    1 recensioni
Alexander è un ragazzo italiano di diciannove anni. Ha un gran talento per il Quidditch ed è cercatore nella famosa squadra italiana Longobardia. Il ragazzo sogna un posto in nazionale per i prossimi campionati mondiali. Che il successo appena conquistato per la vittoria del campionato italiano possa trasformarsi in un trampolino di lancio?
Genere: Avventura, Fantasy, Sportivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Viktor Krum
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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                                          Capitolo 1
                                            Il miglior Cercatore Italiano
 

Sugli spalti, nel piccolo stadio circondato da un fitto bosco a sud della pianura padana, ventimila maghi e streghe urlavano, saltavano, festeggiavano, esultavano ma sopratutto incitavano un solo nome : Alexander. 
Ora, per chi ancora non avesse capito cos'è il Quidditch lo spiegherò molto velocemente. Il Quidditch è lo sport più amato nel mondo della Magia. Spopolato in Europa nel quattordicesimo secolo e successivamente in tutto il mondo nel diciottesimo secolo, questo sport si gioca su delle scope volanti e lo scopo del gioco e far entrare la palla in uno dei tre anelli sorretti da altrettanti pali, lunghi quindici metri. A proposito di palle da Quidditch, nel gioco ce ne sono tre, tutte molto diverse. La prima si chiama "Pluffa", ovvero una palla in cuoio a cui è stato fatto un incantesimo di adesione e rallentamento per evitare che scivoli dalle mani dei giocatori e se comunque accadesse la pluffa rallenterebbe per aria in modo da consentire un recupero facilitato. La seconda palla di chiama "Bolide" ed è un palla completamente in ferro, poco più piccola della pluffa. Il bolide serve a disarcionare i giocatori. La terza palla si chiama "Boccino d' oro" ed è praticamente la più importante. Il boccino d' oro è una piccola pallina completamente dorata con delle ali. E' molto veloce, non sta mai ferma e ha una memoria tattile, infatti si ricorda chiunque sia il primo a toccarlo durante una partita. Nel Quidditch si gioca in quattordici, ovvero sette contro sette. Ogni squadra ha in campo : Tre cacciatori ( che devono far entrare la pluffa nei tre grandi anelli, passandosela ). Due battitori ( il loro compito è quello di evitare che i bolidi disarcionino i loro compagni usando una mazza corta di ferro, possono anche spedire i bolidi agli avversari per ostacolarli ). Un Cercatore ( il suo compito è quello di prendere il boccino d' oro, la cui presa sancisce la fine della partita e regala centocinquanta punti alla squadra che lo acciuffa. ). Un portiere ( il cui compito è quello di difendere i tre anelli e parare i tiri dei cacciatori avversari). Ci sono delle regole nel Quidditch, ne elencherò qualcuna : Non si può uscire dal campo di gioco, se un giocatore commette fallo l' arbitro può decidere se assegnare punizioni o rigori, solo i cacciatori possono segnare come solo i battitori possono usare le mazze come solo i cercatori possono prendere il boccino, la pluffa deve essere per forza "tirata" per poter segnare e non può essere "accompagnata" fino all' anello. Detto questo per chi non conoscesse il Quidditch ora conosce le basi fondamentali, per chi invece lo conosceva già ho dato un leggero ripasso.
 Ma torniamo alla storia, come stavo raccontando la folla chiamava un solo nome : Alexander. 
Alexander era un ragazzo di diciannove anni che faceva parte della Longobadia, una squadra popolare del campionato italiano di Quidditch. Aveva una corporatura muscolosa ed era alto un metro e sessantasei, era abbastanza basso ma questo gli conferiva
maggior velocità, una caratteristica essenziale per un cercatore. Aveva i capelli rasati, il naso a patata e le labbra fini. Alexander era il 
capitano della sua squadra, da qualche anno aveva finito l' accademia di magia italiana di Estense a Ferrara dove tutti i giovani maghi e streghe si riunivano. Inutile dire che in italia il Quidditch era uno sport popolare fra la comunità magica. Ed è proprio nel castello di Estense che Alexander diventò un cercatore popolare, successivamente fù chiamato negli OroNeri Longobardi ( la Longobardia ) e dopo soli due anni ne divenne capitano. 
«Gli OroNeri vincono la partita grazie al capitano Alexander che ha catturato il boccino in trenta secondi, vincendo la partita 150 a 0 e superando nel calendario l' Apulia di tre punti, vincendo così il campionato!» Gridò euforico il telecronista sugli spalti. Alexander esultò facendo una capriola a mezz' aria in sella alla sua Firebolt e subito i compagni di squadra seguirono il suo esempio volteggiando e sfecciando per il campo. I tifosi erano più felici che mai, cantavano e gridavano a squarciagola 
«ALEXANDER, ALEXANDER, ALEXANDER».
I giocatori erano ormai tornati tutti negli spogliatoi, dove un meraviglioso clima festivo e di gioia riscaldava la fredda e uggiosa giornata di fine settembre. Il campionato era finito e grazie ad Alexander la Longobardia aveva superato l' Apulia, che prima era a parimerito, portandosi in cima all' ultima giornata di campionato. 
«Ehi Alex, ci vediamo dopo al pub "I cavalieri della tavola rotonda" per i festeggiamenti!» disse un suo compagno di squadra. «Va bene Federico, ci vediamo dopo» rispose Alexander. Fù l' ultimo ad andarsene, voleva un pò di tranquillità. Aspettò che i cori e le grida dei tifosi cessassero e si mise seduto nello spogliatoio e pensare. 
Alexander era un ragazzo dal carattere forte, irruento e impulsivo. Era molto orgoglioso, e perciò non amava molto perdere. Benchè fosse un ragazzo molto serio, si stupì delle lacrime che ormai gli solcavano il viso. Si alzò in piedi e si bagnò il viso con dell' acqua pensando che le sue lacrime non erano un segno di debolezza ma bensì un grande eccesso di felicità, aveva portato la sua squadra in cima e tra qualche giorno avrebbe stretto la sua tanto sognata coppa dei capioni italiani di Quidditch. Si asciugò òa faccia con la manica della divisa e si cambiò, pronto per dirigersi verso il suo pub preferito nonchè sede del club ufficiale dei tifosi della sua squadra.
«ECCOLO QUA! IL NOSTRO EROE!» gridarono in coro i suoi compagni di squadra all' ingresso del pub. "I cavalieri della tavola rotonda" era un locale vecchio e poco frequentato, sopratutto dai babbani per tutte quelle dicerie su Antonio, il vecchio locandiere. Credevano fosse pazzo e che uccidesse tutti i visitatori bisognosi di camere per la notte, ovviamente era una bugia inventata da lui stesso per tenere lontano i babbani. Alexander fù molto sopreso, perchè quel vecchio locale umido e ammuffito era stracolmo di maghi e streghe che cantavano e festeggiavano ininterrotamente. Alla sua vista i cori e le grida divennero ancora più alti e Alexander dovette fare molta fatica per sentire quello che i suoi compagni avevano da dirgli. Riuscì a capire solo "prima pagina", "appena stampata" e "nazionale". Dai volti euforici dei suoi compagni di squadra la cosa che non aveva sentito doveva essere proprio importante, ma Alexander capì di cosa si trattava quando un suo compagno gli sbattè in faccia un giornale. 
Era l' edizione speciale del "Tutto Quidditch!" ( il giornale più famoso in italia se si parlava di Quidditch). In prima pagina c'era proprio una sua foto, dove schizzava da una parte all' altra facendo piroette sulla sua scopa volante. Il titolo diceva: 
                                                  
                                                               Longobardia campione!!!


Alexander si deresse verso un piccolo armadio contenente scope e boccali di ricambio con in mano il giornale, fece slalon fra la folla, zigzagando a destra e a sinistra in mezzo ai tifosi che cercavano di abbracciarlo, toccarlo e baciarlo. Entrò nella buia e piccola stanza che sapeva di muffa, estrasse la bacchetta da sotto la cintura e disse
«Lumos!», subito dopo una tenue luce uscì dalla punta della sua bacchetta e il ragazzo potè leggere. Dentro la stanzetta umida i cori e le grida che venivano dal pub erano molto più bassi e Alexander si concentrò con maggior facilità nella lettura. L'articolo diceva:
                                                                      
  
                                                     ALEXANDER PORTA ALLA VITTORIA LA LONGOBARDIA!



                                                               
 
E' ufficiale! La Longobardia vince il campionato italiano
                                                                e tutto questo è merito di una sola persona: Alexander!!!
                                                               Il giovane cercatore che in soli due anni è diventato capi-
                                                               tano della sua squadra, è riuscito nell' impresa! Ha porta-
                                                               to la Longobarda in vetta alla classifica nell' ultima giorna-
                                                               ta e tutto in soli trenta secondi, una prestazione eccezzio-
                                                               nale! Ha battuto il record italiano di cinque secondi detenu-
                                                               to dal vecchio cercatore Romeo Aqualinux! E non è tutto,
                                                               dopo questa partita si è subito iniziato a parlare di lui in tutta
                                                               Italia! E chi lo sà che proprio adesso che il vecchio cercatore 
                                                               Dante ha messo divisa e scopa nazionali appesi al chiodo, che
                                                               il posto di cercatore nella nazionale per gli imminenti campio-
                                                               nati mondiali di Quidditch non possa conquistarlo Alexander!
                                                               Sono tutti fiduciosi, è lui il talento emergente di questa stagio-
                                                               ne! La sua velocità e leggerezza ha conquistato tutti, anche i
                                                               tifosi delle altre squadre. E' stato definito come " Il miglior
                                                               cercatore italiano del 2009/2010". Ma anche lui ha diversi
                                                             "nemici" che competono per il posto in nazionale, come il cer-
                                                               catore del Taurinorum ( le Lance Piemontexi ) Marcus Roxi.
                                                               La coppa del mondo è alle porte e presto sapremo chi verrà
                                                               convocato; fino ad allora tutto può succedere, non ci resta 
                                                               che aspettare il verdetto del capitano Albertus Glaciem! Per       
                                                               ora lasciamo ad Alexander il suo momento di gloria meritatis-
                                                               simo e ci auguriamo che contui a tenere i riflettori puntati su
                                                               di lui e che faccia parlare del Quidditch italiano anche perchè
                                                               finora la nazionale italiana non ha mai vinto una coppa del mon-
                                                               do, anzi quattro anni fà è stata eliminata al primo turno dalla 
                                                               sua rivale storica, la Bulgaria di Victor Krum.
                                                                                Art. Scritto da "Helena Tarantula"              

   
 
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