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Autore: CallMeSana    21/10/2014    4 recensioni
"Ok, dunque... quando hai dato il tuo primo bacio? E a chi?"
Può sembrare banale, eppure, anche se era passato più di un decennio, ricordo perfettamente com'era andata. L'unico problema è che non tutti i miei confratelli sanno che sono gay, ma spero siano abbastanza fumati da non ricordarselo, una volta che avessi finito di raccontare.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Niall. Liam. Zayn. Questi sono i nomi dei miei migliori amici.
A dire la verità sono i nomi degli unici veri amici che ho, perché tutto il resto della confraternita non mi va per niente a genio, anzi, penso addirittura che la cosa sia reciproca.
Come uno stupido, mi sono lasciato convincere a farne parte, solo per non sembrare un emarginato sociale, e la cosa, dopo un po', ha cominciato a piacermi.
Tutti pensano chissà quali cose strane organizziamo quando ci riuniamo nella grande stanza dietro la biblioteca del campus.
Se sapessero che, invece, il massimo che facciamo è bere qualche birra di troppo o passarci le canne, probabilmente ci riderebbero in faccia.

"Ciao, Harry, tutto a posto per questa sera?" mi chiede Liam, che mi viene incontro mentre mi sto dirigendo a grandi passi verso l'aula di scienze.
"Se la smetti di chiedermelo sarà ancora meglio" gli rispondo io, esasperato. Manco dovessimo fare chissà che cosa: cena alcolica, sfottò verso i soliti sfigati del campus a cui, magari, i bulli della confraternita si divertiranno a fare scherzi per tutta la settimana, e poi nottata in qualche discoteca, essendo sabato.
Sì, la nostra confraternita non aveva decisamente nulla di speciale.
"Sei il solito muso lungo. Ci vediamo, Styles!"
Saluto il mio amico con la mano ed entro nell'aula per iniziare la prima delle sette ore di lezione di oggi.
Trovo, ovviamente, Zayn e Niall che, tanto per cambiare, sono seduti uno di fianco all'altro, per il puro gusto di irritare chi gli sta intorno.
Non ci penso, sette ore sono dannatamente lunghe.

Durante la pausa pranzo facciamo una piccola riunione per vedere se manca qualcosa e io mi sento davvero ridicolo, perché che diamine ci potrà mai essere di così interessante e dettagliato da preparare?
"Ragazzi, state calmi, dio santo, ho comprato alcool a sufficienza, in modo che arriveremo già ubriachi, come previsto, al club. Dovete solo sperare che ci facciano entrare comunque" dico io, che ormai mi sento l'unico sano di mente del gruppo.
"Styles ha ragione, ma qua abbiamo dei novellini che verranno al club per la prima volta" mi fa notare Zayn rivolgendosi a Niall. Io sbuffo. Non so come faccio a sopportarli, certe volte.

Finalmente arriva la sera. Come sempre, sono le 19 e ci riuniamo nel nostro "quartier generale".
C'è chi è già un po' brillo o fumato, chi propone di provare nuove bevande alcoliche contenute in strani contenitori colorati, chi invece pensa già a cosa mangiare per cena.
Quando ormai siamo lì da oltre tre ore, sento Niall alzarsi in piedi, con mezzo hot dog gocciolante di ketchup in mano, che propone fiero come un bambino: "giochiamo ad obbligo o verità!"
Le risate che si fanno strada per tutta la stanza mi assordano, ma non posso evitare di aggregarmi.
"Niall, sei serio? Per chi ci hai preso, per dei ragazzini?" chiede Zayn dall'alto della sua poltrona dove sta accasciato a gambe divaricate e con una canna in mano
"Sono abbastanza rincoglionito per poterti affermare che sì, sono serissimo!"
"A me sembra divertente" interviene Liam, che non s'era allontanato un attimo dal tavolino dove avevamo riposto tutte le bevande, manco si sentisse il barista della situazione.
"No, anche tu? Scherzi, vero?"
Non so perché, ma sapevo che non mi sarebbe piaciuto, questo gioco.

Spostiamo sedie e poltrone in modo da formare un cerchio, con al centro il tavolino con i nostri drink. Ci ha pensato Zayn a prepararli, e si vede: fanno schifo per quanto sono forti.
Dopo qualche minuto trascorso tra domande innocenti e obblighi di mandare giù tutto d'un fiato cocktail dai colori improbabili, arriva la domanda più imbarazzante che avessi mai potuto sentire.
"Sono troppo brillo per un'altra penitenza, quindi scelgo verità" dico, noncurante.
"Ok, dunque... quando hai dato il tuo primo bacio? E a chi?"

Può sembrare banale, eppure, anche se era passato più di un decennio, ricordo perfettamente com'era andata. L'unico problema è che non tutti i miei confratelli sanno che sono gay, ma spero siano abbastanza fumati da non ricordarselo, una volta che avessi finito di raccontare.
"All'asilo, per scommessa" ammetto, bevendo un sorso del mio superacolicissimo vodka lemon.
Immancabilmente partono le prese in giro, perché ovviamente nessuno riesce a credere che un bambino di quattro/cinque anni abbia potuto davvero baciare qualcuno consapevole di cosa stesse facendo.
"Styles, l'ho sempre detto che sei il migliore, e lei com'era?" mi chiede George, o almeno mi pare si chiami così, non è che mi stia particolarmente simpatico.
Silenzio.
"Lui era molto carino, aveva i capelli lisci e castani che gli cadevano sulla fronte come una specie di casco, gli occhi grandi e azzurri come il cielo e una risata contagiosa. Era più basso di me e questo mi divertiva tantissimo, e aveva una vocina stridula che irretiva tutte le maestre. Poi..."
"Ehi, ehi... Styles, fermati. Hai detto... lui?"
"Sì, ho detto lui. Perché sono gay, George."
Di nuovo silenzio. Rotto, per fortuna, dopo qualche secondo, dalla risata sguaiata di Niall che mi viene incontro e mi dà una pacca sulla spalla.
"Com'è che non sapevamo nulla di questa storia, Harry?" mi chiede, invece, Liam, parecchio deluso.
"Scusa tanto, Payne, la prossima volta mi presenterò e ti dirò piacere, sono Harry Styles, e ho baciato Louis Tomlinson quando avevo solo cinque anni e mezzo."
"A me non preoccupa questo, Styles, mi preoccupa che, dopo tanti anni, tu ti ricordi tutti questi dettagli."
Adesso sono tutti con gli occhi puntati su di me, perché è chiaro che vogliono saperne di più.
"Ma non è vero, era stata una stupida scommessa con gli altri bambini, che mi prendevano in giro dicendo che non sapevo che per conquistare qualcuno bisognava fare certe cose. Pensavano fossi timido o, peggio ancora, che non mi piacesse nessuno. Invece avevo notato Louis dal primo giorno, anche se giocava sempre da solo. Anzi, forse l'ho notato proprio per quello. Eravamo nel cortile dell'asilo, i bambini continuavano a spronarmi a dimostrargli di cosa fossi capace, e allora io gli ho detto che, se fossi riuscito a baciare qualcuno, avrebbero dovuto cedermi la loro merenda per una settimana."
"Eri già crudele da piccolo, Styles" sghignazza Zayn con fierezza.
Io non gli rispondo nemmeno e continuo il mio racconto.
"Quindi, stavo dicendo... ah sì, ho visto Louis che se ne stava da solo su un muretto a guardare i fiori, e gli sono andato incontro. Non gli ho detto nemmeno ciao, l'ho preso per mano e l'ho portato in un punto in cui quei maledetti bambini potessero vederci. L'ho guardato negli occhi e, dopo esserci morto dentro, l'ho baciato. Ho vinto la scommessa e fine della storia."
"Cosa? Fine della storia? Vorresti farci credere che non è successo altro?"
Stavolta resto spiazzato.
"Non puoi darci a bere che al poveretto non abbia dato fastidio."
Sono proprio dei curiosoni.

"Cosa volete che vi dica, che gli ho stravolto la vita? Che da quel giorno non ha voluto nemmeno più degnarmi di uno sguardo? Che aveva smesso di stare da solo perché così avrei potuto evitare di avvicinarmi? A me piaceva veramente e consideravo malato il fatto che fosse così, perché ho sempre pensato che l'amore a cinque anni e mezzo non lo puoi comprendere. Ma poi una volta mia madre mi ha detto che l'amore non ha età e che io stavo interpretando questa frase nel modo sbagliato. Non era riferita alla differenza d'età tra due persone, che può compromettere la loro relazione, ma al fatto che l'amore quando arriva arriva, che sia a cinque anni e mezzo o a cinquanta. Quando ero a casa cercavo di inventare stupidaggini per potermi avvicinare, per poter giocare con lui, ho pure preso a schiaffi un suo amichetto che mi aveva spinto a terra. Poi l'asilo è finito, e tutto quello che avevo ottenuto era stato quello stupido bacio dato per scommessa e una litigata furiosa in bagno quando me lo sono ritrovato nel mio stesso corso di nuoto nove anni dopo."

E' ovvio che ormai non è più un gioco per me, e i miei confratelli sono lì che hanno smesso di bere, fumare e pensano solo ad ascoltare il mio sfogo.
"Perché avete litigato?" mi chiedono, quasi in coro.
"Io non l'avevo nemmeno riconosciuto. Ho iniziato questo corso e, il primo giorno, ci siamo presentati a tutti i componenti del team. Quando ho sentito il suo nome ho avuto un mancamento. Era diventato ancora più bello, aveva tagliato i capelli, indossava degli occhiali da vista dalla montatura nera semplice, che gli facevano gli occhi piccoli, aveva messo su qualche muscolo e qualche centimetro di statura, ma continuava ad essere comunque più basso di me. La voce non era cambiata di molto, invece, e questo mi dava degli strani brividi. Lui, purtroppo, mi aveva riconosciuto subito e, quando ci siamo trovati negli spogliatoi prima di tornare a casa, mi ha chiesto di trattenermi perché voleva parlarmi. Quello che mi ha detto mi ha fatto male al cuore: mi ha confessato di non essere più riuscito a provare qualcosa per nessuno, dopo quello che era successo con me, che ogni volta che provava a iniziare una qualsiasi relazione finiva nel momento in cui l'altra persona lo toccava o lo baciava. Aveva sviluppato una strana forma di odio-amore nei miei confronti, e voleva maledirmi per i nove anni di inferno che aveva passato. Avevo rovinato la vita al ragazzo che amavo, e tutto per una stupida scommessa."
"Aspetta un attimo! Troppe rivelazioni stasera, questo doveva essere solo un gioco!"
"Esatto, Horan, e adesso, per quel che mi riguarda, è finito. Io me ne torno alla mia stanza" annuncio.
"Ma come, non vieni al club con noi?" chiede, facendomi notare le facce deluse di tutti.
"Certo, ma prima ho da fare."

Esco in strada e tiro fuori il cellulare per iniziare una chiamata.
"Non crederai mai a quel che è successo stasera!" dico, appena lo sento rispondere.
"Stai uscendo adesso dalla riunione, Haz?" 
"Sì, tu sei presentabile? Ti va di venire in discoteca con noi? Voglio presentarti i miei amici perché... stasera gli ho accennato un po' di te."
"Veramente sarei in pigiama" e quando glielo sento dire arrossisco.
"Toglilo e mettiti qualcosa di più adatto alla discoteca" gli ordino, e lui obbedisce.
Chiudo la chiamata e in due minuti sono di fronte alla porta della mia stanza, nel campus.
Decido di cambiarmi, perché mi sento addosso uno schifosissimo odore di marijuana e qualcos altro che non riesco a decifrare. Accendo la tv e, quando arriva l'ora, mi avvio incontro al mio ragazzo.
Una volta trovato, andiamo verso i miei amici che mi aspettano nel parcheggio della discoteca.
"Ciao, ragazzi, lui è Louis Tomlinson, il mio ragazzo. Entriamo?"
Le loro facce meritavano una fotografia da ingigantire e appendere ovunque.
"Si può sapere che cosa gli hai detto di me, Haz?" mi chiede Louis, imbarazzato.
"Gli ho raccontato del momento in cui mi sono finalmente accorto di avere di fronte la mia anima gemella."
"Ancora con quella storia dell'asilo, eh?"
"Sì, ancora con quella storia dell'asilo, eri così bello all'asilo che spero tanto di trovare un bambino da adottare che ti somigli" gli dico, intrecciando le mie mani con le sue una volta entrati nel locale.
"Mmh, ho la sensazione che tu sia ancora tanto ubriaco" mi risponde lui mentre gli si imporporiscono le guance.
"Può darsi, ma ti amo e voglio stare sempre con te, Lou."
Lo bacio, e posso vedere, alle sue spalle, i volti fieri dei miei migliori amici, che alzano il drink che tengono in mano al cielo, come a voler brindare per me.
"Ti amo anche io, Harry" e sorrido, abbracciandolo.




***
Ciao! Ieri mi è venuto in mente il plot per questa OS, così ho pensato di metterlo subito giù in parole e pubblicarlo, sperando che vi piaccia! Mi sono ispirata ad alcune scene di uno dei miei cartoni animati preferiti e non solo, quindi, se volete, passate a dare un'occhiata, recensite e, già che ci siete, ricordatevi della mia long, che potete trovare al seguente link http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2753738&i=1 e che è ancora in corso.
Buon proseguimento di giornata e non odiatemi troppo se 'sta cosa fa schifo!
xxx

 
  
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