17/10/2014
6 recensioniLa numero 100.
Un passo. Due passi. Tre passi. Essi lo avvicinavano sempre di più all’anima di fronte a lui. Allungò lentamente la mano, per poi posarla delicatamente sulla succulenta prelibatezza. Voleva assaporarla fino a fondo, quell’anima tanto agognata.
“L’anima numero 100…”
Era incredulo perfino lui. La prese con decisione, portandola in un attimo alla bocca. La poggiò sulle labbra, bramandone l’odore, e poi, una volta compreso che non si trattava di uno dei suoi soliti sogni, fece un ghigno compiaciuto. Aprì la bocca, mostrando interamente i denti affilati. Solo allora, Maka, che non aveva ancora fiatato dopo la cattura, emise un flebile, ma udibile, verso di netto disgusto. Soul la squadrò sorpreso:
“Ma come? Dopo ben 199 anime non ti sei ancora abituata al mio modo di ‘pranzare’?”
La ragazza, al contrario delle aspettative dell’arma, espresse apertamente il suo punto di vista: “No!”.
Soul sgranò gli occhi e poi rise animatamente, mettendo piuttosto in soggezione la technician, proprio accanto a lui. Poco dopo, tuttavia, sentì un singhiozzo. Si voltò di scatto, in tempo per vedere le ultime lacrime della ragazza cadere sull’asfalto, poco prima che lei cercasse di asciugarle. Le si avvicinò e, abbracciandola istintivamente, le chiese se avesse detto qualcosa di sbagliato. Che domande! Sapeva fin troppo bene quale fosse il motivo di quel pianto improvviso. Erano un po’ di giorni che la sentiva singhiozzare dall’atro capo della parete. Sapeva anche che la loro caccia si avviava al termine e che, ben presto, probabilmente, non sarebbe più stata la falce di quella maestra d’armi che tanto amava. Se l’era promesso: quel giorno glielo avrebbe detto. Il giorno della fine, che li avrebbe portati inesorabilmente al termine della corsa, le avrebbe detto che l’amava. La allontanò di poco e, inspirando profondamente, iniziò: “Maka…”.
Non fece, tuttavia, in tempo a terminare la frase, che delle labbra estranee, ancora bagnate di lacrime, si poggiarono sulle sue per brevissimi attimi. Un sorriso, un po’ forzato, si dilatò sul viso della ragazza:
“Andiamo, Soul! Manca ancora parecchio al giorno del diploma… no?”.
Angolo dell'autrice:
Ciao!
Oggi sono qui a proporvi questa... cosa, buttata giù circa sette o otto ore fa e mi farebbe semplicemente piacere conoscere il vostro parere. ^-^
Se avete critiche da fare vi ripeto anche in questa fic: non esitate ad espormele... dopotutto siamo qui per migliorare.
Grazie anche a chi solo leggerà!
A presto! :D
“L’anima numero 100…”
Era incredulo perfino lui. La prese con decisione, portandola in un attimo alla bocca. La poggiò sulle labbra, bramandone l’odore, e poi, una volta compreso che non si trattava di uno dei suoi soliti sogni, fece un ghigno compiaciuto. Aprì la bocca, mostrando interamente i denti affilati. Solo allora, Maka, che non aveva ancora fiatato dopo la cattura, emise un flebile, ma udibile, verso di netto disgusto. Soul la squadrò sorpreso:
“Ma come? Dopo ben 199 anime non ti sei ancora abituata al mio modo di ‘pranzare’?”
La ragazza, al contrario delle aspettative dell’arma, espresse apertamente il suo punto di vista: “No!”.
Soul sgranò gli occhi e poi rise animatamente, mettendo piuttosto in soggezione la technician, proprio accanto a lui. Poco dopo, tuttavia, sentì un singhiozzo. Si voltò di scatto, in tempo per vedere le ultime lacrime della ragazza cadere sull’asfalto, poco prima che lei cercasse di asciugarle. Le si avvicinò e, abbracciandola istintivamente, le chiese se avesse detto qualcosa di sbagliato. Che domande! Sapeva fin troppo bene quale fosse il motivo di quel pianto improvviso. Erano un po’ di giorni che la sentiva singhiozzare dall’atro capo della parete. Sapeva anche che la loro caccia si avviava al termine e che, ben presto, probabilmente, non sarebbe più stata la falce di quella maestra d’armi che tanto amava. Se l’era promesso: quel giorno glielo avrebbe detto. Il giorno della fine, che li avrebbe portati inesorabilmente al termine della corsa, le avrebbe detto che l’amava. La allontanò di poco e, inspirando profondamente, iniziò: “Maka…”.
Non fece, tuttavia, in tempo a terminare la frase, che delle labbra estranee, ancora bagnate di lacrime, si poggiarono sulle sue per brevissimi attimi. Un sorriso, un po’ forzato, si dilatò sul viso della ragazza:
“Andiamo, Soul! Manca ancora parecchio al giorno del diploma… no?”.
Angolo dell'autrice:
Ciao!
Oggi sono qui a proporvi questa... cosa, buttata giù circa sette o otto ore fa e mi farebbe semplicemente piacere conoscere il vostro parere. ^-^
Se avete critiche da fare vi ripeto anche in questa fic: non esitate ad espormele... dopotutto siamo qui per migliorare.
Grazie anche a chi solo leggerà!
A presto! :D