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Autore: luxvato    19/10/2014    3 recensioni
Io volevo lui nella mia vita, lui voleva me nella sua e siamo finiti così.
Mentre lui è felice con la sua "lei", io sono in balia di quel vuoto che ha sempre caratterizzato la nostra storia.
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Sei l'addio che non riuscirò mai a dire.
 
Mi sono resa conto troppo tardi di aver toccato il fondo, ormai mi sono totalmente persa in quello che tutti chiamano "amore", dopo la mia esperienza io lo chiamo "trappola mortale".
Perdi il senno quando ti innamori di qualcuno, diventa la ragione per cui apri gli occhi la mattina, non puoi vivere senza di lui e ti senti male quando vedi che non ti scrive assolutamente nulla per alcune ore, quando non ti considera, stai malissimo quando non lo vedi e senti constantemente la sua mancanza..ed è esattamente ciò che è successo a me.
Tutto è iniziato circa un'anno fa, lo scorso ottobre, iniziammo a messaggiare e da lì non abbiamo più smesso. 
Io ero innamorata totalmente di un ragazzo che non sapeva neanche della mia esistenza da nove/dieci mesi, non ho mai avuto il coraggio di presentarmi da lui e digli; "Ehi, sono Dee, molto piacere!", non è una cosa che fa parte del mio carattere e probabilmente non farà mai parte di me.
Lui era ed è fidanzato con una ragazza di un paesino vicino al nostro, ho sempre provato una specie di odio per quella ragazza, anche se non l'ho mai conosciuta.
In poco tempo, siamo diventati "migliori amici", o come la chiamo io "friendzone forzata", solo che a quei tempi non capivo ciò che sentivo, quindi quella cosa dei migliori amici mi andava anche bene, è stato quando lui durante un'ora buca a scuola mi ha detto: "Mi trasferisco a Londra, i miei hanno trovato casa lì", che tutto ha preso una piega diversa. 
Mi sentii improvvisamente male, non era solo dispiacere, era qualcosa che non avevo mai provato prima, era come se qualcosa mi avesse lacerato dentro. 
"Oh, ma è davvero una cosa fighissima!" - gli risposi, ignorando quel senso di vuoto che mi aveva invaso e continuai a parlare con lui tranquillamente.
Quando è partito, l'11 dicembre 2013, andavo a scuola con molta meno voglia del solito, mi sentivo sola, la mia classe non è mai stata unita, anzi. Ci 'odiamo' tutti, sparliamo di tutti, non siamo esattamente la classe modello, è tutto il contrario, l'unica cosa che mi faceva stare meglio era il fatto che le mie uniche amiche lì dentro mi stessero vicine e che facevano di tutto per non farmi pensare a lui, anche se il più delle volte non ci riuscivano.
I professori iniziarono a chiedere di lui, io rispendevo alle domande che ponevano, la mia voce era sempre più forte di quelli che dicevano di essere suoi amici ma che in realtà non l'hanno mai realmente considerato, i cosidetti 'amici occasionali', uno di loro un giorno mi disse: "Ma perché parli sempre in mezzo? Non sei mica la sua ragazza, non conti niente per lui", guardai il ragazzo che aveva pronunciato quelle parole e scrollai le spalle sorridendo, mentre dentro mi sentivo morire.
Qualche settimana dopo la sua partenza, lui mi disse: "Ho un problema, ho bisogno di te" , da brava amica gli offrii il mio aiuto e lui mi raccontò che aveva fatto una scemenza durante un rapporto con la sua ragazza e che era preoccupato, gli dissi di stare tranquillo e che non sarebbe accaduto nulla e lui scherzosamente mi disse: "Se davvero non ha nulla, giuro che ti bacio!", scoppiai a ridere e da quello facemmo una scommessa.
La scommessa era che se lui mi avesse baciata sul serio, io sarei dovuta uscire con un ragazzo a cui piacevo e piaccio, mentre se non l'avesse fatto, lui avrebbe dovuto offrirmi qualcosa.
Da qui in poi, la mia vita ha subito una svolta. 
Dopo un paio di giorni lui disse: "Stavo pensando alla nostra scommessa, scusami ma sono troppo innamorato della mia ragazza, non posso", sentii nuovamente quella sensazione di vuoto nel petto, come quando mi aveva detto che doveva partire e dopo qualche giorno, iniziai ad avere attacchi di panico quasi ogni notte.
Una volta ricominciata la scuola e quando lui tornò, durante un film si sedette vicino a me e mi prese per mano , poi mi strinse a lui e , una volta tornata a casa, mi mandò un messaggio dove mi diceva: "Mi piace tenerti per mano, mi sono sentito benissimo oggi".
I tre mesi successivi passarono così, senza molti dettagli, io aiutavo lui quando era preoccupato di qualcosa che includesse anche la sua ragazza, anche nel periodo di San Valentino, gli dissi cosa fare per sorprendere al meglio la sua ragazza e poi quando potevo, lo aiutavo con lo studio, in tutto quel tempo però, io cambiai atteggiamento, o almeno, stavo iniziando a rendermi conto della profondità dei miei sentimenti verso di lui.
A maggio, lui mi scrisse che era confuso, mi disse che si stava innamorando di me, ma che comunque teneva alla sua ragazza perché stavano insieme da un bel po' di tempo, a causa di un litigio però, la lasciò.
Il 20 maggio, lui mi disse che aveva riflettuto e che aveva capito di aver bisogno di me e della sua ragazza contemporaneamente, infatti lo stesso giorno tornò con lei, non gli risposi per due giorni, poi decidemmo di chiarire tutto, infatti mi accompagnò a casa e scattò il bacio e ,ancora oggi non riesco a spiegarmi come sia succcesso.
Mi sentivo bene, ma allo stesso tempo stavo male per i sensi di colpa e anche lui, ogni volta che ci vedevamo scattava sempre il bacio tra noi, ci comportavamo come se stessimo insieme, stavo bene e male allo stesso tempo.
Tutto andò di male in peggio quando il 19 giugno lui dovette partire ancora una volta per Londra, con lui andò anche la sua ragazza e restò lì con lui per tre settimane, che per me si rivelarono un tormento, tortura. Avevo il cuore a pezzi, niente riusciva a farmi stare meglio. 
Non messaggiavamo mai, per tre lunghe settimane ho dovuto affrontare la sua assenza, soffocare l'istinto di messaggiarlo e di cercarlo in qualche modo e sopportare la sua mancanza. Ad ogni nuova foto che la ragazza postava sul suo profilo e che a me compariva in bacheca stavo male, ero finita in una specie di depressione, non uscivo neanche più, ascoltavo solo musica lenta e tranquilla, insolita per me.
Quando la ragazza tornò in Italia, ri-cominciammo a parlare come sempre e lui era incredibilmente dolce con me, ma questa fase di dolcezza durò poco. 
Una notte di fine luglio, lui mi scrisse "ti amo da impazzire" e da lì il suo comportamento cambiò. Divenne freddo, non riuscivo a capirlo più, mi diceva solo che voleva tornare in Italia per stare con la sua ragazza e che non sopportava più l'Inghilterra, io lo consolavo e facevo finta di non provare nulla per lui, ma dentro di me morivo per la sua freddezza nei miei confronti.
Ad agosto, quando arrivò il giorno del mio compleanno, lui se ne dimenticò totalmente, cosa che mi fece rimanere davvero malissimo per tutta la durata del mio compleanno, al suo invece, gli scrissi tutto ciò che provavo e sentivo per lui e mi rispose solo con "grazie" e uno stupido cuoricino, il giorno successivo, io partii per la mia vacanza e lui tornò in Italia, aveva lo stesso comportamento e io non reggevo più. 
Ormai era chiaro a tutti ciò che sentivo, quelle due settimane mi sono state utili per capire cosa mi stesse succedendo, per accettare questo mio innamoramento.
Ero irrimediabilmente innamorata del mio migliore amico, da sempre, solo che non l'avevo mai accettato. In spiaggia guardavo le coppie che si godevano la loro vacanza, io mi immaginavo lui accanto. Qualsiasi cosa vedevo, lo immaginavo accanto a me.
A settembre, dovetti affrontare gli esami di riparazione, li passai tutti con buoni voti, lui invece no, quando mi disse che era stato bocciato mi sentii male di nuovo, non potevo sopportare l'idea di stare in una classe dove lui non ci fosse, lui poi cambiò scuola due volte e cercava di non farmi sentire la sua mancanza presentandosi fuori scuola ogni volta che poteva. 
Il 26 settembre, finalmente, trovai il coraggio di parlargli e dirgli che non potevo più reggere quella situazione che si era creata a mo' di triangolo amoroso, lo misi difronte ad una scelta e tre giorni dopo, finalmente, ci mettemmo insieme.
Ero felice, come mai prima d'ora. 
Finalmente era mio, mi sentivo libera di baciarlo senza provare mai sensi di colpa, ma solo un'immensa felicità.
Ci vedevamo tutti i giorni, la mattima prima di entrare a scuola e dopo, il sabato decidemmo di uscire insieme ed è stato il sabato sera più bello di sempre.
Il lunedì, però, dopo uno stupido malinteso, lui decise di chiudere.
Mi incolpava di non essermi mai fidata di lui, di non aver apprezzato nulla di tutto ciò che aveva fatto e tutto quello che c'era stato tra noi sparì.
Le conversazioni, le belle parole che mi diceva, tutto.
L'unica cosa che mi è rimasta sono i nostri ricordi, i ricordi di quei mesi passati tra attimi di puro dolore psicologico e attimi dove ero felicissima di averlo nella mia vita. 
Il 13 ottobre, lui è tornato da me, dopo che un nostro compagno di classe gli aveva detto che avevo avuto un pesante sfogo in classe con tanto di pianto con una delle persone che fino all'anno prima odiavo con tutta me stessa, mi ha chiesto scusa, mi ha detto che le sono mancata da morire, però il suo atteggiamento non me lo fa capire e sono anche arrivata al punto di pensare che tutti quei mesi passati a piangere alla fine non siano serviti a nulla.
Lui si è dimenticato di me, nel giro di una sola settimana, io sono ancora innamorata di lui.
Lui ,nell'arco di quella settimana in cui non ci siamo sentiti, è tornato con la sua ragazza, ora stanno insieme e non so se sono felici o meno, anche ora mentre scrivo queste parole sono insieme e non nego che sono di nuovo in balia di quel vuoto che ha sempre caratterizzato la nostra "storia".
 


angolo autrice.
ma ciao splendori!
sono tornata con una os, 
è praticamente la storia della mia vita
si basa su tutto quello che ho passato 
in quest'anno.
è diverso dal mio solito modo di scrivere, 
è una cosa più seria e spero che non vi siate annoiate
a leggere queste cose. 
non so neanche io come mi sia venuta in mente 
l'idea di scrivere qualcosa che si basasse su di me..
la smetto di annoiarvi, spero che vi piaccia! <3
alla prossima,
baci, Dee <3
 
  
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