La morte Gelida e impossibile giunge e mi porta con se, quanto ho atteao quesyo momento, nel mio intimo l' ho sperato, l' ho chiamata. Certo mia figlia non lo sospetterebbe, mio marito tanto meno avrebbe mai immaginato che sua moglie desiderava morire , era loro grata perche avevano reso la sua vita migliore , si migliore ma non la migliore. La sua vita era destinata ad un altra persona , la sua persona, quella persona che era vento, era acqua , era tutto cio che c' e di libero, di bello, forse era la vota stessa. Se jack fosse stato con lei la sua vita sarebbe la migliore, ma era stato strappato via dalle acque gelide e nere, le aveva tenuto la mano sperando fino all' ultimo che qualcuno giungesse in aiuto, erano in tanti in quelle acque ma nessuno parlava o supplicava, tutti attendevamo immobili udendo la morte che artihliava le vite dei nostri cari o di sconosciuti che stranamente in questo momento ci sembravano quasi amici. La nave affondava sotto di noi, io su una tavola lui attaccato ad essa, mi guardava e teneva stretta la mano poi arrigano i soccorsi finalmente, facgio per dirglielo e vedo che non c' e piu, morto geliato, in realta sapebo bene che era morto,  come avrei potuto non saperlo. Decisi di affidarlo alle acque che avevano hia tolto tanto quella notte, lasciando la mano lo guardai affondare, gli occho fissi nel vuoto , gelato. Mi salvai benche fossi morta dentro , mi rifeci una vita convinta che un giorno sarei tornata da lui, intanto incontrai colui che sarebbe stato mio marito, un uomo simpatico , protettivo, buono , avrebbe dicerto meritato di meglio ma lasciandolo l' avrei solo ferito, mia figlia Mary ebbe tutto cio che una bimba sognava ed ero felice per lei, nessuno dei due ebbe mai il sospetto che in me ci fosse tale dolore , poi la morte di mio marito e dopo diversi anni finalmente stavo morendo a mia volta, nel sonno, che bel modo di andarsene. Avevo fatto comunque intempo a raccontare la storia mia e di Jack e ne ero felice . Mi lasciai andare e tornai al freddo di quella notte con Jack vicino gelava lentamente , poi le acque mi condussero giu in fondo al mare, sapevo che la mia anima aveva ormai lasciato il mio corpo , con un fremito vidi il fondale del mare su cui giaceva la nave che ci aveva regalato tanto e poi se l' era brutalmente ripreso, la vidi come la ricordavo io, piena di vita, con i musicisti che non volevano smettere di suonare, tuttl le persone che brillavano di gioia e poi entrando nella sala principale vidi la nostra scalinata, e lui in cima ad esse. Il suo viso, il suo sorriso, mi sembrava di non averlo mai perso, forse la nave in realta non era mai affondata, eravano finalmente riunito, mi bacio dolce e leggero, e capii che niente era esitito dopo di noi e resteremo per sempre spiriti erranti su questa nave sul fondo dell' oceano , insieme a tuti colore che ci hanno perso la vita o che come me avenao perso troppo per iniziare da capo. La gente felice ci guadava io guardavo solo i suoi occhi, ora potevamo rincominciare a vivere , nella morte.