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Autore: AndyR    19/10/2014    0 recensioni
Ethan (Zayn Malik) ha perso la sua famiglia in un incidente, da allora ha spento qualsiasi tipo di sentimento e l'unica cosa di cui gli importa è la boxe. Vincere gli incontri significa avere un mucchio di soldi, e questo gli basta.
Kayla è una studentessa universitaria in biologia, si è trasferita a Londra per studiare e passa la maggior parte del suo tempo con il suo migliore amico Daniel (Harry Styles). Non ha mai avuto una relazione seria con qualcuno e non ha intenzione di averla, almeno fino a che non vedrà Ethan.
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: Lemon | Avvertimenti: Contenuti forti
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Ethan's POV



Mi svegliai a causa dei raggi del sole che mi colpivano in pieno viso, quindi sospirai e aprii gli occhi. All'istante fui colpito da un senso di nausea e da un forte mal di testa, sicuramente dovuti al fatto che la sera prima avevo praticamente bevuto come una spugna.

Sentii la presenza di qualcuno accanto a me sul letto, quindi mi voltai e vidi una ragazza completamente nuda. L'ennesima ragazza della lunga lista. Il mio unico pensiero in quelm momento era lavarmi, poi avrei pensato a mandarla via. 


Mi alzai e infilai i boxer che recuperai dal pavimento, in seguito presi dei vestiti puliti e andai in bagno. Aspettai che l'acqua diventasse bollente prima di fiondarmi sotto la doccia e lasciare che l'acqua lavasse via tutti i pensieri. Ero stanco di quella vita, ma era l'unico modo per non pensare a niente. 

Non appena fui lavato e vestito, mi sistemai i capelli, come ogni mattina, poi uscii dal bagno e tornai in camera. La ragazza stava ancora dormendo, quindi ne approfittai per osservarla. Aveva i capelli biondi, ovviamente tinti, era eccessivamente magra e aveva il trucco sbavato su tutto il viso.

Pensai che sarebbe stata molto più carina senza tutta quella merda in faccia, ma evidentemente lo faceva per fare colpo sui ragazzi, e con me aveva funzionato. Ma era arrivato il momento di andarsene, quindi mi avvicinai a lei e la svegliai scuotendola. Lei aprì gli occhi e mi guardò a lungo, poi si alzò e si mise seduta sul letto.


"Devi andartene." Le dissi semplicemente, poi uscii dalla stanza e scesi in cucina per prepararmi qualcosa da mangiare. Presi il latte dal frigo e lo versai in un bicchiere, che poi posai sul bacone della cucina. Successivamente presi i cereali dalla dispensa e un cucchiaio e andai a sedermi al bancone, iniziando a consumare lentamente la mia colazione. 

Per fortuna era domenica, quindi potevo tranquillamente prendermela con comodo. 
Vidi la ragazza scendere dopo diversi minuti. Notai che si era sistemata i capelli e il trucco. Si avvicinò a me e cercò di baciarmi, ma mi scostai subito, non volevo si facesse strane idee. Quello che succede quando sono ubriaco inizia e finisce durante la notte, niente di più, e poi non ricordavo neanche il suo nome.

Mi alzai e la presi per un braccio, tirandola verso la porta d'ingresso, cercando di essere il più delicato possibile, cosa che mi risultava alquanto difficile, anche con le ragazze. Mi guardò con i suoi occhioni blu e si mordicchiò il labbro inferiore. "Non vuoi il mio numero?" mi chiese, come se fosse ovvio che avrei dovuto chiederglielo io. "A dire il vero non saprei che farmene." conclusi, dopo di che la spinsi fuori da casa mia e chiusi la porta, tornando alla mia colazione.

 

 

Kayla's POV



Sentii qualcuno chiamarmi a bassa voce e mi sentii scuotere leggermente, ma non avevo alcuna intenzione di alzarmi, così mi girai dalla parte opposta nel letto e mi misi il cuscino sulla testa per non sentire ancora quella voce. Invece sentii una risata cristallina e il materasso si abbassò leggermente accanto a me, segno che qualcuno si era seduto sul letto.

Quel qualcuno cercò di tirarmi via il cuscino, ma lo strinsi più forte. "Ancora cinque minuti Dan, ti prego." Il ragazzo sospirò, arrendendosi, e si stese di fianco a me. Mi tolsi il cuscino dal viso e lo abbracciai forte, come facevo tutte le volte che dormivamo insieme.

Lo sentii sorridere e mi strinse a sua volta, accarezzandomi i capelli delicatamente, come solo lui sapeva fare. Era l'unico in grado di farmi rilassare semplicemente compiendo quel piccolo gesto, e lo adoravo per questo.


"Ti ho preparato la colazione." Sussurrò al mio orecchio, e io gli stampai un bacio sulla guancia per ringraziarlo, poi sciolsi l'abbraccio e decisi finalmente di alzarmi. Adoravo dormire e la domenica era l'unico giorno in cui potevo farlo senza dover andare a lezione.

Presi il mio migliore amico per mano e lo aiutai ad alzarsi, poi scesi con lui in cucina e vidi che sul tavolo c'erano tutti i cibi che più adoravo. Gli saltai letteralmente addosso per abbracciarlo e lui ricambiò, stringendomi forte a lui. Pochi istanti dopo mi lasciò andare e mi sedetti ad una delle sedie attorno al tavolo. Mi versai un po' di succo nel bicchiere e lo bevvi tutto d'un fiato, mentre Daniel mi osservava ridacchiando.

Si sedette di fronte a me e iniziò a mangiare le uova strapazzate che aveva preparato per sè. "Allora, come vanno le cose con James?" domandai, addentando poi una fetta di pane e nutella. Lui quasi non si strozzò con le uova, bevve un generoso bicchiere di succo e si schiarì la voce.

"Adesso stiamo insieme a tutti gli effetti, ma non vogliamo ancora che si sappia in giro." rispose semplicemente, arrossendo. Io annuii e gli sorrisi, mordendo ancora una volta la fetta di pane. "Sai che non dirò nulla, sarò muta come un pesce." dissi finendo subito dopo il pane e bevendo ancora un po' di succo. "Lo so, mi fido di te." disse poi, continuando a mangiare le sue uova con la solita lentezza, tipica di Daniel. 


"Cosa ti va di fare oggi, piccola?" domandò quando finimmo di sparecchiare e di lavare i piatti sporchi. Ci pensai su un momento, piegando la testa di lato e soffermandomi ad osservarlo. "Pensavo che potremmo andare a fare una passeggiata al parco, che ne dici?" chiesi sollevandomi sulle punte per stampargli un piccolo bacio sulle labbra. Lui ridacchiò e annuì, andando poi di sopra, probabilmente a prepararsi, lasciandomi lì in cucina. Scossi la testa e andai sul divano per guardare i cartoni, mentre aspettavo che lui fosse pronto.
 
  
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