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Autore: wintersea_    21/10/2014    3 recensioni
Esiste una leggenda per la quale ogni persona, sin dalla nascita, ha un filo rosso legato al mignolo della mano sinistra che la lega ad una persona. E se quella persona fosse tuo fratello maggiore?
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Esiste una leggenda popolare cinese secondo la quale ogni persona porta, fin dalla nascita, un invisibile filo rosso legato al mignolo della mano sinistra che lo lega alla propria anima gemella. Il filo ha la caratteristica di essere indistruttibile: le due persone sono destinate, prima o poi, a incontrarsi e a sposarsi.  Mi raccontarono questa leggenda anni fa, eppure ero sicuro che la persona giusta fosse già nella mia vita.

Nessuno aveva mai detto che sarebbe stata una cosa facile, trovare la propria anima gemella è una battaglia che molti non riescono a vincere.

Incontrarlo era sempre più difficile, lui aveva preso una rotta, io un’altra, ma avevamo una tradizione, ogni anno ci ritrovavamo sull’isola dove eravamo cresciuti per stare una giornata insieme. Questo sarebbe stato l’anno giusto, questo sarebbe stato l’anno decisivo.

Ero arrivato da circa un paio d’ore, i miei compagni, come sempre, rimanevano al villaggio mentre io mi incamminavo per il bosco. Ero cosi immerso nei miei pensieri che non mi accorsi di una persona seduta su un ramo di un albero.

“Possibile che di anno in anno tu rimanga sempre uguale.. fratellino?”

Alzai lo sguardo e incontrai il suo. Quei suoi occhi perfetti che sorridevano a me, soltanto a me.

“Ciao Ace, da quanto tempo eh?”

“Un anno direi” mi sorrise ancora e saltò giù. “Allora, come vanno le tue avventure?”

Alzai le spalle e gli sorrisi “Scontri, nemici, tesori.. le solite cose, e le tue?”

“Ah beh sempre meglio, amo andare per mare”  mi sorrise guardando il mare. Cominciammo a camminare ricordando i bei tempi in cui ci allenavamo su quell’isola insieme. Era tutto cosi perfetto, come se non servisse altro.

Gli presi all’improvviso la mano “Voglio raccontarti una leggenda”

“Okay, vai” mi guardò senza capire.

“Allora” iniziai “Wei era un uomo che, rimasto orfano di entrambi i genitori in tenera età, desiderava sposarsi e avere una grande famiglia; nonostante i suoi sforzi era giunto all'età adulta senza essere riuscito a trovare una donna che volesse diventare sua moglie.

Durante un viaggio Wei incontrò, sui gradini di un tempio, un anziano appoggiato con la schiena a un sacco che stava consultando un libro. Wei chiese all'uomo cosa stesse leggendo; l'anziano rispose di essere il Dio dei matrimoni e, dopo aver guardato il libro, disse a Wei che sua moglie ora era una bimba di tre anni e che avrebbe dovuto attendere altri quattordici anni prima di conoscerla. Wei, deluso dalla risposta, chiese cosa contenesse il sacco; l'uomo rispose che lì dentro c'era del filo rosso che serviva per legare i piedi di mariti e mogli. Quel filo è invisibile e impossibile da tagliare, per cui una volta che due persone sono legate tra loro saranno destinate a sposarsi indipendentemente dai loro comportamenti o dagli eventi che vivranno.

Queste parole non convinsero Wei che, per sentirsi libero di scegliere da solo la donna da sposare, ordinò al suo servo di uccidere la bambina destinata a diventare sua moglie. Il servo pugnalò la bambina ma non la uccise: riuscì soltanto a ferirla alla testa e Wei, dopo quegli eventi, continuò la sua solita vita alla ricerca della moglie. Quattordici anni dopo Wei, ancora celibe, conobbe una bellissima ragazza diciassettenne proveniente da una famiglia agiata e si sposò con lei. La ragazza portava sempre una pezzuola sulla fronte e Wei, dopo molti anni, le chiese per quale motivo non se la togliesse nemmeno per lavarsi. La donna, in lacrime, raccontò che quando aveva tre anni fu accoltellata da un uomo e che le rimase una cicatrice sulla fronte; per vergogna la nascondeva con la pezzuola. A quelle parole Wei, ricordandosi dell'incontro con il Dio dei matrimoni e dell'ordine che dette al suo servo, confidò alla donna di essere stato lui a tentare di ucciderla. Una volta che Wei e la moglie furono a conoscenza della storia si amarono più di prima e vissero sereni e felici.”

“Luffy, con questo cosa vorresti dirmi?”

“Io so a chi è collegato il mio filo rosso Ace, sei tu”

“Cosa?”

“Non sono matto Ace, sono innamorato di te”

“Luffy… noi.. noi non..”

“Ti prego Ace, non dirmi che non possiamo, non dirmi che siamo sbagliati, non dirmelo di prego perché io ti amo, da anni ormai e no-“ non riuscii a finire la frase che Ace mi bloccò con un bacio passionale

“Ti amo anch’io zuccone. Credevo che per te fossi solo un fratello, credevo che…”

“Credevi troppe cose Ace, ora invece sai la verità” gli sorrisi dolcemente e ci baciammo di nuovo.

Ma purtroppo la nostra felicità non durò, quello stesso anno Ace venne catturato e rinchiuso a Impel Down. Appena venuto a conoscenza di quel fatto corsi in suo aiuto ma riuscii a raggiungerlo solamente a Marineford.

Appena lo vidi sul patibolo il mio cuore si fermò. Ace, il mio Ace.

Riuscii a liberarlo ma, per proteggere me, si lasciò trafiggere dall'Ammiraglio Akainu. Mi crollò fra le braccia. Ero senza parole, con il petto dilaniato dal dolore e dall’incredulità.

Ace cominciò a parlare, o meglio sussurrare  “Ormai la mia voce si sta affievolendo e non tutti possono sentirmi... Puoi... Riferire queste parole anche a tutti gli altri? Padre... Ragazzi... E tu, Rufy... Fino ad oggi, un buono a nulla come me, uno che nelle sue vene ha il sangue di un demonio è stato... Amato da tutti voi!... Grazie!” scivolò dalle mie braccia e fini per terra. L’ultima cosa che ricordo fu il sorriso sulle sue labbra poi… il nulla, il mio filo si era spezzato, cosi come il mio cuore. Per sempre oramai.  







ciao zuccherini!!! Allora, è la prima volta che mi cimento in una storia cosi quindi non ho la più pallida idea di quello che è venuto fuori. La leggenda che ho usato si chiama "Filo rosso del destino" la trovate facilente su internet ma comunque è quella riportata qua. Volevo ringraziare Chloe Tomlinson, mia cara amica a distanza che mi ha fatto appassionare a questa coppia (la amo ma non glielo dite sh). Vabbè spero vi piaccia. Vi amo comunque amori belli. xx
-Nessa
  
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