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Autore: Hogwartsisourhome    21/10/2014    0 recensioni
Oceane è al suo terzo anno a Hogwarts. È la migliore amica di James Potter, visibilmente attratto da lei, ma si ritrova a pensare molto spesso al fratello Albus Severus, un Serpeverde.
Non è la solita storia di un ragazzo stronzo e di una ragazzetta, perchè Albus sará diverso dalla maggior parte delle serpi. Oceane è inoltre molto intelligente. Ff presente anche su instagram, profilo @armata_corvonero
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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CAPITOLO 4
Stella era rimasta arrabbiata per due giorni, mentre James cercava ininterrottamente di convincere Oceane a chiederle perdono da parte sua. Era infatti troppo orgoglioso per farlo lui stesso.
"Se non me lo chiede di persona, non lo conto!"
"Avanti, Stella!" La rimproverava spesso Rose.
"Secondo me ha ragione invece" sbottò una volta Oceane "lui deve essere più umile!"
James non ne voleva sapere di capirlo!
Oceane si era ormai stufata di questa storia e cercava di evitare di toccare l'argomento con Stella.
La prima lezione di quel giorno fu noiosa. Decise di sedersi accanto ad Albus a Trasfigurazione. Dovevano trasfigurare un cuscino in una rana, in coppia. Lo fecero in silenzio. Poi Albus parlò.
"Come va tra Stella e James?"
"Il solito, e poi io cerco di non parlargli finché non fanno pace."
"È un buon metodo, vedrai che prima o poi lo farà, per parlare ancora con te e per recuperare l'amicizia di Stella"
"Posso farti una domanda?
Oceane era molto imbarazzata, ma si sentiva in dovere di parlargli.
"Stella mi ha....ehm... Detto.... Che tu non ti innamorerai mai. Perchè?" Balbettò; era molto in soggezione dalla vicinanza al viso del ragazzo, che pareva non accorgersene.
"Io non credo nell'amore. Non mi è mai capitato di volere per me una ragazza, o di desiderare di invitarla ad uscire. Sono contraddittorio, dato che i miei si amano e pure i miei zii, ma io sono... Diverso. A volte penso che mio padre non abbia del tutto cancellato il suo essere Horcrux, ma che questa parte sia stata nascosta e sia stata trasferita in me. Voldemort non provava amore, no? Nemmeno ci credeva. Io penso che l'affetto sia importante, ma non voglio legarmi a nessuno. È per questo che ho sempre rifiutato le ragazze che palesemente mi volevano."
Oceane era sconvolta dalle sue parole. Sua madre non le aveva mai nascosto la natura degli Horcrux, ma che lui ne parlasse in quel modo l'aveva fatta rabbrividire, dopo quello che era capitato a suo padre.

Albus, nel momento in cui aveva pronunciato quelle parole, aveva sentito qualcosa di nuovo in lui, come una farfalla che svolazzava nella sua pancia. Forse sbagliava. Forse l'amore poteva essere provato persino da lui. Decise di reprimere questo senso. Non avrebbe ceduto.

James decise finalmente di far pace con Stella. Le si avvicinò a pranzo e parlarono sommessamente. Dopo si abbracciarono e i bronci ebbero fine. Tutti i ragazzi e le ragazze erano elettrizzati per il ballo di Halloween, che si avvicinava.
Albus la informò che la lezione successiva sui Patronus sarebbe stata quella sera alle nove, nello stesso posto.
Dopo cena, lei andò a fare una passeggiata con James. 
"Allora, come stai?"
"Ora che ho fatto pace con te e con Stella, benissimo."
"Lily Luna mi manca un po', non la vedo spesso."
"Ah, sì, mi ha detto che vuole stare un po' con te, magari per una partita a scacchi magici oppure una serata tra amiche."
"Ci andrei subito, ma vado a lezione da tuo fratello."
James si irrigidì.
"Stai un po' troppo con lui non ti sembra?"
Oceane non rispose e scappò. Entrò nella stanza delle Necessità alle nove in punto. Albus la stava aspettando evocando il suo Patronus, un bellissimo cervo, come quello di suo padre. 
Lei provò e riprovò, ma uscì dalla bacchetta la solita nebbia. 
"Niente, Albie, non ce la faccio. Potrebbe capitarmi un pericolo e spedirei un ammasso di foschia!"
Un sorriso enigmatico si dipinse sul volto di Albus. Senza una parola, agitò la bacchetta e qualcosa ne spuntò. Un serpente. Con qualche sibilo, lo mandò contro di lei. Sapeva parlare serpentese?
Non aveva tempo per pensarci. Indietreggiò e supplicò il ragazzo di farlo sparire. Ma nei suoi occhi poteva leggere una luce strana, quasi folle. Senza pensarci ulteriormente, gridò:
"Expecto Patronum!" Le vennero in mente i momenti  passati con lui e dalla bacchetta fuoriusì uno splendido animale, una civetta meravigliosa. Si diresse contro il serpente ed esso sparì.
Albus battè le mani, e si avvicinò a lei.
"Sai parlare Serpentese?"
"Non lo sa nessuno, non credevo mi avessi sentito"
"Il tuo segreto è al sicuro. Ora vado a dormire, sono stanca."
"Anche io."
Oceane non andò subito a dormire, ma aveva bisogno di riflettere. Albus... Quando era con lui il cuore le batteva forte, non riusciva mai a fermarlo. Non aveva mai pensato ad essere innamorata di lui, ma più i giorni passavano, più se ne accorgeva. Si costringeva  a non pensare cosa avrebbe detto James se l'avesse saputo.

Mancavano due settimane al ballo quando venne dato l'annuncio ufficiale. I ragazzi facevano a gara per conquistare le ragazze. Rose sperava di andarci con Teddy, ma fu invitata da un ragazzo di Grifondoro e venne a sapere che lui ci aveva provato con Sibilla Stone dei Tassorosso, forse per ripicca, cosí accettò.
Stella e James stavano spesso insieme e Oceane sperava che lui avrebbe invitato la ragazza. Tuttavia si accorgeva dello sguardo di James e le sue ipotesi si rivelarono corrette quando lo vide minacciare Albus in corridoio.
"Se me la soffi vedrai!"non sapeva cosa pensare.
James le si avvicinò spesso per farle una proposta, ma lei cambiò discorso molte volte.
Una sera, erano in Sala Grande. Parlava con Rose e Stella per un'eventuale giornata a Hogsmeade. C'erano anche Albus e Teddy, che giocavano a scacchi magici. Rose si alzò e se andò, imbarazzata dalla presenza di quest'ultimo. Entrò James di corsa, e, ansimante, si rivolse tavolo dove lei e Stella erano sedute:
"Vuoi venire al ballo con me?" Albus alzò la testa con un movimento repentino, Teddy ridacchiò e Stella.... Si girò e corse ad abbracciarlo.
"Non sai da quanto aspettavo questo momento!"
James non ribattè. Rimase imbambolato a fissare Oceane e Stella uscì dalla Sala saltellando, dicendo che doveva scegliere l'abito giusto. Albus, ridendosela, le disse:
"Immagino che la signorina non abbia un compagno per il ballo!"
"Esatto" mormorò Oceane emozionata.
"Allora, saresti lieta di accompagnarmici?"aveva deciso di lasciare che la sua morsa allo stomaco prendesse il sopravvento, almeno per un po'.
Il cuore della ragazza fece un sobbalzo.
"Con immenso piacere!"
Dopodiché andò anche lei a scegliere il vestito e le acconciature.

"A che gioco stai giocando, fratellino?" James sbottò, quando furono soli.
"Che c'è? Tu hai invitato Stella!"
"Lo sai che intendevo invitare Oceane!"
"Allora non potevi chiederlo in privato?" Albus era molto scocciato.
"Ha continuato a cambiare discorso!"
"Allora forse con te non ci voleva venire!" Sbottò Albus,e lasciò solo il fratello.

"Stella! Ho un cavaliere per il ballo!"
"Chi è?"
"Albus!"
"Oh, Albie! Che vestito ti metterai, io quello arancione da sera!" 
"Penso che mi farò i boccoli, e indosserò il mio vestito blu coi brillanti"
"Oh, non mi aspettavo che James mi invitasse! Magari adesso gli piaccio davvero!"
"Eh, già" mormorò Oceane, sentendo un senso di colpa impossessarsi di lei.

James era incredulo. Suo fratello lo aveva lasciato di sasso. Come si permetteva di dire una cosa del genere?! Lui nemmeno conosceva Oceane! O forse un po'... Gli vennero in mente tutte le volte che lei era arrossita, quando veniva pronunciato il suo nome, tutte le volte che stava con lui.. Un forte gelosia gli ringhiò nel petto... E pensare che a suo fratello nemmeno importava avere una ragazza! Aveva vinto senza competitività... No. Ora doveva calmarsi. Perchè continuava a pensarci? Sarebbe stato al ballo con Stella e si sarebbe divertito. Al resto ci avrebbe pensato dopo la serata.

Oceane percorreva il corridoio per dirigersi a Divinazione, una materia che pensava abbastanza inutile, ma che sua madre aveva insisto che provasse. Oxenna Flaid e Riberta Pumpkin le si pararono davanti. "Ciao Oceane! Possiamo farti una domanduccia? Con chi vai al ballo?" Riberta cinguettò.
"Non sono affari vostri" rispose molto 'gentilmente ' Oceane.
"Allora passo al sodo. Se scopro che ci vai con Potter, te la vedrai con me!" Sibilò Oxenna.
"Mi dispiace, Potter ci va con Stellina!"
"Non fare la finta tonta! Io parlo di quell'altro! Il più piccolo!"
"Io..."
In quel momento comparve il cosiddetto quell'altro.
Oxenna si sistemò i riccioli neri che le arrivavano a poco meno delle spalle e sorrise. Oceane era girata e non si accorse di nulla, almeno fino a quando Albus si avvicinò e le soffiò brutalmente sui capelli lisci, scompigliandoli. 
"Che... Oh, Albie, vorresti spiegare a queste gentili signorine che non compio un reato venendo al ballo con te?"
Ma Oxenna e Riberta si erano dileguate. 
Tornando in classe, si accorse di avere un biglietto infilato nella borsa; diceva: Non finisce qui.

Due giorni dopo, Oceane si incontrò con Lily Luna al parco. 
"Come va con James? Ah, no ora mi pare di aver capito che te la fili con Albus! Sinceramente io preferisco così. Anche se James è più di un fratello per me, credo che tu stia meglio con Albie."
"Non me la filo con proprio nessuno, Lily!"
"Sii, come no... Comunque, hai visto che Teddy è stato veramente cattivo con mia cugina? E lei è stata cattiva con lui! Che coppia di matti..."
"Cambiando discorso, hai fatto le selezioni di Quidditch? Ho saputo che Grifondoro si è preso in ritardo!"
"Sì, sono.. Portiere! Chi l'avrebbe mai detto!"
"Lily, sei veramente speciale! Con chi vai al ballo?"
"Con... Andrew Brugry!"
"Cosa?! Come hai fatto? Ha due anni in più di te ed è il meglio del quarto anno!"
"Che hai? Tu ti becchi mio fratello! E poi... Albus non è niente male, no? Se fossi in te, me lo terrei stretto!"
"Lily Luna, sei una pazza! Adesso me ne vado!"
"Ahahah, tanto so che devi andare ad allenamento e che non mi odi!"
"A dopo!"

Oxenna le diede fastidio per altri sei giorni, fino a quello prima del ballo. Lei ci sarebbe andata con Mark Twist dei Corvonero, ma era disposta a piantarlo in asso se avesse avuto l'opportunità di andarci con Albus. Era attratta dal fatto che era popolare, anche se non voleva, che era bello, misterioso... Il cavaliere perfetto per lei. Anche un perfetto fidanzato. Oceane era una sua coetanea, l'aveva sempre disprezzata. Non le piaceva il suo essere intelligente e qualche volta le dava davvero fastidio che parlasse con Albus, perfino con James. James... Era forte, intelligente, veloce... ma non era come il fratello. I gusti erano gusti e la scocciava condividerli con Oceane. Che poi Albus li avesse così terribili!
Ciaooo! Grazie per aver letto questo capitolo. Ringrazio erin per aver recensito e vi prometto che diventerò più brava!
   
 
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