“Se penso a quello che saremmo potuti essere, mi viene da piangere, ma come dici tu, non potevo continuare a farmi del male da sola quindi pur standoci male, ho preferito così, le cose adesso stanno così e non possiamo rimuginarci su a vita. avrebbe funzionato in ogni caso, anche se io tenevo molto a te..mi dispiace,per tutto. Le nostre strade da oggi si separano,te lo avevo già detto.” Scritto ciò premo il tasto “INVIO” e dopo aver bloccato il cellulare lo butto tra i cuscini del divano e vado in cucina a vedere se mrs. Jenn può prepararmi un qualcosa di caldo da poter mangiare. E’ dicembre inoltrato, la neve continua a cadere giorno dopo giorno, il natale si avvicina ed io e Jamie ci siamo appena trasferiti nel nostro nuovo appartamento in uno dei palazzi più grandi e imponenti nei quartieri centrali di Londra. E’ stato un anno pieno di emozioni,viaggi,nuove amicizie,rapporti intensi,bei periodi e periodi pessimi. Sono sdraiata sul divano, coperta dal plaid e con una tazza di cioccolata bianca calda tra le mani, completamente immersa nei miei pensieri ricordando momenti passati,momenti magari desiderati,momenti mancati... Ad interrompere le mie fantasie, la chiave che gira nella serratura della porta di ingresso,che m avvisa che Jamie è appena tornato dal lavoro. Sta parlando al cellulare, posa la ventiquattrore sulla scrivania e poi mi manda un bacio mimando un “ti amo piccina ,a dopo” dirigendosi nel suo studio.. è stravolto in viso, è stata una giornata pesante, lui è un grande imprenditore,come d’altronde suo padre e il padre di suo padre, insomma un mestiere trasmesso di generazione in generazione. Pur essendo stanco in viso è sempre così bello e sexy,un uomo abbastanza bello da guardare, per i suoi 24 anni è nel fiore della giovinezza, eh che giovinezza. Io e Jamie ci conosciamo da molto molto tempo, i nostri genitori sono sempre stati praticamente inseparabili, i nostri papà sono cresciuti insieme. Era tutto perfetto,bello rose e fiori,fino a quel dannato giorno; mio padre e John il padre di Jamie, stavano tornando da un viaggio di lavoro,quando ebbero un grave incidente. Solo che mio padre non si riuscì a salvare,mentre John se la cavò con qualche frattura e due mesi di coma, un sopravvissuto praticamente. Quando accadde tutto ciò io avevo più o meno 6 anni mentre Jamie ne aveva già compiuti 11; mia mamma dopo due anni si risposò e si trasferì in Irlanda con il suo nuovo marito e i suoi due figli maschi,ma io non riuscii a sopportarlo quindi decisi di non vivere più con lei. Fortunatamente i genitori di Jamie furono pronti ad accogliermi in casa loro e io fui trattata sempre come una figlia ,con tanto amore, proprio l amore di cui ha bisogno una bambina per crescere bene. Devo tutto alla famiglia Hamblett (famiglia di Jamie), sono sempre stata benissimo con loro. Ora che ho iniziato l’università, ho raggiunto Jamie che si era trasferito a Londra per questioni di affari. Conviviamo da molto, sono abituata ad averlo in giro per casa,ma beh ora è diverso siamo soli,cioè proprio soli no ..abbiamo una domestica, mrs.Jenn, che è sempre un amore con noi. Tornando a Jamie,beh è bello da togliere il fiato, un vero e proprio sinonimo di maschio, è altro, possente e imponente; soprattutto rispetto a me, che sono bassa e minuta. È molto attraente,sono sempre stata attratta da lui,ma non ci potrebbe mai essere nulla,se non amore fraterno come lo è sempre stato. E comunque è fidanzato,ed io sono intrippata in una specie di storia con un tizio che non gradirei più vedere o sentire ma evidentemente non sempre si può ottenere ciò che si vuole. Mi alzo dal divano avendo finito la mia cioccolata, poso la tazza nel lavello il cucina e mi dirigo verso lo studio di Jamie, è libero, sta solo firmando delle carte. Ticchettio sullo stipite della porta ed entro,vedendomi mi sorride ampiamente e mi fa cenno di andarmi a sedere sulle sue gambe.. è cosi bello guardarlo da questa angolazione,mi avvolge tra le sue braccia possenti e forti,e con la sua grande mano,mi sfiora il viso. J: allora,principessa come è andata la tua giornata? Io: beh, tralasciando il fatto che mi sei mancato,una giornata piuttosto noiosa. J: non ti è ancora passata la febbre,tesoro? Io: mm..l’ultima volta che ho preso quel termometro per misurarmi la febbre è stata stamattina,quando te ne sei andato. J: come devo fare con te?dopo cena te la misuro io..ti va se stasera ti facessi compagnia?guardiamo un film,sono estremamente sfinito per oggi. Io: ma certo che si patato, ma con Chessy, non vi vedete oggi? J: no,non mi va,sono stanco e lei mi farebbe stancare ancora di più..preferisco fare compagnia all unico mio amore. Ride e mi stringe forte a se,poi si alza e con me in braccio si dirige in sala da pranzo. La cena è pronta ed è tutto apparecchiato e in tavola,fumante. Dopo aver finito di cenare, vado dritta dritta sul divano e aspetto che jamie finisca di fare il fuoco,nel camino e che metta il dvd nel videoregistratore, pronto per essere guardato …. Siamo accoccolati nel divano sotto il plaid che ci porta un po’ di calore in più,io sto lacrimando visto che Jamie ha scelto un film drammatico, ogni mia lacrima, lui mi stringe ancora più forte la mano e con l altra mi asciuga le lacrime. In una scena molto ‘sciogli cuore’ i nostri sguardi s’incrociano, continua a fissarmi con il suo sguardo cosi profondo, con il suo indice passa il contorno delle mie labbra ormai asciutte.si avvicina ancora di più,ma ad interrompere questo momento così ‘romantico’(?) è il campanello,che suona ripetutamente. J: aspetti visite? #Salve a tutti! Questa è la mia seconda fan fiction e beh,sono un po’ alle prime armi,è da un po’ che non scrivo effettivamente, ma spero la storia vi piaccia, e spero di poter aggiornare ogni due giorni o comunque in poche tempo. Recensite,cosi miglioro. <3 <3 <3