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Autore: Princess Misaki    19/10/2014    1 recensioni
Abbracciati in mezzo a quella stanza, con la luce regolata per rimanere leggera, quasi inesistente, si sentivano solo i gemiti soffocati di L.Joe, mentre le mani avide e calde del suo amante lo privavano della t-shirt bianca e blu con la quale stava per andare a dormire solo un quarto d'ora prima. Se ripensava a quella t-shirt, Joe, poteva ricordarsi perfettamente il giorno in cui Niel gliel'aveva regalata, due anni prima, senza un motivo particolare. All'epoca non erano ancora nulla, ma ormai la maglietta era a terra, proprio di fianco ai suoi piedi, stropicciata al rovescio, lasciata lì come uno straccio quando in realtà per lui era una cosa preziosa.
Genere: Erotico, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi, Slash | Personaggi: C.A.P, L.Joe, Niel
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Quella era solo una squallida camera d'albergo, non avrebbe dovuto perdere tanto tempo a guardarsi intorno, non aveva senso lasciare che la mente si adattasse a quel posto, tanto, per quello che ci doveva fare era veramente stupido e di poco gusto.
Ma lui sapeva che tutto quello che stava per accadere, che era già accaduto in passato e che sarebbe accaduto in futuro, sapeva che era solo un fottuto errore. Peccato però che non fosse mai riuscito a dire basta, no, non è giusto, non posso, devo fermarmi, devo smetterla. Anzi, lo aveva detto molte volte, ma era solo parole vuote, prive di un vero e proprio significato, dette tanto per alleggerirsi la coscienza, tanto per poter dire a se stesso "Ehi! almeno ci ho pensato!".
La camera era sempre la stessa. Stesso piano, stesso angolo vicino all'ascensore per evitare di camminare troppo ed essere scoperti, stessa carta magnetica e stessa porta. Chissà se quelle erano anche le stesse lenzuola? Sperò con tutto il cuore che almeno quelle fossero state cambiate almeno una volta. Era passato quanto? Un mese? Sì... un mese tutto e ormai non ce la facevano più. Aveva creduto che non ci sarebbero più andati, davvero lo aveva pensato. Ma poi si era visto trascinare in macchina a mezzanotte e mezza, con una scusa banale su un incontro dell'ultimo minuto che no, non si poteva rimandare. Possibile che il manager li coprisse anche per una cosa come quella? Sicuramente non sapeva tutta la verità, per forza non la sapeva, se l'avesse saputo avrebbero perso non solo la reputazione, ma anche la sua fiducia, e si, quello era troppo. 
Un tocco.
Una carezza.
Due mani calde che lente ma pesanti gli cinsero la vita alle sue spalle, andando subito a slacciare la cintura. Il bottone uscì lento dall'asola, la cerniera scivolò giù subito dopo, quelle mani ormai esperte spinsero i pantaloni verso il basso, e dopo poco questi scivolarono a terra. 
Abbracciati in mezzo a quella stanza, con la luce regolata per rimanere leggera, quasi inesistente, si sentivano solo i gemiti soffocati di L.Joe, mentre le mani avide e calde del suo amante lo privavano della t-shirt bianca e blu con la quale stava per andare a dormire solo un quarto d'ora prima. Se ripensava a quella t-shirt, Joe, poteva ricordarsi perfettamente il giorno in cui Niel gliel'aveva regalata, due anni prima, senza un motivo particolare. All'epoca non erano ancora nulla, ma ormai la maglietta era a terra, proprio di fianco ai suoi piedi, stropicciata al rovescio, lasciata lì come uno straccio quando in realtà per lui era una cosa preziosa. 
Ma ormai non aveva senso pensarci, o almeno, era inutile pensarci in quel momento. Le mani dell'altro avevano raggiunto i suoi capezzoli e mentre la destra lo infastidiva, la sinistra era arrivata al suo mento, facendolo voltare per potergli mordere il collo. Un brivido percorse il suo corpo nel sentire i denti dell'altro stringere e pizzicare la sua pelle. I suoi boxer iniziarono a gonfiarsi un po' troppo e il suo amante se ne accorse perché si lasciò scappare un piccolo ghigno, che naturalmente a Joe non scappò di notare.

-Cosa ridi...- disse L.Joe, rompendo per la prima volta quel silenzio che li aveva avvolti da quando erano usciti.
-Ti basta poco per eccitarti... Joe- rispose con malizia e voce profonda l'altro, stringendogli leggermente l'asta dura che i suoi boxer tentavano di contenere.
-Ti ho già detto che non devi chiamarmi in quel modo... quando siamo qui...- 
-Sì, sì... lo so ma adoro vedere i tuoi occhi guardarmi con odio...-

E di nuovo strinse il membro di L.Joe, sentendo l'altro gemere e appoggiare la schiena contro il suo petto ancora coperto da ogni indumento, persino il giubbino di pelle che si era messo per uscire. L.Joe se ne accorse a causa della cerniera fredda a contatto con la pelle della sua schiena. 

-Sei vestito...-
-Acuta osservazione...- rispose l'amante portando entrambe le mani sui suoi addominali, poco sotto i pettorali, stringendo proprio in quel punto fino a salire.
-Lo sai vero che non ho le tette...?-
-Meglio... Non potrei sopportarne la vista...-
-C.A.P..... non dire minchiate...-
-Joe stai zitto...-

Detto questo, il moro gli girò per l'ennesima volta il volto, scontrando così le proprie labbra con le sue. Un bacio irruento, potente, pieno di significati nascosti che solo loro potevano capire. Non aspettarono un secondo a far incontrare le loro lingue, felici di rivedersi dopo così tanto tempo. Iniziò così una battaglia su chi doveva avere la meglio, ma come sempre C.A.P non lasciò scampo al minore e lo trascinò lentamente verso il lato destro del letto, spingendolo poi poco delicatamente sul materasso. 

-Ahia! Cazzo Min Soo... fai piano!!- gridò Joe tirandosi leggermente su con la solo forza delle braccia.
-Fermo- rispose l'altro posando una mano sulla sua schiena, spingendolo di nuovo verso il materasso con il petto e la faccia.
-Ma perché?!- 
-Perché il tuo fondoschiena da questa prospettiva è fenomenale...- 

Scese fino ai suoi glutei e li strizzò forse un po' troppo, visto che con uno scatto felino L.Joe si voltò verso di lui tentandogli di dargli un calcio, che naturalmente l'altro schivò alla grande.

-Non ti piace stare sotto eh... Ma tanto è inutile... Con me non puoi cambiare le cose...- disse di nuovo C.A.P avvicinandosi pericolosamente a lui.

Joe indietreggiò così che l'altro potesse salire sul letto a gattoni e sovrastarlo del tutto. Vederlo sopra di sè, con quegli occhi piccoli ma profondi, carichi di passione, di voglia, di eccitazione lo faceva andare completamente fuori di testa. Solo Min Soo ci riusciva con così poco, nemmeno Niel ne era in grado... E dire che, in teoria, lo amava.
Un altro bacio lo riportò su quel letto e la piccola immagine di Niel che si era creata nella sua testa, scomparve come una nuvola di polvere portata via da una folata di vento. 
Ogni bacio era come fuoco che si accendeva dentro di lui, nel suo petto, all'altezza del cuore. E si sa, non si può amare due persone allo stesso tempo, non è giusto, non è corretto... ma non è impossibile. C.A.P mise di nuovo distanza tra le loro labbra, tirandosi su con la schiena, ma rimanendo sempre a cavalcioni sul biondo, che aveva portato entrambe le mani su quei fantastici fianchi. La maglietta di Min Soo andò ben presto a far compagnia a quella di Joe, o forse cadde un po' più lontana, sinceramente non controllarono più di tanto. C.A.P si ributtò a capo fitto sulle labbra del minore, riprendendo così a baciarsi in modo quasi vergognoso. Uno di quei baci bagnati che li faceva sembrare degli animali, dei pazzi psicopatici alla ricerca della droga... E loro erano l'uno la droga dell'altro e non riuscivano a fermarsi nemmeno per il bene di una persona che entrambi amavano. 

-Aaaaah....- gemette Joe, sentendo l'altro spingere il bacio contro il suo membro ormai da troppo tempo sull'attenti e costretto sotto quel tessuto stretto.

Il maggiore si spostò su un lato, tirando con entrambe le mani i boxer di Joe verso il basso, mentre l'altro si era tirato su con la schiena per aprirgli i pantaloni e tentare di farglieli levare.

-Frena, frena... abbiamo tempo...- disse l'altro andandogli addosso di nuovo.
-Non possiamo stare fuori troppo... Prima o poi lo capirà...-
-A quel punto allora sarai solo mio?- 
-Non dire stupida...AH! MERDA MIN SOO!!-

Era entrato dentro di lui senza nemmeno dirglielo che stava per iniziare. Nonostante l'olio che si era messo sulle dita, durante i primi minuti era sempre un po' fastidioso, a volte doloroso, ma solo se C.A.P voleva esserlo, e in quel momento, quella risposta non gli era per niente piaciuta. 
Andò a stendersi di nuovo sul corpo di Joe, stavolta però tra le sue gambe, infilando la testa nell'incavo della spalla destra, mentre spingeva lentamente l'indice della destra all'interno dell'altro.

-Perché sei sempre così stretto...- soffiò contro l'orecchio del minore, il quale gemette nel sentirlo uscire e rientrare, stavolta con più dolcezza. 
-Fatti... qual...qualche domanda...- 
-Sai? Vorrei davvero vederti fare certe cose con lui... vederti fare l'attivo della situazione... prenderlo nel vostro letto... cazzo non hai idea di quante seghe mi farei Joe...-
-SMETTILA!- gridò l'altro tentando di spingerlo via, ma C.A.P non era facile da smuovere, in più aveva aggiunto un altro dito dentro il suo corpo, spingendolo del tutto dentro fino in fondo.
-TI ODIO QUANDO FAI COSI!!!!!!!!!- gridò di nuovo Joe.

E no, non lo odiava davvero.
Ma non poteva parlare di lui in quel momento, non poteva tirare fuori Niel e le loro scopate notturne proprio in quel fottutissimo momento, non era giusto nei confronti di Daniel. 
Un gemito più forte fece capire al maggiore che sì, aveva trovato il punto giusto e così si spostò all'indietro per poter avere il membro di L.Joe proprio davanti al suo viso. Così mentre con le dita spingeva verso la prostata dell'altro, con meno preavviso prese il membro in bocca e lo fece scivolare all'interno fino a dove poteva. 

-Dio... MIN SOO.... aaahh...-
-Ti piace così tanto quando sei con lui? Ti scopa in questo modo lui?!- gridò C.A.P smettendo di leccarlo, ma continuando a spingere con le dita. 
-Sme... Smettila...-
-Rispondi Joe!! Lo fa?! Perché io non ti sento mai gridare! Non ti sento mai chiedergli di più o urlare il suo nome in questo modo!!!-
-Ahhh!!!! Ti prego... Smettila...aaah!!- 
-Ammettilo cazzo... ammettilo che mi ami!!!-

Tolse le dita con troppa forza, tanto che l'altro urlò per il male e si girò su un fianco tentando di alleviare per un secondo il dolore che quel gesto gli aveva infierito. 
C.A.P si tolse i pantaloni e li gettò a terra, facendo poi lo stesso con i boxer. Si avvicinò all'altro senza dargli il tempo di dire no, perché questo voleva fare L.Joe, per la prima volta voleva dire NO. Ma Min Soo lo girò e tirò per le gambe, portandogliele indietro. Si avvicinò e lo penetrò lentamente, lasciando l'altro con solo la voglia di dire NO... voglia che però si assopì velocemente.
Le spinte erano forti, profonde, toccavano quel punto con decisione, come se volessero farlo impazzire... e Joe stava impazzendo perché quello era un piacere che in tutta la sua vita non aveva mai provato. Un piacere che lo prese dentro, che gli tolse il fiato, che lo fece tremare e gridare e non gli lasciò tregua fino a che non arrivò all'apice. Quell'apice che Joe voleva sentire con tutto se stesso.

-Dimmi che mi ami Joe... ti prego dimmelo...- biascicò Min Soo contro le sue labbra, tra una spinta e l'altra, poco prima che tutto diventasse difficile da comprendere, poco prima che l'orgasmo li travolgesse.
-Ti amo!!! TI AMO Min Soo!!- gridò al limite il biondo, mentre il suo seme schizzava contro il petto dell'altro, che invece gli era venuto dentro.

E rimasero così, ansimanti e sudati per qualche minuto, mentre i loro occhi si fissavano, mentre entrambi piangevano per quel destino che si stava prendendo gioco di loro da troppo tempo.
Si amavano.
Sì.
Si amavano davvero, forse da prima che L.Joe si mettesse con Niel. Si amavano così tanto, ma non erano mai riusciti a dirselo, a capirlo. E ora tradivano entrambi un amico, un compagno, un fratello. 
Nonostante questo però, entrambi non riuscivano a farne a meno.

-Scusami...- disse C.A.P spostandosi dal suo corpo, mettendosi poi seduto sul bordo del letto, con i piedi sul pavimento freddo ed i gomiti appoggiati alle cosce, mentre entrambe le mani affondavano nei suoi capelli neri. 

L'abbraccio di Joe alle sue spalle fu inaspettato, talmente inaspettato che non riuscì a bloccare le lacrime ed iniziò a piangere singhiozzando rumorosamente. A Joe si strinse il cuore, perché Min Soo non aveva mai pianto in quel modo, mai. 

-Io ti amo...- disse C.A.P sentendosi un vero idiota
-Anche io...-
-Non è vero! Lo avresti già lasciato!!-
-Hai ragione...-
-E allora...-
-Allora cosa...-
-E allora VAI AL DIAVOLO!- 

Si alzò con rabbia slacciandosi da quell'abbraccio che amava più di ogni altra cosa al mondo. Si rivestì velocemente, tentando di non ascoltare la voce di Joe che gli intimava di aspettare, che lo pregava di calmarsi. 

-TI ODIO!- 

Queste furono le ultime parole che udì Joe prima che Min Soo sbattesse la porta alle sue spalle. 
E rimase solo, in quella squallida camera d'albergo, con un letto quasi sfatto e l'odore di sesso nell'aria. 
Solo con le lacrime per la sua indecisione, per la sua stupidità.

-Ti amo anche io...- disse prima di scivolare a terra, piangendo come un bambino, senza sapere che proprio dietro quella porta, lo stesso C.A.P piangeva le stesse lacrime amare.

E anche se non voleva farlo, sapeva che quello era l'unico modo per mettere un freno a tutto questo. Si stava facendo del male da solo e non poteva continuare così. Ogni volta era una sofferenza, ogni volta era sempre più difficile. Perché lui in realtà aveva visto Joe e Niel nel loro letto a fare sesso come selvaggi. Li aveva visti e no, non si era messo a farsi le seghe come aveva detto. Si era messo a piangere come un disperato, mentre gli altri, ignari, avevano tentato invano di calmarlo, di farlo smettere di bere. 

Sì.
Quella era la cosa giusta da fare.
Lo sapeva.
L.Joe lo amava, ma amava più Niel e non poteva chiedergli di scegliere. 
Non era giusto.
Sospirò alzandosi da terra, portando via con il dorso della mano destra le ultime lacrime bastarde. 

Non avrebbe più pianto per lui.
Non avrebbe più sofferto.
Lui era felice con Niel, quindi sarebbe stato felice a sua volta.

**** **** ****
NOTA D'AUTRICE: dopo aver ritrovato questa oneshot di cui nemmeno mi ricordavo l'esistenza, eccomi qui che la pubblico.
Spero che vi sia piaciuta!!
Alla prossima!! :D
   
 
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