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Autore: Annie B    21/10/2014    5 recensioni
Piccolo missing moment Clace ambientato in città di vetro.
Dal testo:
"Jace sbuffò e si sedette sul letto accanto a lei -pensi che a me piaccia? Credi che io stia bene Clary?- le chiese rabbioso.
-non mi sembravi addolorato prima, quando non si capiva dove iniziavi tu e finiva lei.- sbottò Clary prima di riuscire a trattenersi.
Non avrebbe dovuto dirlo, Jace era suo fratello, non avrebbe mai più dovuto guardarlo in quel modo, mai più avrebbe dovuto essere gelosa se un'altra ragazza gli dava quello che a lei era stato negato dal destino."
Genere: Erotico, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Clarissa, Jace Lightwood
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Clary camminando lentamente si guardò intorno, non ricordava con esattezza dove si trovasse la casa di Amatis. Le strade ciottolate, le casette in pietra e muratura, erano tutte identiche ai suoi occhi da forestiera. 
Idris era davvero bellissima, la luce delle torri antidemoni brillava in lontananza allontanando lievemente il buio della sera che iniziava a calare sui tetti della città.
Avrebbe passato un brutto quarto d'ora, sapeva che non avrebbe dovuto scappare così senza dire niente, Amatis sarebbe stata sicuramente arrabbiata e delusa.
Clary sentì una punta di senso di colpa trafiggerle il petto, la sorella di Luke non si meritava il modo in cui lei era scappata via, ma non aveva potuto resistere.
Doveva vedere Jace, doveva vederlo perché...non c'era un perché, voleva solo sapere che stava bene, constatarlo con i suoi occhi. 
Ricordò la scena che si era trovata davanti quando era entrata nella sua stanza e le lacrime tornarono a pungerle di nuovo dietro le palpebre ancora gonfie.
Jace stava benone, avvinghiato in modo decisamente osceno a una ragazza dai capelli castani lunghi e ondulati. Quando lui l'aveva vista in piedi sulla porta con l'aria ferita, si era staccato dalla ragazza e l'aveva chiamata per nome, ma lei non ne voleva sapere. Si era sbattuta la porta alle spalle ed era corsa via.
Ora stava girando per strada ormai da un ora, -complimenti Fray, sei un genio- si apostrofò da sola. 
Avrebbe mai ritrovato la casetta di Amatis? Pensò sconsolata. 
Alla fine, quando ormai l'unica illuminazione intorno a lei proveniva dalle Stregaluce dei lampioni, infondo alla stradina che stava percorrendo, sulla sinistra la vide! 
Le finestre tonde, il lato della facciata che dava sul giardinetto pieno di foglie secche, il rampicante che aveva usato per calarsi giù dalla finestra che si stendeva pieno di viticci secchi lungo la parete esterna:  finalmente era riuscita a tornare a casa! 
Con un senso d'ansia crescente si avvicinò alla porta e dopo aver poggiato la mano sul pomello, spinse. La porta di legno chiaro si aprì silenziosa davanti a lei mostrando la cucina avvolta dal buio. Entrando in casa Clary si stupì del silenzio che l'accolse, si era aspettata di trovare Amatis con lo sguardo arrabbiato ad attenderla davanti alle scale, invece c'era solo un bigliettino attaccato contro il corrimano, recitava "sul tavolo c'è qualcosa da mangiare se hai fame, domani parliamo." 
Clary sospirò e staccando il biglietto lo appallottolò nella mano e se lo infilò in tasca ingoiando il senso di colpa per averla tradita in quel modo.
Salendo silenziosamente le scale raggiunse la sua camera e ci scivolò dentro silenziosamente. Quando si fu richiusa la porta alle spalle e puntò lo sguardo davanti a sé, dovette trattenere un urlo di sorpresa. 
Jace era in piedi, appoggiato al davanzale della finestra con le braccia incrociate sul petto e la fissava con aria indecifrabile.
-Cosa ci fai qui?- chiese Clary sottovoce, con una punta di rabbia.
-Ce ne hai messo a tornare a casa.- fece Jace, poi ironico aggiunse -hai fatto un tour della città?-
Clary gli lanciò un occhiataccia e scalciando via le scarpe coi piedi farfugliò -non trovavo più la casa.- 
A piedi nudi si avvicinò al letto e ci si sedette sopra a gambe incrociate.
Fissando Jace, avvolto dalla penombra, chiese di nuovo -cosa cavolo ci fai qui?-
Lui sospirò e abbassò le braccia -mi dispiace per prima.- le disse senza sarcasmo.
-e perché dovrebbe? Se hai trovato la ragazza che fa per te sono solo felice per voi.- disse Clary. Non risultava credibile nemmeno alle sue stesse orecchie.
Jace sbuffò e si sedette sul letto accanto a lei -pensi che a me piaccia? Credi che io stia bene Clary?- le chiese rabbioso.
-non mi sembravi addolorato prima, quando non si capiva dove iniziavi tu e finiva lei.- sbottò Clary prima di riuscire a trattenersi.
Non avrebbe dovuto dirlo, Jace era suo fratello, non avrebbe mai più dovuto guardarlo in quel modo, mai più avrebbe dovuto essere gelosa se un'altra ragazza gli dava quello che a lei era stato negato dal destino.
Jace le si avvicinò sporgendosi sul letto -Clary...- sussurrò con la voce tormentata. -Non posso, non possiamo. Devo trovare il modo di dimenticarti, devo riuscire ad accettare il fatto che un giorno ti vedrò con un ragazzo e non dovrò spaccargli la faccia perché ti sta baciando. Devo, e per l'Angelo, Dio solo sa come potrò riuscirci.- concluse inchiodandola con gli occhi nel buio della camera.
Clary inspirò bruscamente sentendo quelle parole. Era tutto ciò che voleva sentire, e tutto quello che entrambi non avrebbero dovuto provare.
Colmando la distanza, ormai insopportabile, che la separava da lui, Clary sussurrò -solo per questa notte, fammi dimenticare tutto questo solo per sta notte. Per qualche ora soltanto, solo tu e io. Ti prego Jace...- 
Lui sfiorandole le punte delle dita con le sue sussurrò -non posso Clary, non sarebbe giusto. Non...- ma non terminò la frase, abbassò lo sguardo per un momento e quando lo rialzò, Clary vide nei suoi occhi ambrati una fiamma ardente che la inchiodava con la sola forza dello sguardo. 
-al diavolo...- rantolò Jace stringendola tra le braccia e gettandosi sulle sue labbra.
Clary si lasciò trasportare dall'intensità di quel bacio fino a trovarsi stesa sul letto sotto il corpo imponente di Jace. Le sue labbra morbide che la mordevano, la sua lingua che scivolava sensuale intorno alla propria... Erano come ossigeno per un uomo in fondo al mare. Clary dimenticando tutto quanto, gemette contro la bocca di lui e gli strinse i capelli tra le dita tirandolo verso di sé con foga. Le sua dita esili e sottili andarono a cercare il petto di Jace e armeggiarono con i bottoni della camicia. Le tremavano le mani, non sapeva se per la gioia di poterlo avere almeno per una volta, o per la paura di tutte le conseguenze che ci sarebbero state.
Jace sospirò contro il suo collo e lasciò una leggera e umida scia di baci lungo la sua clavicola, le dita esperte scesero lungo le spalle, abbassando le spalline del suo top e provocandole brividi piacevoli lungo tutta la schiena. 
Clary si inarcò contro di lui per aiutarlo a sfilare il top che improvvisamente era diventata una barriera insopportabile tra di loro, con mani tremanti gli fece scorrere la camicia finalmente aperta, lungo le spalle fino a togliergliela del tutto. La loro pelle finalmente si toccava senza barriere, a parte il sottile reggiseno di cotone di Clary, ma in quel momento lei non sentiva altro e non voleva altro che non fosse Jace. 
Pelle dorata contro neve fresca, la differenza tra loro era un contrasto che creava un unione perfetta. 
Jace scese con le labbra lungo lo sterno di Clary depositando baci leggeri, si spostò sulla pancia, intorno all'ombelico... E con le dita continuò a stringerle i fianchi facendola quasi incendiare.
Lei sfiorandogli il viso con le punte delle dita, cercò di tirarlo verso l'alto, voleva le sue labbra, lo aveva voluto per così tanto tempo, costringendosi sempre a resistere, a rinunciare... Che ora, per i pochi attimi che si erano concessi, voleva godere della loro morbidezza imprimendola nella mente per non dimenticarla mai più. 
Jace si lasciò tirare su e ricominciò a baciarla dolcemente ma con una passione crescente che stava portando entrambi fuori dal mondo, via da tutto e tutti, erano solo loro avvolti da una patina infuocata che escludeva tutto il resto.
Scostandosi un po' dalle sue labbra, Jace sussurrò -dovremmo fermarci...non riuscirò a farlo se continuiamo-
Dal suo tono si capiva che desiderava tutto meno che allontanarsi da lei, ma aveva ragione...non potevano spingersi oltre, sarebbe stato troppo... Non avrebbero saputo convivere con quella verità a pesare su di loro mentendo a tutti quanti.
Sospirando, con il cuore martellante nel petto, Clary annuì.
Jace rapidamente si sollevò portandola con sé e lasciandola stordita seduta sul bordo del letto, si alzò rinfilandosi velocemente la camicia.
Clary cercò a tentoni in mezzo al buio il top stropicciato sul letto, quando lo strinse tra le dita, se lo fece scivolare sopra la testa e rimase in silenzio.
Dopo qualche minuto disse -resta con me sta notte, da domani ti giuro che tornerà tutto come prima, dormi con me però oggi... Meritiamo almeno una notte...-
Jace in silenzio scostò le coperte, si risedette sul letto e sempre senza dire una parola si sdraiò accanto a lei. -farà ancora più male domani- bisbigliò tormentato.
-lo so...mi dispiace...- sussurrò Clary stendendosi accanto a lui e posando la testa sul suo petto.
-non importa, lo rifarei mille volte, ne è valsa la pena. Ne varrà sempre la pena per te Clary. Non importa quanto dovrò patire, sarò un buon fratello per te, sarò il massimo che posso essere, ti amerò per sempre, non importa se non potrò mai più dirtelo.- rispose lui sottovoce accarezzandole i capelli.
-anche io ti amo Jace, non lo dirò più, ma tu saprai sempre che è così.- disse lei. 
Entrambi si addormentarono poco dopo, i corpi vicini, le mani intrecciate e i loro visi rivolti uno verso l'altra.
Il destino era stato amaro con loro, ma almeno per una sera, l'amore aveva vinto anche contro il destino.


Salve a tutte ragazze! Vecchie e nuove! Spero che la mia brevissima storia vi piaccia! È la prima Clace che scrivo, abbiate pietà e non lanciatemi pomodori!! :) 
Lasciatemi un commentino e ditemi cosa ne pensate, se avete appunti o correzioni sono felice di leggerli! Sbagliando si impara! Se al contrario vi è piaciuta così com'è, ditemelo che fa sempre piacere!
Nel frattempo buona lettura! ;)
Un bacione, Annie <3 
   
 
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