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Autore: LadyVaderFrancy    17/10/2014    5 recensioni
Questo è uno dei due seguiti della FF la Maledizione. Racconta la storia di come due maghi Severus Piton ed Harry Potter, vivono l'ascesa inevitabile del Signore Oscuro. Uno dei due pienamente consapevole del suo destino, mentre l'altro si troverà a combattere non solo con il mortale nemico, ma anche con ciò che è stato indotto a credere. Una storia piena di momenti introspettivi dei due protagonisti assoluti. (NB Tutto quello che avreste voluto sapere su Severus Piton, che non è stato raccontato)
Dal Capitolo 8
Alla fine quando Piton uscì dalla stanza era distrutto dalle orribili rivelazioni, e dalle infinite richieste del vecchio. Silente praticamente si era strappato il vessillo di condottiero che sfoggiava con tanto onore e gloria, lo aveva cacciato a forza sul suo petto e lo aveva ricoperto con una veste da Mangiamorte. In un prossimo futuro lui, Severus Piton avrebbe dovuto guidare nascosto nell’ombra, l’intero lato della luce.
Genere: Guerra, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Potter, Severus Piton | Coppie: Harry/Severus
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
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~~Salve a tutti,
come ho scritto nell'intro questo è il seguito di una FF chiamata la Maledizione (esiste anche un seguito alternativo a questo, che si chiama Quando due diventano uno).
Buona lettura
Lady V

Capitolo 1 L’anello

Dopo essere usciti dall’ufficio del preside i due maghi, ritornarono agli alloggi di Piton. Il legame della maledizione combinatum esisteva ancora, quindi per il moro era impossibile ritornare alla torre dei Grifondoro, come aveva fatto le notti precedenti. Era un po’ dispiaciuto avrebbe voluto stare con i suoi amici, ma non era un problema, data la stanchezza che sentiva. Appena entrati andarono subito nella loro stanza e ognuno nel rispettivo letto. Entrambi erano molto stanchi e provati dalle forti emozioni che avevano vissuto stringendo il patto di sangue. A differenza della maledizione che era capitata per caso, quello che avevano fatto poco fa, era un atto volontario, e di grande profondità.

Severus, si sentiva stanco, rientrare nel proprio corpo non era una passeggiata, aveva la nausea e gli sembrava di essere instabile mentre camminava, quasi come avere il mal di mare. Ma ciò che più lo turbava, era il pensiero di aver volontariamente stretto un legame così profondo, con un Potter. Questo poteva avere delle conseguenze disastrose per entrambi. Per non parlare delle forti emozioni che questo suscitava in lui. (( Mi sto facendo carico del figlio di Potter!! Devo essere impazzito…..no…. Severus…… non il figlio di Potter, ma il figlio di …….Lily)) e sforzandosi di pensare ad Harry come il figlio della sua Lily si addormentò.

Harry, si sentiva scombussolato, il rituale era stato molto forte, non aveva mai sentito una magia così potente. Ma ora che tutto era finito, era preoccupato. Quello che lui e Piton avevano fatto stasera era per sempre…..una parola così…..duratura…..per sempre. Sperava solo, di non aver commesso un grande errore e con quella speranza si addormentò.

Il mattino seguente Piton si preparò e si diresse in cucina, aveva deciso di concedere al ragazzo un po’ di tempo in più, lo aveva visto molto stanco la sera precedente. Così chiamò un elfo ed ordinò la colazione. Mentre afferrava la Gazzetta del profeta, urtò involontariamente il tè la tazza cadde a terra. Infastidito per l’accaduto, si chinò per vedere dove era finita, e vide qualcosa che non si aspettava. Il lacciò, il legame, non poteva vederlo. Doveva accertarsene subito, corse in camera e afferrando Harry per una spalla lo scosse.

“Potter…..Potter svegliati”

“Uhmmmmm……sono stanco” disse il moro mezzo addormentato

“Potter non c’è tempo svegliati”

“Si… si…Ron”

“POTTER!!!”urlò il pozionista

Al suono di quella voce, Harry si mise seduto sul letto, inforcò gli occhiali e disse “si….so-sono sveglio ecco…”

“Alzati e dimmi se vedi il legame”

“Il legame?”

“Si Potter il legame, avanti muoviti!”

Harry si alzò in piedi si guardò la vita i piedi le spalle, poi il pavimento e alla fine Piton.

“Allora? Quanto tempo ti occorre per rispondere ad una semplice domanda!” disse spazientito il pozionista

“Niente”

“Potter, puoi articolare una frase decente?”

Harry alzò gli occhi al cielo e disse “Non vedo nulla professore”

“Dobbiamo essere sicuri, forza prendi la bacchetta e lanciami uno schiantesimo”

“Co-cosa? Ma è impazzito? Se siamo legati, succederà come la volta scorsa. Io non ci tengo. Fa male come una Cruciatus!!”

“Non c’è altro modo, avanti fa quello che ti ho detto!”

“Ma…io”

“Potter, non succederà niente. Fallo e basta!”

Il moro non era per niente convinto, così lanciò un Stupeficium, sperando di non sentire quel dolore infernale e di non colpire troppo forte Piton in modo che una volta rialzato non lo uccidesse. Il pozionista cadde sul letto del ragazzo, leggermente stordito, ma nessun tipo di dolore si era manifestato. Poi rimettendosi in piedi disse “Bene, la maledizione è cessata. Prendi le tue cose e torna subito alla torre. Io devo avvertire il preside”

“Si signore” disse il moro sorridendo, questa era davvero una bella sorpresa poi disse “ehm…. pensa che sia stato il legame di sangue a spezzare la maledizione …signore?”

“Si Potter. Ora non ho tempo per le tue fastidiose domande, fa come ho detto, appena possibile ti manderò a chiamare. Abbiamo molte cose di cui parlare.”

“Si signore” Poi Harry chiamò un elfo che spostò le sue cose nella torre, e lui si diresse tutto felice nel suo dormitorio finalmente.

Piton corse nell’ufficio del preside ma non c’era. E non era la prima volta negli ultimi tempi mancava spesso. Così tornò nei sotterranei, e si diresse nella sua classe e scrisse una pergamena.
 

Al preside
Per cortesia preside, gradirei avere un incontro privato con lei il più presto possibile.
Il professor
Severus Piton

 

Il giorno passò in tranquillamente, ma dal preside nessuna notizia. Il mattino successivo, Piton aveva provato nuovamente a cercare Silente con lo stesso risultato. Decise allora di restare nel suo alloggio e di prendere la famosa pozione per tornare adulto, così una volta riprese le sue sembianze, avrebbe potuto pensare ad un modo per tornare al fianco del Signore Oscuro, non era una bella prospettiva, ma era necessario. Specialmente ora che era responsabile del Marmocchio sopravvissuto “ufficialmente”, se così si poteva dire. Quindi prese la fiala dal suo laboratorio e si mise a letto nella sua stanza. Erano mesi che non ci dormiva. Ingoiò il contenuto tutto d’un fiato e si preparò alle terrificanti ore che aveva davanti, tornare adulto dopo due mesi, non sarebbe stato piacevole, le ossa e i muscoli avrebbero fatto male, per non parlare della febbre che avrebbe avuto, forse per giorni.

Dopo circa quattro ore, Piton era ancora disteso nel letto, aveva una febbre molto alta e come previsto i dolori erano davvero molto forti. Così ingoiò una fiala di antidolorifica che aveva accioato e aspettò che facesse effetto, si alzò per vedere se il preside aveva lasciato un messaggio, ma ancora niente, voleva andare nella sala grande per chiedere a Minerva, ma decise che non era il caso, era esausto, così ordinò un minestra, dopo averne mangiato solo un paio di cucchiai si accomodò sulla sua poltrona preferita con il giornale, e lesse distrattamente qualche notizia, finché la stanchezza e il dolore non lo sfinirono.

“Professore…… professor Piton!!”

La testa gli scoppiava, in lontananza sentiva qualcuno chiamare il suo nome, ma non ne era sicuro, così non rispose.
“Professore… è urgente!!”

Al suono di quelle parole, Piton si alzò, aprì la porta e si ritrovo un Harry Potter molto agitato.

“Potter! Che diavolo ci fai qui, non ti avevo detto di andare alla torre?”

“Ma Professore era ieri? Presto deve venire………..il preside” urlò il moro

“Potter, non sono in vena di indovinelli, ho preso la pozione invecchiante, ho la stesa che mi scoppia!!!”

“Silente sta male ha bisogno del suo aiuto, mi ha mandato lui a chiamarla!!”

Piton si raddrizzò immediatamente prese Harry per un braccio e si infilarono entrambi nel camino mentre il pozionista diceva “ufficio di Albus Silente”

Una volta arrivati, Piton vide il preside a terra, davanti la scrivania. Corse subito al fianco dell’uomo e ignorando le fitte alla testa si chinò su di lui. “Albus! Albus! Mi senti?”

“Se- Severus, sei qui” farfugliò il vecchio mago

“Riesci ad alzarti Albus?” disse il pozionista mentre teneva gentilmente la testa del preside

“Sai dirmi cosa ti è successo, e da quanto sei qui?”

“Che ore sono Severus?”

“Le 9 e 30”

“Ah sono arrivato da 10 minuti, Harry, ho mandato Harry a cercarti, era qui per  vedermi credo”

“Si Albus, Potter è con me”

“No deve lasciarci, devo parlare con te, da solo” sussurrò al pozionista in modo che il grifondoro non sentisse le sue parole. Così il Piton annuì e disse al ragazzo “Potter, vai al tuo dormitorio, non è nulla di grave credo gli acciacchi dell’età e molta stanchezza”

“Ma io…..”

“Potter! Vai ADESSO!” mentre sentiva una nuova fitta perforargli le meningi

“Si signore………. starà bene…… vero?” disse preoccupato il moro

“Ovviamente” disse sapendo perfettamente era una cosa molto grave.

Così il moro lasciò a malincuore la stanza, come ordinatogli. Non appena Harry, lasciò l’ufficio, Piton levitò Silente sul divanetto adagiandolo delicatamente, poi disse molto preoccupato “Albus, siamo soli dimmi cosa è successo”

“L’anello Severus, sulla mia scrivania, sta attento”

Piton andò alla scrivania e sopra il legno prezioso, e vide un anello d’oro con una pietra verde” Lo tirò su con la bacchetta, lanciò degli incantesimi, mise giù il gioiello e corse fulmineo, al fianco del suo mentore, mormorando freneticamente ogni sorta di contro incantesimo, e magia di guarigione che conosceva, poi quando secondo lui lo aveva stabilizzato, corse nel camino e dopo pochi minuti tornò con in mano alcune fiale, le fece ingerire molto delicatamente al preside. Dopo un paio di minuti Silente con il suo aiuto riuscì a mettersi seduto.

“Albus Perché lo hai messo?”

“Non ero lucido Severus”

“Vuoi spiegarmi cosa è successo? quell’anello….. conteneva una maledizione di straordinaria potenza, sono sicuro che lo sapevi anche tu!!!!!” disse infuriato Piton

“Sono stato un vecchio sciocco”

“Albus, è per quello che sei sparito dalla scuola? Dimmi dove l’hai trovato, che cos’è?”

“Severus, te lo dirò te lo prometto, ma non adesso”

“Sono riuscito solo a circoscrivere la maledizione, si spargerà! Perché non hai aspettato un paio di giorni, potevo venire con te!!” disse il pozionista fuori di se dalla rabbia e dal dolore.

“Quanto mi rimane Severus?” disse serenamente il vecchio mago

“Un anno al massimo” disse il pozionista ringhiando e stringendo i pugni fino a fermare la circolazione per quanto erano serrate ((Dannazione Albus, no no NO. Perché? Se me lo avessi detto, sarei venuto con te, non ti avrei mai permesso di toccarlo!!))

“Grazie Severus, sono davvero fortunato ad averti”

“Hai sentito quello che ti ho detto Albus? Perché sei così dannatamente sereno! E sbatte violentemente i pugni sulla sua scrivania” aveva il capo chino e i capelli corvini gli coprivano il volto (( ti rimane poco meno di un anno)) pensò

“Severus, calmati. Sono stanco e credo anche tu. Ne parliamo domani. Ti prego avvisa anche Harry, sarà preoccupato”

“Come desideri”  si raddrizzò fece un apio di passi, poi lentamente aprì la porta e disse gentilmente “Se hai bisogno di qualsiasi cosa chiamami, a qualunque ora Albus”

“Grazie ragazzo mio”

   
 
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