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Autore: Vima_1206    19/10/2014    2 recensioni
Avete presente quando ci si affeziona ad una cosa e non la si vuole più lasciare?
Bene, penserete che debba lasciare una persona a me cara oppure un oggetto che mi ha visto crescere. In realtà, sto parlando di quella ''maledetta'' scuola che tutti odiano...
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Allora,  partiamo dall'inizio. Anzi, forse è meglio se mi presento, quindi ricominciamo tutto da capo...
Mi chiamo Vincenza, ho 14 anni e sto per raccontarvi la mia storia.
Due anni fa, ero terrorizzata all'idea di iniziare un nuovo anno e di cambiare istituto. Dicevo ancor prima di conoscere le nuove professoresse e i nuovi compagni, di non voler andare a scuola e che sarebbero stati i 3 anni peggiori della mia vita.
Il primo giorno ci accolsero due professoresse: una con i capelli marroni, bassina e con un sorriso a 32 denti sulle labbra; 
l'altra era alta, bionda e molto sicura di se. Le guardai un istante negli occhi e le soprannominai l' ''l'angelo'' e il ''diavolo'' per quanto fossero diverse.
Rggiungemmo una classe al quanto piccola al piano di sopra, forse lo stanzino di casa mia è più grande! 
Per quanto riguarda i compagni, ne conoscevo pochi, gli altri si o no li avevo incontrati per strada.  Iniziarono a spiegarci chi erano e che cosa insegnassero, dopo di che fecero l'appello. Dal mio conto, se era giusto, dovevo essere la numero 15 sull'elenco. Un numero dispari che mi avrebbe salvato la vita in futuro. La giornata si concluse velocemente e al suono della campana volai fuori dall'aula pronta per tornare immediatamente a casa.
Il giorno seguente decisi di inquadrare meglio i miei compagni seguendo l'ordine dell'appello pronunciato dall'insegnante. 
Francesca, solita ragazza secchiona che si dedica solamente allo studio e non da nessun cenno al divertimento.
Ugo, ragazzo bassino e con lo stesso nome e cognome del fidanzato di mia cugina. Poi, scoprii che era il cugino del fidanzato e che quindi avevamo un certo legame di parentela.
Salvatore, prima faccia conosciuta dato che veniva al mio stesso asilo.
Alessia, conosciuta di vista solo perché era amica di Tizzani, una mia amica dell'asilo e  a volte ci uscivo anche insieme.
Di benedetto......non ricordo il nome, anche perché sia nella foto di inizio scuola che nel primo giorno non avevo notato. Comunque ragazzo alto come un lampione e con due occhiali enormi.
Di candia , innocua ragazza con gli occhiali, solo d'apparenza!
Giada, l'angelo biondo che Dio ha mandato sulla terra.
Michele, fratello di Giada che è stato mandato dall'inferno per quanto sia diverso dalla sorella .Ragazzo molto vivace e con la cresta da galletto.  
Letizia, insopportabile e fastidiosa ragazza bruna, conosciuta alle elementari ad un pon di inglese.
Ilaria, ''bimba''  tutta rosa e fiori, anche lei la conoscevo perchè veniva all'asilo con me e sinceramente non eravamo in buoni rapporti... per il momento.
Simone, dolce quando vuole ma anche irritante e bulletto quando la luna gira storta, conosciuto già alle elementari.
Matteo, ragazzo mai visto in tutta la mia vita bassino e paffuto.
Rossella, anch'essa secchiona perché migliore amica di Antonetti, ma al contrario suo sapeva ridere e scherzare.
Arianna, iscritta a questo istituto per ultima e il destino ha voluto che capitasse in classe nostra.
EEEE.....TADAN  Vincenza, ragazza insicura di se, che sa ridere al momento giusto e se si affezziona a qualcuno da l'anima pur di non perderlo.
Irene, con i capelli più ricci dei miei e un sorriso sempre stampato sulla faccia, anche al più tragico dei momenti non vedi che cambia espressione. Avrà una paralisi facciale.
Aurora, un pezzo da 90! Ci conosciamo da  8 anni e il suo carattere non cambia mai.
Leonardo, definito playboy da parecchie persone, ma sinceramente io non mi sento attratta da lui, Anch'esso con la cresta e l'aria da dolce bambino che ha.
Michela, inizialmente molto simpatica e giocherellona, ma poi mi sono accorta che non siamo fatte per essere migliori amiche, forse per il carattere e il modo di fare troppo diverso.
Annarita, ragazza dagli occhi azzurri e capelli con i riflessi naturali, ho sempre giurato che qualche giorno glieli andrò a rubare.
Ti Luisana, eravamo inseparabili all'asilo, ma crescendo ognuno ha preso la sua strada.
Andrea, alto e con la carnagione molto chiara, educato e solitario.


Andando avanti con il tempo ho iniziato a fare amicizia con parecchie persone ed ho messo da parte il rancore e l'odio che avevo verso di loro. Crescere impara a maturare e a pensare due volte prima di rivolgere un' offesa verso qualcuno, anche se non tutti lo fanno.
Ora, mi trovo all'ultimo anno e questa classe che tanto odiavo, ora non voglio più lasciarla andare. E' facile giudicare un libro dalla copertina, certo, questi tre anni non sono stati tutti rosa e fiori, anzi, ci sono state divergenze tra alunni e insegnanti, alunni con alunni, ma si impara molto da tutto questo. Si impara a non commettere gli stessi errori, si impara a crescere e a difendere la propria immagine, insomma la scuola infondo non è un carcere come molti affermano. Anche io ammetto che nei testi che ci da la nostra professoressa di Italiano non scrivo tante cose positive sulla scuola, perchè alcune di queste le trovo ingiuste e d'altronde sono un adolescente!
Ad esempio non accetto il fatto che al ritorno dalle vacanze come prima cosa ci chiedano ''Avete fatto i compiti?'' muori se ci chiedi come stiamo o come abbiamo trascorso le vacanze?No.
Oppure quando ci dicono ''per punizione vi do 35 pagine da riassumere'' e noi ci lamentiamo che per colpa di uno e due individui la punizione è toccata a tutta la classe e  di conseguenza  ci rispondono ''è per il vostro bene'' ma secondo loro chi ha fatto chiasso lo farà il reassunto di 35 pagine?Non credo proprio, quindi la punizione la deve fare chi è stato in silenzio tutto il tempo!
La cosa che proprio non sopporto è quando ti danno 50 pagine da studiare per il giorno dopo.......ehm abbiamo una vita, giusto per informarvi.
Se vi stessi ad elencare tutte le cose che mi danno fastidio della scuola, farei un romanzo più grande di tutta la divina commedia di Dante Alighieri, quindi lasciamo stare.
Però dopotutto non possiamo opporci, loro sono i professori e noi gli alunni.
 

Autrice:

Holaaa, volevo solo condividere con voi il mio percorso scolastico e diciamo....sfogarmi, quindi grazie mille perché mi sopportate, perché leggete cosa scrivo. Ve amo parecchio <3   ps: Scusate se non aggiorno Light and Dark, lo farò appena posso.




 
  
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