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Autore: Dany Art 99    19/10/2014    0 recensioni
Macavity non aveva ancora finito con i Jellicle... era stato ad un passo dal compimento del suo piano ma era tutto crollato quando lo avevano scoperto.
Quando lei lo aveva scoperto.
Quella piccola insulsa gatta, la compagna di quella sottospecie di odioso Protettore.
Demetra... avrebbe avuto la sua vendetta e sarebbe stata una delle più dolci e crudeli.
Doveva solo aspettare...
Dal testo:
*… non poteva essere lui. Non di nuovo.
Come uno schiaffo mi ritornò in mente la passata notte Jellicle, quando Demetra saltava addosso al gatto rosso e lo smascherava e lui la prendeva e la sbatteva a terra.
L'avevo quasi persa quella notte... quella notte in cui si avrebbe dovuto solo festeggiare.
Da quella notte tutto era cambiato; l'avevo sempre ammirata ed osservata e col tempo mi ero innamorato di lei, sentendo ogni sensazione amplificata in sua vicinanza, ogni battito accelerato; tutta la mia sicurezza da protettore crollava ogni volta che mi sfiorava.
E da quella notte avevo il suo cuore e il suo amore... e adesso che avevo quasi raggiunto il Dolce Aldilà non potevo permettere a quel pazzo nemmeno di pensare d sfiorarla per farle del male.*
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ciao a tutte :) Eccomi tornata (con il solito ritardo XD non odiatemi) con il terzo capitolo di questa storia che spero piaccia a qualcuno :)
Mi scuso in anticipo visto che il capitolo diciamo è "tranquillo" ma mi rifarò con il prossimo prometto :)e per gli eventuali errori nella scrittura ma in questi giorni non dormo molto (Croce sul cuore).
Quindi vi lascio alla lettura e spero che vi piaccia.
p.s. MI fareste veramente tanto tanto tanto tanto tanto tanto tanto contenta se recensite :) quindi se lo fate sapete che avete fatto contenta la sottoscritta.
Buona lettura :3
[Revisionato]

 
POV  MUNKUSTRAP
 
Era da molto che non andavo a trovare il gatto bianco e nero e sinceramente avevo paura di essermi dimenticato il posto in cui abitava.
Mi affidavo all'olfatto nel tentativo di seguire la traccia lasciata dal gatto magico. Era lieve ed essere nel territorio degli umani, con tutti i loro ristoranti e la loro immondizia, non aiutava.
Si era allontanato parecchio dalla discarica e questo non mi piaceva affatto.. stare così lontano da  Demetra, sopratutto in quello stato mi logorava più della rabbia per Macavity.
Continuai a camminare un altro po' nei vicoli umani nascondendomi qualche volta quando sentivo rumori troppi vicini.
Ma ormai dovevo esserci.
Mistoffeles aveva un odore molto particolare.. quasi “magico”, sembrava un mix di spezie orientali e piccanti.
Non era un brutto odore.. era solo strano, come il gatto a cui apparteneva del resto.
Mi mossi all'interno del vicolo n° 8 della fabbrica di legname e cominciai a cercare in ogni possibile nascondiglio ma di Mistoffeles nessuna traccia.
Stavo per salire sul tetto quando un “puff” alle mie spalle mi ditrasse; mi girai e vidi il muso bianco di Mistoffeles che mi guardava sorridendo.
-Che bella sorpresa Munkustrap! A cosa devo la tua visita?- mi chiese cordiale e sorridente come al solito.
-Non ci sono belle notizie Mistoffeles- dissi io abbassando lo sguardo e cominciai a raccontare tutto quello successo, compresa la gravidanza di Demetra.
-Nonostante i brutti fatti che stanno succedeno però ti devo fare le congratulazioni per Demetra- mi disse stringendomi una zampa.
-Lo so, grazie Mistoffeles ma non so quale sarà la sua prossima mossa ma ormai sono certo che voglia Demetra e i cuccioli per vendicarsi della scorsa luna Jellicle quindi ho bisogno di una sorta di protezione per Demetra.. ho bisogno che tu la protegga con qualcosa.. qualsiasi cosa- dissi io quasi come una supplica.
-Oh.. non posso fare molto finchè non ha i cuccioli.. insomma da quello che mi dici Macavity vuole loro quindi una volta avuto potri nasconderli ma per adesso posso solo proteggerla... avendo un buon udito, modestamente, quasi il migliore, potrei avvisare molto prima che arrivi Macavity e quindi portarla in un posto sicuro e lontano in quello stesso momento ma con gli adulti è un po' faticoso quindi non potrò farlo molte volte- mi disse.
-Non servirà molte volte Mistoffeles.. ti sono immensamente grato- dissi io sorridendo.
-Non devi esserlo, voi siete la mia famiglia, per voi farei questo ed altro- disse lui.
-E adesso torniamo dai Jellicle eh?- aggiunse dopo qualche momento di silenzio.
Io annuii e lui mosse leggermente le zampe, -che stai facendo?- chiesi io curioso.
-Ti faccio provare sulla tua pelle l'eventuale fuga che dovrei far fare a Demetra... rilassati- disse lui sorridendomi.
Ma non mi rilassai... sinceramente avevo paura delle cose che non consoscevo; respirai e vidi intorno a me formarsi una specie di nebbia grigia, come quella che gli umani usavano per fare gli effetti nei loro film.
Vidi la nebbia avvicinarsi e coprirci interamente; poi più niente.
 
 
POV DEMETRA

-Tranquilla sarà qui a momenti- mi disse per l'ennesima volta Jemina, stavo camminando avanti ed indietro tenendomi la pancia da ormai due ore.
L'ansia stava crescendo a dismisura ed avevo paura di scoppiare da un momento all'altro e di mettermi ad urlare.
Avevo cercato di aiutare come potevo ma non riuscivo a concentrarmi e quindi non aiutavo nessuno.
Jemina mi aveva affiancato nelle ultime ore e continuava a ripetermi che sarebbe andato tutto bene ma sembrava che lo dicesse più a se stessa che per farmi tranquilizzare.
-Jemina ha ragione... Demetra devi stare tranquilla sopratutto nelle tue condizioni- disse Jenny che si era unita a noi due per farci compagnia.
-Non ci riesco.. è via da due ore, insomma dovrebbe essere già tornato!- dissi con un urletto isterico.
Da quando ero diventata così isterica?
Cominciai a respirare affannosamente appoggiandomi alla macchina gialla; Jenny mi fu subito accanto tenendomi il viso imperlato di sudore.
-Demetra.. devi calmarti, l'ansia fa male ai cuccioli- mi disse Jenny accarezzandomi la schiena con movimenti lenti e circolari che mi rilassarono velocemente.
Respirai profondamente un paio di volte e dissi -grazie .. grazie Jenny ma ho .. ho paura e non riesco a rilassarmi senza Munkustrap.. ho paura, ho paura per loro- dissi indicandomi l'addome gonfio.
-Adesso ascoltami.. vai a distenderti e riposati, appena arriverà Munkustrap gli parlerò io e lo manderò da te ok? E non preoccuparti per loro... manca solo una settimana e stanno bene, te lo assicuro- mi disse lei guardandomi dritta negli occhi.
-Lo pensi davvero?- chiesi io ansiosa, lei mi guardò con uno sguardo completamente calmo ed annuì, ci credetti veramente ma mi sentivo stanca.. troppo stanca.
-Ora però devi andare veramente a riposare... una gatta nelle tue condizioni ha bisogno solo di riposo- mi disse e mi accompagnò alla sua tana nonostante tutte le mie proteste.
Mi appoggiò le zampe sulle spalle e mi fece accucciare “gentilmente”.
Mi infilò sotto alcune coperte e mi diede un leggero bacio in fronte.
Stava per andarsene ma la fermai.. non volevo stare sola finchè non fosse arrivato Munkustrap.
-Aspetta Jenny... finchè non arriva Munkustrap potresti restare tu o mandarmi Jemina? Non voglio stare sola- dissi io, lei mi osservò per un momento ed annuì.
-Io devo badare ai cuccioli ma Jemina sarà contenta di venire qui- mi disse prima di sparire nell'oscurità.
Dopo qualche momento una testolina bruna sbucò dall'entrata sorridendomi dolcemente, mi si accucciò di fianco e mi fissò negli occhi.
-Grazie per essere venuta Jemi.. non so come ringraziarti.. di tutto- non sapevo esattamente che cosa dire, in fondo non ci ero abituata, non chiedevo mai niente a nessuno, ero indipendente e mi autogestivo.. non incappavo molte volte in quel genere di cose e situazioni.
-Non devi farlo semplicemente, Demetra io ti ho sempre visto come un esempio da seguire, quasi come una sorella maggiore.. quella che non ho mai avuto, quindi semmai sono io a doverti ringraziare- disse molto velocemente e con le gote arrosate.
-Oh Jemina..- disse e le posai una zampa sopra la sua, -apprezzo molto quello che hai detto- dissi semplicemente.
-Beh.. io- arrossì e mi resi conto che non gli venivano fatti molti complimenti, complimenti che meritava sicuramente.
-Jemina sei una splendida gattina, anzi che dico ormai sei una gatta, una meravigliosa e dolcissima gatta... i maschi faranno a gara per te lo sai?- le sorrisi e dalle sue labbra fuoriuscì la sua tipica risata cristallina.
-Oh..non credo, sono maldestra nel ballo e non so come fare ad attirare i maschi.. insomma non so muovermi in modo sensuale come.. come Cassandra- disse scarlatta in viso.
Io le posai una zampa sul mento e glielo alzai per averlo all'altezza col mio, -ti è mai parso che io mi muova sensualmente?Per questo dovresti chiedere meglio a Bombalaurina- dissi io ridendo leggermente e posizionando una zampa sul ventre, li sentivo scalciare.
Jemina seguì con lo sguardo il movimento e lo vidi; -vuoi...vuoi sentire?- le chiesi.
Lei annuì leggermente e timidamente mi porse una zampa; io l'afferrrai e la strinsi leggermente posizionandola alla base del ventre.
Il suo sguardo si perse sulla sua zampa e la vidi alzare il viso allarmata ed allo stesso tempo felice e sorridere come non mai quasi saltando sul posto.
-Oddio! Oddio! Gli ho sentiti! Gli ho sentiti!- disse con un gridolino, risi leggermente e lei mi sorrise di nuovo guardando la zampa ancora appoggiata alla mia pancia.
Le sorrisi dolcemente e lei rispose al sorriso, -hai ..hai già deciso come chiamarli?- mi chiese.
Io feci cenno di no con la testa.. insomma non sapevo nemmeno quanti erano e se erano maschi e femmine.
-Ho qualche leggera idea.. ma credo che dovrebbe deciderli anche Munkustrap... spero solo di non farli nascere mentre Macavity ci minaccia, insomma vorrei solo che tutta questa storia finisse- dissi io abbassando lo sguardo.
-Andrà tutto bene, tranquilla- disse e sentii la sua zampa sulla mia  stringersi a breve.
Passammo così quasi mezz'ora a parlare e questo mi rilassò molto, facendomi estraniare per qualche momento da tutta quella situazione che mi circondava.
In quel momento mi sentivo solo una futura mamma e non qualcuno che doveva scappare per sopravvivere.
 
 
POV MUNKUSTRAP
 
-Mistoffeles... mi gira la testa è normale?- chiesi io cercando di non vomitare lì, dopo quella specie di viaggio che mi aveva fatto fare Mistoffeles.
-Sì, è normale tranquillo. La nausea passerà fra qualche momento- mi disse lui posandomi una zampa sulla spalla mentre lui sembrava essere uscito da un ottima dormita.
Eravamo “apparsi” ai confini della discarica e cominciammo ad avanzare, cercavo di sentire qualsiasi odore estraneo ma per fotuna avvertivo solo gli odori dei Jellicle intorno a me.
-Saranno tutti contenti di vederti Mistoffeles- dissi io per rompere il silenzio che si era creato, -lo sarò anche io, mi mancano molto i Jellicle- disse lui.
Arrivammo alla porte della discarica e l'odore “di casa” mi invase, sorrisi leggermente nel vedere tutti che si davano da fare come la grande famiglia che eravamo, non potevo però non avere quella punta di rabbia per chi aveva reso necessario tutto ciò.
Quel verme rosso.
I giovani maschi erano di vedetta e vidi subito Cassandra avvicinarsi a Mistoffeles per salutarlo, avevo visto nascere la loro amicizia negli anni; assomigliavano molto ad uno di quegli illusionisti umani e la loro assistente.
Mi allontanai per lasciare Mistoffeles ai Jellicle che lo volevano salutare e mi avvicinai alla tana mia e di Demetra per vedere come stava ma quando entrai non c'era.
Mi invase il panico... ero ancora troppo felice per la notizia che mi aveva dato, ma con l'amore che cresceva per lei cresceva anche la paura sia per Demetra che per chi teneva in grembo.
-Non è qui Munkustrap- disse una voce che consoscevo fin troppo bene alle mie spalle, mi girai e vidi Jenny appoggiata con la spalla all'entrara.
-Ciao Jenny, Demetra dov'è?- chiesi io insistente; -è nella mia tana con Jemina.. ma Munkustrap dobbiamo parlare- disse lei con aria cupa.
Mi preoccupai a morte, -ti ascolto- dissi io incitandola; -oggi non è stata bene.. tutta quest'ansia non fa bene né a lei né ai cuccioli... ha bisogno di te e di te soltanto, non può portare a fine la gravidanza senza il suo compagno- disse molto seria.
Mi avvicinai a lei e quasi imprecai sottovoce, -è tutta colpa di Macavity... ora capisco che cosa vuole... vuole che non le stia vicino- dissi io arrabbiato più che mai.
Sentii la zampa di Jenny sulla mia spalla e i suoi occhi puntanti nei miei -Munkustrap, vai da lei e rimani con lei- disse con voce ferma e sicura.
La rabbia svanì ed annuii.
Cominciai a correre verso la tana di Jenny e mi fermai per riprendere fiato quando arrivai all'entrata.
Entrai lentamente e respirando e vidi Demetra avvolta da una coperta nella cesta di Jenny con Jemina accanto che rideva sorridendo. Ed anche Demetra rideva.
Rimasi qualche momento li ad ascoltare quel suono meraviglioso poi entrai del tutto e vidi che Demetra mi aveva visto.
-Ciao Munk- sorrise Jemina alzandosi e abbracciandomi leggermente, si avvicinò al mio orecchio e mi sussurrò un “congratulazione” prima di uscire dalla tana e lasciarci completamente da soli.
Mi avvicinai lentamente e lei si alzò togliendosi involontariamente la coperta dalle spalle, -Demetra io...- provai a dire mentre mi chinavo verso lei ma le sue labbra bloccarono le parole sul nascere.
Mi avvolse le braccia intorno al collo e io la strinsi i fianchi, -non dire niente- mi disse sfiorandomi con le unghie il labbro.
-Mi dispiace.. è tutta colpa mia, se sei stata male... se Macavity vuole vendetta- dissi io guardandola negli occhi dorati.
Zaffiro nell'oro.
Lei mi sfiorò di nuovo le labbra con l'unghia e senza dire niente io la presi di nuovo in braccio e la rimisi nella cesta riavvolgendola nella coperta.
-Non voglio che tu e loro prendiate freddo- sussurrai io, lei sorrise e disse -allora vieni qui e riscaldaci tu-.
Non me lo feci ripetere due volte ed entrai nella cesta con lei, era un po' piccola ma lei appoggiò la testa sul mio petto e ci stemmo benissimo.
Le passai una mano sul ventre accarezzandoglielo e sentii un piccolo movimento, come un calcio... mi fermai e la guardai: lei sorrideva.
-Stanno salutando il loro papà- mi sussurrò e io le diedi un piccolo bacio a stampo.
-Sai Munkustrap... Jemina prima mi ha chiesto una cosa- cominciò lei sfiorando la mia pelle con la sua guancia.
-Cosa?- chiesi io accarezzandole di nuovo il ventre, -come avrei chiamato i cuccioli- rispose lei.
-E tu cosa gli hai risposto?- le chiesi io guardandola negli occhi; -che... avevo qualche idea.. ma che volevo sentire te.. quindi come vorresti chiamarli?- mi chiese.
Io ci pensai su un bel po' sinceramente continuando ad accarezzarle il ventre.
-Quanti saranno?- le chiesi, -Jenny mi ha detto che dovrebbero essere due, ma non sappiamo se sono maschi o femmine, per quelo bisognerà aspettare che vengano alla luce ma io ho come un presentimento- sussurrò lei.
Due... due cuccioli! Ero felicissimo..-quale presentimento?- le chiesi, -secondo me saranno un maschio e un femmina- sussurrò sorridendo.
-E come vorresti chiamare lei?- le chiesi io, -non lo so a me è sempre piaciuto Iris- sussurrò con le labbra premute sul mio petto.
-E allora sarà Iris.. è un bellissimo nome- dissi accarezzandole le orecchie; -e per il maschio sceglierai tu- mi disse.
-Sai... non molti Jellicle conoscono come è nata effettivamente la nostra tribù.. e mi è sempre piaciuto il nome del primo capo clan- dissi io.
-Ossia?- mi chiese curiosa lei, -Argo... mi è sempre piaciuto questo nome- dissi io sorridendo.
-Argo... mi piace molto- disse lei, la vidi alzarsi e avvicinò il volto al mio sfiorando il naso con il mio.
Io la trassi a me e la baciai di nuovo assaporando il sapore della sua pelle a contatto con la mia.
 
*Dopo qualche giorno*
 
POV JEMINA
 
Erano passati alcuni giorni da quando avevo passato del tempo con Demetra e sinceramente mi sentivo più rilassata.
Macavity non aveva dato segno di voler attaccare e non c'erano stati più avvistamenti né del gatto rosso né dei suo randagi.
Ormai tutti i Jellicle sapevano che Demetra aspettava dei cuccioli e ormai la tribù era piombata in quello stato di frenesia e di felicità verso la gatta dorata.
Qualche volta la andavo a trovare per parlare un po', ogni volta sembrava più stanca ma sembrava anche... radiosa.
Diceva ogni volta che non c'è la faceva più e che voleva dare alla luce quei cuccioli per poi darli a me per far pratica come babysitter; poi scoppiavamo a ridere come non mai.
I turni di guardia continuavano ma con meno frequenza, quando toccava a Pouncival lo affiancavo per non farlo annoiare e qualche volta mi meravigliavo a fissarlo rapita.
Stavano succedendo troppe cose intorno e dentro di me.
Qualche volta andavo a fare una passeggiata con Demetra, perchè a detta di Jenny bisognava camminare per i crampi, e lo stavamo facendo anche in quel momento.
-E allora avete deciso come chiamarli?- chiesi io curiosa mentre la gatta mi camminava di fianco, -diciamo di sì ma vogliamo sia una sorpresa per la tribù- disse lei.
-Non vedo l'ora- dissi io sovrappensiero, -non dirlo a me, voglio vedere i miei cuccioli, voglio guardarli negli occhi- disse lei sorridendomi.
Io mi guardavo in giro molto sovrappensiero, -Jemina... c'è qualcosa? Ti vedo distratta... non c'entrerà un certo gatto vero?- mi chiese maliziosamente.
-N..No ma che dici?- chiesi io scarlatta in viso... aveva indovinato in pieno l'oggetto dei miei pensieri.
-Tremolio nella voce, guance arrossate... io direi che stai pensando a qualcuno... ora mi basta scoprire chi sia questo qualcuno- disse lei sempre con quel sorriso malizioso.
-Demetra!- dissi, lei si mise a ridere, lei alzò le spalle e disse -ok..ok, non dico niente; però ricordati che qualunque gatto tu sceglierai, sarà un pazzo se dice di no e se lo fa mandalo da me- mi disse guardandomi negli occhi.
-Lo farò- dissi io ridendo con un mezzo sorriso... Povero Pouncival se mi avesse detto di no.. poi mi fermai.
Perchè avevo pensato Pouncival? Perchè proprio a quel gatto così simpatico e bello... come cosa? Perchè stavo pensando al mio migliore amico in quel modo?
Per il Dolce Aldilà.. non potevo essermi innamorata di Poucival.
E se avesse detto di no?
Sarei rimasta distrutta lo sapevo, e lo sarei rimasta per molto tempo ma Pouncival.. non era il gatto da fare così... e se lo fosse?
Un migliaio di domande mi vorticavano nella testa quasi che sentii in ritardo l'urlo di Demetra.
-Jemina attenta!- disse urlando e io mi voltai, dietro di me a pochi centimetri di distanza c'era Macavity in persona che mi osservava con un sorriso malizioso.
Eravamo al capolino della discarica ma sentivo in lontananza i passi dei Jellicle richiamati dall'urlo da Demetra.
Sentii le zampe di Macavity intorno ai fianchi che mi accarezzavano... io ero completamente impietrita dal panico.
Lo guardavo negli occhi e non riuscivo a muovermi.
Perchè non riuscivo a muovermi?
La sua zampa artigliata si chiuse intorno al mio fianco e sentii le unghie infilarsi nella carne.
Urlai di dolore e vidi Demetra che si avvicinava, -ferma dove sei... visto che sembrate così amiche, credo che la porterò con me e mi divertirò con lei- mi fece girare con la schiena contro il suo petto e vidi Pouncival che correva con il panico negli occhi.
Lo fissai mentre mi guardava mentre la zampa di Macavity mi premeva sulla bocca e sul naso.
Cominciai a muovermi cercando ossigeno ma la sua stretta era come cemento.
Cominciai a rantolare e sentii le tenebre avvolgermi con l'immagine degli occhi di Pouncival fissi nella mia mente.



Al prossimo capitolo, 
un bacio, 


Dany
   
 
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