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Autore: Ace of Spades    18/10/2014    4 recensioni
Song-fic demenziale sulle note di 'Take me or leave me' del musical RENT.
Durante una riunione della Flotta dei Sette qualcuno deciderà di colpire la Marina e anche i flottari ne faranno le spese.
Genere: Comico, Demenziale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Shoujo-ai | Personaggi: Crocodile, Donquijote, Doflamingo, Drakul, Mihawk, Monkey, D., Garp, Sengoku | Coppie: Shichibukai/Flotta dei 7
Note: Missing Moments, Nonsense, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Take me or leave me: the attack of the Revolutionary army


















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si consiglia di leggere la parte cantata ascoltando 'Take me or leave me' del musical Rent, grazie per l'attenzione e buona lettura
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Ogni volta era sempre la stessa storia: il Governo li chiamava e loro come bravi cagnolini dovevano rispondere e presentarsi a quelle inutili riunioni create solo per far vedere che i sette Lord del mare erano sotto il controllo della Marina.

Peccato che non fosse proprio così.

Molte di quelle riunioni venivano annullate o spostate a causa della mancata presenza di molti dei membri. Ma non quella volta.
Sarà stata per la noia oppure per qualche ricatto, ma a quella riunione erano presenti tutti e sette i Flottari.

Lui se ne stava appoggiato al muro mentre fissava il vuoto; la sua presenza era giustificata dal fatto che gli era giunta voce che ci sarebbero state delle ciambelle con la glassa, ma fino a quel momento di dolci neanche l'ombra.
E cominciava a perdere la pazienza.
Fissò annoiato le altre persone in quella stanza; alcuni marine erano ai lati, molti si trovavano fuori per evitare qualche casino e il Grand'Ammiraglio era seduto davanti all'enorme tavolo con un'espressione rassegnata sulla faccia.
Non si stupiva più di tanto della presenza di tanti soldatini, d'altra parte quella riunione era stata organizzata a Marineford, nel Quartier Generale della Marina.

Boa Hancock stava sfogliando un libro per passare il tempo dato che di parlare con esseri inferiori quali erano gli uomini non era neanche un'opzione da considerare.
Moria stava giocando con delle forbici giganti tirate fuori da chissà dove, mentre Kuma stava immobile, il tutto sotto lo sguardo enigmatico di Jimbe, che cercava di ricordare per quale motivo avesse accettato di entrare a far parte della Flotta dei Sette.

E Crocodile e Doflamingo ovviamente stavano litigando - o flirtando, dipendeva dai punti di vista - dall'altra parte del tavolo; il primo cercava di ignorare il secondo mentre con l'unica mano buona girava il cucchiaino nella tazza di caffè; il secondo cercava di molestare il primo a suon di battutine e allusioni su certe posizioni.
Moria cominciò a ridere commentando che Doflamingo sarebbe volato contro un muro nel giro di qualche secondo; Hancock voltò pagina sibilando ai due di prendersi una camera; Kuma rimase in silenzio e Jimbe sbuffò.
La verità era che in quelle riunioni si annoiavano tutti terribilmente perchè non succedeva mai qualcosa di interessante, ecco perchè ognuno di loro provava a distrarsi come meglio poteva.

Mihawk si staccò dal muro e si diresse verso Crocodile quando vide la vena sulla sua fronte pulsare pericolosamente.
"Crocodile, dove sono i miei dolci?"
L'uomo, dopo aver sparato il fenicottero contro il muro grazie ad un tornado di sabbia, si girò a fissarlo. Era evidente che lo spadaccino era irritato, e non poco.
"Non chiederlo a me, non sono io che dirigo le cose qui"

Doflamingo si rimise in piedi come se nulla fosse, d'altra parte quella era la solita routine: lui infastidiva Crocodile e finiva per volare da qualche parte causa tempeste di sabbia.
Dopo aver sentito lo scambio di battute tra i due, si incamminò con il suo solito passò sgraziato verso Sengoku.
"Signor Grand'Ammiraglio" disse ghignando con una voce fintamente rispettosa, tanto che quella carica sembrava una presa per i fondelli, "le conviene far comparire delle ciambelle glassate se non vuole che la sua amata Marineford venga tagliata in due~"

Sengoku lo fissò infastidito; all'inizio non aveva prestato molta attenzione alle sue parole, ma quando sentì le parole 'ciambelle' e 'tagliata in due' capì a cosa si riferiva quel pirata. Ci mancava solo far arrabbiare una persona tranquilla come Occhi di Falco per concludere in bellezza quell'incontro.
Così chiamò uno dei tanti marine e gli ordinò di portare al più presto quanti più dolci riuscisse a trovare.

Doflamingo, contento del suo operato, si rimise a sedere sul tavolo di fianco a Crocodile.
"Bhe Falchetto, come si dice?" commentò ghignando quando vide un marine entrare trasportando un vassoio pieno di ciambelle e depositarlo davanti a loro.
"Gfafe" mugugnò con la bocca piena un adesso rilassato Mihawk.








*nello stesso momento, nelle cantine di Marineford*

"Grande Iva, ho trovato la mappa dei condotti di areazione, se vogliamo colpire tutte le persone qui dentro dovremmo rilasciare il gas esattamente qui" sussurrò un uomo indicando un punto su una mappa, mentre con l'altra mano sorreggeva un calice di vino rosso.
"Zucchevino, hai pvopvio vagione, favemo una bella sovpvesa alla Mavina, IH AH!" rispose un uomo incappucciato sbattendo i truccati occhi neri ed estraendo dal mantello una fiala di liquido rosa brillante.
"È ova di dave inizio allo spettacolo!"








*Marineford - molti piani più sopra*

"Croco-chan, perchè mi ignori? Lo sai che se voglio una cosa la ottengo in ogni modo"
"Lasciami bere il caffè in pace"
"Falchetto, dammi una mano"
"Non mettermi in mezzo"
"Tralasciando che sarebbe Croco-chan a finire in mezzo, ricordati chi ti ha appena dato una mano~"
"Non ho capito bene la prima parte, ma non ti devo niente, non ti ho chiesto io di andare da Sengoku"
"Doflamingo, ci tieni proprio a finire fuori dalla finestra."
"Quanto siete crudeli, mi chiedo cosa ci faccia una persona come me con voi"
"Tu sei il peggiore tra noi"
"Fufufu~ Croco-chan, mi hai appena fatto un complimento o sbaglio?"
"Sbagli"
"Ho finito le ciambelle"

Il suono di un allarme si diffuse nell'edificio e nello stesso momento una nuvola rosa gassosa cominciò ad uscire dai condotti di areazione e li sommerse senza che potessero fare qualcosa.

"Che diavolo è questa roba?" sbottò Sengoku alzandosi in piedi e tossendo imitato dagli altri. Qualche marine riuscì a raggiungere una finestra e ad aprirla facendo sì che il gas si diradasse.

"Ohi Croco-chan, che cos'è successo?" chiese una voce femminile.
"Non lo so ma ho una brutta sensazione a riguardo" rispose un'altra voce acuta.
"Lo sapevo che dovevo rimanere ad Amazon Lily" ringhiò una voce maschile.
"Kishishishi~ qui è successo qualcosa"
Quando la nebbia rosa scomparve le persone nella stanza trattennero il respiro.

Se era uno scherzo non era divertente.
Non lo era per niente.

Doflamingo fu il primo a parlare.
"Ma perchè ho una quinta di seno?"
Crocodile impallidì alzandosi in piedi e guardando il proprio corpo.
Capelli neri lunghi e leggermemte mossi, seno prosperoso, calze a rete e gonna, e, dulcis in fundo, tacchi.
Mihawk diede una rapida occhiata a tutti e infine disse ad alta voce quello che nessuno osava pronunciare.
"Pare che quella sostanza rosa ci abbia cambiato di sesso"

Dopo qualche secondo, cominciarono a sentire urla provenire da tutta Marineford, urla femminili.
Sengoku si guardò ancora una volta per essere sicuro di aver visto bene; lui era il capo della Marina, doveva mantenere la situazione sotto controllo.
"Rimanete calmi! Ci deve essere una spiegazione!" gridò con il suo solito tono autoritario, ma la frase non produsse l'effetto sperato. I marine, sentendo il Grand'Ammiraglio parlare con una voce femminile si impanicarono ancora di più e uscirono dalla stanza alcuni piangendo, altri svenirono.

Jimbe era basito; tutto si aspettava tranne di essere trasformato in una donna e sembrava che Moria la pensasse allo stesso modo dato che si stava fissando da un po'.
Che gran casino.
Crocodile era in piedi da qualche minuto in silenzio finchè non perse la sua proverbiale calma e lasciò cadere il sigaro per terra per poi mettersi le mani nei capelli.
"No... non di nuovo... non di nuovo!"
"Di nuovo?" chiese Mihawk guardandolo mentre il coccodrillo si mordeva la lingua.
"Fufufu~ allora è vero che prima eri una donna!"
"Stai zitto!"
"Oh Croco-chan non ti agitare, poteva andarti peggio. Potevi essere un' Imperatrice che regnava su un'isola di sole donne in cui gli uomini non possono mettere piede ed essere trasformata in uomo~"
Boa Hancock, che stava cercando di capire come respirare, sgranò gli occhi e cominciò ad urlare, rifugiandosi in un angolino.

"Ops~ comunque lasciamelo dire, sei affascinante anche da donna!"
"Chissà chi è stato" commentò Mihawk incrociando le braccia.
"C'è solo una persona al mondo capace di fare questi scherzi di pessimo gusto..." sibilò Crocodile schiacciando il sigaro con un tacco.
Sì perchè oltre ad aver cambiato il loro sesso, quella nebbia rosa aveva cambiato anche i vestiti.
Una den-den mushi suonò insistentemente; in quel momento entrò dalla porta il vice Ammiraglio Garp, che stava ridendo come non aveva mai fatto e continuò a sghiggnazzare quando vide Sengoku.
"Garp! Piantala di ridere! E adesso chi è, pronto!"

- IH AH! Spevo vi sia piaciuto lo schevzetto miei cavi zucchevini! -

"Ivankov!" urlarono in coro Crocodile, Sengoku e Garp.

- Esatto! Non pveoccupatevi, l'effetto della mia medicina duvevà civca 24 ove, ova più, ova meno... chissà -
La donna con l'uncino strappò il lumacofono dalle mani del Grand'Ammiraglio che stava fumando rabbia.
"Tu, sappi che questa me la paghi, appena sarò tornato normale verrò a cercarti e non sarà affatto piacevole per te." ringhiò.

- IH AH! Ma questa voce melodiosa la conosco! Cvoco-boy! Anzi, Cvoco-chan! Non pensavo ci fossi anche tu zucchevino -

"Hai appena trasformato nel sesso opposto l'intera Flotta dei Sette, spero sarai preparato per le conseguenze. E non chiamarmi Croco-chan!"

- Oh tvanquillo, come ho detto pvima, l'effetto duvevà un giovno... cvedo. Bhe ci si vede pvesto allora Cvoco-boy -

"Cosa vuol dire credo??? IVANKOV!"


Doflamingo , che si stava guardando il corpo da un po', cominciò a ridere pregustando già il momento in cui avrebbe ricattato l'altro con questa conversazone, mentre Mihawk stava fissando Kuma senza capire cosa fosse cambiato in lui, sembrava uguale a prima solo con il rossetto.
Garp stava continuando a ridere perchè il suo amico di vecchia data ora aveva un gran bel davanzale, dei lunghi capelli neri raccolti in una treccia e dei tacchi alti.
Era impossibile restare seri.
"Garp se non la pianti te ne faccio pentire"

Marineford era nel caos e lui rideva. Dovavano fare qualcosa maledizione! Non potevano certo darla vinta ai Rivoluzionari!
"Stai tranquillo Sengoku, hai sentito, l'effetto sparirà domani quindi non c'è bisogno di preoccuparsi" disse riprendendo fiato il vice Ammiraglio.
"Calmo un corno! Se la notizia trapelasse diventeremmo lo zimbello di tutti i mari!"
"A quello ci ho già pensato, ho fatto chiudere tutte le uscite dell'edificio così che nessuno possa entrare e abbiamo anche scoperto un buco nelle cantine. Sembra che il muro sia stato tagliato... oh bhe, ora basta aspettare!"
Sengoku era basito. Non sapeva se tirargli un pugno per il suo comportamento o congratularsi con lui per la sua efficienza. Optò per la prima quando l'altro tornò a fissarlo per poi scoppiare nuovamente a ridere.

Dopo l'uscita del Grand'Ammiraglio e di Garp dalla stanza, le cose sembrarono calmarsi un po'. Hancock era ancora in un angolo che ripeteva come un matra 'è un incubo'; Jimbe se ne stava a sedere ormai rassegnato, d'altra parte conosceva Ivankov e sapeva che i suoi scherzetti erano sempre pericolosi; Moria ne aveva approfittato per strappare l'ombra ad alcune marine per poi cominciare a giocarci e Kuma era rimasto fermo.
Crocodile camminava avanti ed indietro senza tregua; Mihawk aveva piantato la sua spada nel pavimento e si era seduto sull'elsa e Doflamingo sogghignava in un modo inquietante. Inutile dire che la situazione lo divertiva e non poco.
Proprio quando stava per fare una battutina, un'ombra sfuggita a Moria andò a sbattere contro un armadio nascosto dietro una pianta, che si aprì rivelando il suo contenuto.
"Guarda guarda quanto rhum! Dallo stato delle bottiglie deve essere invecchiato parecchio~"
Tutti i presenti si girarono verso l'armadio.

Dopo neanche 5 minuti lo avevano svuotato cominciando a bere, alcuni per disperazione, come Crocodile e Hancock, altri per noia, come Doflamingo, Jimbe e Moria, il tutto sotto lo sguardo della spadaccina più forte al mondo, che saggiamente si astenne dallo scolarsi una bottiglia. Se avevano cambiato sesso ovviamente anche la loro resistenza all'alcool era cambiata, ma questo nessuno degli altri lo pensò.

Infatti, dopo qualche ora, si ritrovò a fissare degli ubriachi.
Hancock stava abbracciando una pianta pregandola di farla tornare una donna, Jimbe si era addormentato sulla sedia, Moria si era accovacciato per terra rotolando sul pavimento - forse pensava di essere una palla - mentre Crocodile e Doflamingo ridevano.
E a Mihawk venne un'idea.

Doflamingo ingoiò un altro sorso di rhum e Crocodile guardò la sua bottiglia vuota.
"Ohi, fenicottero, dammi un sorso della tua che l'ho finito"
La bionda la fissò sorridendo come un'ebete; non si era resa conto di essere così ubriaca.
Avvicinò il suo viso a quello dell'altra per poi darle un bacio a stampo sulle labbra e scoppiare a ridere. L'intera situazione era esilarante.
"Perchè non mi passi quella dannata bottiglia senza fare storie? Dannazione, fai sempre quello che ti pare!" sbottò la mora tirando un pugno al tavolo.
"Non capisco cosa stai dicendo Croco-chaaan~" commentò fermandosi a fissare le guance arrossate dell'altra e le labbra rosee.
"Tanto lo so che quando non ci sono ti diverti con chiunque!"
"Mi stai facendo una scenata di gelosia?" chiese mentre la testa continuava a girargli vertiginosamente.
"Non è una scenata!" disse la mora strofinandosi gli occhi lucidi per l'alcool "è la verità!"
"Pensi davvero che mi comporti in quel modo?" sbottò Doflamingo alzandosi in piedi con in mano la bottiglia quasi vuota che avvicinò alla bocca usandola come microfono, per poi iniziare a cantare.




Every single day,
i walk down the street
i hear people say 'baby so sweet'
ever since puberty
everybody stares at me
boys girls i can't help it baby
so be kind and don't lose your mind
just remember that i'm your baby



La bionda ondeggiò e si girò a fissare Crocodile che la fissava con la bocca aperta.


take me for what i am
who i was ment to be
and if you give a damn
take me baby
or leave me

take me or leave me



Doflamingo sorrise sentendosi la testa leggera mentre Crocodile si decise a chiudere la bocca.


A tiger in a cage
can never see the sun
this diva needs her stage, baby
let's have fun!
you are the one i choose
folks will kill to fill your shoes
you love the limelight to now baby
so be mine but don't waste my time
cryin' "honey bear are you still my, my, my baby?"


take me for what I am
who I was ment to be
and if you give a damn
take me baby or leave me

no way, can I be what I'm not
but hey, don't you want your girl hot?
oh, don't fight, don't loose your head
'cause every night who's in your bed?
who?

who's in your bed?
kiss pookie



La mora si alzò in piedi afferrando la prima bottiglia vuota che vide per rispondere per le rime all'affare piumoso.


It won't work
I look before I leap
I love margins and discipline
I make list in my sleep baby
what's my sin?
never quit
I follow through
I hate mess but I love you
what do with my improptu baby?
so be wise 'cause this girl satisfies
you got a prize but don't compromise
you're one lucky baby



La bionda cominciò a ridere sguaiatamente perchè mai si sarebbe aspettata che l'altra l'assecondasse.


Take me for what I am

a control freak

who I was ment to be

a snob yet over attentive

and if you give a damn


a loveable droll geek

take me baby or leave me

a anal retentave





That's it
The straw that breaks my back
I quit
unless you take it back
women what is it about them?
can't live with them or without them



Si avvicinarono continuando a fissarsi negli occhi e a ridere tra una parola e l'altra.


Take me for what I am
who I was ment to be
who I was ment to be
and if you give a damn

and if you give a damn then
take me baby, or leave me

take me baby, take me or leave me
both take me baby or leave me


Si guardarono e dissero:

Guess I'm leaving. I'm gone!


Buttarono la bottiglia alle loro spalle e fecero una giravolta, ma data la sbronza colossale caddero per terra ridendo per poi addormentarsi.


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Sentiva la testa fargli un male cane, e sapeva che aprire gli occhi avrebbe peggiorato la situazione ma non poteva fare altrimenti.
Crocodile si mise a sedere guardandosi intorno; l'ultimo ricordo che aveva del giorno precedente era l'amadio pieno di rhum e poi più niente. Era passato parecchio tempo dalla sua ultima sbronza, ma ancora si ricordava i sintomi.
Ma perchè Boa Hancock stava dormendo abbracciata ad una pianta? E Jimbe come ci era finito appeso al muro al posto di un quadro? Moria sembrava una palla gigante e Kuma era sempre seduto nella stessa posizione.
Abbassò lo sguardo e trovò un braccio che gli circondava la vita; trattenendo un insulto cercò di spostarlo ma Doflamingo - che era sdraiato di fianco a lui - lo strinse di più a sè.
Crocodile sollevò gli occhi al cielo e osservò il resto della stanza; finalmente trovò Mihawk appoggiato al muro che dormiva con il cappello abbassato sugli occhi.

"Oh, ti sei svegliato"
"Allora non stavi dormendo! Aiutami a togliermi di dosso questo ammasso di piume"
Occhi di Falco si sollevò il cappello e lo guardò in un modo strano, quasi divertito, cosa che gli fece venire i brividi.
"Scommetto che non ti ricordi niente di ieri"
Crocodile sbiancò.
"Dovrei ricordarmi qualcosa?"
Mihawk ci pensò su e poi negò con la testa.
"No, ci siamo ubriacati tutti e poi mi sono addormentato"
Il coccodrillo tirò un sospiro di sollievo; da giovane aveva la brutta abitudine di dare spettacolo quando si ubriacava, per fortuna che quella volta non era successo.

Nel giro di un'ora si svegliarono anche gli altri, Hancock felice come se fosse Natale, uscì di corsa dalla stanza diretta al porto per tornare ad Amazon Lily; Moria un po' disorientato, si diresse al porto come l'Imperatrice cercando di capire da dove venisse tutta quella voglia di rimbalzare; Jimbe sbadigliò e se ne andò; Kuma uscì dalla stanza e sparì.
Doflamingo si svegliò quando Crocodile lo lanciò contro un muro; non si ricordava niente della sera precedente e aveva un gran mal di testa. Evidentemente nessuno si ricordava qualcosa date le facce stravolte, così, dopo aver salutato il Falchetto e Croco-chan se ne andò diretto a Dressrosa. Non riusciva a spiegarsi perchè avesse voglia di cantare...

Crocodile si diresse a grandi falcate verso la sua nave. Non sarebbe tornato subito ad Alabasta, prima doveva fare una visitina ad un certo omone truccato e fargliela pagare.

L'intera Marineford fu risistemata e furono riaperte le porte; tutti i presenti fecero promessa di non parlare mai più dell' accaduto; Garp e Sengoku ordinarono di chiudere il buco nella cantina e aumentarono la sorveglianza.
Un incidente del genere non doveva più accadere.
Mai più.



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Mihawk tornò a Kuraigana; una volta entrato nel castello, appoggiò la spada e il mantello e, presa una den-den mushi da dentro una tasca, si sedette sul divano e la diresse verso il muro bianco, poi la fece partire.
Il video era su due donne ubriache che tenevano in mano una bottiglia di rhum.


"Perchè non mi passi quella dannata bottiglia senza fare storie? Dannazione, fai sempre quello che ti pare!"
"Non capisco cosa stai dicendo Croco-chaaan~"



Li avrebbe ricattati a vita. Forse Crocodile aveva torto, il peggiore tra loro non era affatto Doflamingo.
Mihawk mangiò un pasticcino ghignando mentre le due donne cominciavano a cantare.

No, era decisamente lui il peggiore.










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Vi prego non uccidetemi.
Questa è la seconda song-fic che scrivo e mi è venuta demenziale, ma dovevo fare qualcosa con questa canzone, era troppo bella!
Direi che ce n'è per tutti i gusti, è palesemente senza senso, ma spero vi abbia strappato un sorriso :)
Eccovi un'immagine del trio in versione femminile!

http://touch.pixiv.net/member_illust.php?mode=medium&illust_id=14291266

A presto,

Ace of Spades☆
  
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