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Autore: DelilahAndTheUnderdogs    18/10/2014    1 recensioni
Tom DeLonge è sulla strada del ritorno a casa in una sera d'estate a Poway, California.
È andato trovare i suoi genitori.
Incontra una ragazza e si scontra con una generazione nuova e disillusa.
Considerazioni e riflessioni su un mondo che cambia.
***
Dal testo:
“Che ascolti?”
“The Moldy Peaches”
“Cos’è?”
“Una band”
“Una band non può avere un nome così banale”
“Blink 182 è un nome banale” commentò acida.
“Però spaccava” ribattei offeso.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Tom DeLonge
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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All I want to do is ride bikes with you and stay up late and watch cartoons.*


Era una serata tranquilla e la strada verso la casa dei miei era rasserenante.
Trovare una ragazza di pomeriggio tardi leggere su un muretto l’ultimo libro di Stephen King in mano, con alle orecchie delle cuffiette, era pressoché insolito. Ero a Poway, precisamente nella strada dove vivevo da giovane.
Quando vedo questi nuovi adolescenti anche loro con la musica nelle orecchie, non faccio a meno di pensare al mio walkman e a quanto fosse ingombrante.
Mi avvicinai, non avrei voluto passare per maniaco ma lei mi incuriosì non poco: sarà stato per lo sguardo assorto, per il fatto che portava un bracciale in cuoio intrecciato, per i capelli talmente ricci o per il semplice fatto che mi appariva come una outsider.
Le battei sulla spalla e mi guardò.
Dopo pochi secondi realizzando su chi io sia disse: “Ah, sei tu.”
Di certo non mi aspettavo questa reazione.
Gli occhi azzurri erano truccati pesantemente di nero, i capelli mandavano leggeri bagliori biondi.
“Che ascolti?”
“The Moldy Peaches”
“Cos’è?”
“Una band”
“Una band non può avere un nome così banale”
“Blink-182 è un nome banale” commentò acida.
“Però spaccava” ribattei offeso.
Mi guardò con sufficienza per poi distogliere lo sguardo.
Chiuse gli occhi e sospirò: “Siete la mia infanzia, voglio dimenticarvi.
La guardai: doveva avere più o meno diciotto anni e se per alcuni, noi compresi, siamo stati una rivoluzione e la voce per un’intera generazione per altri siamo stati lo sfondo di infanzie, di inizi.
“Mi dispiace” e non c’era niente di cui dispiacersi, in effetti.
Rispose: “Non è colpa vostra, ma mia.”
“Perché mai?”
“Tom, voi avete dato una scossa potente negli anni novanta: sembravate intramontabili. Alcuni di noi ora hanno idoli vomitevoli, altri si attaccano ad un passato glorioso - voi siete stati gloriosi. La mia scelta è stata un’altra: scavare e sporcarmi le mani per trovare dell’altro, non so se mi capisci”
“Sì, ti capisco.”
Guardò l’ora sul cellulare.
“Ti va se domani parliamo?”
“Certo”
Se ne andò salutandomi con la mano ondeggiare per aria, gli occhi assenti e un sorriso tirato.


La strada è ancora lunga, addirittura per te Ragazza Dal Nome Ignoto.
Anche se il tuo sorriso ormai è disilluso, troverai un modo per andare avanti.























































Note
*frase presa da 'Nothing Came Out' dei 'The Moldy Peaches'.

   
 
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