Ringrazio anche solo chi legge
Scritta
sentendo: “Still Here” dei
Digital Daggers.
Partecipa
alla challenge: Death
Fic Contest - My world without you
Aster
accarezzò i capelli rossi di Sennar, sentendoli umidi di
sudore sotto le dita
affusolate.
“La
tua
mente è aperta, ormai non ho più niente da
prendervi” disse gentilmente. Si
sporse in avanti e osservò la pelle pallida
dell’altro mago. La punta aguzza
delle sue orecchie tremò, facendo scostare alcune ciocche
blu scure. Il
mezz’elfo vide il proprio riflesso negli occhi diventati
bianchi del
prigioniero. Quest’ultimo ricadeva inerte, tenuto in
ginocchio ritto dalle catene
che lo tenevano fermo. Si leccò le labbra e piegò
di lato il capo.
“Vivere
non
porta nessuna soddisfazione” mormorò.
Allargò le braccia con i palmi delle mani
rivolti verso l’alto e fece oscillare le gambe oltre il bordo
dello scranno di
cristallo nero su cui era seduto.
“Io
porterò
la distruzione di ogni cosa. Che ne dici se, invece di farti assistere,
allevio
prima il tuo dolore?” domandò. Estrasse dalla
manica un pugnale e il suo
riflesso infantile si specchiò nella lama. La
conficcò nel collo del giovane
discendente di pescatori e uno schizzo di sangue macchiò il
viso pallido del
Tiranno. Quest’ultimo vide il sangue scuro colare e macchiare
i capelli
vermigli del mago. Estrasse il pugnale e lo pulì sugli abiti
della vittima
lasciando delle scie color amaranto scuro. Rimise il pugnale nella
manica larga
e assottigliò gli occhi.
“Ti
raggiungerò presto e con me l’intero Mondo Emerso,
te lo prometto”. Sancì con
voce atona e si voltò. Saltò giù dallo
scranno e si diresse verso la porta
della cella.
“Avvertirò
io la tua Nihal, non temere. Tanto anche lei ti avrebbe abbandonato,
è un
destino di solo dolore quello che vi avrebbe aspettato”.
Concluse, aprendo
l’uscio.