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Autore: teresartist    19/10/2014    0 recensioni
Blaine vive in un mondo in cui l'amore è vietato, lui se ne vuole andare perchè sa troppo, troppo di quello che c'è al di là del filo spinato.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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Blaine sentì un forte dolore alla gamba prima di ricadere dall’altra parte del filo con la faccia bagnata di lacrime e pioggia, si voltò indietro e guardò il polpaccio, cazzo se bruciava, un rivolo di sangue gli scendeva su tutta la gamba e i suoi pantaloni blu erano completamente stracciati, si erano impigliati nel filo e ora lui stava sanguinando e non poco.
Si fermò a guardare oltre la barriera che aveva appena superato, non sapeva bene perché lo avesse fatto ma doveva.
 
Ti amo
 
Si alzò in fretta e riprese a correre.
 
 
 
Sei solo un bastardo
 
Kurt si teneva la testa tra le mani senza riuscire a togliersi dalla testa le urla di Blaine.
Era davvero un bastardo, come aveva potuto? Lo aveva abbandonato e ora lui stava sicuramente scappando invano da quei pazzi.
Urla strazianti
Lacrime
Sangue
Era tutto quello che Kurt poteva immaginare e in tutto quell’orrore la vittima era Lui, Blaine, quel ragazzo indifeso che gli aveva salvato la vita, che lo aveva protetto senza conoscerlo, che si era lasciato insegnare tutto ciò che Kurt avrebbe voluto che lui sapesse già.
Carne morta.
Ecco cosa sarebbe diventato, ed era tutta colpa sua.
Kurt non ce la faceva più.
Si lasciò cadere per terra e guardò il cielo scuro.
Urlò.
Urlò forte, urlò perché si odiava.
Piangeva e il cielo piangeva con lui.
 
 
Blaine udì un urlo, prolungato, straziante e vero. Non era lontano.
 
 
Kurt si lasciò cadere sul terreno bagnato mentre tuoni e lampi si avvicinavano.
 
Un tuono,
un lampo.
Blaine correva ancora, nonostante la gamba gli facesse male e la ferita bruciasse, guardava davanti a se, senza sapere dove, non capiva nulla, era solo perso.
All’improvviso vide una figura sdraiata sul prato bagnato, con le unghie infilate nel terreno, era un ragazzo alto, magro, distrutto.
 
Ti amo
 
Bastardo
 
Ti amo
 
Vattene
 
Ti amo
 
Mi hai mentito
 
Ti amo
 
Ti amo
 
Blaine smise di correre e si fermò, immobile.
Aspettò.
Aspettò ancora.
Non sapeva cosa fare.
 
Passarono i minuti, forse le ore ed erano lì tutti e due.
Kurt piangeva ancora strngendo a se la terra come se potesse dargli forza.
Blaine aspettava ancora perché non sapeva cosa fare, non sapeva se fidarsi.
Poi Kurt si alzò piano mentre la pioggia aumentava, si voltò e lo vide.
 
“Blaine” disse piano con la voce soffocata, aspettò un attimo e poi corse verso di lui.
 
Era vivo.
Era lì.
 
Appena lo raggiunse fece per aggrapparsi a lui con tutte le sue forze ma Blaine lo respinse con una mano ferma, con lo sguardo impassibile.
 
“Blaine…io…sei vivo, sei qui” Kurt quasi sorrideva
 
“Ora spiegami” disse il ragazzo con i ricci bagnati con una voce che Kurt non aveva mai sentito, era serio, era ferito. Kurt lo guardò dalla testa ai piedi e notò la ferita sulla sua gamba, si inginocchiò per guardarla meglio ma Blaine fece un passo indietro.
 
“Blaine sei ferito, cos’è successo?”
 
“SPIEGAMI!” tuonò Blaine “Non mi fido di te Kurt, non posso fidarmi ma sono venuto fin qui e mi sono lasciato tutto alle spalle perché tu mi hai mentito” non ci aveva ancora pensato, si era lasciato tutto alle spalle, tutto.
 
Kurt tornò triste, ma era una tristezza diversa, si vergognava “Mi dispiace Blaine” pianse ancora
 
“Voglio che mi spieghi ORA”
 
Un lampo squarciò il cielo scuro e Blaine tremò, era molto vicino, il rumore che venne subito dopo fu assordante e la pioggià sembrò aumentare più del dicibile.
 
“Vieni con me” disse Kurt piano
 
“Sono già venuto con te e non so ancora perché quindi prima mi spieghi”
 
“Blaine se stiamo qui un fulmine ci colpirà di sicuro quindi, per favore, vieni” disse Kurt guardandolo in faccia preoccupato. Erano appena scappati da una morte certa quindi Blaine decise di seguirlo.
 
Camminarono per un po’ mentre il paesaggio cambiava lentamente, grandi pini innalzavano forti e l’erba sul terreno si faceva più rada. Si spinsero fino a una grande roccia che aveva spazio a sufficienza per riparare entrambi, Kurt la raggiunse e si sedette, Blaine dovette sedersi vicino a lui.
 
Per qualche minuto nessuno parlò, si sentiva solo il rumore della pioggia battente sopra le loro teste e ormai non si vedeva quasi nulla, la pioggia era fitta e stava calando la notte.
 
“Insomma, parlami” disse Blaine arrabbiato guardando il paesaggio che scompariva dietro barriere di acqua “Perché mi hai mentito?”
 
“Blaine io non ti ho mai mentito” disse Kurt guardando in basso, il centimetro di terra che lo divideva da Blaine
 
“Si che lo hai fatto”
 
“No”
 
“BASTA!” Blaine non sapeva controllarsi, era preoccupato, arrabbiato e in ansia, si voltò verso Kurt guardandolo minacciosamente “Ora tu mi dirai perché io sono qui e perché per un mese hai cercato di manipolarmi parlando di cose che io non potevo conoscere! E mi dirai anche perché tu le conosci così bene e per quale motivo mi hai fatto venire qui, questa parte del mondo è proibita, lo so che mi affascina ma non dobbiamo stare qui!” gli sembrava di non provare emozioni
 
“Mi dispiace” sussurò Kurt stingendosi le ginocchia al petto
 
“Smettila, non mi farai compassione”
 
“Ma è la verità Blaine” non aveva neppure il coraggio di guardarlo in faccia
 
“Io non mi fido di te” Blaine lo guardò con tristezza e malinconia, una volta si sarbbe fidato
 
“Okay ti dirò tutto Blaine, ma per favore, potrai ascoltarmi fino alla fine?”
 
“Ci proverò” rispose Blaine, e ci avrebbe provato davvero.
 
Kurt fece un respiro profondo e chiuse gli occhi, era arrivato il momento.
 
“Non è una storia semplice, comincerò dall’inizio. Io sono nato in una famiglia nobile, siamo i padroni del villaggio in cui ho vissuto per diciotto anni della mia vita”
 
Blaine lo guardò strano, Villaggio? Padroni? Nobili? Ma non fece domande
 
“Nella nostra cultura quando un giovane ha sedici anni lascia il villaggio dove è nato e va in cerca di chi diventerà poi la persona con cui condividerà la sua vita, ragazzi e ragazze si incontrano a metà strada e ognuno trova la propria anima gemella e torna al suo villaggio per passare la vitra con questa persona, uomo o donna che sia. Io volevo fare lo stesso.”
 
Kurt sospirò, non aveva mai raccontato la sua storia a nessuno.
 
“Ma io sono nobile, figlio di nobili e mio padre voleva scegliere per me così mandava i suoi uomini nelle terre di nessuno e li faceva tornare con dei ragazzi e mi chiedeva di sceglierne uno ma io continuavo a rifiutarli tutti, non volevo passare la vita con nessuno di loro, volevo trovare io la mia anima gemella e volevo che lei mi trovasse. Andai aventi così per due anni, mio padre cominciò a presentarmi anche ragazze ma io non ne volevo sapere.
Così a diciotto anni, il giorno del mio compleanno, decisi di andarmene. Scappai dal mio villaggio di nascosto, lo dissi solo a un mio amico, Sam – Kurt alzò lo sguardo, gli mancava il suo passato – e lui disse ai miei genitori che me ne ero andato. Vagai per mesi e incontrai tanti bellissimi uomini, alcuni erano appena partiti e altri erano in viaggio da anni ma non mi innamorai mai. Un giorno vagavo per i boschi e notai il filo spinato”
 
Blaine avrebbe voluto dire qualcosa ma le parole non gli si formulavano nella testa.
 
“Sapevo che sarebbe stato pericoloso ma lo saltai e mi avvicinai sempre di più a questi posti che non avevo mai visto, c’erano delle case strane e tutti sembravano tristi, c’erano queste strane cose che si muovevano guidate da uomini e donne al loro interno. Vissi per un po’ ai limiti del bosco fino a quando, un mese fa, mi scoprirono”
 
Kurt rabbrividì, era doloroso e la paura di quel momento sembrava ripetersi nella paura di perdere Blaine.
 
“Mi rincorsero sparando e aizzandomi dietro i cani urlando di uccidermi e…e poi arrivai a casa di questo bellissimo ragazzo che mi accolse e si prese cura di me con tanta premura e tanto amore, non ne avevo mai ricevuto così tanto e così incondizionatamente e da subito capii che lui era speciale e feci di tutto per tenermelo stretto e alla fine me ne innamorai, volevo portarlo con me nel mio villaggio perché finalmente avevo trovato la mia anima gemella, volevo sposarlo e passare il resto della mia vita con lui perché lo amavo e lo amo ancora adesso anche se forse lui mi odia.” Fece una lunga pausa “Blaine se mi odi ora lo capisco”
 
“Non ti odio” disse Blaine d’impulso, senza pensarci. Kurt sospirò. “Ma mi hai mentito”
Blaine stava parlando senza pensarci, cercava ancora di realizzare che Kurt veniva davvero da quel mondo proibito e affascinante di cui aveva tanto parlato, e che aveva scelto lui. Non sapeva cosa significasse ma passare la vita insieme era di sicuro un passo importante.
 
Blaine finalmente si voltò verso Kurt e lo guardò con gli occho pieni di serenità, gli aveva detto la verità, poi si fece cupo di nuovo
 
“Perché non mi hai detto tutto subito?”
 
“Non potevo rischiare così tanto, se mi avessi scoperto avresti potuto farmi uccidere tu”
 
“No, non l’avrei mai fatto Kurt” esclamò Blaine
 
“Non potevo fidarmi”
 
Blaine annuì, non era più arrabbiato, non era più offeso ma c’era solo una cosa che non sapeva spiegarsi “Ma allora perché hai reagito così stamattina?”
 
Kurt fece un respiro profondo “Non posso farlo Blaine, stamattina mi sono spinto un po’ troppo in là e tu hai seguito l’istinto ma io non posso” il ragazzo con gli occhi color del mare aveva smesso di piangere dopo tanto
 
“Scusa Kurt, non capisco” Blaine era confuso, Kurt gli aveva detto che lo aveva scelto e che era la sua anima gemella e che lo amava, il sesso non era nulla.
 
“Vedi Blaine, non so davvero perché ma so solo che non posso e in realtà non dovrei neppure parlarne fino a che non sarò sposato” abbassò lo sguardo e Blaine capì che non poteva più tirare fuori l’argomento.
 
“Cosa vuol dire sposato Kurt?” chiese Blaine innocentemente, tutto sembrava tornato normale.
Normale e semplice, come era semplice che a Blaine non importava da dove Kurt venisse e come fosse arrivato a lui, gli importava che ci fosse e che lo amasse davvero e lo amava un po’ anche lui.
 
“Vuol dire che avrò ufficialmente scelto di passare la mia vita con una persona e questa avrà fatto lo stesso, a quel punto saremo sposati” Kurt sorrise guardano Blaine che ricambiò il sorriso poi si fece serio e guardò dall’altra parte e per un po’ non dissero nulla.
 
“Ti amo” disse Blaine serio
 
“Ti amo” rispose Kurt voltandosi a guardarlo.
 
Ci fu silenzio ancora per un po’, solo la pioggia faceva rumore, anche i tuoni se ne erano andati.
 
“Blaine… vuoi sposarmi?”
 
“Cosa succederà se ti sposo?”
 
“Staremo per sempre insieme e vivremo insime e potremmo fare tutto insieme”
 
“Voglio sposarti”
 
“Verrai con me?”
 
“Certo”
 
“Sei sicuro?”
 
“Non ho scelta”
 
“Stupido”
 
“Ti amo”
 
“Piantala”
 
“Ti amo”
 
“Ti amo”







Ciao a tutti bellissimi
Per cominciare vi ringrazio perchè state leggendo questa ff e mi scuso perchè sono molto discontinua nel pubblicarla ma ho avuto un periodo di blocco, ora sto riprendendo.
Scusate se nello scorso capitolo vi ho fatto morire ma con questo credo di essermi fatta perdonare...spero.
Se avete qualcosa da dirmi, commenti sulla storia, appunti sul modo di scrivere o sulla trama sono qui per voi, mi piacerebbe tantissimo sapere cosa ne pensate, quindi commentate o mandatemi messaggi, come preferite.
Winnie loves you <3
T.
  
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