Un ricordo ammalato.
Ho cercato il
tempo andato,
la
testa pare m’abbia tradito.
E cerco
invano un tuo ricordo.
La paura di
una sofferenza mi fa sentire in gabbia,
mi corre
dietro,
come
un cane ubriaco della sua stessa rabbia,
che
m’acceca,
come l’urlo
d’un dolore che non le darà mai tregua.
E rivedo il dolore
dei suoi occhi che pare vuole uccidermi,
E arresto
ogni pensiero per difendermi.
Stracci di
ricordi cominciano ad affiorare:
senza troppa
fatica m’insegnava ad amare.
Ed impiego
più tempo per quest’amabile poesia
Perché la
lacrima ogni parola vuol schizzarla via.
Ma non
riuscirà,
la scrittura
e un mondo a parte di affetti che la vita
senza
chiedere c’ha strappato.
Se solo nero
su bianco potessero colmare ogni singola mancanza…
A volte la
notte mi pare di sentire una tua carezza.
Il mio unico
confessore è lo specchio ogni mattina,
che mi
ricorda quanto, con ogni mio lineamento, tu mi sia vicina.