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Autore: OneRepublicLover    21/10/2014    3 recensioni
CaptainSwan spelling:
Scrivere flashfic o oneshot partendo dai seguenti prompt, la pubblicazione può avvenire in qualsiasi momento, l’unica regola consiste nel rispettare la sequenza senza saltare lettere.
C Prompt Chocolate&Comfort
A Prompt Alcool&Angry
P Prompt Pants&Passion
T Prompt Trick&Trust
A Prompt Accord&Apologize
I Prompt Internet&Interest
N Prompt Night&Need
S Prompt Storm&Sadness
W Prompt Wood&Warmth
A Prompt Arms&Ache
N Prompt Neck&Neck
Iniziativa creata da: Alexies, CSLover, Alexandra_Potter, Lely_1324, Clohy e Pandina.
Genere: Generale, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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I Owned Every Second That This World Could Give
Captainswan - [Chocolate & Comfort]

Agitazione, già proprio questo che Emma stava provando. Da quando stamattina aveva rinvenuto sotto alla porta un semplice bigliettino, aveva trovato molto difficile concentrarsi su qualsiasi cosa.
“Al porto,
alle 20
K.”
Al porto… Alle 20.. Com’era possibile che queste due semplici frasi le avessero scombussolato l’intera giornata? “Maledetto Killian Jones”. Non appena aveva pensato al suo nome, un sorriso spontaneo era sbocciato sul suo viso e l’agitazione si era trasformata in trepidazione. Le costava ammetterlo ma non vedeva l’ora di uscire di nuovo con lui. Il loro primo appuntamento non era andato per niente male, era da tanto che un uomo non la faceva sentire così viva, per questo non vedeva l’ora di scoprire cosa aveva in serbo per lei il pirata.
Alle 20 precise Emma era al porto. Killian la stava aspettando nella stessa banchina in cui lei aveva confessato di voler tornare a New York, una volta sconfitta Zelena. “Come sei cambiata Emma da allora” pensò, e non le pesava nemmeno ammettere che questo cambiamento era avvenuto anche grazie a Killian che l’aveva accompagnata lungo il suo viaggio nel passato e che le aveva permesso di capire quale fosse realmente la sua casa.
Scosse la testa, questi pensieri le avevano invaso la mente per troppo tempo e ora voleva solamente godersi la sua serata con Killian, quindi avanzò. Non vi erano navi ormeggiate al porto, perciò la sua idea di una gita romantica nel mare si era rivelata sbagliata. “Ciao Killian” la voce di Emma tremò appena, rivelando l’agitazione che l’attanagliava. Killian se ne accorse e sorrise, “Buona sera Emma” le disse prendendola per mano e conducendola al tavolo lungo la banchina che aveva preparato per lei. “Sai, devo ammettere che mi hai sorpreso.. Pensavo a un’escursione in mare con tanto di arrembaggi e invece trovo un tavolo apparecchiato per due. Non starai invecchiando Capitano?” lo provocò. “Niente di tutto questo, Swan. Ho pensato che vista la piccola incomprensione con il ladro, per la nostra seconda uscita dovessimo stare da soli” le rispose ammiccando. Emma sorrise, non poteva essere più d’accordo con lui.
Cenarono, mentre lui le raccontava delle mille avventure che aveva vissuto in mare. Emma poteva vedere come gli si illuminavano gli occhi quando parlava della Jolly Roger e inevitabilmente pensava a quando Killian le aveva confessato di averla scambiata per lei. Le si strinse il cuore al pensiero e d’istinto gli prese la mano e iniziò ad assaporare la sensazione che la mano calda di lui le infondeva, non era più spaventata dal suo contatto, anzi lo esigeva e le dava conforto.
Appena ebbero concluso la cena, Killian si alzò “Vieni con me Emma, il nostro appuntamento prosegue da un’altra parte”. Non poté fare a meno di pensare al doppio senso che poteva scaturire da quella frase, dopotutto era sempre un uomo, ma con stupore Emma si accorse che la stava conducendo da Granny. “Avevo capito che saremmo stati soli, cosa che al Granny non saremo mai… “ non nascose la punta di fastidio nella voce, ma lui la ignorò e continuò a guidarla verso il locale. Il fastidio che aveva provato, così come era arrivato altrettanto velocemente si dissipò quando entrando vide che il locale era illuminato ma vuoto. Aprì la bocca per commentare ma lui la anticipò “ho chiesto a Granny se poteva riservarci il locale per questa sera e così è stato” “Davvero? E come avresti fatto? Lei non abbandonerebbe mai il locale”. Killian rispose stizzito “Ho i miei assi nella manica Swan, ora per favore siediti”. Emma fece come le era stato detto mentre lui andava ad armeggiare dietro al bancone. Dopo qualche minuto la raggiunse con una tazza di cioccolata calda che posizionò davanti a lei. “Per voi Swan” le disse. Emma sorrise e si portò la tazza alle labbra. Dopo un sorso la sua espressione mutò, facendo crollare la spavalderia di Killian per fare posto all’insicurezza. “So che è la vostra bevanda preferita, quindi mi sembrava una degna conclusione del nostro appuntamento. Ci ho messo anche la cannella, so che non la prendete senza, perdonatemi se non è di vostro gradimento”. Aveva detto tutto d’un fiato, con lei era così. Non c’erano fltri, quello che pensava era quello che poi diceva. Emma era stata in silenzio mentre le parlava, si alzò si sedette vicino a Killian e lo baciò. Era un bacio dolce, pieno di promesse e di speranze. Aveva il sapore di lei, di casa. Lei non era mai stata brava con le parole, perciò con quel gesto voleva fargli capire cosa aveva provato bevendo la sua cioccolata.. Amore.
“Grazie Killian”.
 
   
 
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