Daisy era entusiasta d’essere lì, o forse si sentiva così euforica perché ormai aveva già bevuto qualche bicchiere…

Il POW BLOCK  era uno dei locali più esclusivi, non aveva un ubicazione precisa, era a metà strada fra tutti i regni e si poteva incontrare chiunque. La luce scura e bluastra, la musica così alta da far vibrare le pareti rendeva il locale degno del suo nome.

Peach dopo qualche bicchiere era diventata particolarmente socievole e lei e Mario stavano allegramente flirtando. Daisy inizialmente aveva sentito la mancanza di Luigi ma lei non era certo il tipo che si strugge per l’assenza del suo lui, se c’era l’occasione per divertirsi lei la coglieva al volo. Così cominciò a guardarsi intorno.

Notò un ragazzo.

I’ve never seen one like that before

Probabilmente nessun altro l’aveva visto: era vestito di nero ed era seduto ad un tavolo, in un angolo piuttosto buio del locale. Praticamente mimetizzato. Ma lei, vuoi per una vista da falco, vuoi per un atto del destino, l’aveva notato. Quel ragazzo dall’aria misteriosa, con il cappello di un verde scuro come il fazzoletto al collo, gli occhi così chiari da sembrare bianchi e così sottili come quelli di un gatto.

Don’t look at me like that

You amaze me

Si accorse che anche lui la stava guardando, o meglio, fissando. La principessa non distolse lo sguardo, non era quel  tipo di principessa, quella che abbassa lo sguardo timidamente. Ma non era solo quello, non riusciva a staccargli gli occhi dosso, aveva un qualcosa, d’affascinante, magnetico.

He ate my heart

He a-a-ate my heart

(You little monster)

Lui spostò lo sguardo all’ingresso del locale dove Daisy vide quella che sembrava una ragazzina, per via dei codini verdi. Sventolava la mano in direzione di lui, il quale rispose con un semplice cenno della mano. La ragazzina trotterellò al suo tavolo e si sedette praticamente incollata a lui, ma lui non la considerò più di tanto.

He ate my heart

He a-a-ate my heart

(you amaze me)

Nonostante la presenza della ragazza, i due continuarono a lanciarsi occhiatine. Daisy fu distratta dal cameriere, un toad dai pois blu fluorescenti.

-Ecco, questo è per lei. A quanto pare ha un ammiratore- disse facendo un cenno verso questo ammiratore, che era il Ragazzo Misterioso, il quale alzò il suo bicchiere verso di lei. Dopo tutto, chi altro poteva essere?

Il drink infatti, era lo stesso che stava bevendo lui.

Alla principessa un po’ faceva piacere quella specie di flirt, anche se le faceva meno piacere il fatto che stesse completamente ignorando la ragazza seduta a canto a lui, che stava civettando a vuoto.

Daisy assaggiò il drink: aveva un sapore strano ed era molto forte.

Si chiese se, in un qualche modo, avesse qualche affinità con quello strano ragazzo.

Look at him

Look at me

That boy is bad

And honestly

He’s a wolf in disguise

But I can’t stop staring in those evil eyes

Di certo non era il tipo adatto ad una principessa. Molto probabilmente non era neanche una persona per bene, con quegli occhi magnetici, così misteriosi e quella maschera nera poi, era forse un ladro? Oppure lo scagnozzo di un qualche re malvagio?

Una cosa era certa: in quel locale si comportava come un lupo a caccia.

I asked my girlfriend if she’d seen you round before

She mumbled something while we got down on the floor baby

We’ might’ve fucked not really sure, don’t quite recall

But something tells me that I’ve seen him, yeah

Era sicura che fosse la prima volta che lo vedeva, ma allora perché era così  familiare? Si sporse sullo sgabello per avvicinarsi a Peach.

-Peachy! PEACHY!-

-Cosa c’è?!- chiede la bionda chinandosi anche lei.

-Lo vedi quel tipo?- chiede facendo cenno verso il soggetto interessato che stava discutendo con la ragazza seduta accanto a lui. Peach allungò il collo per vedere meglio.

-Cappello verde, che parla con la ragazza coi codini? Mh, un po’ infantile direi- disse storcendo il naso.

-Sì, lui. L’abbiamo già visto? A me sembra familiare-

-Uuuuumh, io non credo. Voglio dire, a me non dice nulla. Uh, le cose si stanno scaldando laggiù-

That boy is a Monster

M-M-M-Monster

er-er-er-er

Il Ragazzo Misterioso e la ragazza coi codini stavano discutendo animatamente, lei sembrava molto arrabbiata, lui irritato e scocciato. Dopo avegli dato un ceffone, la ragazza se ne andò. Lui invece andò al bancone. Daisy, istintivamente, gli diede le spalle facendo finta di niente. Aveva una strana sensazione.

Lui invece, cominciò ad osservarla: il top arancione le lasciava parte della schiena scoperta e il capelli sfioravano le spalle nude.

He ate my heart

(Ilove that girl)

He ate my heart

(Wanna talk to her, she’s hot as hell)

Lei, dopo essersi girata appena, gli diede uno sguardo e quando s’accorse d’essere osservata da lui si voltò nuovamente. Lui però sapeva benissimo d’aver fatto colpo su di lei, le ragazze avevano un debole per lui. Lei però gli sembrava diversa. Le piaceva.

He licked his lips

Said to me

Girl you look good enough to eat

Put his ars around me

Said “boy now get your paws right off me”

Si avvicinò e le toccò leggermente il braccio. A Daisy venne immediatamente la pelle d’oca.

-Ciao- le disse avvicinandosi al suo orecchio per farsi sentire meglio.

-Ciao. Grazie per il drink- disse, senza guardarlo e giocerellando con la cannuccia rossa, per fare un po’ la preziosa. Lui sorrise.

-Mi sembra il minimo offrire da bere alla ragazza più carina del locale-

-Non sono la più carina- ribattè Daisy cercando di non ridergli in faccia.

-Ah, no? Se non sei tu, allora chi?-

Daisy indicò Peach, impegnata a chiaccherare con Mario.

-Beh, io non sono d’accordo- disse prima di tirarla a se, facendola scendere dallo sgabello e mantenendo una presa salda sui suoi fianchi. Lei lo fece allontanare un po’.

-Non ti conviene correre con me, se voglio posso stenderti subito. Almeno prima invitami a ballare- disse.

I wanna Just Dance

But he took me home instead

Uh oh! There was a Monster in my bed

Avevano ballato.

Avevano bevuto. Molto.

L’aveva baciata, forse.

Erano usciti dal locale.

We french kissed on a subway train

He tore my clothes right off

He ate my heart then he ate my brain

La mattina dopo Daisy era nella sua stanza a Sarasaland, intontita, con un mal di testa da record e un segno viola sul collo.

Si ricordava della serata al locale e del ragazzo.

Notò un fazzoletto verde al collo.