Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |      
Autore: fulminouis    20/10/2014    0 recensioni
“Cos'è l'amore?”
In fondo, almeno una volta nella vita, un po' tutti ce lo siamo domandati a noi stessi; cos'è l'amore?Ma chi mai è riuscito a darsi una vera risposta, senza lasciare che il cuore dominasse la propria mente?
Mi hanno detto che l'amore è il sentimento più forte del mondo, quello che se anche non esiste, tutti vorrebbero sperimentare.
Mi è stato anche detto che l'amore è un brutto affare, un'emozione capace di farti vivere e morire allo stesso tempo.
Allora, sarà “amore” la parola giusta?
Perché abbiamo sempre collocato questa misteriosa parola alla felicità, sebbene quest'ultima nasconda inconsciamente anche rancore e dolore?
Allora rispondiamo, cos'è l'amore? Una medaglia con due volti, ecco cos'è l'amore.
Genere: Fluff, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: OOC | Avvertimenti: Incompiuta
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Era da tanto tempo che Louis faceva progetti sulla sua vita, com'è vero che era da tanto tempo che Louis non ne metteva in pratica nemmeno uno.
Ai suoi genitori non importava più di tanto del futuro del loro unico figlio maschio, tanto che lo abbandonarono appena compiuti i suoi diciotto anni.
Il giovane ragazzo, forse cresciuto troppo in fretta rispetto a qualsiasi altro adolescente della sua età, ricordava ancora perfettamente quella sera quando lesse quel famoso post-it attaccato al frigo.
“Prenditi cura di tua sorella.”
Cinque parole per distruggergli il cuore, ma nonostante ciò, egli continuò ad obbedire a coloro che gli avevano sempre imposto regole che qualchedun altro avrebbe potuto non rispettare, ma non Louis, lui non era come gli altri.
Ma qualcosa sicuramente cambiò; dov'era finito quel ragazzo solare, pieno di amici, voglia di sorridere, di vivere?
Non sembrava più lui, anzi no, non era più lui.

Si sentiva intrappolato in un corpo che non gli apparteneva, faceva cose che fino ad un anno prima non esistevano nemmeno nei suoi pensieri più folli.
I tatuaggi cominciavano a coprire la sua soffice e chiara pelle, il fumo era ormai il suo stile di vita, l'odore che ricopriva i suoi vestiti, la sua anima.
Le mani rovinate, livide, gonfie per i troppi pugni destinati al sacco, ormai ammacato da tempo.
Il suo corpo si concedeva ogni sera ad un estraneo diverso, non conosceva l'amore, forse non l'aveva mai conosciuto, o molto semplicemente non aveva mai provato a presentarsi a lui.
Ma che importava, ormai il tempo lo aveva cambiato radicalmente, e nessuno lo avrebbe più salvato da quello schifo che lo circondava da troppo.
Permetteva che il suo corpo si spegnesse lentamente: forse era una richiesta d'aiuto, forse desiderava che qualcuno accendesse quella lucina soffusa nel suo cuore, aspettando che la vita facesse il suo dovere, spegnendo una volta per tutte l'interruttore, possibilmente il più tardi possibile.
Ma chi? Chi sarebbe stato quel qualcuno? Ma, domanda più importante, sarebbe esistito?
Stava prendendo troppo alla leggera la situazione, e non si accorgeva che così facendo i suoi sogni si sarebbero infranti tanto da diventare ricordi adolescenziali, delusioni troppo importanti nella vita di una persona.
Perché tutti i suoi “amici” stavano partendo per il college e lui no?
Perché tutti quanti erano fidanzati e lui no?
Forse perché incuteva troppo terrore per poter essere considerato uno studente serio?
Forse perché qualsiasi ragazzo incontrasse i suoi occhi, tremava per il gelido azzurro che contornava le sue pupille?
Ma la verità era che sotto gli strati di tatuaggi, la puzza di fumo, di alcool, i lividi che opacizzavano la sua pelle, c'era e c'era sempre stato Louis Tomlinson, ma non il ragazzo cattivo, sexy da far schifo, che tutti apparentemente conoscevano, ma quel Louis dolce, tranquillo, diciottenne.
Ed era così che immaginava sarebbe stato d'adulto, ma col tempo riuscì a capire che la vita era una puttana, che la gente era solamente capace di far star bene gli altri con inutili promesse, per poi deluderli, non avendo il coraggio di affrontare ciò che loro stessi avrebbero creduto fattibile.
E ora eccolo lì, sul punto di morire, ma non perché lo volesse realmente nonostante lo dicesse tutti i giorni, ma perché troppo stanco per affrontare un'altra giornata di solitudine, che lo avrebbe portato allo stesso stato di ogni sera: lacrime, fumo, voglia di mettere un punto alla sua vita.
Ma in fondo la sua vita era questo: soffrire, soffrire e soffrire.
Mai un sorriso, mai una risata, mai una parola.
Nemmeno i suoi “amici” sapevano chi lui fosse realmente, probabilmente perché il primo a non conoscere se stesso era proprio Louis.
Si guardava allo specchio, la sera, osservando che razza di persona era diventata e non poteva fare altro che accettarsi ma fissarsi con occhi colmi di odio, trattenendosi contro di sé.
E, a pensarci bene, sì; sì, lui era il suo peggior nemico, quello che avrebbe voluto prendere a pugni, frantumargli le ossa, ma come avrebbe potuto farsi del male da solo?
Però, già lo stava facendo.. vivendo.

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: fulminouis