Era una mattina,qualcosa mi diceva che loro erano in giro,non so come ma c'erano.Lo sapevo solo io.Scendo di casa e cammino,così, senza meta,arrivo a Pompei ,vedo qualcuno,sembra un ragazzo,molto molto alto,con un altro uomo,capelli castani e barba,non mi attira molto come nelle foto.Metto la mente a fuoco,è lui,si,è Harry,l'altro è Liam.Il cuore mi batte,un vuoto si apre nella pancia,vorrei gridare.Lo raggiungo:-Hey Harry,I love you!Harry!Harry!Harry. È costretto ad andar via,le persone lo assalgono,chiudo per un secondo gli occhi,li riapro,la folla c'è ma lui no,allora penso che è stato tutto un sogno,che quello che ho visto è un'allucinazione.Ma poi la mia mente mi dice,'guarda laggiù'.Una figura perfettamente slanciata,alta,bellissima,angelica. Corro più che posso,per vedere dove andrà a rifugiarsi,siamo nelle strade di Pompei,più o meno nelle vicinanze del Mc Donald,corro su quella strada di mattoni,molto scomoda per i miei gusti.Corro,riesco ancora a vederlo,per fortuna.Il mio cuore mi incoraggia,dice “ci riuscirai finalmente,tu ci riuscirai,il tuo sogno è qui,devi realizzarlo,ci riuscirai,ci riuscirai”. Arrivo in un una stanza totalmente bianca.Vedo la security: -perfavore dov'è?dimmelo!-gli chiedo in lacrime. -non ne ho idea ragazzina-mi guarda nervosamente,qualcosa mi dice che è nascosto lì,in quella stanza.Inizio a piangere. -Harry!Harry!Where are you?,Harry..I love you.You are my life.- Non riesco a dire altro,purtroppo non riesco a dire tutto ciò che provo in inglese,ma quello che so,è che non ho mai gridato a nessuno un ti amo così,perché io lo sento da quel vuoto nella pancia,dal cuore,dalla testa e qualsiasi altra parte del corpo, lo sento in tutta me stessa.Continuo a piangere,capisco che non si farà mai vivo,forse non glielo permettono. Sto andando via,grido un ultima volta, -Harry !I love you, forever !.Mi giro e quando sto per uscire dalla porta,sento: -Me too. Il mio cuore batte forte,penso che la pressione si sia alzata.Mi giro,ho paura di svenire,il mio volto si riempe di lacrime,vorrei gridare,ma non posso,potrei spaventarlo o infastidirlo.Quell'adrenalina,quel vuoto.Risento tutto.I suoi occhi,grandi,verdi,mi guardano,con amore,un amore che nessuno riuscirebbe a trasmetterti solo con uno sguardo.All'improvviso spalanca le braccia verso di me,io corro,lo abbraccio.Mi rendo conto che non sentirò mai più questo senso di protezione,di beatitudine.Vorrei restarci per sempre in quelle braccia.E ho paura,perché io lo so, non troverò mai più nessuno così,non avrò mai qualcuno che mi faccia provare questo.Ha una camicia rossa a quadroni ,dei jeans perfettamente attillati,e delle scarpe marroni,sembrano di vecchio stile.È così morbido,allo stesso tempo muscoloso, lo stringo fortissimo, poi allento la presa,non vorrei fargli male.Affondo la testa nei suoi riccioli,hanno un odore così buono,e piango ancora.Lui capisce il perché,non so come, ma ci riesce,la verità è che ho paura di non rivederlo mai più.Piango e lui mi dice: -oh no,no.Baby I love you,don't cry,please.We'll see. Quella voce mi rassicura.Quanto,quanto è stupenda,mio Dio.Risveglia tutto in me,inebria il mio cuore,mi fa stare bene.La mia paura svanisce,ma adesso siamo qui,solo io e lui,adesso è mio,e io resterò per sempre sua. All'improvviso sento una voce esterna dal mondo in cui mi trovo: -Serry,Serry,svegliati!- è la voce di Deborah -ho fatto un sogno bruttissimo su di te,abbracciami,per favore.- No.Non ci credo.Era un sogno.Solo un fottutissimo sogno.Piangendo le rispondo: -anch'io. Ed era bellissimo.