“ Non serve a niente rifugiarsi nei sogni e dimenticarsi di vivere”
recitava Richard Harris nel film: “ Harry Potter e la Pietra
Filosofale”.
Eppure io dei sogni non posso fare a meno. A volte rimango incantata a
fissare un punto indefinito chiedendomi cosa sarebbe successo se avessi
agito in un altro modo, se fossi nata in un'altra epoca, se avessi
preso decisioni diverse da quelle che mi hanno portato fino a questo
punto.
Non che io non sia soddisfatta della mia vita, anzi la trovo piuttosto
appagante, ma non riesco comunque a fare a meno di sognare.
Cosa sogno? Cose che so che non potranno mai realizzarsi. Non perché io
manchi di buona volontà, ma semplicemente perché sono così assurde che
non possono che rimanere semplici e bellissimi sogni.
Quando penso a queste realtà parallele creo un mondo mio del tutto
inaccessibile agli estranei.
A chi non è mai capitato di fantasticare su un attore che riteniamo
estremamente sexy?
Altre volte, presa da un' inspiegabile mania di grandezza, mi immagino
di scoprire la cura per il cancro e di vincere il premio Nobel per la
Medicina.
Per non parlare di quella volta in cui mi sono ritrovata a fantasticare
sulle mie, ovviamente nobili, origini, chiedendomi se mai qualche paese
del mondo mi avesse riconosciuta come la principessa perduta (Nooooo
non avevo appena finito di vedere Rapunzel, nooo).
Ti rendi conto che i tuoi non sono altro che castelli campati per aria
che rimarranno tali, ma sognare ti permette comunque di vivere
quell'esperienza e soprattutto di viverla come vuoi tu.
Quindi sognate, sognate sognate. Nei sogni non si commettono errori
irreversibili. Se la storia inizia a stufarci basta aprire gli occhi
per tornare al mondo reale.