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Autore: Poesie_en_rouge    16/10/2014    0 recensioni
Song fic scritta sulle note di "Losing my religion" dei R.E.M.
E se tutto ciò che si è vissuto fosse stata solo un'illusione? Ci sarà qualcosa che sopravvive dopo il dolore, dopo la distanza?
Genere: Malinconico, Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Nota: Consiglio di ascoltare la canzone "Losing my religion" dei R.E.M. Personalmente questa canzone mi ha sempre colpita, ma non mi sono mai interessata dell'effettivo messaggio dietro la canzone perché mi piaceva come suonava nella mia testa. In questa one-shot ho cercato di fornirvene un'idea. Buona lettura! Ringrazio in anticipo chiunque la legga.


 
A S.
Losing my religion
 
The lengths that I will go
The distance in your eyes
 
Storidita. Si sentiva stordita da quello che sentiva. Eppure era passato così tanto tempo..così tanta acqua sotto i ponti. Ricordava ogni momento passato insieme, ma la distanza aveva fatto collassare tutto su se stesso come un fragile castello di carte. La cosa più difficile da affrontare era stata accettare che non avrebbe mai più rivisto quegli occhi, quegli occhi che l’avevano sempre guardata con amore, con venerazione. Tutto sembrava così lontano ora, come se quei ricordi appartenessero ad un tempo remoto, come se appartenessero ad un’altra vita…
 
Oh no, I’ve said too much
I set it up
 
 
 Era stata lei la prima a parlare, a capire. Quei giorni dolorosi che si trascinavano, le lacrime al telefono. Aveva capito che c’era qualcosa che non andava, ma non si era fermata, aveva cercato di riparare…aveva parlato. Quel confronto l’aveva voluto, l’aveva cercato di proposito. Una parola di troppo e dall’altra parte ci fu il silenzio. Si sentiva quasi il rumore di quei pensieri, ma non del disastro a cui avrebbero portato. Forse aveva davvero detto troppo questa volta…
 
Trying to keep up with you
And I don’t know if I can do it
 
 
Non si era mai ritenuta una persona fragile, una di quelle che vanno giù con un alito di vento. Aveva sopportato di peggio di un amante difficile. Eppure quando aveva iniziato a fidarsi, inconsciamente si era appoggiata, si era lasciata andare perdendo un po’ di se stessa. Il dolce oblio che provava quando era fra quelle braccia bastava a dimenticare tutto il male, tutto il dolore, tutto il mondo. Ma una piccola parte di lei si ribellava, le sussurrava che stava dando troppo di se stessa, che si stava perdendo. Tutte le volte scacciava via quei pensieri molesti dicendosi che “ne vale la pena”.
 
Every whisper
Of every waking hour I’m
Choosing my confessions
Trying to keep an eye on you
Like a hurt, lost and blinded fool
 
Non riusciva, in tutta quella sofferenza, a smettere di pensare alla persona che aveva amato. Gli aveva dato tutto ciò che possedeva, rischiando di creare un deserto attorno a sé, dentro di sé, ma quel dolore le dava la forza di proteggere il suo amore. Sapeva di aver sottovalutato molte cose, compreso il suo amante, il suo potere su di lei, la sua forza… ma non riusciva a non preoccuparsi. Voleva che non soffrisse, nonostante lei fosse straziata da ciò che provava. Cercava di scoprire come stava, se soffriva, mentre lei stessa era a pezzi. Non riusciva a farne a meno, ma sapeva che si stava comportando come una folle, una folle resa cieca dal suo stesso dolore.
 
I thought that I heard you laughing
I thounght that I heard you sing
I think I thought I saw you try
 
Quell’amore era nato con alcune tra le peggiori premesse, ma lei ci aveva creduto con tutta se stessa e pensava avesse fatto lo stesso la persona che tanto amava. Pensava di averla vista fare il possibile, per quanto la riguardava ci aveva provato davvero, ma non era bastato. Eppure gli era sembrato felice come non mai. Ma, forse, lo era davvero, forse non lo aveva solo pensato, creduto, sperato… Tutta quella felicità c’era stata, tutti quei tentativi di andare avanti nonostante tutto e tutti non erano andati a vuoto anche se ora di loro era rimasto solo il ricordo.
 
But that was just a dream
That was just a dream
 
 
Era passato più di un anno ormai. Era cresciuta, maturata. Quell’amore le aveva lasciato più di quanto le piacesse ammettere. Proprio quando era sull’orlo di un precipizio, era arrivata la salvezza. È vero: aveva perso se stessa, ma ciò che era rinato dopo valeva ogni momento felice così come ogni singola ferita, ogni singola lacrima versata. L’affetto che nonostante tutto provava ne era la dimostrazione palpitante, reale… perché i ricordi erano ormai come un sogno. Un bellissimo, magnifico sogno.
  
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