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Autore: alexisriversong    17/10/2014    2 recensioni
Sherlock ha un segreto per concentrarsi... e se John lo scoprisse???
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Sherlock Holmes
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: PWP
- Questa storia fa parte della serie 'We are Johnlocked '
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'Con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere di questa persona, nè offenderla in alcun modo' ~~

Concentrazione

Sherlock sapeva che c'era una cosa che lo aiutava veramente a concentrarsi su un caso, ovviamente non l'avrebbe mai detto a nessuno, era il suo segreto.

Quel caso era importantissimo, per quanto lui fingesse di non provare nulla in realtà non desiderava la morte di nessuno degli ostaggi di quel pazzo di Moriarty.

Se aveste chiesto in giro, probabilmente la gente avrebbe supposto che il segreto di Sherlock fosse la droga, ma tutti lo sapevano e comunque era una cosa del passato, no il segreto di Sherlock era il suo desiderio sessuale.

Non aveva mai provato ad andare a letto con un uomo, e doveva essere un uomo, di ciò era certo, ma non ne aveva mai sentito il bisogno. Ciò non escludeva che lui avesse bisogno di certi stimoli sessuali autoinflitti per arrivare a delle idee.

Per quel caso preciso aveva deciso di adottare una particolare strategia, a casa si era messo un vibratore collegato ad un telecomando che aveva in tasca e una cintura di castità che gli impediva di avere una erezione involontaria al costante movimento dell'oggetto contro la sua prostata.

Ora, davanti all'enigma di quel quadro, aveva bisogno di uno stimolo, cercò il telecomando nella sua tasca e alzò la regolazione del vibratore di un livello di velocità. Immediatamente, appena la vibrazione aumentò e il livello di piacere si incominciò a fare incredibilmente acuto gli venne la soluzione. "La supernova di Van Burer!" Il bambino che faceva il conto alla rovescia smise di contare e Sherlock si rilassò, abbassò la vibrazione al livello precedente e se ne dimenticò fino a che non gli servì nuovamente uno stimolo.

Era comodo che il telecomando del vibratore fosse un applicazione del suo cellulare.

Sherlock non pensò più alle vibrazioni e al piacere che esse gli provocavano fino a che non si ritrovò nella piscina a togliere la giacca esplosiva dal corpo del suo migliore amico. Non era decisamente il momento di pensare a cosa poteva pensare la gente. Pensò sentendo il commento del suo amico.

Quando Moriarty tornò, Sherlock ebbe la tentazione di alzare la vibrazione per trovare una soluzione e portare in salvo John. La telefonata che ricevette Moriarty lo salvò, anche perché le mani gli servivano per tenere la pistola in quel momento.

In ciò che successe dopo che Moriarty se ne fu andato, Sherlock non si accorse di aver perduto il telefono. Ne tantomeno che fosse stato proprio John a raccoglierlo.

Si pose il problema solo quando andò in camera per togliersi il vibratore dal sedere e finalmente togliersi la cintura di castità e avere l'orgasmo che aveva trattenuto dall'inizio del caso.

Prima di spogliarsi però, cercò il telefono per spegnere la vibrazione. Si mise a frugare nelle tasche della giacca senza risultato. Gli prese il panico. Dov'era il suo telefono? Iniziò a cercare dovunque, persino nel suo “Mind Palace” per capire cosa poteva essere successo.

Se fosse stato alla piscina Lestrade lo avrebbe avvisato, oramai quel posto era una scena del crimine. Nonostante tutto probabilmente Anderson non l'avrebbe trovato di certo... era cosi stupido... Sherlock si bloccò a metà dell'appartamento.

-John! Hai preso tu il mio telefono?

Il suo amico gli sorrise dalla poltrona dove era rimasto a osservarlo cercare inutilmente l'apparecchio.

-Ah mi chiedevo quando me lo avresti chiesto...

John tirò fuori il cellulare dalla tasca dei suoi pantaloni e gli occhi di Sherlock seguirono ansiosamente il movimento.

-Ridammelo!

Gli ordinò il consulente detective.

-Perché dovrei?

John si rigirò il telefono tra le mani osservandolo.

-Oggi ho notato una cosa sai? Durante il caso... hai presente quando hai avuto quel colpo di genio sulla supernova? hai fatto qualcosa con quest'app...

John gli mostrò il telefono e con orrore Sherlock vide che l'app che controllava il vibratore era aperta. Il vibratore che, si ricordò immediatamente il più giovane Holmes, era al momento premuto contro la sua prostata.

-John... ridammi il telefono per cortesia.

Il suo amico lo ignorò e continuò a osservare lo schermo.

-Mi domando che succede se metto questa cosa al massimo...

Disse alzando il livello delle vibrazioni al massimo. Sherlock strabuzzo gli occhi e cadde in ginocchio per terra, il suo corpo incapace di sopportare il piacere che gli infliggevano le vibrazioni contro la sua prostata.

-Jo...John... ti... pr...prego...

Ansimò l'uomo. John lo guardò con un ghigno sulle labbra e si chinò di fronte a lui.

-Conosco il tuo segreto Sherlock...

Poi protese la mano per sentire se il suo amico era eretto e si stupì quando sentì la gabbia che gli impediva di fare altro che stringere i denti e provare piacere.

-Ora ne conosco un altro... mi domandavo come faceva a non notarsi un erezione quando hai avuto un vibratore dentro il sedere tutto il tempo…

Si leccò le labbra e tutto ad un tratto spense il vibratore. Sherlock era una massa ansimante per terra. John gli alzò il mento obbligandolo a guardarlo negli occhi.

-Ti ho sentito l'altra volta lo sai? alla fine dell'altro caso... avevi il vibratore anche l'altra volta vero? ti ho sentito mentre ti masturbavi dopo il caso... hai detto il mio nome... l'hai praticamente strillato... non eri sposato col tuo lavoro?
Sherlock deglutì a fatica, I suoi occhi verdi erano praticamente incollati a quelli blu elettrico di John.

-Non... non lo faro più... prometto... scusa John... non... volevo... lo so che non sei gay...

-Sta zitto!

John si chinò su di lui e lo baciò ardentemente. Le sue labbra contro quelle del suo amico, la lingua carezzando la sua e prendendo possesso di quella bocca a forma di cuore che tante volte aveva desiderato vedere attorno al suo pene. Un sogno che sperava vedere presto realizzato.

-Non sono arrabbiato perché ti sei masturbato pensando a me! Sono arrabbiato perché non me lo hai detto! Sei così stupido a volte! Sono bisessuale Sherlock! È così evidente non trovi?

Sherlock era senza parole, lo guardava con gli occhi sgranati.

-Ritengo che sia meglio spostarci sul letto, mi serve veramente un orgasmo... gradirei molto la tua collaborazione.

Con un sorriso malizioso John lo baciò di nuovo, lo prese in braccio e lo portò in camera chiudendo la porta dietro a se con un calcio e lanciando un sorpresissimo Sherlock sul letto. In pochi secondi entrambi erano nudi e John poteva osservare la bellezza di Sherlock con la gabbia della cintura di castità che copriva il pene flaccido dal quale evidentemente era uscito del liquido seminale. Era una reazione involontaria di un corpo impossibilitato ad avere un orgasmo, dopotutto.

Sherlock ansimava, il volto e il petto erano arrossati dall'eccitazione.

-John... Io... Non ho mai... cioè...

-Sei vergine?

-S...si...

-Non ti preoccupare amore... non per molto

Sherlock sorrise al nomignolo e gli porse una chiave.

-Lo spero proprio…

~~

Grazie alle ragazze del gruppo di facebook che mi ispirano così tanto a scrivere in italiano con certi post... Ispirata all'espressione di Sherlock quando ha capito la cosa della stella nel quadro nel terzo episodio della prima stagione... Tanto amore per chi legge!!!
   
 
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