19/10/2014
1 recensioniLa serenata del capitano
-Non se ne parla nemmeno Jeff, è un' idea del cavolo- ribadì per l'ennesima volta Thad mentre si sdraiava sul letto di Nick
La discussione andava avanti da un po'. Era cominciata con una battuta detta così giusto per scherzare e poi era diventato un discorso un po' piu serio.
-Oh andiamo Thad, perchè no? Cos'hai da perdere?- chiese ancora Jeff con le sopracciglie aggrottate.
-Qualcosa tipo, che ne so, la faccia?- rispose sarcasticamente il moro rivolto all' amico.
-Ma che t'importa! Fra un mese saremmo fuori di qui. Dovresti farlo, prima che il principino torni in madrepatria- sottolineò ancora il ragazzo biondo, che se ne stava seduto sul pavimento della sua camera fra le braccia del suo ragazzo.
-Secondo me Jeff ha ragione- intervenne a quel punto Nick, il ragazzo di Jeff, che fino a quel momento se ne era stato zitto.
-Non voglio finire come Blaine e il commeso Gap- ribattè Thad ì mettendo il broncio agli amici.
-Almeno tu non farai licenziare nessuno- Considerò realisticamente Nick.
-Pensi che questo mi tranquillizzi?- chiese il moro all' amico.
*
Si era rigirato tutta la notte nel letto, incapace di prendere sonno e continuando a ripensare alla pazza idea uscita dalla testa bionda ossigenata di Jeff. Solo a Jeff poteva venire un' idea del genere, e considerarla anche un' ottima idea.
Il problema non era nemmeno la vergogna, almeno non del tutto, ma era da masochisti fare qualcosa che sapevi con certezza matematica che sarebbe finita male. Insomma perchè dovresti mettere in gioco il tuo cuore quando sai che verrà spezzato?Eppure, l'idea di poterlo fare non l'aveva abbandonato del tutto. Non importa quanto il suo cervello la ritenesse un' idea idiota e stupida, non importa quanta paura avesse di rimanare ferito, il suo cuore gli diceva che poteva farlo.
Adesso era davanti alla seconda tazza di caffè amaro, nella speranza che la caffeina riuscisse a tenerlo sufficientemente sveglio da poter seguire le lezioni.
-Che hai deciso?- gli chiese Jeff sedendosi al suo tavolino.
-Buongiorno anche a te Jeff- gli rispose sarcastico Thad nella vana speranza che l'amico cambiase argomento.
-Si, si, buongiorno. Allora?- continuò ad incalzarlo il biondo.
- Non hai intenzione di lasciar perdere la questione uh?- chiese retoricamente il moro all' altro prima di continuare a parlare.
-Io non lo so Jeff..- Disse Thad abbassando lo sguardo stanco sulla tazza mezza vuota.
-Bhè sappilo presto, perchè voglio una risposta entro pranzo. Ed è meglio per te che sia affermativa- affermò Jeff, prima di alzarsi per raggiungere
Nick, lasciando solo Thad con i suoi mille pensieri.
*
La campanella che segnava l'inizio della pausa pranzo era suonata da una decina di minuti quando Thad arrivò davanti alla mensa con la chitarra in mano. Una parte del suo cervello gli diceva ancora che era una pazzia ma sentiva di doverlo fare. Jeff aveva ragione: mancava un mese e poi Sebastian sarebbe ritornato in Francia e lui avrebbe perso la sua occasione, e sentiva di doverci almeno provare.
Il rapporto che c'era fra di loro era strano. Nonostante gli attriti iniziali dovuti alle grosse differenze caratteriali e al doversi abituare a condividere la camera del dormitorio, le cose erano migliorate nel corso del tempo.
Sebastian non aveva un carattere proprio facile da gestire, ma nel corso dei quasi due anni di convivenza forzata, Thad aveva capito che in fondo era tutta una maschera;che il Sebastian presuntuoso, arrogante, stronzo, con le battutine a doppio senso sempre pronte, era solo una facciata per il mondo esterno che cercava di tenere fuori a tutti i costi.
Thad aveva avuto il piacere di conoscere anche l'altro Sebastian quello gentile, attento, pronto a darti una mano in caso di bisogno, quello che aveva un' impressionante conoscenza dei supereroi.
Il ragazzo moro si mise la chitarra a tracolla e controllò un' ultima volta che lo strumento fosse accordato e tirò fuori il plectro dalla tasca. Con passo insicuro entrò in mensa e dopo aver adocchiato il tavolo dove stava pranzando il suo compagno di stanza, si diresse verso il ragazzo.
Quando arrivò davanti al tavolo le mani gli tremavano visibilmente e lo stomaco gli si era chiuso del tutto. Lo sguardo perplesso che Sebastian gli lanciò non lo aiutò affatto a rilassarsi. Prese un' ultimo respiro e poi cominciò a suonare la canzone che aveva scelto.
"This water is too salty, for me to even drink. I'd rather walk the dreaded plank than stay another week. But it's you my love you're my land ahoy. And I'm sick of being beaten and whipped and lashed to death, I want one night with no gang-rape but i won't hold my breath. But it's you my love you're my land ahoy yeah, you're my boy"
Thad non sapeva perchè aveva scelto proprio quella canzone, fra tutte quelle che poteva scegliere. Sinceramente qualche cantante depressa e probabilmente con qualche problema di peso aveva cantato una canzone che meglio esprimeva i suo sentimenti.
"Yo-ho, Sebastian let's go far away somewhere where the captain won't be mad. Yo-ho, Sebastian I want to love you good we deserve much better than we've had. They say they're gonna kill me If I look at you once more. Pissed in my hammock yesterday, so I'll sleep on the floor I'd be under the sea, but you hold me above."
Ma forse l'aveva scelta proprio perchè la canzone era dedicata a questo pirata di nome Sebastian. Forse l'aveva scelta proprio perchè sarebbe stato chiaro a tutti che la stava dedicando al suo compagno di stanza.
" They put glass on my sandals, so my feet would bleed all day, and they forced me to wear them, or they said they'd make you pay I'd be under the sea, but you hold me above. 'Cos you're the man I love. Yo-ho, Sebastian let's go far away somewhere where the captain won't be mad. Yo-ho, Sebastian I want to love you good we deserve much better than we've had."
La faccia di Sebastian era una maschera inespressiva, i suo occhi verdi erano spalancati e fissi sul ragazzo moro, attenti a non perdersi nemmeno un movimento dell' altro.
"The captain found out 'bout us, and ordered them to throw us both overboard tonight, together we will go. But I'm yours you know and I'll love you still in hell. I hope they didn't tie up your hands as tight as mine, I'll see you on the bed of this blue ocean, babe, sometime but I'm yours you know and I'll love you still in hell down we fell and i'm singing. Yo-ho, Sebastian let's go far away somewhere where the captain won't be mad. Yo-ho, Sebastian I want to love you good we deserve much better than we've had. Yo-ho, Sebastian let's go far away somewhere where the captain won't be mad. Yo-ho, Sebastian I want to love you good we deserve much better than we've had. We deserve much better than we've had."
Quando finì di cantare, le gambe di Thad tremavano e aveva la sensazione che non l'avrebbero tenuto in piedi ancora per molto.Ci mise qualche secondo per realizzare che la mensa della Dalton era in completo silenzio e che tutti gli occhi del corpo studentesco erano puntati su di lui. Fu questa realizzazione che lo spinse a lasciare il piu velocemente possibile la mensa.
Aveva quasi raggiunto l'entrata della mensa quando il suo polso venne bloccato da una presa salda ma gentile. Successe tutto in una frazione di secondo: un'attimo prima stava fuggendo dalla mensa, quello dopo Sebastian lo stava abbracciando nonostante l'ingombro della chitarra, e le labbra del francese si posavano sulle sue.
Angolo della pseudo autrice:
Buonasera a tutti! Spero che la vostra Domenica sia trascorsa nel migliore dei modi.
Se siete arrivati fino alla fine di questa os grazie per avergli dato una possibilità. Mi scuso se ci sono degli errori di battitura, non è passata dalle mani della mia adorata beta.
Che altro dire.. spero via sia piaciuta e se vi va lasciate pure qualche recensione :)
P.s. La canzone che canta Thad è "gay pirates" di Cosmo Jarvis