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Autore: BIBIMORGESTERN    21/10/2014    1 recensioni
cosa succederebbe se Clary dovesse allontanarsi da Jace?
cosa succederebbe se ci fosse un antidoto per Sebastin?
Jace e CLary potranno stare insieme?
Genere: Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo
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Era ormai inverno e faceva freddo nelle vie di Brooklyn. Clary stava correndo verso l istituto, era il compleanno di Jace, avrebbe dovuto andare a vedere il suo allenamento e poi come sorpresa sarebbero andati tutti da Taky, più si avvicinava più vedeva scomparire l incantesimo, era veramente sbalorditivo come da un vecchio rudere piazzato in mezzo alla città diventasse un misto tra una cattedrale gotica e un istituto del ‘900. Quando era quasi davanti al cancello si rese conto di due figure molto simili  le andavano in contro: capelli neri e muscolosi ci mise pochi istanti a riconoscerli. Izzi e Alec.
-ciao!- la saluto Isabelle mentre le gettava le mani al collo abbracciandola (nell’ultimo periodo erano molto unite quasi migliori amiche! e per Clary era una grande novità) –ciao!- la saluto lei a sua volta  mentre Alec che era rimasto un po indietro (durante l ultimo combattimento si era storto una caviglia) si avvicinò zoppicando –Ciao Clary!- -Ciao Alec come stai?- -bene grazie zoppico ancora un po’ ma almeno non ho più bisogno delle stampelle!- Clary si accorse che non erano vestiti eleganti come dovrebbero essere stati anzi sembravano essersi vestiti di fretta e scappati via. –ma dove state andando? Tra 30min dobbiamo essere da Taky non vi ricordate? L'altro vostro fratello Jace oggi è il suo compleanno dobbiamo festeggiare … -
-si si lo sappiamo-disse subito Isabelle sulla difensiva –ma qualcuno che stranamente è alle mie spalle si e ricordato solo all’ultimo minuto che toccava a lui prendere il regalo mentre io mi occupavo del resto- Alec arrossì leggermente-scusa Izzy ma sai com’è tra gli esercizi alla caviglia e i salti in infermeria non ho avuto molto tempo!- sbotto lui –be almeno avresti potuto avvisarmi un po’ prima non trovi?- urlo lei e Alec che sembrava sul punto di rispondere richiuse la bocca rendendosi conto che Clary era un po’  a disagio.
-comunque, corriamo a prendergli un regalo e torniamo subito ti prometto che torneremo tra 10 min stai tranquilla e vai a vedere Jace è nella sala d’allenamento tra 20 min finisce poi usciamo, ok?- -ok- rispose Clary ed entro mentre Alec e Isabelle uscivano. L’odore dell’istituto era indimenticabile ogni volta che tornava li si sentiva come se fosse casa era così felice di passare il compleanno di Jace tutti insieme che, mentre usciva dall’ascensore non sin accorse che davanti a lei c’era il gatto Church e s’imbalzò su esso –scusami Church- si precipitò a dire sperando che il gatto non decidesse di fargliela pagare attaccandosi al suo vestito e renderlo a brandelli. –mi dispiace tanto non ti avevo visto- il gatto miagolo e si avvicinò a lei. Clary pensò subito è la fine, ma il gatto si stiracchio e si rimise seduto. Con un sospiro di sollievo Clary azzardo a chiedergli – Church, ti dispiacerebbe portarmi nella sala d’addestramento?- il gatto produsse un suono simile più ad un lamento che ad miagolio ma si alzo molto lentamente facendole vedere che era un grande sforzo ma non  sbaglio la destinazione. Dopo 5 minuti di corridoi che sembravano labirinti si trovò davanti ad una porta con su scritto –vis et labore- lesse ad alta voce. Malgrado le lezioni di Jace di latino continuava a non capire la maggior parte delle frasi che leggeva così rinuncio ed aprì la porta. lo vide subito pantaloni da ginnastica neri e una magliettina leggera a maniche lunghe con la scollatura a V. Clary adorava quelle magliette su di lui perché riusciva a vedere i marchi scuri sopra la pelle chiara. Da com’era vestito Clary capì subito che più di un addestramento era un allenamento di solito i cacciatori al’livello di Jace si addestravano con armi e altri attrezzi mentre lui era sulla trave che usava anche lei per allenarsi sui salti mortali. Ovviamente non era assolutamente il suo attrezzo preferito dato che aveva paura, anzi il terrore delle altezze, ma mentre lo guardava eseguire i suo esercizi le sembrava così facile talmente facile che venne voglia anche a lei di allenarsi ma passo in fretta …. Clary era rimasta sulla soglia e appena entrò  Jace si girò verso di lei. Era molto difficile stupirlo ma sul suo volto passo un ombra di sorpresa che Clary non fece fatica a vedere e si mise a ridere. –Perché ridi?e cosa ci fai qui?- chiese abbastanza shoccato e Clary si mise a ridere ancora più forte. Certo sapeva che l ‘avrebbe sorpreso ma non si aspettava di certo quell’espressione! –Sorpresa!- Jace la guardò sconcertato –sapevo che saremmo usciti sta sera ma non dovevo venirti a prendere tra un’ora?-  Clary non capiva se stava scherzando o non capiva veramente cosa stesse succedendo –te l ho detto ti ho fatto una sorpresa- sul viso di Jace era comparsa un’espressione divertita – questo l’avevo capito ma non mi hai ancora detto perché stavi ridendo!- Clary gli sorrise –quando sono entrata … ti ho sorpreso e anche tanto, ho visto la tua faccia, non provare a negarlo!- Jece era sconcertato ma scese dalla trave con un salto mortale e le s’avvicinò- va bene non lo nego, ma solo perché oggi è un giorno importante-    -e io che pensavo perché mi volessi bene- disse Clary facendo la finta arrabbiata –anche per quello- le disse Jace abbassandosi per baciarla. Le sue labbra sapevano di sudore,vaniglia e … sangue? Clary si alzò di scatto -Jace.._    -si?-   -stai sanguinando-   -lo so- disse lui contro voglia –per sbaglio mi sono morso la lingua mentre scendevo dalla trave-  -va bene- disse lei –ma adesso vatti a fare la doccia che dobbiamo andare io ti aspetto nell’ingresso- -va bene- gli rispose –allora vado-   -bravo- mentre uscivano insieme dalla palestra Clary si voltò ricordandosi della scritta in latino –Jace_ disse Clary  -cosa vuol dire quella frase?-   - oh vuole dire fatica e lavoro, dovresti saperlo tradurre-   -lo sai che odio il latino-   -lo so. io vado ci vediamo nell’ingresso-  -ok- si baciarono poi lei andò verso l’ala dove si trovavano le scale per scendere e lui andò verso le camere da letto.
 
Mentre scendeva le scale un ricordo orribile passo per la mente di Clary. Il giorno dopo sarebbe dovuta partire con Luke e sua madre per Los Angeles e sarebbe stata via alcuni mesi. Non era ancora riuscita a dirlo a Jace, sapeva che gli avrebbe spezzato il cuore così aveva deciso di farlo dopo la serata passata le mezza notte in modo che non fosse stato più il suo compleanno gli avrebbe inviato un messaggio cosi non l avrebbe visto in faccia e non sarebbe crollata, e nel caso crollasse … lui non era li. Gli unici a saperlo erano Alec, Isabelle e Simon. Era quasi arrivata all’ingresso e sentì delle voci, subito pensò che Alec e Izzy fossero tornati ma mentre si avvicinava si rese conto che la voce era più adulta Magnus era arrivato? Ma quando curvò si rese conto che era Mayrise –oh ciao- la salutò –ciao Mayrise come stai?- chiese e Mayrise rispose –sinceramente molto stanca Robert non stà ancora molto bene e preferisco stare li con lui, e tu Clary come stai? Ho saputo…. Quello che è successo..-Clary rimase stupita non pensava che la notizia si sarebbe diffusa cosi in fretta, ma lo stupore passò in fretta e arrivò il panico e se Jace avesse saputo… ma anche il panico durò poco e arrivò la tristezza, le lacrime le pungevano gli occhi si costrinse a non piangere ma sapeva di avere gli occhi lucidi. Mayrise si azzardò a chiedere –Clary va tutto bene? Non avrei dovuto…- ma Clary la interruppe –si si tutto bene- ma era consapevole di stando scuotere la testa – a dire la verità no va tutto male-
Clary non sapeva bene cosa volesse fare ma si catapultò contro mayrise  e crollo, fece l esatto contrario di quello che si era inposta a non fare ma ormai non òle interessava più ninte voleva solo sfogarsi. Mayrise chiese –Clary hai voglia di venire a parlare in biblioteca? – Clari fece cenno di si con la testa ma non spiaccicò parola fino all’arrivo in biblioteca dove si lascio cadere s’un divanetto di velluto-ti va una tazza di the- chiese Mayrise Clary non aveva piu forze era distrutta ma con un filo di voce riusci a dire –si grazie-. Finito il the si sentiva molto meglio rigenerata ma non del tutto perche sapeva che Mayrise stava spettando che in iniziasse a parlare. –allora- disse Mayrise vuoi…parlare?-
-si- disse con quel poco fiato che aveva nel petto, ma si rese conto di non essere molto convincente cosi ci riprovò tentando con un tono più deciso –si- prese un respiro profondo  e iniziò – la verità e che Jace… non sa ancora niente e ho paura che si arrabbi con me perché non glielo avevo detto prima, ho paura che non mi parli più, che non sia in grado di affrontare un rapporto a distanza,ho paura che mi odi che si dimentichi di me, non so ho paura di tutto e per tutto-  Mayrise sembrava più addolorata di Clary e lei se ne accorse e pensò che forse aveva affrontato un esperienza che stava per affrontare lei, sapere di spezzare il cuore a qualcuno e non potere fare niente per impedirlo perché si ha paura di fare peggio. Dopo qualche minuto Mayrise sembrò trovare la forza di rispondere –Clary- disse con una certa forza di cui sembro non aspettarsi neanche lei –tesoro, sai benissimo che Jace ti ama più di ogni altra cosa, per te è entrato in un hotel di vampiri, per te non ha rispettato le leggi del conclave, per te morirebbe e lo sappiamo entrambe ma sembra che tu te lo sia dimenticata, se non fossi stata tu a decidere di dirglielo quando sarete stati lontani te lo avrei chiesto io perché conosco Jace, si sarebbe arrabbiato con te, tu saresti stata triste, lui si sarebbe arrabbiato con se stesso e avrebbe iniziato a maltrattarsi come fa ogni volta che è veramente triste per un errore che commette lui stesso. Appena lo saprà correrà da te lo sai vero? Come pensi di fare? Non potrai chiuderti dentro perché sai benissimo che gli spezzeresti il cuore e lui non accetterà mai il fatto che tu vada via senza aver provato a cercare una qualsiasi soluzione - respirò profondamente poi continuò – scusa la mia durezza ma la vera domanda la conosciamo entrambe, sarai pronta ad affrontarlo?-. calò il silenzio nella stanza dopo quelle parole Clary non aveva smesso di fissare il pavimento un secondo, inondata da un vortice di pensieri che continuavano a ronzarle in testa. Dopo qualche minuto che parve secolo alzò la testa –non lo so Mayrise, ho paura di tutto, ma forse la mia paura e quella di scegliere di chiudermi in camera a piangere spezzando entrambi i cuori.- dopo qualche secondo di esitazione la donna rispose –Clary, lo sappiamo entrambe che non sei così vigliacca,anzi non lo sei per niente,ne sono sicura. Ora vai sono quasi le otto- Clary si alzò in silenzio in direzione della porta poi, quando ormai era di fronte alla porta si girò verso Mayrise che la stava osservando seduta sulla poltrona –Grazie di tutto e ciao- poi aprì la porta e uscì. Quando arrivò nell’ingresso si rese conto che Jace non cera ancora, così penso di andare verso camera sua quando sentì una voce che la chiamava –Clary!!!- si girò e vide Isabelle e  Alec spuntare da dietro il portone d’ingresso. Più Isabelle si avvicinava più notava una strana espressione dipinta sul suo volto, e quando furono a qualche passo di distanza Izzy le chiese –ehi ma tu hai pianto- CLary non aveva più voglia di parlare di quell’argomento cos’ì si limitò a guardarla negli occhi e Isabelle capì (per sua fortuna) quando anche Alec si avvicinò a loro capì che anche lui si era accorto del viso rigato di lacrime così si limitò a dire –vado a impacchettare il regalo per Jace se avete bisogno sono in camera mia- e se ne andò, ovviamente Clary aveva capito che intendeva se vuoi parlarmi sai dove trovarmi ma si limitò ad annuire. Appena Alec fu abbastanza lontano Izzy si giro e con la voce più dolce che lei le avesse mai sentita usare chiese –stai bene?- Clary la guardò di nuovo  quei bellissimi capelli corvini raccolti in un elegante chinion quegli occhi ben definiti zigomi scolpiti e labbra carnose, era stupenda era cove sarebbe voluta essere clary, quasi perfetta. –si ora si, ho parlato molto con tua madre sul fatto del viaggio e si bè ho pianto- -oh tesoro devi stare tranquilla andrà tutto bene ok?-   -ok, ma non ne sono troppo sicura-
Isabelle la convinse ad accompagnarla in camera e alla fine finì per ritruccarla e ripettinarla in maniera totalmente diversa, ma doveva ammetterlo, era veramente bella quando sul suo piccolo viso isabelle iniziava a dipingere a colpi di mascara e rossetto.
Alla fine si ritrovò coi capelli slegati ma i primi due ciuffi che di solito le ricadevano sulla faccia erano legate dierto la nuca con una semplice treccina, aveva gli occhi pieni di eye-liner e mascara ma l’effetto non era niente male, le labbra sembravano molto più carnose del solito e questo era la parte più bella secondo lei, adorava le labbra carnose. Aveva indossato l’unico vero vestito che aveva da cacciatrice ovvero:  corto,attillato e nero con sopra un giubbotto di pelle sempre nero e aderente e per la prima volta in vita sua si era messa un paio di scarpe col tacco. Questa era in parte una sorpresa per Jace, infatti  si era esercitata veramente tanto,così tanto che la casa di luke era piena di segni neri lasciati dal suo tacco. Lei e Izzy erano pronte, mentre scendevano le scale Claey chiese  a Isabelle se si potesse attaccare al suo braccio  per essere sicura di non cadere proprio all’ultimo gradino e fare la figura dell’idiota. Quando scesero nell’ingresso erano gia arrivati tutti Alec,Magnus,Simon,Maia e Jace. Izzi l’aveva abbandonata agli ultimi gradini volando addosso a Simon che l’abbracciò; nel punto in cui era rimasta non si vedeva nessuno si sentivano solo le voci perché era in curva, sarebbe bastato solo un passo e tutti l avrebbero vista, era molto agitata, soprattutto per la reazione che avrebbe potuto avere Jace così prese coraggio e.. –Ciao a tutti!- disse mentre le teste si alzavano a guardarla e rimanevano a bocca aperta si fermò sull’ultimo gradino e si spavento veramente tanto vedendo le espressioni degli amici- oddio cosa c’è? Avete tutti delle facce ho per caso un pezzo di carta igenica attaccata alle scarpe?- il primo a rompere il silenzio fu Simon –no non c’è niente che non vada è solo che sei così..- ma Jace lo interruppe prima che potesse terminare la frase – sei stupenda Clary-lei era un po’ imbarazzata dato che tutti continuavano a guardarla ma sapeva benissimo che non era per come si era vestita. Prese per mano Jace e s’incamminarono tutti verso l’uscita per poi arrivare da taky.
 
   
 
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