Quando Ginny e Lily rientrarono a casa, dopo un intenso pomeriggio di spese con Hermione e Rose nella Londra magica e non, la signora Potter posò scompostamente le buste con i loro acquisti sul divano in ingresso.
"Mamma, io salgo a farmi una doccia, oggi è stata una faticata!" annunciò Lily.
"Vai tranquilla tesoro, io intanto comincio a pensare alla cena!"
Lily imboccò le scale a passo svelto, mentre Ginny attraversò il salotto – dove incredibilmente non era stravaccato nessuno degli altri Potter - per raggiungere la cucina.
Là c’era ad attenderla una bella sorpresa: Harry era già tutto indaffarato davanti ad una padella il cui contenuto sfrigolava sul fuoco.
Ginny gli si avvicinò furtiva senza farsi sentire e lo abbracciò da dietro all’improvviso, cingendogli la vita e baciandogli delicatamente e sensualmente il collo.
"Ciao amore, siamo tornate…"
"Ehm… Mamma, veramente…"
Mamma?!
"Oddio tesoro, scusami!" esclamò Ginny ritraendosi di scatto, come se si fosse scottata.
Si sentì avvampare mentre il figlio si girava commentando:
"Non sai da quanto cercavo di farti questo scherzo!"
Come lui, anche Ginny non poté fare a meno di scoppiare a ridere quando vide la strana cicatrice a forma di saetta che solcava la fronte dell’uomo davanti a lei.




Se voleste lasciarmi un commentino, rallegrereste un po’ le giornate che dovrei passare a studiare Kant! ☺