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Autore: ChrysTheElf    17/10/2014    0 recensioni
Vi avviso che questo è il seguito di "L'Ultima Porta Del Mondo". Fatto salvo questo...
Il tempo per Ruby rallentò. Altri uomini vestiti di nero, con una grande R rossa sul petto come quelli che aveva da poco sconfitto, uscirono sul ponte di prua. Erano preceduti da degli Houndoom, che non appena all’aperto iniziarono a soffiargli addosso fiumi di fiamme. Si scansò, ma il fuoco era troppo espanso, lo costrinsero a cadere di sotto. Fu allora che, in automatico, richiamò Swampert e liberò Swellow. Cadde per una ventina di metri, per poi essere afferrato al volo dal suo pokémon: era salvo, almeno per ora.
Seguì la nave da sotto, per non essere visto. Questa, in prossimità del Monte Pira, fece partire un fascio di luce. Un portale enorme si aprì, e la nave lo attraversò. Ruby la seguì.
Era quasi a casa. Mancavano ancora 30 metri circa dal cancello, quando intravide qualcosa di sconcertante. Qualcosa che avrebbe segnato per sempre la sua vita. Una nave volante era appena comparsa attraverso una sorta di enorme disco azzurro luminoso. Un ragazzo, in groppa a quello che poteva sembrare un gigantesco piccione, stava precipitando davanti a lui.
Genere: Avventura, Fantasy, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Giovanni, Nuovo personaggio, Ruby
Note: Cross-over, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
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- Questa storia fa parte della serie 'I due mondi del futuro'
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Vorrei informare tutti quelli che stanno per leggere, che questa storia è il seguito di “L’Ultima Porta Del Mondo”. Suggerisco di leggerla, non solo per pubblicità, ma anche per riuscire a capire meglio questa.
Detto ciò, buona lettura!
 
Ormai non restava molto tempo. Qualche decina di chilometri, al massimo. Anche se non era ancora certo della meta dell’aeronave, lo capiva subito dallo sguardo sicuro e compiaciuto dell’avversario.
Guardò Swampert: era distrutto! Avevano già combattuto contro altri scagnozzi, e ormai lui e Swellow erano gli unici suoi pokémon in grado si andare avanti. Ma non andava bene, per niente, quel tipo era troppo in vantaggio...
-Potresti almeno dirmi perché lo stai facendo?- Urlò, per sovrastare il vento sul pontile.
Il suo avversario si mise a ridere. Non c’era nulla di divertente nella domanda. Ciò che lo rallegrava era la certezza di aver ormai vinto. Se un avversario fa domande del genere, significa che ormai non gli resta che temporeggiare.
-Ma dai, veramente non hai sentito di quel che era successo giusto due mesi fa?-
Ruby non capì di cosa quell’uomo stesse parlando. Forse aveva un’idea, ma due mesi fa potevano essere successe un sacco di cose! Mica le sapeva tutte!
-Ti riferisci a quando quel tale, Cyrus, aveva tentato di raggiungere un altro mondo?- Azzardò.
Bingo! -Oh, ma bene! Sei informato, vedo!- Lo schernì l’uomo vestito di nero -Cyrus era un idiota. Sapeva come attraversare i mondi, ma non ha fatto altro che rendere ancora più fragile il tessuto della realtà. Anche se, in realtà, ha molto  agevolato i miei piani!-
Ruby non capiva. Si sistemò in testa il cappello bianco, in preda al nervosismo. Almeno, finché parlava, Swampert non rischiava di essere mandato al tappeto. Ma la situazione non si sarebbe ribaltata da sola.
-Guarda, te lo spiego con parole semplici, visto che ormai siamo quasi arrivati.-com’era magnanimo!-Se sei informato, saprai che tutti noi discendiamo da alcuni abitanti di un altro mondo, e che Cyrus aveva tentato di raggiungerlo, quel mondo. Però, Cyrus, sfruttando il potere della Porta Inversa, ha logorato ulteriormente la barriera tra i nostri due mondi. Il punto è che noi ci stiamo dirigendo verso la porta che gli abitanti dell’altro mondo avevano usato più spesso, ovvero il posto dove le barriere sono più fragili. Cyrus gli ha dato il colpo finale, quindi ora non ho più bisogno di qualcuno dell’altro mondo per attraversarle. Tutto ciò che mi serve, a questo punto, è una fonte di energia sufficiente! E, guarda che strano, ce l’ho!-
L’uomo rise di nuovo. “Cosa c’è di tanto divertente?” Si chiese Ruby “Non ho capito tutto per filo e per segno, ma perché Giovanni dovrebbe volere andare nell’altro mondo?” Era parecchio frastornato.
Ormai stava per fare l’unica cosa possibile, ordinare a Swampert di attaccare, ma anche il nemico si era stufato di attendere: schioccò le dita, e il tempo per Ruby rallentò. Altri uomini vestiti di nero, con una grande R rossa sul petto come quelli che aveva da poco sconfitto, uscirono sul ponte di prua. Erano preceduti da degli Houndoom, che non appena all’aperto iniziarono a soffiargli addosso fiumi di fiamme. Si scansò, ma il fuoco era troppo espanso, lo costrinsero a cadere di sotto. Fu allora che, in automatico, richiamò Swampert e liberò Swellow. Cadde per una ventina di metri, per poi essere afferrato al volo dal suo pokémon: era salvo, almeno per ora.
Seguì la nave da sotto, per non essere visto. Questa, in prossimità del Monte Pira, fece partire un fascio di luce. Un portale enorme si aprì, e la nave lo attraversò. Ruby la seguì.
 
Che giornata di merda! Certo, era meglio di quelle che aveva avuto fino ad un paio di mesi fa, ma... che giornata di merda! Insomma, pioveva, girava da solo per la città senza ombrello e con due borse della spesa sottobraccio, e nemmeno aveva avuto tempo di pranzare! Almeno non era più costretto ai lavori socialmente utili ai quali lo avevano obbligato dopo che aveva quasi distrutto la città. Fortuna che non c’erano stati morti, altrimenti altro che lavori socialmente utili! A quest’ora sarebbe stato ancora in carcere!
Per la strada non c’era anima viva. Una o due macchine grigie passavano di quando in quando, ma nessuno usciva a piedi con quel tempo. A parte lui, quel povero ritardato! Ma tanto anche a casa non avrebbe avuto molto da fare. Non aveva nessun amico, nessuna fidanzata, ed oltre erano dieci anni che i suoi familiari erano morti.
“Com’è che faceva quella canzone?” Si chiese “...na na na she walked away from me... Nobody likes you when you’re 23!... E’ assolutamente vero.”
Almeno, era quasi a casa. Mancavano ancora 30 metri circa dal cancello, quando intravide qualcosa di sconcertante. Qualcosa che avrebbe segnato per sempre la sua vita. Una nave volante era appena comparsa attraverso una sorta di enorme disco azzurro luminoso. Un ragazzo, in groppa a quello che poteva sembrare un gigantesco piccione, stava precipitando davanti a lui.
 
Io: Ed eccoci alla seconda parte! Li avete visti, no, i nostri protagonisti? Ci sarà da divertirsi, o lo penso solo io?
Clive: Per chi non l’avesse ancora capito, sono io lo sfigatello senza amici di cuoi sopra.
Ruby: Io invece sono quello che precipita. Ma visto che c’era il nome, penso l’aveste già capito da soli.
Drew: Ma... quindi di tutto quello che abbiamo fatto io e Crow l’altra volta, che cazzo e rimasto? Solo un ricordo?!?
Crow: Già! Dopo tutto quello che abbiamo fatto veniamo congedati così?!? Un grazie, un calcio nel culo, e chi s’è visto s’è visto?!?
Io: Ma no, ma no... Qualcosa farete anche qui, vedrete!
Crow: Ah, meno male...
Luke: E io e il professore ritorniamo?
Io: Hey, un attimo, calma! Anzitutto, da dove spunti? Secondo, cosa ti fa credere che possa anticipare tutta questa roba?
Luke: Beh, sono qui perché avevi lasciato un po’ di spazio. E te l’ho chiesto perché come puoi fare una storia del professor Layton SENZA professor Layton?
Io: Beh, lasciamo le domande in sospeso e chiudiamola qui che sennò si fa notte! Recensite (assolutamente, ho bisogno di consigli, se ne avete. Altrimenti potete fare solo dei complimenti), seguite, e alla prossima!
   
 
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