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Autore: Sarugaki145    17/10/2014    3 recensioni
Heiji correva a perdifiato, sentiva i polmoni lacerati dall’aria fredda di quel pomeriggio invernale, mentre delle gocce di sudore iniziavano a scorrere sulla sua fronte.
Dove poteva essere finita? Perché non era rientrata a casa dopo scuola??
Se solo quella mattina fosse stato più gentile, se solo non l’avesse ferita con quelle parole. La mente di Heiji continuava a ripensare a tutto ciò che era accaduto quella mattina, cercando una spiegazione di cosa poteva aver spinto Kazuha a sparire, ma più si sforzava più l’orribile sospetto che le fosse accaduto qualcosa di grave gli penetrava fin dentro le ossa.
Ma da ora non ti avrei più lasciata, sarei sempre stato con te, come il tuo angelo custode.
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Heiji Hattori, Kazuha Toyama
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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_Your Guardian Angel_
 


-Kazuha! Ti va di andare a prendere un gelato dopo le lezioni?-
 
Squittì Fumiko apparendole di fianco e strattonandola per una manica.
 
-Non lo so. Sono un po’ stanca e non mi dispiacerebbe l’idea di andare a dormire un’oretta prima di studiare!-
 
Ammise la ragazza con un mezzo sorriso di scuse, prendendosi un’occhiataccia.
 
-Kazuha Toyama!-
 
Tuonò l’amica incrociando le braccia al petto e incenerendola, per poi proseguire:
 
-Siamo nel pieno della nostra giovinezza, non pensare neanche di dormire al pomeriggio!-
 
Kazuha scoppiò a ridere e rispose sorridente:
 
-E gelato sia! Alla faccia della nostra dieta!-
 
L’altra scoppiò a ridere e la prese a braccetto, avviandosi insieme verso l’uscita dell’edificio.
 
Prima di riuscire ad arrivare alla porta vennero però intercettate da un bel biondo che si accostò a loro e chiese:
 
-Toyama, posso parlarti un attimo? Sempre che non ti dispiaccia Megane.-
 
Concluse con il suo miglior sorriso seducente, prendendosi solo uno sbuffo da parte di Fumiko, che rispose acida:
 
-Mio caro, mi dispiace se me la porti via! Stavamo uscendo, quindi mi spiace per te ma le parlerai domani mattina!-
 
Detto ciò trascinò via l’amica, che si scusò con un sorriso e un’alzata di spalle come a voler dire “porta pazienza con lei”.
 
Morita le guardò uscire sospirando abbattuto.
 
Una volta tanto che Hattori non era presente e non poteva fulminarlo ogni volta in cui rivolgeva la parola a Kazuha ci si metteva l’amica.
 
Avvicinare quella ragazza sembrava una missione impossibile e proprio per questo aveva intenzione di conquistarla.
 
***
 
Fumiko e Kazuha erano davanti ad un grosso gelato alla panna quando Kazuha ricevette un messaggio.
 
“Ciao Toyama, scusa del disturbo. Appena torni a casa puoi informarmi che ho bisogno urgente di parlarti? Un bacio, Morita.”
 
La mora lesse preoccupata il messaggio e poi passò il telefono all’amica, mentre una ruga di preoccupazione le solcava la fronte liscia.
 
-E se avesse qualche problema? Non sarebbe meglio chiamarlo?-
 
Chiese con aria apprensiva, riprendendo il cellulare e cliccando su “Rispondi”.
 
-Ma cosa dici Kazuha?! Goditi questo pomeriggio senza guardare il telefono e senza pensarci!-
 
Rispose l’amica squillante, prendendo il cellulare e infilandolo nella sua borsa, badando bene di cancellare quel messaggio senza farsi notare.
 
-A proposito! Con chi andrai al ballo?-
 
Chiese Fumiko con aria maliziosa, posizionandosi comodamente sulla sedia, pronta a torturare l’amica per ricevere risposte.
 
Fumiko Megane era una delle migliori amiche di Kazuha, nonché la ragazza più pettegola che conoscesse. Probabilmente l’unica che poteva tenerle testa era Sonoko e sperava quindi che non si sarebbero mai incontrate.
 
-Con chi mi inviterà!-
 
Rispose Kazuha arrossendo leggermente e distogliendo lo sguardo, iniziando a giocare con il cucchiaio del gelato.
 
-Preferiresti andarci con Morita o con Hattori?-
 
Domandò l’altra non demordendo. A quel punto il rossore sulle guance di Kazuha si espanse all’intero viso.
 
-Chi ti dice che loro vorranno venirci con me?-
 
-E con chi altro dovrebbero andarci, scusa?-
 
Ribatté prontamente Fumiko, guardandola con aria di sufficienza, mentre un sorriso malizioso le solcava le labbra.
 
-Non lo so! Con qualsiasi altra ragazza del nostro istituto..!-
 
Rispose Kazuha paziente, cercando inutilmente di non far trapelare il suo imbarazzo.
 
-E va bene! Mettiamo il caso che ti invitino entrambi.. Con chi preferiresti andare?-
 
Domandò quindi Fumiko, avvicinandosi impercettibilmente al volto di Kazuha.
 
Lei non ebbe un attimo di esitazione e rispose:
 
-Con Hei..-
 
Si interruppe subito vedendo il sorriso vittorioso sul volto dell’amica.
 
-Stavo dicendo che Heiji non mi inviterà mai! Non che preferirei andare con lui!-
 
Cercò di spiegare la ragazza, ma Fumiko rispose con ovvietà:
 
-No, ovviamente. Facciamo finta che ti credo! Dopo comunque mi accompagni un attimo nella palestra della scuola? Oggi penso di aver dimenticato li la mia maglietta!-
 
Kazuha sconfitta accettò e decise di finire il gelato in silenzio mentre l’amica iniziava a sparlare di chiunque le capitasse a tiro.
 
***
 
-Hey Kazuha! Che ci fai ancora qui?-
 
Chiese Heiji uscendo dalla palestra con aria esausta e i capelli ancora umidi.
 
Kazuha era stata trascinata dopo il gelato fino a scuola, dove Fumiko l’aveva abbandonata una decina di minuti prima dicendo che avrebbe fatto “un salto veloce negli spogliatoi”.
 
-Oh Heiji! Fumiko mi ha trascinata qui perché aveva dimenticato la sua maglia, ma poi si è volatilizzata! Sono un po’ preoccupata.. Oggi era strana, voleva a tutti i costi che io mi concentrassi solo su di lei!-
 
Rispose quella un po’ preoccupata, il ragazzo invece scoppiò a ridere, prendendosi un’occhiataccia dell’amica.
 
-Cosa ridi? Magari è in pericolo! O si vuole togliere la vita! Devo trovarla!-
 
Continuò lei seriamente turbata.
 
-Sta benissimo.-
 
La rassicurò Heiji iniziando a camminare, facendo segno alla ragazza di seguirlo.
 
-Come fai ad esserne certo?-
 
Domandò curiosa muovendo qualche passo nella sua direzione per non essere lasciata indietro.
 
-Elementare Watson! Le ho chiesto io di tenerti occupata tutto il pomeriggio.-
 
Rispose franco il detective, facendo stupire ulteriormente Kazuha.
 
-Tu?-
 
Chiese la ragazza allibita fissando l’amico.
 
-Si, non volevo che Morita ti invitasse a quel ballo prima di me.-
 
Ribatté tranquillo, fissando avanti a se per non mostrare l’imbarazzo del momento.
 
Kazuha si bloccò in mezzo alla strada e chiese, mentre le guance iniziavano ad imporporarsi:
 
-E` un tuo modo per invitarmi al ballo?-
 
Il ragazzo la guardò storto e rispose:
 
-Certo che si, scema!-
 
Ribatté lui fissando un punto in lontananza nella speranza che la carnagione scura nascondesse l’imporporarsi delle sue guance.
 
-Ah..-
 
Commentò lei arrossendo, non trovando le parole per ribattere.
 
-Embè? Accetti?-
 
Chiese lui nascondendo dietro ad un tono menefreghista una seria preoccupazione per un rifiuto.
 
-Certo!-
 
Rispose lei raggiante, facendo perdere un battito all’amico, con quel sorriso.
 
Heiji si rese conto che era valsa pienamente la pena di calpestare il suo orgoglio per vedere quel volto radioso.
 
-In fondo è meglio che vieni con me piuttosto che ci finisci con qualche ragazzino che ti spezza il cuore tipo quel damerino! Chi ti sente più poi se ti deprimi?-
 
Aggiunse lui per non apparire troppo gentile con lei, che per tutta risposta lo guardò storto e ribatté gelida:
 
-Ammettere che potrebbe farti piacere venire con me mai, eh?-
 
Non appena si accorse che aveva espresso quel pensiero ad alta voce divenne bordeaux ed Heiji scoppiò a ridere.
 
-Non lo ammetterò mai, stanne certa!-
 
Lei sorrise divertita, mentre Heiji aspettava che riprendesse a camminare.
 
-Un giorno mi dirai che mi vuoi almeno un po’ di bene?-
 
Chiese lei speranzosa affiancandosi a lui e riprendendo insieme la strada verso casa.
 
-Forse sul letto di morte potrei farci un pensierino! Ma forse!-
 
Ribatté lui dopo averci pensato per qualche secondo.
 
-Ma così vuol dire che mi dovrai sopportare per tutta la vita!-
 
-Farò questo sacrificio!-
 
Rispose lui tranquillo, scoppiando poi a ridere assieme all’amica.
 
Kazuha non sapeva però che quel senso di euforia l’avrebbe abbandonata già il mattino seguente.
 
 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
*Angolo di quella che si dovrebbe vergognare*
 Allora l’altra volta ho concluso il mio commento con un “Mi sembra un sogno! Sono già all’opera per il nuovo capitolo e siccome sono a casa per un paio di settimane abbiate fiducia che arriverà presto! :D”.
E devo ammettere che sono una mentitrice!
L’ultimo aggiornamento risale al 23 Maggio 2012 e con questa mi eclisso.
Questa volta concluderò la storia perché prima di pubblicare il capitolo ho scritto tutti quelli che mancano alla fine, per la gioia di Ella1412 che mi ha dimostrato un particolare interesse per questa storia!
Un grazie immenso a chiunque leggerà e non mi insulterà.
Vi amo. Tutti.
Saru!



 

 
 
  
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