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Autore: mary_manga01    16/10/2014    3 recensioni
Durante una normale giornata di scuola gli alunni della 3°D scoprono di essere gli eredi delle nazioni. Verranno istruiti direttamente dai protagonisti di hetalia, e alla fine saranno pronti per diventare vere e proprie nazioni? E i nostri cari personaggi di hetalia si decideranno ad andare in pensione?
Dedicato alla mia cara compagna di banco portatemiahogwarts! ^^
Genere: Avventura, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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~~Quando la vita cambia

Capitolo 1: in una normale giornata di scuola.

Buon salve! Allora l’ispirazione per questa long mi è venuta in mente durante l’ora di storia in un momento in cui mi sembrava che la mia professoressa stesse parlando di hetalia XD. Spero vi piaccia e se non vi piace Polonia vi vernicerà la casa di rosa! Lol! Buona lettura!


Noia. Era l’unica emozione che provavo mentre mi avviavo verso scuola. Vivevo molto vicino al mio istituto, quindi ogni giorno andavo a piedi. Dovevo solamente attraversare la solita stradina a senso unico che come al solito era abbastanza affollata. I soliti professori che parcheggiavano, i soliti alunni che parlavano davanti al cancello accompagnati dai soliti genitori. Era tutte le mattine la solita storia. Mai una volta che accadesse qualcosa di bello. Persino le assenze dei miei professori o le assemblee sindacali erano più uniche che rare. Appena arrivata davanti al cancello blu che dava accesso al cortile della scuola, guardai distrattamente l’orologio grigio, che come al solito portavo al polso sinistro. Come al SOLITO ero in anticipo di qualche minuto. Cominciai ad attraversare il piccolo vialetto che portava all’entrata della scuola. Camminai salutando sempre le solite persone finché non mi ritrovai davanti due mie compagne di classe. Erano Rebecca e Naomi, o come le chiamo io Svizzera e Lienchenstin. Il motivo di questi soprannomi è semplicissimo, io sono una fan scatenata di Hetalia e mi diverte paragonare le persone accanto a me alle nazioni. Loro le considero Vash e Lily per il semplice motivo che sono uguali a loro. Non sono molto alte, sono bionde e soprattutto sono sempre appiccicate.
- Ciao Maria Pì! – mi salutò la prima.
- Hey Danimarca! – mi salutò la seconda dandomi il cinque.
Esatto. Io mi paragono spesso al mio caro Mathias, non tanto per l’aspetto, dato che io sono mora con gli occhi marrone scuro, ma più che altro per il comportamento e il modo di fare.
- ciao Svizzera! Ciao Liench! – dissi io ricambiando i loro saluti.
- Allora, avete studiato per la verifica di geografia? – chiese ansiosa Rebecca posando lo zaino grigio a terra.
- sisi! Dai era abbastanza facile! - continuò Naomi sedendosi sulla ringhiera e poggiando lo zaino rosa accanto a quello dell’amica.
- già e poi dai è la prima verifica! Anche se va male c’è tempo per rimediare! – continuai io iniziando a salire lentamente le scale consapevole che era questione di poco prima che suonasse la campanella.
- esatto! E poi non penso che la professoressa inizi l’anno con una verifica difficile. – disse poi Naomi prendendo lo zaino ed iniziando a seguirmi.
- ma si avete ragione! – disse Rebecca raggiungendoci vicino al portone nero che dava accesso all’istituto.
- però speriamo che la prof manchi! – continuò poi Naomi facendo un sorriso speranzoso.
- se e quado mai manca quella! – conclusi io prima di sentire il fastidioso suono della campanella che indicava l’inizio di una lunga giornata di scuola.
La mia aula si trova al secondo piano e ci sono vari modi per raggiungerla.
- Maria Pì noi facciamo il giro lungo. Tu vieni? – mi chiese Naomi, indicandomi la porta che dava accesso al corridoio che portava alla seconda scalinata, che si trovava esattamente dall’altra parte del piano.
- no vado direttamente in classe. – gli risposi io, salutandole con un cenno della mano e avviandomi verso la scalinata che portava direttamente al corridoio del mio corso.
Arrivai in classe prima degli altri, come al solito. Mi andai a sedere al mio banco nell’ultima fila. Era un banco composto da tre posti, dato che essendo una classe dispari avevamo unito un banco singolo ad uno a due. Io ero al centro. Mi accomodai al mio posto osservando per qualche secondo le solite pareti verdognole dell’aula. Tirai fuori il libro di geografia per ripassare dato che a minuti sarebbe arrivata la professoressa e avremmo dovuto fare quella noiosa verifica.
Poco dopo di me in classe arrivò Yuri, o come lo chiamo io Belgium. Era seduto al banco davanti al mio e appena entrato in classe si lasciò cadere sulla sedia buttando lo zaino sul pavimento.
- stanco Yù? – gli chiesi sporgendomi in avanti posando il libro sulla sedia alla mia destra.
- Nuah… -  rispose prendendo anche lui il libro e poggiandolo sul banco svogliatamente.
- ripassato tanto? – gli chiesi nuovamente tornando a sedermi composta.
- se… Però so tutto! – rispose entusiasta aprendo il libro e dando rapide occhiate ai vari argomenti.
Subito dopo entrarono in classe la mie compagne di banco Noemi e Alessia, alle quali ho dato rispettivamente il soprannome di Italia del Sud e Italia del Nord.
- ciao Maria Pì. – dissero contemporaneamente tirando fuori anche loro il libro di geografia.
- Salve! – gli risposi sorridendo tornando subito a ripassare.
- Ci aiutiamo… vero? -  dissero di nuovo contemporaneamente (oddio sono sincronizzate XD) voltandosi verso di me con un sorrisetto stampato in faccia.
- ovvio! – risposi io facendo l’ok con la mano mentre le due tornarono tranquillamente a ripassare sul libro, ringraziandomi.
Poco dopo entrarono in gruppo Francesco, Francisco, Erik, Julian, Kevin, Cristian, Sara, Ilaria, Stefano, Lorys, Mattia, Andrea e Carmine che io considero Norvegia, Spagna, Francia, Colombia, Portogallo, Lettonia, Bielorussia, Austria, Grecia, Iggy, Islanda, Olanda e Russia. Appena entrò questo gruppone abbastanza rumoroso iniziò una specie di delirio. Erano tutti in piedi a parlare tra loro rendendo impossibile il ripasso, così anch’io mi alzai per andare a parlare con Mattia e Francesco.
Il resto della classe impiegò qualche minuto in più ad arrivare finché, infine, non arrivarono Rebecca e Naomi accompagnate da Lucia, Serena, Damiano, Preet, Alessandro, Vera, Aurora e Michaela. I componenti di quest’ultimo gruppo per me sono Polonia, Estonia, Lituania, India, Germania, Ucraina, Finlandia e Svezia. Entrarono tutti con il fiatone, forse per aver fatto una bella corsa per cercare di arrivare in orario in classe.
- hey la prof sta arrivà! – urlò Michaela e immediatamente tutti andarono a sedersi ai loro posti facendo la faccia da angioletti innocenti (che cosa tenera *-*).
Pochi secondi dopo una donna sulla quarantina (che si chiama Elena QUARANTA, coincidenze? Io non credo!), con i capelli ricci e mori e un paio di occhiali sottili poggiati sul naso, entrò nell’aula ricambiando a malapena i saluti degli alunni.
Notai subito che c’era qualcosa di strano in lei. Era troppo nervosa e ci guardava con aria perplessa. La osservai bene. Non aveva neanche i fogli con le domande per le verifiche, che di solito mostrava immediatamente con orgoglio appena entrata in classe. Ok c’era qualcosa che non andava!
- prof tutto ok? – gli chiese esitante Sara alzando la mano.
- ragazzi oggi niente verifica… - cominciò con tono perplesso la professoressa togliendosi gli occhiali ma venne immediatamente interrotta dalle urla di gioia.
- Aspettate! -  urlò la donna riottenendo l’attenzione degli alunni. – siamo stati convocati con urgenza dalla dirigente in aula magna. – continuò poi prendendo il registro che aveva poggiato poco prima sulla cattedra, guardando con sguardo severo tutti quanti.
- perché? Abbiamo fatto qualcosa? – chiese Serena, ma la prof gli fece segno di seguirla senza però rispondere alla domanda della ragazza. Evidentemente neanche lei sapeva il motivo.
Tutti seguimmo curiosi la professoressa attraverso i corridoi verde chiaro che conducevano all’aula magna, mentre io discutevo con Lucia e Vera su quali potessero essere le cause di quella convocazione così urgente.
Arrivammo in aula magna poco dopo. Era una sala dalle pareti giallo acceso che poteva ospitare facilmente un centinaio di persone, ma diversamente dal solito, c’erano solamente 27 sedie disposte a ferro di cavallo intorno alla cattedra, sulla quale, stava tranquillamente seduta la dirigente che ci aspettava abbastanza impaziente. Appena ci vide arrivare si drizzò in piedi sfoggiando un grande sorriso, abbastanza insolito per lei, e ci invitò a sederci sulle sedie. Congedò la professoressa che ci salutò timidamente prima di allontanarsi e uscire dalla porta verde che separava l’aula dal corridoio.
- salve ragazzi. – iniziò la preside guardandoci uno ad uno.
- Buongiorno. – rispondemmo in coro alzandoci in piedi.
- sedetevi sedetevi… ecco ragazzi… - cominciò passandosi la mano tra i capelli color miele non troppo lunghi. – oggi sarà una giornata un po’ particolare per voi della 3° D…- continuò facendo un grande sorriso, mantenendo però un tono abbastanza perplesso a sua volta.
- Perché? – chiese curiosa Preet, sollevando il braccio per catturare l’attenzione della donna.
- oh… eh bè… lo scoprirete tra poco… - le rispose con tono abbastanza nervoso, cercando di mantenere un’aria allegra.
- hey ma secondo te che succede? – mi sussurrò Lucia facendo attenzione a non farsi vedere dalla preside.
- bho… abbiamo combinato qualche casino? – gli risposi io non riuscendo ad immaginare una giustificazione.
- no! O almeno non credo… non abbiamo preso note ultimamente… - continuò lei posandosi i gomiti sulle gambe, sbuffando.
- dici? Quindi le note della Vescovi non le conti? – risi io sarcastica.
- e vabbè! – rispose lei poggiando la testa sulle mani ridendo a sua volta.
In quel momento una donna alta e riccia, con i capelli rosso scuro, con degli occhiali sottili entrò nella stanza con passo svelto senza neanche rispondere al buongiorno di noi ragazzi. Era la  vice preside. Si avvicinò alla dirigente fino ad abbassarsi alla sua altezza e sussurrargli qualcosa all’orecchio (no niente yuri a scuola! XD).
- ah bene sembra che siano arrivati i vostri nuovi professori! – ci disse la dirigente sorridendo e congedando la donna che l’aveva informata.
- NUOVI PROF?! – gridammo confusi tutti insieme alzandoci in piedi.
- bhè vedete… voi… si ecco… come dire… siete persone speciali…-  rispose insicura la donna.
- se intende per quella volta che ho disegnato un prete sull’altalena chiedo scusa! Non sono pazzo! – disse disperato Francisco inginocchiandosi.
- e io non volevo lanciare il cappello di Andrea fuori dalla finestra! – continuò Aurora incrociando le mani e pregando la dirigente.
- no no! Ma che avete capito! – disse la preside tranquillizzandoci. – non siete pazzi è solo che voi ecco siete… ah come posso dire? – continuò poi togliendosi gli occhiali sottili e strofinandosi gli occhi.
- a parole sue! – gli urlò divertito Julian seguito dalle risate di Kevin e Lorys.
Fummo interrotti ad un certo punto da un rumore proveniente dalla porta. Qualcuno stava bussando scandendo i battiti come a comporre una melodia a me abbastanza familiare… L’INNO TEDESCO?!
- ah ecco! Si ehm… ve lo spiegheranno loro! Avanti! – disse avvicinandosi alla porta per accogliere i nuovi professori. – loro sono i vostri nuovi insegnanti… se così si può dire… - annunciò lei facendo spazio al nuovo corpo docenti.
Riuscii a riconoscergli tutti. Dal primo all’ultimo. No era impossibile.
- oh mio Dio… - riuscii solamente a dire prima di rimanere completamente paralizzata ad osservare gli uomini davanti a me, mentre Lucia mi passava ripetutamente la mano davanti alla faccia per catturare la mia attenzione.
Non potevano essere davvero loro!

 

*ANGOLO DELL’INUTILE PICCOLA AUTRICE MALATA DI MENTE (si io e Sealand facciamo coppia)*

Allora questa è la prova che la noia brucia il cervello! Mi scuso se questo capitolo è lungo come la serie anime di corpse party (in pratica mi scuso se è corto XD) ma calcolate mi è sempre venuta in mente a scuola XD. LOL. Allora penso che tutti abbiate capito chi siano i novi prof giusto? E già sono loro… ma non spoilero per chi non avesse capito! Muahahahah sento il potere nelle mie mani! Comunque se lasciate una recensioncina piccola piccola rendete felice un Sealand indifeso *pubblicità progresso time*. Comunque spero vi sia piaciuto e al prossimo capitolo! YUUU!
LUCIA: ma cos’è sta roba??
IO: lo scoprirai presto Lucì… vero Polonia?
POLONIA: Hey dipingiamo la casa di rosa?
LUCIA: chi è sto transessuale?!?
IO: è la tua nazione!
POLONIIA: yee andiamo a prendere Lituania! *indica il povero Lituania che parlava con Damiano, ed entrambi scappano*
NAOMI: ho fatto un salto nel prossimo capitolo Lienchshxw è simpatica!
REBECCA: Svizzera NO! *spavento time*
SVIZZERA: cosa?! *le spara per difendere la sua neutralità (citazione necessaria XD)*
NOEMI: è tenero Italia! *coccola Feliciano*
ALESSIA: guarda che lui è Italia del Nord ed è mio! Il tuo è quello! *indica Lovi che litiga con Spagna*
NOEMI: ah… vabbè! *coccola Lovi insieme a Spagna*
MATTIA: yee sono una nazione!
FRANCESCO: no sei un’isola dispersa nell’oceano!
*Mattia si deprime*
IO: vabbè basta! ANDATE A STUDIARE! *caccia tutti di casa*

ALLA PROXIMA!

PS: PORTATEMIAHOGWARTS in pratica Naomi sarebbe Cetronelli e Francisco sarebbe Petrillo! XD Non chiedermi perché ho cambiato i nomi XD LOOOL! Ho descritto bene la scuola? La preside me la so un po’ tanto inventata XD SCIAUU!

   
 
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