“E
scese il silenzio”
Ti
ritrovi a sperare
che accade alla tua vita. Rimani in silenzio, non osando nemmeno
respirare,
nella snervante illusione che possa accadere perfino a te. Inutile,
misero,
insignificante sotto ogni profilo. Speri.
Ma ecco che arriva il suono... non musica...
stridore di umani che urlano e che ridono alle tue spalle e in fronte a
te.
Piccoli esseri striscianti che ti guardano come se fossi non
un essere vivente, bensì un
misero oggetto senz’anima. Il tuo solo scopo
è obbedire. Non osare
ribellarti. Ti guarderebbero offesi. Tu non esisti. Sei solo un
burattino. Non
senti dolore. È un illusione. Non senti rabbia. È
solo un altro inganno. Non
senti paura. Non mentire su questo.
Non
sono lacrime quelle
che scorrono sul tuo viso... è pioggia trascinata
lì dal vento.
“Smettila
di protestare
sii quello che sei. Un inutile oggetto. Non servi a niente”.
Non
lo dicono ma lo
pensano.
“Tu
non meriti niente. Come
osi anche solo pensare di essere qualcosa di più?”
Questo
è il mio mondo.
Mi
ritiro nel sonno... dove ormai
non trovo più riposo... mi rimane sulle labbra un amaro
sapore che di buono non
ha nulla. T’illude di essere veleno, ti porta nel mondo dei
sogni,
rincuorandoti che mai più ti risveglierai... ma è
solo un illusione... arriva
il giorno, così luminoso da ferire gli occhi... tutto
ricomincia a vivere...
tutto vive... tranne te. Perché tu non sei umano. Sei solo
un oggetto.