A for Arrogance

- Vuoi sposarmi?-

Eh? Che cosa ha detto?

Lui, Takumi dei Trapnest, l’idolo di una me 20enne che ne sa poco della vita, mi ha appena chiesto di sposarlo.

Troppe volte, la mia mente aveva prodotto nella mia immaginazione la scena della dichiarazione.

Speravo in una dichiarazione romantica, dettata dal lusso.

Speravo di trovarmi in un ricco ristorante, e dopo la prima portata, il cameriere avrebbe portato un piatto, dove il mio anello sarebbe stato adagiato insieme a piccoli cioccolatini.

Speravo che quei piccoli cioccolatini avessero, ognuno di loro, una piccola lettera scritta con la crema, e che disposti in un certo ordine dessero la fatidica frase “ vuoi sposarmi? ♥”.

Speravo di piangere, e di dire forte “sì” come nei più bei film d’amore.

E invece mi trovo qui, nel mio appartamento che divido a metà con una mia coetanea, dopo una notte di pianti, nausee, errori e dispiaceri, insieme ad un uomo sul quale credevo di vederci scritta in fronte la parola “fine”.

Takumi infranto un’ennesima volta i miei sogni e le mie speranze.

Non era certo la proposta che volevo.

È rientrato nella mia vita con arroganza e superiorità, senza che nessuno potesse fermarlo, come la strega cattiva delle favole.

Solo che il principe a questo punto dovrebbe arrivare a salvarmi, e, brandendo la spada, dovrebbe tagliare la testa alla strega che mi tiene prigioniera.

E invece, in questa favola, non c’è un principe, è morto dalla superiorità della strega.

E io mi ritrovo a pensare che, in realtà, il principe e la strega sono la stessa persona.

- Non credo che sapresti tener nascosta la faccenda del bambino. Se la gente scoprisse la verità, ogni tentativo di salvare la faccia sarebbe inutile! Se ci sposiamo regolarmente, la cosa non creerà problemi. Tanto più che sei una persona comune… La stampa non si agiterà più di tanto…-

Allora è questo, il tuo fine.

Salvarti la faccia.

Impedire che la gente possa malignare su di te. Vuoi prenderti cura del bambino, ma al tempo stesso vuoi avere un tornaconto.

Che ingenua, che sono stata. Proprio come la prima volta che ci siamo visti.

Sei presuntuoso, crudele e spietato come poche persone che ho conosciuto nella mia frivola vita.

Sei arrogante, arrogante e ancora arrogante, perché sei eternamente convinto che io ti appartenga, e con il bambino vuoi un contratto vincolante fra me e te.

Eppure, non posso far a meno cercare quel pizzico di buono che c’è in te, e che riservi per poche persone.

Io, con mia grande sorpresa, sono una di quelle a cui dedichi quelle attenzioni, quindi, per quanto a fondo debba andare, troverò quella tua bontà.

-Non vuoi?-

Il tuo sguardo è preoccupato, nell’attesa della mia risposta che tarda ad arrivare. Adesso ti guardo con gli occhi gonfi di lacrime, e nella tua faccia si dipinge un sorriso di comprensione.

Non so, cosa succederà fra 6 mesi, quando il bimbo nascerà.

E non ho nemmeno la pretesa di essere sicura di ciò che potrò dargli.

Non so, se alla fine riuscirò a dividere equamente il mio amore per te e per la creatura che porto in grembo, o se ne avrò abbastanza per sopportare il peso della mia decisione.

Ho paura, perché il mio futuro, differentemente dal tuo, è un punto interrogativo continuo.

E la tua prepotenza nel gestire le cose mi spaventa.

Ma possiamo provare, provare ad essere felici insieme, mettendo da parte la mia superficialità e la tua arroganza, e costruire un futuro di pace e armonia.

Con la mano che soffoca singhiozzi di felicità misto a spavento, rispondo alla tua domanda con un sussurro.

-si- e anche se non è la proposta che ho sempre desiderato, è pur sempre un impegno.

Grazie per averlo letto people U.U

E grazie a chi recensirà U.U

Spoiler XD

Chapter Two: B for Blast