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Autore: JessDelena91    21/10/2014    0 recensioni
"Quel sogno l’aveva turbata. Perchè mai avrebbe dovuto sognare Damon? Non avevano mai avuto un buon rapporto, nonostante lei ci avesse provato ripetutamente. L’aveva fatto per Stefan, pensava di dover andare d’accordo con il fratello del suo ragazzo. Ma era stato tutto inutile. Damon era un mostro senza cuore. Eppure eccola lì a sognarlo."
Quando un amore è forte come quello che Elena prova per Damon, può superare ogni ostacolo. Perfino la compulsione.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Caroline Forbes, Damon Salvatore, Elena Gilbert | Coppie: Damon/Elena
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Quella notte Elena fece un sogno strano. Era la notte in cui i suoi genitori morirono, ma diversamente dal solito non sognò l’incidente. Si trovava in mezzo alla strada e stava parlando al telefono con Bonnie. Ricordava quel momento: aveva litigato con Matt e voleva semplicemente tornarsene a casa. All’improvviso un uomo la chiamò, ma non con il suo nome. L’aveva chiamata “Katherine”. In quel momento non sapeva chi fosse quello sconosciuto dai capelli corvini e gli occhi color del mare, ma ora sapeva benissimo di chi si trattava. Era Damon, il fratello di Stefan. Elena gli rispose che si era sbagliato, ma lui continuava a fissarla come se gli ricordasse qualcuno. Era piuttosto inquietante, ma stranamente non aveva paura.
Damon le chiese cosa ci facesse in strada da sola a quell’ora ed Elena rispose semplicemente la verità. A volte è così facile parlare con un estraneo, molto più che con le persone che ci stanno vicine. Gli raccontò che lei e il suo ragazzo avevano discusso sulla vita e sul futuro e gli confidò che in realtà lei non sapeva ancora quello che voleva. Ma Damon la sorprese, dicendole che in realtà lo sapeva benissimo. Voleva un amore che la consumasse, passione, avventura e anche un po’ di pericolo. E dannazione, questo era tremendamente vero. Non riusciva a capire come quest’uomo venuto dal nulla potesse sapere quello che lei realmente voleva.
Improvvisamente Elena si svegliò. Quel sogno l’aveva turbata. Perchè mai avrebbe dovuto sognare Damon? Non avevano mai avuto un buon rapporto, nonostante lei ci avesse provato ripetutamente. L’aveva fatto per Stefan, pensava di dover andare d’accordo con il fratello del suo ragazzo. Ma era stato tutto inutile. Damon era un mostro senza cuore. Eppure eccola lì a sognarlo. Anche se non sembrava davvero un sogno. Sembrava così reale, come se fosse un ricordo. Tuttavia, sapeva benissimo che non poteva essere vero. Si mise a sedere sul letto e girò lo sguardo. Vide Caroline dormire profondamente e per un attimo pensò di svegliarla per raccontarle quello strano sogno. Alla fine però ci ripensò e decise di non farlo: era solo un sogno dopotutto, no? Gliene avrebbe parlato l’indomani mattina. Così, nonostante quella strana sensazione che sentiva dentro di lei, si rimise a dormire, sperando di non sognare nulla.
Quando si risvegliò, Caroline era già uscita per andare a lezione. Elena si preparò velocemente e la raggiunse in classe, ansiosa di parlarle di quel sogno così insipiegabile. Sapeva che Caroline non era una grande sostenitrice di Damon e quindi era curiosa di sapere la sua reazione. Questa però non fu come se l’era immaginata. Caroline, infatti, si paralizzò e le rivolse uno sguardo interrogativo ma allo stesso tempo pieno di tristezza. “Che c’è?” le domandò. “So che è una cosa insolita, non riesco a spiegarmelo nemmeno io. Secondo te cosa significa?” Dopo un lungo respiro, le rispose semplicemente: “Elena, era solo un sogno. Dovresti smetterla di pensarci.” Eppure il suo tono lasciava intendere che ci fosse dell’altro, qualcosa che non poteva o non voleva rivelarle. Decise però che era meglio non continuare ad insistere, se Caroline avesse voluto dirle qualcosa lo avrebbe fatto. La cosa migliore era davvero smetterla di pensarci.

Qualche settimana dopo quello strano sogno, Elena si trovava nel cortile del college a scrivere sul suo diario. Stava diventando buio e in più sentiva aria di pioggia. Iniziò a raccogliere le sue cose, pronta per tornare in camera. Si alzo e si avviò lungo il viale alberato che portava all’ingresso, proprio mentre iniziava a piovere. Non una pioggerellina leggera e piacevole, ma un vero e proprio diluvio. Improvvisamente sentì una presenza alle sue spalle. Si voltò e vide un’ombra poco distante da lei. Non riusciva a vedere bene, tra il buio e la pioggia. La sagoma si avvicinò e allora lo riconobbe. Ma come poteva essere? Lui era morto, da mesi ormai. L’altro lato era distrutto, quindi non c’era possibilità di tornare. Eppure eccolo lì davanti a lei. Damon. Il suo sguardo era un misto di amore, felicità, nostalgia, incredulità. Elena non ne comprendeva il motivo. Lei lo ricordava come un mostro, perché mai avrebbe dovuto guardarla in quel modo?
“Elena… sono io.” Quelle semplici parole fecero scattare qualcosa dentro di lei. Il suono della sua voce risvegliò quei ricordi che per tanto tempo aveva cercato di tenere nascosti. Quei ricordi che aveva chiesto ad Alaric di cancellare, ora lo sapeva. Il loro primo incontro. Allora non era un sogno! Il loro primo ballo, il loro primo bacio, il suo compleanno. Quel giorno in cui ha capito di amarlo, anche se la cosa la terrorizzava.
Fu un attimo. Chiuse gli occhi e quando li riaprì ricordava tutto. “Damon… Io… Non ci posso credere. Sei proprio tu? Ma come…”
"La magia di Bonnie ci ha salvati. È grazie a lei se siamo riusciti a tornare. Abbiamo passato un inferno, ma finalmente abbiamo trovato un modo per tornare. Non avrei potuto vivere un giorno di più lontano da te.” Elena non riusciva ancora a crederci. Sentì i suoi occhi riempirsi di lacrime e il suo cuore farsi più leggero. Damon proseguì: “Se ho resistito tutto questo tempo senza farla davvero finita è stato solo grazie a te, Elena. Il pensiero di poterti riabbracciare un giorno mi ha dato la forza per andare avanti. Mi ha dato la forza per non mollare. Dio, quanto mi sei mancata.” Fece qualche piccolo passo in avanti, ma Elena lo aveva preceduto. Stava già correndo tra le sue braccia. La pioggia continuava a scendere ininterrottamente, ma loro non se ne preoccupavano. Quando Elena lo raggiunse gli saltò addosso e lui iniziò a farla girare, baciandola con tutta la passione che aveva. I minuti passavano, ma per loro il mondo si era fermato. Anche se non riusciva bene a comprendere in che modo Damon potesse essere lì con lei, pensò che avrebbero avuto tempo per le spiegazioni in un secondo momento. Tutto quello che contava era avere di nuovo l’uomo che amava. Finalmente il vuoto che sentiva nel suo cuore era stato colmato. Quel vuoto che neanche la compulsione di Alaric era davvero riuscita a cancellare. Perché anche se non ricordava bene il perché sapeva che le mancava qualcosa. Sapeva di non poter essere davvero felice perché le mancava un pezzo di lei. Ma ora, guardando gli occhi di Damon sapeva che non le serviva nient’altro. Ora avrebbe davvero potuto vivere per sempre, felice insieme all’amore della sua vita.
   
 
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