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Autore: Slytherin_TeMe    19/10/2014    5 recensioni
Piccola shot per (spero) strappare un sorriso a chi vorrà leggerla!
"-Stiles.- il suo solito tono freddo e distaccato non tardò ad arrivare alle orecchie del ragazzino, che prima di rispondere, deglutì rumorosamente.
Poteva sentire, nonostante fosse solo un fragile umano con i sensi limitati, l’odore che Derek emanava. Sapeva di bosco, ma non del comune odore del bosco. No, lui sapeva di bosco d’autunno, di foglie secche che si spezzano sotto i piedi e di colori che dovrebbero segnare la triste fine dell’estate, eppure sono fantastici visti tutti assieme.
Derek era l’autunno."
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Derek Hale, Stiles Stilinski
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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A quanto pare, per farmi scrivere, devo dedicare la storia a qualcuno.
Nasce da una situazione assurda, ma che mi ha portato alla mente questa ff breve ma (spero) carina!
Questa, va in generale a tutti quelli che hanno letto ed apprezzato le mie precedenti fic Sterek eeee ad una ragazza molto carina e speciale alla quale voglio molto bene e soprattutto, alla quale vorrei poter strappare un sorriso.
Megghy, questa è tutta per te!


PS: OOC perchè, io tento sempre di mantere i personaggi fedeli, ma quando una coppia non è Canon (dannazione ç__ç) è quasi del tutto impossibile, non sforare!






Dear Santa Claus









Era solo ottobre, metà ottobre per essere precisi, ma Stiles sapeva esattamente cosa avrebbe potuto chiedere a Babbo Natale per quell’anno.
No, non credeva in lui da tanto tempo ormai, ma gli piaceva poter immaginare di chiedere ad un uomo immaginario, un desiderio piuttosto impossibile da avverare.
Quel giorno, lui e Scott si sarebbero dovuti recare al loft dove viveva Derek, per sistemare qualche faccenda. Niente di importante, a dire il vero, ma Scott sembrava molto propenso a chiudere la questione il prima possibile.
Eppure, non si presentò. Gli scrisse un messaggio, con errori di battitura, probabilmente dettati dalla fretta, dove affermava che sarebbe dovuto andare da solo da Derek, ma che comunque non doveva preoccuparsi, avrebbe fatto in fretta a concludere la procedura per il piano che stavano cercando di mettere in atto.
Stiles non si fece molte domande, non gli importava un gran che a dire il vero, e poter star solo con il Sourwolf non gli dispiaceva poi troppo, soprattutto se poteva osservarlo senza che gli altri se ne rendessero conto.
Perché si, ci aveva messo qualche mese a capirlo, ma alla fine non aveva più avuto alcun dubbio. Derek scatenava dentro di lui ciò che nessuno aveva mai mosso, e non parlava di ormoni adolescenziali, oh no. Derek gli faceva palpitare il cuore ed i palmi delle mani diventavano sudaticci in meno di qualche secondo, quando i suoi occhi si fissavano in quelli castani del ragazzino.
Prese la jeep e si diresse verso il loft, senza fare domande.
Giunto sul luogo, aspettò qualche istante prima di scendere dall’auto e salire, verso il piano in cui il più grande abitava.
Ogni gradino era un’accelerazione cardiaca, e pensava che una volta arrivato in cima, sarebbe morto d’infarto.
Fortunatamente, non fu così.
Non ci fu nemmeno bisogno di bussare, perché Derek aveva già avvertito la sua presenza, probabilmente dall’odore, ed aveva aperto la pesante porta di metallo prima che Stiles potesse emettere anche solo una sillaba.
-Stiles.- il suo solito tono freddo e distaccato non tardò ad arrivare alle orecchie del ragazzino, che prima di rispondere, deglutì rumorosamente.
Poteva sentire, nonostante fosse solo un fragile umano con i sensi limitati, l’odore che Derek emanava. Sapeva di bosco, ma non del comune odore del bosco. No, lui sapeva di bosco d’autunno, di foglie secche che si spezzano sotto i piedi e di colori che dovrebbero segnare la triste fine dell’estate, eppure sono fantastici visti tutti assieme.
Derek era l’autunno.
-Derek.- rispose entrando all’interno del loft non appena il lupo si fece da parte. Non aveva notato, subito, che sul viso di quello che si spacciava per un lupo cattivo, e ci riusciva anche parecchio bene, vi era una macchia grande di vernice bianca. Copriva l’intera guancia destra, e rendeva il suo viso, un po’ meno burbero e serioso.
Quando Derek notò ciò che aveva visto Stiles, si indicò la guancia macchiata.
-Cora ha voluto dipingere la sua stanza.- fece un movimento secco con le spalle, per poi avvicinarsi al tavolo dove vi erano appoggiati tutti i fogli interessati.
-Così hai fatto il bravo fratello maggiore, e l’hai aiutata eh?- lo provocò scherzoso il più piccolo, guadagnandosi un occhiataccia solo per il modo in cui aveva parlato.
Non gli rispose, ma Stiles non ne fece un dramma, Sourwolf era conosciuto per i suoi lunghi silenzi.
Un po’ come il silenzio che c’è quando cade la neve, e ricopre tutto con il suo manto bianco e freddo. Parlare quando cade la neve, sembra quasi un sacrilegio.
Quindi si, Derek era anche l’inverno.
Parlarono del piano, litigarono e Stiles finì con la schiena contro il muro più vicino e la mano del lupo a stringere il collo della sua maglia di cotone nera.
-Okay! Okay! Hai ragione tu!- alzò le mani in segno di resa, e quando il lupo lasciò la sua maglia, Stiles vi passò le mani per stirare le piega fatte per la stretta.
Forse lo stava facendo apposta Stiles, a contraddire ogni sua proposta, per poter passare più tempo ancora con il lupo, che altrimenti, non vedeva che per qualche minuto.
Non poté inoltre pensare che, Derek, se avesse avuto tutta la barba pitturata di bianco, sarebbe stato un Babbo Natale decisamente troppo bello per poter essere visto solo dai bambini. Madri e figlie di ogni età avrebbero fatto la fila per potersi sedere sulle sue ginocchia, e questo, in qualche modo, lo fece ingelosire. Nonostante si trattasse solo di uno sciocco pensiero.
-Stiles, mi stai ascoltando?!- domandò innervosito, più del solito, Derek. Per poi puntare gli occhi chiari dentro quelli più scuri del ragazzo, che sentì il suo stesso cuore perdere un battito.
E lo percepì anche Derek, ma forse la scambiò per paura, quindi si allontanò di un passo, cercando di mettere più distanza tra di loro.
Derek lo stupiva ogni tanto, come un fiore che sboccia in ritardo durante la primavera, ma si dimostrava il più bello di tutti.
Forse Derek, non era solo le stagioni fredde, forse era anche primavera.
-Con quella guancia, conciata così, qualcuno potrebbe azzardare a dire che assomiglia  Babbo Natale.- ridacchiò il ragazzino, senza sapere per quale vera ragione avesse ammesso il suo pensiero.
Derek, infatti, alzò un sopracciglio. -Babbo Natale è vestito di rosso.- precisò, ma Stiles sapeva che lo faceva soprattutto per il gusto di contraddirlo.
-Ed ha una lunga barba bianca, ma non possiamo essere puntigliosi!- scherzò nuovamente.
Passarono altri minuti, in cui il silenzio aveva avvolto i loro corpi, e reso Stiles più nervoso del solito.
-Sai cosa chiederei a Babbo Natale?- per qualche strana ragione, Stiles pose il quesito, e Derek gli diede corda, forse, sperando che presto o tardi ci si sarebbe impiccato.
-Forse si.- ammise, stringendosi nelle spalle, ed il cuore di Stiles aumentò il ritmo dei battiti, suono che non sfuggì all’orecchio del più grande.
-Prova.- si era fatto serio, inspiegabilmente sentiva che ciò che avrebbe potuto dire il lupo in quel momento, avrebbe cambiato tutto.
-Una ragazzina, che ha vissuto nei boschi fin’ora, bisognosa dei tuoi insegnamenti e delle tue attenzioni?- tentò Derek, visibilmente a conoscenza dell’attrazione che Malia provava verso Stiles ma che, non veniva in alcun modo ricambiata.
-Non ci sei..- scosse il capo con un sorriso, il giovane Stilinski.
Derek parve pensarci un attimo, era quasi completamente sicuro che Malia fosse l’interesse più acceso del ragazzo al suo fianco, almeno in quel momento.
-Allora forse, la cotta che hai da quando eri solo un bambinetto? Una ragazza rossa di capelli, dotata di grande intelligenza che potrebbe farti il culo?- chiese nuovamente, e nuovamente, Stiles scosse il capo.
-Forse,- prese poi parola il più giovane, storcendosi le mani tra di loro -se ti impegni, arriveresti a capire che cosa voglio.- ed eccolo, quel battito frenetico che Derek sentiva ogni volta che si guardavano, si sfioravano o si parlavano.
-è un po’ scontroso, un po’ tanto.- cominciò Stiles. -Ed è un pessimo conversatore, non ha senso dell’umorismo e il sarcasmo non è nel suo dizionario…- venne però interrotto dalla voce profonda del giovane Hale.
-Non credo ci sia bisogno di continuare, Stiles. Forse, sappiamo entrambi che cosa vuoi.- Non era stupido, e soprattutto non era umano, lui percepiva nell’aria il profumo che Stiles emanava quando lui stesso era nei dintorni.
Era eccitato, ed esaltato, imbarazzato ed anche un po’ spaventato.
E Stiles mandò al diavolo il buon senso, il pizzico d’amore per se stesso e quella briciola del senso del pudore che aveva, e guardò dritto negli occhi il ragazzo, visibilmente vicino a lui.
-Caro Babbo Natale, quest’anno, vorrei solo una cosa..- sorrise quando Derek si fece ancora più vicino. -Un Lupo scontroso e con due profondi occhi veri.. Magari tutto nudo e con un fiocco rosso dove dico io!-
Perché la serietà non scorreva nelle vene del giovane Stiles Stilinski, e questo lo sapevano entrambi.
Ciò che Stiles però non sapeva, era che in un sorriso di Derek, nel primo sorriso che riuscì a strappargli, lui ci vide il caldo sole estivo, e percepì la stessa sensazione che ti da il vento fresco di quella calda stagione.
Derek era freddo come l’inverno, triste come l’autunno, sorprendente come la primavera, ma quando sorrideva, Derek era bello come l’estate.






Angolo autrice:
Si, è una storiella scritta su due piedi, per nulla pretenziosa ma (spero) di essere almeno in parte, riuscita a strapparvi un sorrisino! Se volete, lasciate un breve commento!
A presto


Slytherin_TeMe


  
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