Ten Songs and Ten Moments

Tosca (Anastasia) - Quando viene dicembre {Bikinishipping}

Ciprian non ha mai visto la neve. Lui viveva in un’eterna estate.
Per questo, nel vederlo stupirsi davanti alla grande distesa bianca fuori dalla finestra, se ne stupì anche Mei. Nel vederlo osservare la neve, lei non può evitare di tornare con la mente a tanti anni indietro nel tempo. Quando erano lei e Kyohei ad attendere una bella burrasca che permettesse loro di fare spietate battaglie di neve.
Non riesce a evitare di sorridere, come sei quei ricordi si fossero materializzati proprio davanti ai suoi occhi.
« Allora, usciamo? » tanto valeva godesti il presente con il suo ragazzo. Kyohei non c’era più.

Hatsune Miku - Deep sea girl {Green}

Dopo la morte di Raticate si era come ritirato. Non voleva più stringere legami con i suoi Pokémon.
Non voleva più soffrire. Gli sembrava di stare in un baratro buio, senza luce, con la speranza che sentimenti di una simile portata non l’avrebbero più toccato.
E invece… era stato Red a tirarlo fuori da quel baratro. A tendergli la mano e mostrargli – dimostrargli – che la sua vita doveva continuare. Perché, in fondo, Raticate non sarebbe tornato nonostante quel suo comportamento freddo e meschino.
E allora Green tornò a prendersi cura dei suoi Pokémon. Il loro calore lo riportò in superficie, strappato dall’oceano in cui si era volontariamente recluso.
Ora potevano proseguire, insieme. Per sempre.

Taylor Swift - Never Grow Up {Luminopoli}

Ogni volta che un novellino visitava la più grande città di Kalos, non poteva non sentirsi che un mero bambino al suo confronto.
E questo sentimento non ha mai abbandonato Lem – con il quale già la natura non era stata molto clemente, in altezza.
Lui adesso è il Capopalestra di questa grande città, la quale dipende da lui. Eppure, certe volte, vorrebbe abbandonarsi a quei svaghi tipici della sua età. Vorrebbe rimanere ancora un po’ piccolo, per potersi permettere cose che – altrimenti – non potrebbe. E’ un bambino anche lui.
E non può nemmeno fare come Clem. Lei è allegra e spensierata, e nessuno la rimprovera per questo. Quasi tutta la città conosce quella bambina. Ma Clem non si è mai sentita in soggezione.
Ed era quella la differenza tra i due fratelli.
Lem, alla fine, sarebbe sempre rimasto un bambino di fronte a Luminopoli. Non importava quanto si sarebbe cresciuto in altezza. Per Luminopoli era un bambino, e tale sarebbe rimasto.

Kagamine Rin e Len - Alluring secret {Lucas e Lucinda}

« Non dovresti. » lo sguardo vitreo di Lucinda gli disse molto più di quanto lei intendesse. « Lucinda, è un gesto folle. »
Non era mai stata svampita, lei, l’assistente del Prof. Rowan. Eppure sentire ciò che intendeva fare lo raggelava.
« Lo so. Lo so. » ripeté la donna, una seconda volta come per conferma. Stava mandando a monte il proprio matrimonio per un capriccio. Per un’attrazione che, probabilmente, sarebbe svanita nel giro di poco.
Eppure quel ragazzo straniero l’aveva affascinata. E lei voleva essere sua. Anche se questo significava rinunciare alla sua purezza. Anche se significava gettare tutta la sua dignità alle ortiche.
Lucas non sapeva cosa dire. Lucinda era sua amica da quando erano ragazzi. E voleva fermarla.
Non poteva di certo permetterle una simile follia.
Eppure… sentiva che, anche se l’avrebbe rinchiusa, Lucinda sarebbe fuggita. Non l’avrebbe ascoltato.

Si incontrarono anni dopo, a Giubilopoli. Il volto della giovane donna era segnato profondamente dal dolore. Lui non fece domande.
La invitò per un caffè. In quell’occasione, gli sembrava l’unica cosa che poteva fare per lei.

96Neko - Love's Philosophia {FerrisWheelshipping}

Era un gioco.
Inseguire o essere inseguiti. Cacciatori o prede.
Solamente, Touko non pensava di dover imbracciare il fucile e correre dietro a N. Voleva con tutto il cuore essere lei la principessa fuggente. Ma il fato non le ha riservato quella fortuna.
Ogni volta che le sembra di averlo raggiunto, questi le sfugge.
La frustrazione cresce, così come la smania di acchiappare il cavaliere della verità. Ma lui, a quanto pare, non vuole lasciarsi prendere.
Una toccata e fuga, un platonico mordi e fuggi. E’ così che la ragazza definisce quella relazione.
Eppure, ogni volta, al posto di scemare le sue speranze crescono. Quasi lievitano, a ogni fallimento. Touko non sa spiegarselo, se deve essere sincera.
E’ un gioco di cacciatore e preda, questo lo sa. E sta diventando eccitante.
Sì, forse il ruolo di lupo si addiceva meglio a lei. N sapeva bene come essere una lepre che sfuggiva prontamente.

Kagamine Len e Rin - Corrupted flower {Calem e Serena}

Una donna gli aveva preso il cuore. Di questo Serena ne era consapevole.
Eppure ha comunque deciso di intrattenere Calem. Lui apprezza la sua compagnia, ma la giovane donna sa che il pensiero di quell’uomo non sarà mai rivolto completamente verso di lei.
E’ frustrante, a essere sinceri.
Cercare di catalizzare la sua situazione sembra inutile. E Serena si arrende. Lo lascia parlare di quella donna – una cabarettista – che si è presa il suo cuore. E che non gliel’ha più ridato.
Sa cosa prova. E, all’improvviso, si sente affine a lui. Da lì, sarebbe nata una bella amicizia.
« Siete come un fiore primaverile, mademoiselle Serena. » e lei non può evitare di arrossire a quella gentilezza, accettando grata il complimento.
Lei non avrà mai il cuore di Calem, né lui avrà mai il suo, ma comunque potevano supportarsi a vicenda.
Lui sarebbe rimasto il suo ideale cavaliere, e lei sarebbe diventata il suo fiore.
Sì, era perfetto. Finché lui non partì in guerra e lei non lo vide tornare mai più.

Kagamine Rin - Regret Message {Red}

Sulla cima del Monte Argento riusciva a riflettere in pace. Solo lui, i suoi Pokémon e la neve.
Era giovane, ma le vette raggiunte dalla sua persona erano il massimo vertice del suo mondo. Oltre non poteva andare.
Aveva rimpianti?
Sì, certo. I Pokémon stroncati dalla sua inesperienza. La sua impossibilità di fermare Giovanni. Forse anche il non avere uno scopo, ormai, era un rimpianto.
Così giovane, eppure già senza meta. Lui ormai non desiderava più niente dalla sua esistenza. Aveva ottenuto ciò che desiderava. Aveva viaggiato e lottato. Aveva ottenuto le massime onorificenze.
Ma ora bisognava lasciare spazio a una nuova generazione. Toccava a lui farsi da parte, con la rapida salita di Gold.
Ha combattuto contro quel ragazzo. Ha stoffa. Ed era stato sconfitto. Un’altra dimostrazione che ormai era sorpassato.
Ora, cosa gli rimaneva?
Niente.
Il semplice, mero ricordo, di ciò che era stato. Solo quello. Ormai lui è niente. La sua vita era è finita. E’ tutto finito, nel bianco della neve. Lui è finito.
Per sempre.

Tchaikovsky - Il valzer dei fiocchi di neve {Botiqueshipping}

La neve. La neve a Kalos era vista come una disgrazia.
Starnutendo, Shauna si sfregò il naso. CI mancava solo il raffreddore. Serena l’attendeva al caffè, e doveva sbrigarsi.
Mentre camminava, i fiocchi continuavano a danzare nell’aria sospinti dal vento. Si preannunciava una bella tempesta. Probabilmente non sarebbe uscita di casa, l’indomani.
« Ehi! » la sua ragazza, davanti al caffè, le sorride e le stampa un bacio sulle labbra non appena Shauna è alla sua portata. Le guance della castana si imporporano, assumendo un colore più violento. Serena non sembra farci caso.
« Sembra che stia arrivando una bella tempesta di neve, eh? » Shauna annuisce, sfregandosi le mani.
« Già! Con questa stagione vorrei solo starmene rintanata in casa. » Serena sorride.
« Possiamo farlo. Io, tu e un caminetto. » la sua proposta è ben presto accettata.

La mente di Serena non fa altro che girare. I baci della propria ragazza hanno sempre effetto su di lei. La coperta è da qualche parte, ma in realtà non sente poi così tanto freddo. Ci pensa Shauna a scaldarla a dovere. Sorride, attirando il viso dell’amata a sé.
Benedice la tempesta di neve che si sta consumando fuori dalla finestra. Domani sarà sicuramente un macello, ma per ora la bocca e le mani di Shauna la distraggono a dovere.
“Benedetta neve…” si trova a pensare Serena, prima che la sua mente sprofondi nell’oblio del completo piacere.

« Non ci credo, siamo bloccate in casa! »
« Non che ieri ti dispiacesse, eh! » a Serena non rimase altro che sbuffare, insoddisfatta.

Vocaloid 8 - Bad ∞ End ∞ Night {Fiordoropoli}

Da un po’ di tempo girava una leggenda inquietante per la città.
Crederci o meno, non era un problema.
Parlava di una ragazza, di un efferato massacro e di una fine infelice. Di come, minuziosamente, nonostante la gentile ospitalità dei Pokémon, la ragazza li ha massacrati tutti senza la minima pietà.
Pietà, pietà. Tutti parlavano di quella ragazza spaventosa. Il suo nome non di pronunciava, era come chiamare la morte stessa. E, peggio, anche ricordare anche quei Pokémon lo era.
Era una leggenda. Devi convincerti che è una leggenda.
Così, quando dormirai, i tuoi sogni saranno tranquilli. Potrai dormire bene. Potrai lasciare chiuso quel vaso di Pandora che non devi assolutamente aprire.
Dormi. Dimentica di quella leggenda e vivi la tua vita. O è la tua fine.

Rin e Len Kagamine - Mahou no Kagami {Arceus}

Lui era un Pokémon unico.
Aveva creato tutti gli altri.
Eppure, nell’osservare gli esseri umani, i Pokémon, di due specie, sentiva il desiderio di un compagno per la sua esistenza solitaria nell’osservare il mondo che ha creato.
Le due specie erano diverse, davano e toglievano. Si amavano, si odiavano, si aiutavano, si ferivano.
Ne era geloso, osservare tutti gli altri creare la vita. Ma aveva deciso di non intervenire e di dormire. E, in quel lungo sonno, osservare. Di come, quel mondo, stesse procedendo.
Gli esseri umani erano insinceri. Provavano tanti sentimenti contrastanti, ma erano anche capaci di emozioni delicate e forti al tempo stesso. Soprattutto se si trattava di provarli nella specie opposta alla propria.
Vedeva uomini dare addirittura la vita. Dare tutto quello che avevano. Per amore. Per senso di colpa. Perché, forse, lo trovavano giusto.
Arceus non lo sapeva.
Ma era convito di una cosa.
Quello che aveva creato era davvero qualcosa di molto positivo. E, sperava in fondo al suo cuore, che quei umani non si dimenticassero completamente di lui.

L'accavvallamento delle Note: